Dopo il ritmo spezzato della prima serata, Amadeus sembra essersi riscosso dalla shock della platea vuota: la seconda diretta di Sanremo procede più spedita del solito, anche se non manca qualche impasse. Il cambio però è innegabile: a mezzanotte si è già esibito il sesto big della gara, insieme a due ospiti e al momento musicale davvero esplosivo di Elodie (l'apice della serata). Una serata dominata dalla presenza femminile e non per facile partigianeria. Basta scorrere la lista di chi ha convinto: Elodie (più come performer che conduttrice, ma comunque regina della serata), Orietta Berti con la sua presenza tutt'altro che nostalgica, Malika Ayane con la sua eleganza e una ritrovata sensualità, Laura Pausini sempre gioiosa e alla mano anche dopo la vittoria del Golden Globes.
Si fatica a ricordare la controparte maschile, in gara e tra gli ospiti: a Il Volo, impegnato nell'omaggio ad Ennio Morricone, viene persino negata l'esibizione con il grande cavallo di battaglia Sanremese Grande Amore, Gigi d'Alessio arriva dopo mezzanotte e con solo una canzone insieme ai suoi guaglioni napoletani, l'ospitata del maratoneta Alex Schwazer, appena assolto dall'accusa di doping, non trova spiegazione all'interno della cornice sanremese. Il collega calciatore Ibra si collega appena passata la mezzanotte e non si può dire sia mancato allo show. Achille Lauro rimane disperso fino alle 00:20, con il suo omaggio alla Mina androgina degli anni '80.
I palloncini dell'Ariston, il tirapugni di Orietta Berti
In platea le poltroncine vuote sono state riempite da palloncini, che Fiorello più tardi si diverte a rompere (eviterò battute infelici in merito a questo e ai suoi siparietti comici, ancora decisamente migliorabili). La serata si apre con un Fiorello ancora impegnato (quasi ossessionato) dal parodiare le passate mise di Achille Lauro, stavolta optando per un piumato nero. I suoi interventi si fanno meno frequenti e ossessivi della prima serata e lo show riesce a prendere un po' il respiro.
Ad aprire la serata dei big è lei, Orietta Berti, l'Orietta nazionale. 29 anni dopo il suo ultimo pezzo a Sanremo, a 77 anni d'età, sale sul palco con un abito blu scintillante e un tirapugni di diamanti sulle dita (le pietre formano la scritta Orietta). Lo sfoggia sulla mano che regge il microfono, cantando: "Pericoloso sei, ma è quello che vorrei." Degli altri 12 big della serata i pezzi e le performance più memorabili sono quelli di La rappresentante di lista (l'indie di coppia che rischia di sfondare), Malika Ayane (elegante e grintosa in una gara a sé), le facce nuove Fulminacci e Irama (di cui viene trasmessa la registrazione, causa contagio di un membro del suo staff) e gli inevitabili favoriti del pubblico Ermal Meta e Lo Stato Sociale.
Laura Pausini dance, Il Volo solenne
La prima super ospite della serata è Laura Pausini, che si è conquistata un posto all'Ariston all'ultimo, per celebrare la vittoria del Golden Globe per la canzone Io sì (seen). Non è ancora arrivato, spiega, e comuque tutti i suoi premi li tiene in casa del padre. Per introdurla Fiorello fa un mash-up tra un brano dei Queen e La solitudine, la storica canzone con cui Pausini vinse da giovanissima Sanremo. L'omaggio la riempie di energia e le viene voglia di cantare, anche fuori scaletta.
Prima però si esibisce nel brano che le ha portato tanta fortuna, dimostrando di non essere più quella "ragazza che tutti amiamo" come chiosa Amadeus, ma una performer di grande esperienza che gestisce alla perfezione il palco dell'Ariston, avvolta in una bellissimo mantello argentato e luccicante. Nota modaiola: è la serata delle paiellettes e dei luccichii. Quasi nessuno rinuncia a scintilllare dentro all'Ariston senza pubblico.
