Il teaser di Thor: Love and Thunder ha rivelato una miriade di novità e particolari sul quarto film dedicato al Dio del tuono. Un dettaglio emerso dal primo promo, forse inevitabile, ha causato più discussione del previsto: Chris Hemsworth interpreterà di nuovo la versione muscolosa e in perfetta forma del personaggio. A sorpresa però più di una voce si è alzata esprimendo qualche dubbio su questa decisione.
La forma fisica dei supereroi Marvel e la narrazione legata ai loro corpi - maschili e femminili, resi iper-tonici dall’allenamento e spesso oggetto di sequenze fanservice - è sempre stata al centro di discussioni e riflessioni. Uno degli elementi più sorprendenti e dirompenti di Avengers - Endgame era stata propria la forma fisica inaspettata di Thor.
Nel film il supereroe più statuario era apparso in soprappeso, con una prominente “pancetta da birra”, i muscoli non più definiti. L’aumento di peso era coinciso con un momento di dolore, lutto e profondo smarrimento per l’Avenger. A sorpresa Thor era tornato sul campo di battaglia letale e potentissimo, con tutti i suoi chili aggiuntivi. Per molti era stata una scelta propositiva, che spostava il personaggio dall’equazione fisico perfetto - uomo di successo.
Thor: Love and Thunder potrebbe fare un passo indietro in questo senso.
Thor torna in forma in Love and Thunder, ma non tutti sono d’accordo
Nel teaser di Thor: Love and Thunder vediamo una brevissima clip in cui il dio del tuono si allena con enormi catene per ritrovare la forma. Nella sequenza successiva sfoggia una t-shirt da cui notiamo che la pancia è molto diminuita. Nel resto del trailer ritroviamo Hemsworth in tutta la sua fisicità “divina”. Si può dunque ipotizzare che il personaggio si rimetterà in forma in un classico montaggio da allenamento intensivo e accelerato, magari con una musica epica o qualche deriva comica, considerando il gusto che Taika Waititi ha già dimostrato in questo senso.
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Per molti però questa è un’occasione persa. Dal teaser capiamo chiaramente che Thor è pronto a seppellire il suo io costruito dalle aspettative degli altri, il supereroe e il guerriero. Lascia dietro di sé l’ascia, adotta un approccio avventuroso e leggero alla vita, abbandonando le passate responsabilità e viaggiando per l’universo con i Guardiani della galassia. Dal suo esordio nel MCU l’abbiamo visto crescere moltissimo: da capriccioso erede al trono a figlio in lutto per la morte dei suoi familiari e il genocidio del suo popolo, a guerriero menomato, consumato dal rimorso per aver fallito.
In tutto questo Endgame raccontava il suo aumento di peso in concomitanza con una difficoltà psicologica e gli altri personaggi tendevano a preoccuparsi per lui proprio per questo motivo. Una scelta molto discussa ma spesso apprezzata, proprio perché tentava di togliere lo stigma dalla grassezza come spia di fallimento, anche se con qualche scivolone.
Thor: Love and Thunder si presenta come un film avventuroso, comico, giocoso: perché non mantenere un Thor più rilassato, una via di mezzo tra quello in crisi e quello al suo massimo della forma fisica? Tra le voci deluse c’è chi rileva che così facendo si tornerà all’interno del recinto per cui il grasso è sintomo di fallimento, senza contare che un dimagrimento improvviso e repentino rinforza una visione poco realistica di come si affrontano il sovrappeso e l’obesità: con un lavoro graduale, fisico ma soprattutto mentale.
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Ci sarà chi liquiderà il tutto come “messaggi politici attaccati a un prodotto di divertimento”, ma è una visione che non tiene conto del potere di Marvel nel mondo di oggi. I film e i personaggi Marvel hanno un grandissimo impatto sulla società e sulla sua sensibilità, per questo ogni loro azione ha conseguenze non da poco. La pancetta da birra di Thor ha colpito il pubblico a fondo, tenendo banco per mesi nelle discussioni online.
In una Hollywood in cui attori come Josh Brolin e Javier Bardem vanno in panico per un po’ di pancetta in vista del ritorno sul set, il dimagrimento di Thor è un argomento delicato e importante.
La speranza è che il film, in arrivo a luglio nelle sale, affronti la tematica in maniera non stereotipata e sorprendente, senza rinunciare alla verve comica dei personaggi, magari approfittandone per lanciare qualche stoccata ai tanti pregiudizi in materia. Abbiamo fiducia in Taika Waititi.
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