Colpi di scena e decisioni senza ritorno che vanno prese (e in fretta): sono due degli ingredienti che rendono la visione di L'attacco dei giganti così adrenalinica. Il crescendo continuo della storia che vede l'umanità fronteggiare il misterioso nemico incarnato da giganti mangiatori di uomini non si arresta mai e lascia appassionati e curiosi senza fiato. L'effetto, specialmente se si consuma una puntata dietro l'altra in puro stile binge, lascia davvero senza fiato, un po' frastornati a fine corsa.
L'anime dei record, uno dei titoli più amati e acclamati di questi anni, è basato sull'omonimo manga di Hajime Isayama. A detta dell'autore la fonte cartacea da cui è tratta la storia sarebbe vicina al suo finale, affermazioni che rendono plausibile supporre che anche la quarta stagione dell'anime porrà la parola fine alla serie. Negli scorsi mesi si sono succedute numerose dichiarazioni in merito.
Non stupisce quindi che la terza stagione dell'anime sia ricca di rivelazioni e punti di svolta, arrivando finalmente a dare risposte concrete (definitive?) su alcuni dei misteri portanti su cui si basa la storia stessa. Giunti al 59esimo e ultimo episodio, si avranno le idee decisamente più chiare sulla natura dei giganti e sull'origine della roccaforte umana circondata da tre ordini di mura.
Una peculiarità della terza stagione è stata l'interruzione che gli spettatori hanno vissuto in Giappone (e di riflesso su Netflix, dove la serie è disponibile in lingua originale o doppiata in Italiano). Sono passati molti mesi infatti tra ma messa in onda dell'episodio 49 e quella del 50: la prima parte si è conclusa a ottobre 2018, mentre l'arco di episodi successivo è andato in onda a partire da aprile 2019. Complice un finale di metà stagione davvero memorabile e una sorta di easter egg/anticipazione pronta a stuzzicare la curiosità lo spettatore, in molti si riferiscono a questa stagione parlando i due distinti archi narrativi 3A e 3B (o prima e seconda parte della terza stagione, come scelto da Netflix). In questo pezzo troverete riassunti gli accadimenti del secondo arco narrativo della terza stagione di L'attacco dei giganti, fino al suo struggente finale. Va da sé che per sua stessa natura è un racconto ricchissimo di spoiler, quindi proseguite la lettura solo se avete già visto gli episodi dal 50 al 59 o se non temete anticipazioni.
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Se l'attesa per la quarta stagione - che arriverà in autunno - vi sembra già insopportabile, potete leggere qualche anticipazione a riguardo in questo pezzo dedicato.
La riconquista di Wall Maria
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Gli episodi dal 50 al 59 di L'attacco dei giganti si concentrano sulla riconquista di Wall Maria da parte dell'umanità confinata entro le mura. Si tratta di una battaglia cruciale su entrambi i fronti: sia gli uomini di Erwin sia le "spie" Bertholdt e Reiner sono consapevoli che si va verso uno scontro senza ritorno. Eren e gli altri però hanno una duplice missione: da una parte chiudere la breccia nell'ordine di mura più esterno e renderlo di nuovo abitabile per gli uomini, dall'altra ritrovare la casa di Eren a Shiganshina, per scoprire il segreto nascosto nella cantina da suo padre. L'armata ricognitiva viaggia di notte, per evitare attacchi dei giganti, riuscendo a portare Eren vicino alla breccia. Con la sua capacità di indurimento, la sua versione gigante riesce con facilità a sigillare la breccia che prima sembrava impossibile da chiudere. Con la solita sagacia, Armin intuisce che la loro presenza non è passata inosservata e ordina dunque ai compagni di ispezionare le mura nei pressi della breccia. La sua intuizione è corretta: Reiner viene scoperto dentro un'alcova segreta, ma si trasforma subito nel Gigante corazzato. Poco dopo appare il Gigante bestia con una serie di giganti più piccoli al seguito. L'obiettivo è quello di sbarrare la strada ai cavalli degli uomini dell'Armata ricognitiva, ucciderli e impedire la veloce ritirata degli avversari.Gli eldiani di Marley
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Armin si riprende e viene messo al corrente degli avvenimenti successivi allo scontro per Wall Maria. Il ragazzo è stupito della scelta di Levi, che lo sprona a dare il massimo per non deludere i compagni. Nel frattempo una squadra riesce finalmente ad arrivare a Shiganshina, penetrare nella cantina di Grisha Jaeger grazie alla chiave di Eren e scoprire cosa si celi al suo interno. Il ritrovamento consiste in una foto di Grisha da giovane con una moglie e un ragazzino sconosciuti e tre libri: si tratta di diari, che raccontano l'infanzia dell'uomo in un territorio oltre Wall Maria. Un luogo abitato da umani dalla tecnologia molto più avanzata e con una struttura sociale differente.Il finale della terza stagione di L'attacco dei giganti
