The Handmaid's Tale 4: la spiegazione del finale di stagione

La quarta stagione di The Handmaid's Tale si conclude con un atteso, ma non per questo meno sconvolgente, colpo di scena. Cosa ne sarà ora di June?

Autore: Giulia Greco ,

Per fuggire da Gilead, June Osborne ha dovuto lottare a lungo, ha cercato in ogni modo di sopravvivere, ha combattuto per la propria libertà e per quella delle altre Ancelle. Pur essendo riuscita a superare i confini della Repubblica di Gilead, June non è riuscita a lasciarsi alle spalle gli abusi e le sofferenze (fisiche e psicologiche) subite.

Nella quarta stagione della serie, abbiamo visto June provare a essere la donna di un tempo, senza però riuscirci. I traumi subiti l'hanno cambiata, le immagini del passato sono ancora troppo vivide nella sua memoria e così, lasciatasi consumare dal fuoco della rabbia, Juna si è trasformata in una sorta di vigilante in cerca di giustizia o, meglio, di vendetta.

Nel finale della quarta stagione lascia che l'odio prenda il sopravvento sulla ragione come testimoniano le parole che confida a Emily: “Voglio concentrarmi sulla mia famiglia, su Hannah e sulla mia Nichole. E su Luke. Una buona madre sarebbe in grado di lasciar perdere”.

Ma June non ci riesce. Quando scopre che, in cambio di informazioni, Fred Waterford verrà mandato a Ginevra, dove gli sarà concessa l'immunità, June decide che non gliela lascerà far franca. Il Comandante e la moglie Serena Joy hanno contribuito alla nascita di un sistema totalitario (la Repubblica teocratica di Gilead) e per anni hanno abusato di lei, così June comprende che è giunto il momento che a Waterford venga inflitta una punizione esemplare.

Il riassunto dell'ultimo episodio

La quarta stagione di The Handmaid's Tale ha puntato più delle altre sul desiderio di sconvolgere gli spettatori episodio dopo episodio. Il finale, più delle puntate precedenti, ha messo June in seria difficoltà dal punto di vista della sua stabilità emotiva e psicologica. La protagonista della serie non è più fisicamente in pericolo come lo era a Gilead, ma non riuscirà mai a superare il trauma conseguente alla sua prigionia in casa Waterford.

Dopo aver raccontato la propria esperienza e aver tentato di affrontare il dolore che la logora dentro, June decide di tentare misure sempre più estreme per ottenere giustizia. Non è più la stessa donna che era prima della cattura e il finale di stagione lo ha ampiamente confermato.

Dopo aver scoperto che il Comandante Waterford sarebbe espatriato per ottenere l'immunità con la complicità del governo canadese, June chiede l'aiuto dell'amante Nick e del Comandante Lawrence. Con loro architetta un piano che la porta faccia a faccia con Waterford e le permette di ottenere l'agognata vendetta.

Fred Waterford è così “preso in custodia” da Mark Tuello che fa credere al Comandante che invece di prendere un aereo per Ginevra avrebbe fatto ritorno a Gilead, dove sarebbe stato processato secondo le leggi delle Repubblica. Così però non accade: Fred viene consegnato agli Occhi e Nick e quindi condotto in un bosco, nella terra di nessuno, dove nessuna legge è sacra. Qui Fred trova June ad aspettarlo e per un istante crede ingenuamente che lei voglia liberarlo. Invece, la protagonista chiama a raccolta Emily e il resto delle Ancelle e delle Marte fuggite da Gilead e dà avvio alla cruenta sequenza finale.

Tutte le donne iniziano a inseguire Waterford che viene letteralmente linciato da tutte loro: lo prendono a calci e pugni, ne mordono le carni, lo decapitano e ne appendono il cadavere al muro, secondo le leggi che lui stesso aveva approvato a Gilead. Le parole “Nolite te bastardes carborundorum” ("Non lasciare che i bastardi ti schiaccino") scritte col sangue di Fred si leggono ai suoi piedi.

Infine, le donne mandano a Serena Joy l'anulare del marito con tanto di fede, per farle sapere cosa hanno fatto.

Quando June fa ritorno a casa, coperta dal sangue di Fred Waterford, prende in braccio la sua Nichole forse per l'ultima volta, promettendo a un Luke visibilmente sconvolto che sarebbe uscita dalla sua vita.

La spiegazione del finale

Secondo Bruce Miller, showrunner e creatore della serie, la scena dell'omicidio di Fred mette in mostra una giustizia cruda e feroce, “ma di giustizia si tratta ed è per questo che la scena è così soddisfacente. È ciò che Fred meritava”. Ma cosa significa per June? Ci saranno conseguenze per la donna? E qual è il significato delle parole che rivolge a Luke?

Se anche la morte di Fred è stata attesissima dai fan della serie Hulu per anni, ciò non significa che d'ora in avanti le cose saranno facili per June.

Le parole conclusive del personaggio interpretato da Elisabeth Moss servono a farci capire che June è ben consapevole del fatto che potrebbe aver messo a repentaglio la propria libertà decidendo di ergersi al di sopra di ogni legge pur di ottenere la sua vendetta.

