Confermata la pena di morte per colui che incendiò la Kyoto Animation

Condannato a morte Shinji Aoba per l'incendio doloso allo studio Kyoto Animation che causò 36 vittime nel 2019. Sentenza emessa a gennaio 2024.

Autore: Federica Polino ,

Shinji Aoba, responsabile dell'attacco alla Kyoto Animation che causò 36 morti e 32 feriti nel 2019, ha ritirato l'appello contro la condanna a morte emessa a gennaio 2024. La sentenza è ora definitiva, come annunciato dall'Alta Corte di Osaka lunedì.

Confermata la condanna a morte per Shinji Aoba: appiccò un incendio e causò 36 morti

Il caso ha sconvolto il Giappone e l'industria dell'animazione mondiale. Il 18 luglio 2019, Aoba appiccò un incendio nello Studio 1 della Kyoto Animation utilizzando 40 litri di benzina. L'attacco provocò la morte di 36 persone e il ferimento di altre 32 che si trovavano all'interno dell'edificio.

I pubblici ministeri avevano chiesto la pena capitale già nel dicembre 2023, mentre la difesa puntava su una riduzione della pena o l'assoluzione, sostenendo che Aoba non fosse in uno stato mentale sano al momento dell'attacco. Il giudice ha però ritenuto l'imputato penalmente responsabile: la condanna a morte è realtà.

Il processo principale era iniziato nel settembre 2023, dopo una fase preliminare avviata a maggio dello stesso anno. In totale si sono tenute 32 udienze presso il Tribunale distrettuale di Kyoto.

Le conseguenze dell'attacco alla Kyoto Animation

L'incendio ha avuto un impatto devastante sulla Kyoto Animation (FullMetal Panic, Clannad, Violet Evergarden, Free!), una delle più rinomate case di produzione di anime giapponesi. L'edificio dello Studio 1 è stato demolito nell'aprile 2020, mentre lo studio ha ripreso le assunzioni nel luglio dello stesso anno, cercando di ricostruire dopo la tragedia.

Il caso ha attirato l'attenzione dei media giapponesi. A settembre 2023, pochi giorni prima dell'inizio del processo, è andato in onda un documentario sul Dr. Takahiro Ueda, il medico responsabile delle cure di Aoba, che riportò gravi ustioni su tutto il corpo durante l'attacco.

Con il ritiro dell'appello da parte di Aoba, si chiude uno dei casi giudiziari più seguiti degli ultimi anni in Giappone, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva del paese e dell'industria dell'animazione.

 

immagine in evidenza via amazon.it

Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!