A seguire si presta a un duetto con Amadeus in cui canta un brano dance cult degli anni '90: The Rhythm of the Night di Corona. Impossibile non ballare, anche sul divano di casa. Ben più ingessata la presenza del trio di tenori Il Volo, interpellato per omaggiare Ennio Morricone. L'occasione è solenne, ma considerando quanto hanno dato a Sanremo (e all'Eurovision), si sarebbe potuto consentir loro di riproporre il loro tormentone vincitore di Sanremo Grande Amore, così come fatto da Diodato con Fai Rumore.
Elodie conquista e commuove, tra hit pop e ricordi di borgata
La serata è lunga, le trovate sono tante, ma tutto viene spazzato via dalla presenza di Elodie. L'inizio è in salita: nel scendere dalla scala le cade un orecchino, del valore di migliaia di euro. Difficile non distrarsi, fasciata com'è in un abito strepitoso, sospeso tra sensualità ed eleganza, il confine tra le due disegnato da uno spacco vertiginoso. I suoi look saranno tutti all'insegna del colore rosso e diventeranno via via più morbidi, romantici, con il cambiamento di mood della sua presenza.
Come conduttrice legge il gobbo senza grande entusiasmo, pur impegnandosi. Matilde De Angelis aveva convinto di più in questo senso. Amadeus un po' la trascura, non le dà grande spazio. Tutto cambia alle 23:23, quando scende la scala per la sua performance canora, un sapiente mash-up di hit internazionali e canzoni fortissime del suo reportorio e di quello dell'amico Mahmood. Vederla scendere la scalinata dell'Ariston sulle note di Vogue di Madonna, cantando sopra le parole della sua Guaranà, preannuncia qualcosa di epocale.
Quando scivola da una Crazy in Love di Beyoncé a una Rumore di Raffaella Carrà si ha l'impressione che, con il suo vestito perlaceo e la coda di cavallo infinita alla Ariana Grande, punti a conquistare il pubblico queer. Missione riuscita: i social esplodono. Il passaggio è il momento imperdibile della serata.
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Non solo popstar e donna sexy. Elodie tornerà ad infiammare e commuovere la platea virtuale di Sanremo altre due volte. Alle 00:50 canta con Fiorello una delle canzoni romantiche per eccellenza della storia sanremese, Trottolino amoroso. Una buona performance, introdotta da un vocale d'incoraggiamento del compagno Marracash, che chiede a Fiorello di dedicargli l'esibizione. Elodie si presta a fare le veci di Mietta, ma deve spiare spesso il testo sul gobbo.
Tutt'altro voltaggio emotivo 25 minuti più tardi, quando sale sul palco per fare un suo monologo in cui racconta gli inizi difficili, il sogno impossibile della musica e poi l'incontro con il pianista jazz Mauro Tre, che la vuole nel suo gruppo e le apre la strada che l'ha portata insieme a lui, di nuovo, a cantare Mina sul palco dell'Ariston.
La prima classifica generale
È l'una e mezza passata quando Amadeus legge la classifica generale, completa di tutti e 26 i big in gara. Ultimo Aiello, scavalcato da Ghemon. Delude il piazzamento di Colapesce e Dimartino e La rappresentante di lista, oltre che di Orietta Berti, tra le canzoni e i personaggi più chiacchierati della vigilia ma c'è ancora tempo e il verdetto è parziale: si tratta solo della giuria demoscopica.
I primi cinque posti invece riservano poche sorprese: Ermal Meta è saldamente al comando, seguito da Annalisa e Irama (nonostante l'esibizione registrata). Seguono due interpreti che hanno convinto subito: Malika Ayane e Noemi.
Elodie ha proposto un mash-up di leggendari brani pop internazionali e hit del suo reportorio, della musica italiana e della storia sanremese. Ecco tutti i brani campionati, cantati, mescolati nella sua esibizione: Che brani ha cantato Elodie nell'esibizione di Sanremo 2021?
Sul podio ci sono Ermal Meta, Annalisa e Irama. Seguono Malika Ayane e Noemi. Ultimo classificato (momentaneo): Aiello. Ecco tutti e 26 i piazzamenti: Com'è la classifica generale di Sanremo dopo la seconda serata?
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