Già le parole che inizialmente June rivolge a Emily anticipano ciò che June ha intenzione di fare: in quel momento, ammette di non riuscire a immaginare che Fred la faccia franca. June vuole che il suo aguzzino paghi per i crimini commessi e, quando gli fa visita prima della sua partenza, quel desiderio acquista una forza e una determinazione maggiori. June si rende conto che Fred è consapevole del male che ha inflitto, tanto che, inaspettatamente, se ne scusa. Ed è proprio allora, quando June si lascia scappare una risata liberatoria, che comprende che nulla sarà mai abbastanza (glielo fa saggiamente notare anche Lawrence), che l'unico modo per essere pienamente soddisfatta è uccidere il Comandante Fred Waterford.

Così June mette in moto il piano che condurrà alla brutale e violenta morte di Fred, che avrà ripercussioni su tutti i personaggi nella quinta stagione di The Handmaid's Tale.

Miller ha spiegato che “pur trattandosi di una forma di giustizia, la morte di Fred sarà un fardello per June”.

June ha fatto ciò che tutti volevamo facesse, ha ottenuto la sua vendetta, ma poi si sente... come? Come qualcuno che ha fatto un corpo a pezzi per libera scelta. Nessuno l'ha costretta a farlo. […] June pensava si sarebbe sentita bene, ma così non è stato.

Nel finale, quindi, quando June tiene Nichole tra le braccia, si sente una madre terribile, un essere umano che non ha più nulla da offrire né alla figlia né al marito nonostante abbia ottenuto esattamente ciò che da tempo voleva. La sua relazione con Luke è ormai irrecuperabile. L'orrore nel suo sguardo, mentre realizza di aver di fronte un'assassina, racconta la storia di un uomo che non capisce come June possa provare tanta rabbia e non condivide il suo operato e le sue scelte.

Ancora prima di uccidere Fred, June sapeva che Luke non avrebbe capito e che Moira non sarebbe stata capace di accettarla e perdonarla ed è per questo che ora sa che deve allontanarsi da loro.

Le domande irrisolte e cosa accadrà nella quinta stagione

I problemi di June non finiscono qui. Nick ha definito il bosco in cui è avvenuto il massacro “la terra di nessuno”, un luogo che non ricade né sotto la giurisdizione del Canada né di Gilead. Ciò significa che June e le altre non dovranno rispondere delle loro azioni? June sta scappando via perché teme che sarà ricercata? Vuole consegnarsi alle autorità per aver commesso un omicidio?

La quinta stagione dovrà rispondere a queste e altre domande. Emily, per esempio, ha partecipato all'assassinio di Fred Waterford dopo aver cercato, in Canada, di trovare pace con sua moglie Sylvia. Il lato più ribelle e vendicativo della donna è riemerso nell'ultimo episodio, quando lei e June pianificano la morte del Comandante. Ma che effetti avranno su di lei e sul suo matrimonio gli eventi dell'ultimo episodio?

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Infine, resta la domanda su Serena Joy, il bambino che porta in grembo e la relazione con Mark Tuello. Fin dalla prima stagione, la fertilità di Fred Waterford era stata messa in discussione. Serena sapeva che June non avrebbe mai dato loro un figlio e di conseguenza ha spinto l'ancella tra le braccia di Nick. Nella società patriarcale di Gilead, però, nessun uomo avrebbe mai ammesso di non poter avere figli e l'infertilità di Fred è stata nascosta, cadendo sulla spalle di Serena, a cui è toccato fingersi sterile.

Nella quarta stagione, però, Serena è miracolosamente incinta e per tutto il tempo ci viene fatto credere che il padre del bambino sia Fred.

Nell'episodio conclusivo, però, Mark e Serena discutono del futuro dei coniugi Waterford e lui sembra sconcertato dal fatto che Serena voglia crescere il suo bambino con lui a Ginevra.

Quando poi Fred viene consegnato a Nick sul confine tra il Canada e Gilead, il Comandante si rivolge a Tuello dicendogli: “Il signore sa cosa c'è nel suo cuore. Sa che cosa desidera, cosa brama dentro sé”. Le parole scelte, che ricordano il nono comandamento, sembrano suggerire che Fred sappia che Tuello ha un debole per Serena. L'insinuazione di Fred, unita all'infertilità di lui e allo scambio tra Mark e Serena Joy potrebbe implicare che la donna porti in grembo il figlio di Tuello.

Il freddo e distaccato addio tra Serena e Fred palesa il fatto che la donna non provi più affetto per il Comandante da tempo. Tuttavia, ciò non significa che non fingerà di piangerlo negli episodi a venire. Serena Joy potrebbe usare la morte del marito per fare di lui un martire e ottenere il consenso di chi sostiene Gilead. E se ciò dovesse accadere, Serena potrebbe diventare ancora più potente e pericolosa in futuro.

Ci sarà una quinta stagione di The Handmaid's Tale?

Sì, The Handmaid's Tale è stata rinnovata per la stagione 5 già a dicembre del 2020.

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