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Grisha viene invece salvato da un infiltrato eldiano nell'esercito di Marley di nome Eren Kruger. L'uomo uccide i soldati marlyani presenti e affida una missione e Grisha. Eren Kruger ha in sé il potere del Gigante d'attacco, ma rivela a Grisha che chi acquisisce le capacità dei nove giganti è destinato a morire dopo 13 anni. Il potere può inoltre essere passato tra persone, mangiando l'eldiano in cui albergano le capacità di un gigante specifico. Se un eldiano con queste capacità muore senza venire divorato, sarà un nascituro eldiano ad ereditarle. Tutti i destini degli eldiani dipendono dal Gigante fondatore, il cui potere venne utilizzato dal re esule Karl Fritz per costruire la città con i tre ordini di mura e cancellare la memoria a tutti i sudditi non nobili. Nel Gigante fondatore alberga la forza e la conoscenza della stirpe degli eldiani ed è per questo motivo che la famiglia reale ne custodisce gelosamente il possesso, nella massima segretezza. Eren chiede a Grisha di mangiarlo, perché per lui i 13 anni dall'acquisizione del potere stanno per scadere. Grisha dovrà usare la sua forza per sopravvivere, entrare nella città, rubare il Gigante fondatore e tornare a Marley, salvando i compatrioti eldiani e rifondando la loro città Eldia.È Dina Fritz, prima moglie di Grisha, il padre di Eren. Ultima discendente a Marley della famiglia reale eldiana, la donna, per un crudele scherzo del destino, finirà per divorare viva Carla Jaeger, la seconda moglie dell'amato e madre del protagonista. Chi è il Gigante sorridente?
Eren ha il potere del Gigante dell'attacco, oltre a quello del Gigante fondatore. Ha acquisito il Gigante dell'attacco mangiando il padre, che a sua volta ha ottenuto questo potere ereditandolo da un'eldiano sotto copertura che gli affidato la missione di trafugare il Gigante fondatore. Dato che il padre di Eren era riuscito nell'impresa poco prima di morire, il figlio ha ereditato entrambi i poteri. Chi è il gigante dell'attacco?
Oltre a un gran numero di uomini dell'Armata ricognitiva, a perdere la vita durante la battaglia per Wall Maria è il comandante Erwin. A seguito dell'attacco suicida ordinato per consentire a Levi di attaccare il Gigante Bestia, viene riportato in fin di vita dentro le mura. Levi però, seppur esitante, decide di salvare la vita ad Armin. Sul fronte dei giganti esterni, a perdere la vita è Berthold, caduto nella trappola di Armin e battuto da Eren. Sarà Armin stesso in fin di vita a venir trasformato in gigante con il siero e a mangiarlo, ereditandone i poteri. Reiner e Zeke vengono feriti gravemente ma riescono a fuggire insieme a un terzo gigante dall'identità sconosciuta.Chi muore nella terza stagione dell'Attacco dei Giganti?
L'attacco dei giganti è la traduzione italiana iniziale del titolo Shingeki no kyojin (u9032u6483u306eu5de8u4eba), scelta dall'editore italiano del manga quando ancora la storia era nelle fasi iniziali del suo sviluppo. Perché s'intitola L'Attacco dei Giganti?
Nella puntata 59 dell'anime scopriamo che u9032u6483u306eu5de8u4eba è il nome del gigante che il giovane protagonista ha acquisito da suo padre, e che a sua volta lui ha ereditato da un eldiano sotto copertura di nome Eren. Il titolo giapponese significa letteralmente "il gigante dell'attacco" ma, dato che non ci sono marcatori che rendano chiaro se si tratta di un'espressione al singolare o al plurale, è comprensibile perché le traduzioni occidentali (come l'inglese Attack on Titan) abbiano tentato di restituire il concetto in chiave lievemente differente.
La traduzione italiana del titolo conserva inoltre una certa dualità presente anche nell'espressione originale. Infatti lo spettatore inizialmente è portato a ritenere che "l'attacco" sia quello operato dal gigante colossale e da quello corazzato quando viene aperta la breccia in Wall Maria. Giunti alla terza stagione, l'espressione ben si adatta anche a Eren e ai suoi compagni, pronti a usare il potere dei nove giganti per passare dalla difesa all'attacco. Allo stesso modo, l'identità del Gigante dell'attacco del titolo giapponese rimane incerta fino alle fasi avanzate del manga e dell'anime.
Il padre di Eren, Grisha, è stato salvato da un uomo che gli ha affidato il potere del Gigante dell'attacco e gli ha spiegato come introdursi tra le mura e rubare il segreto del Gigante fondatore, unico modo per salvare gli eldiani di Marley. È probabile che Grisha abbia scelto il nome del figlio proprio in omaggio a questa figura che gli ha cambiato la vita. Qual è l'origine del nome di Eren?
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