Da The Rock a Keke Palmer, gli appelli degli attori di Hollywood per #BlackLivesMatter

Autore: Maria Teresa Moschillo ,

La morte di George Floyd, afroamericano di 46 anni deceduto per asfissia a Minneapolis lo scorso 25 maggio, ha riacceso i riflettori sull'odio razziale e l'abuso di potere perpetuato dalle forze dell'ordine negli Stati Uniti. Una questione sociale e civile che, ciclicamente, torna a far discutere, a terrorizzare e a sconvolgere.

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In tutto il mondo si stanno tenendo manifestazioni a sostegno del movimento #BlackLivesMatter, che ha fatto dell'omicidio di Floyd l'ennesimo triste simbolo della propria causa: le vite dei neri contano.

Sono tante le grandi personalità di Hollywood che, in queste ore, si stanno esponendo prendendo posizione in merito. Da Dwayne Johnson "The Rock"John Boyega, che ha tenuto un potente e toccante discorso a Londra durante uno dei cortei organizzati dal movimento.

L'appello di Dwayne Johnson "The Rock"

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Dwayne Johnson, alias The Rock, ha postato sui social una clip video di protesta contro l'accaduto in cui, pur senza farne direttamente il nome, mette in dubbio l'operato del Presidente Donald Trump.

Dove sei? Dov'è il nostro leader? Dov'è in questo momento in cui il Paese è in ginocchio, implorante, supplichevole, arrabbiato, frustrato e dolorante con le braccia aperte, con il solo bisogno di essere ascoltato?

Continua The Rock:

Dov'è il nostro leader compassionevole che allunga una mano dicendoci: 'Tiratevi su, state con me perché vi sento, vi sto ascoltando. E avete la mia parola che farò tutto ciò che è in mio potere, fino al mio ultimo respiro, per apportare il cambiamento necessario, per normalizzare l'uguaglianza perché le vite nere contano'. Dov'è?

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L'appello di Keke Palmer

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L'attrice Keke Palmer, nota al grande pubblico per Hustlers - Le ragazze di Wall Street, ha preso parte a una manifestazione a Los Angeles ed esortato i membri della Guardia Nazionale a essere "il cambiamento" che il movimento #BlackLivesMatter sta cercando, invitandoli a marciare con i manifestanti.

Lasciate che la rivoluzione venga trasmessa in TV. Marciate con noi e mostrateci che siete qui per noi.

I militari hanno inizialmente rifiutato, dicendo di dover pattugliare la zona. Hanno poi acconsentito a marciare per un piccolo tratto, come documentano le immagini girate dal reporter Gadi Schwartz e disponibili sui social.

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Per Keke Palmer, "Non è ancora abbastanza".

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L'appello di John Boyega

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Il più toccante e potente appello finora partito da Hollywood è quello dell'attore John Boyega, che è intervenuto durante una manifestazione a Londra tenendo un accorato discorso rivolto ai manifestanti.

Grazie per essere scesi in strada oggi, per essere qui a mostrare il vostro sostegno. Oggi è un giorno importante, stiamo combattendo per i nostri diritti, per la nostra capacità di vivere in libertà e di poter eccellere.

L'attore ha continuato dicendo: "Ho bisogno che capiate quanto sia doloroso che venga ricordato ogni giorno che la nostra razza non significa nulla. Non è più così: siamo la rappresentazione fisica e vivente del nostro sostegno a George Floyd".

Le vite nere hanno sempre avuto importanza. Siamo sempre stati importanti. Abbiamo sempre contato qualcosa. Ci siamo sempre riusciti, a prescindere. E ora è il momento, non aspetterò: fratelli e sorelle in America, ascoltate, vi adoriamo. Non siete soli. Ci avete dato così tante opportunità, avete fatto così tanto per il mondo, per la cultura, ecco perché siamo qui.

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Boyega ha ricevuto il supporto di Lucasfilm dalle pagine social di Star Wars e di molti altri addetti ai lavori.

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L'appello social di Ashton Kutcher

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Anche Ashton Kutcher ha voluto dire la sua, postando su Instagram una clip video inerente la polemica scatenata sui social dall'hashtag #AllLivesMatter, ossia "tutte le vite contano". Kutcher, per esprimere il proprio punto di vista in merito, ha deciso di raccontare un aneddoto privato, che coinvolge i suoi bambini.

L'attore ha spiegato: "Di solito io e Mila (Kunis, ndr.) mettiamo a letto i bambini, leggiamo loro un bimbo e nostra figlia arriva sempre per prima. Stasera, mio figlio ha detto 'Perché non tocca prima a me?' e Mila gli ha risposto 'Perché tocca prima alle ragazze', ma lui non era soddisfatto".

Kutcher ha poi continuato: "Gli ho detto che le ragazze vengono prima perché per alcuni ragazzi le ragazze non hanno la loro stessa importanza".

Così, allo stesso modo:

Le persone che postano #AllLivesMatter vanno educate. Dovrebbero capire che per alcune persone le vite dei neri non contano affatto. Quindi, anche se hai le migliori intenzioni quando scrivi #AllLivesMatter, ricorda che per alcuni le vite dei neri non contano.

Black Lives Matter Minneapolis Protest by Andy Witchger is licensed under by CC BY 2.0

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