Il 2022 è stato un periodo difficilissimo per il cinema inteso nel senso tradizionale del termine. I luoghi fisici dove eravamo soliti fruire i film conoscono una crisi profondissima: le sale solo deserte e solo i cinecomics e il tocco magico di Tom Cruise hanno saputo ripopolarli.
Il futuro del cinema sarà senza sala? Difficile a dirsi, considerando che anche il settore tech, le major e i giganti dello streaming hanno affrontato nell'ultimo anno un periodo di profondissima crisi economica. Non creativa però: nel 2022 non sono infatti mancati grandi film di assoluta qualità, sia in ambito commerciale sia in ambito autoriale.
Se dovessimo tracciare un bilancio dell'annata, non si potrebbe che partire dai generi più in salute: gli horror e i film d'animazione. In ambito orrorifico quest'anno abbiamo assistito a una carrellata di titoli pazzeschi, dai più autoriali e ambiziosi al semplice (ma efficacissimo) cinema d'intrattenimento. Nope, X e Pearl, Black Phone, Smile, Prey, Bodies Bodies Bodies: l'elenco di bei film horror del 2022 è lunghissimo.
L'animazione poi ha sorpreso di continuo, inanellando una serie di film importanti e due pellicole assolutamente strepitose, che ci hanno colto di sorpresa: il capolavoro di Del Toro e la sorprendente svolta teen di Disney con Red.
Quali sono i film migliori del 2022? È momento di tracciare un bilancio definitivo, guardando ai titoli più chiacchierati dell'annata e a quelli che promettono di dare battaglia agli Oscar, in alcuni casi dando una scossa al botteghino.
Titoli come The Batman e Top Gun: Maverick non solo hanno fatto parlare di sé all'uscita, ma si candidano come film in grado di rimanere nella memoria collettiva e rappresentare l'annata 2022, segnata dalla riapertura delle sale ma anche dalla chiusura del mercato russo e cinese.
È bene ricordare un discrimine importante: questa lista comprende solo i film che sono effettivamente usciti nel 2022 nelle sale italiane. Pellicole importantissime dell'annata come Tàr, The Whale e Gli spiriti dell'isola non vi rientrano, perché usciranno da noi solo nel 2023.
Chiariti i critieri di selezione, ecco i migliori film del 2022, in rigoroso ordine alfabetico:
- Black Phone
- Bones and All
- Bros
- Crimes of the Future
- Doctor Strange nel Multiverso della Follia
- Everything Everywhere All at Once
- Finale a sorpresa
- Glass Onion - Knives Out
- Il corsetto dell'imperatrice
- Licorice Pizza
- Pinocchio di Guillermo Del Toro
- Red
- The Batman
- The Fabelsman
- Top Gun: Maverick
Black Phone
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Ambientato nel 1978, Black Phone vede al centro gli efferati rapimenti e le brutali uccisioni di un serial killer di ragazzini che terrorizza una piccola cittadina statunitense a nord di Denver.
Lo sfortunato protagonista del film è Finney Shaw, un ragazzino oggetto di bullismo a scuola e abusi a casa propria, che assiste impotente alla sparizione di molti amici per mano di un misterioso aggressore. Arriverà anche il suo turno: si ritroverà rinchiuso in una cantina, nelle mani di un uomo dal volto coperto da una maschera. Attraverso un vecchio telefono nero apparentemente scollegato, le precedenti vittime tenteranno di aiutarlo a sopravvivere.
Perché é il migliore? Sembrava una mossa suicida per il regista Scott Derrickson lasciare il comando del secondo film di Doctor Strange, invece ci ha visto davvero lungo.
Black Phone è un film horror di alto livello, in cui il regista di Sinister ha potuto tornare alle sue radici ed esprimersi al meglio. A monte c'è una storia molto ben scritta da Joe Hill. Con il loro sguardo acuto nell'osservare l'America di fine anni '70 in cui sono cresciuti, Hill e Derrickson assicurano a questa pellicola un'atmosfera da Stephen King che faticano ad avere anche i film tratti dagli stessi romanzi del Re del terrore.
Pochi spaventi che ma non lasciano scampo, un serial killer (ottimamente interpretato da Ethan Hawke) davvero molto inquietante e la capacità di non banalizzare i traumi dei protagonisti fanno di Black Phone uno dei migliori horror dell'annata. Per giunta anche il cast dei ragazzini protagonisti è bravissimo.
Bones and All
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In fuga dai suoi crimini passati e recenti, rimasta sola dopo l'abbandono di suo padre, una giovane ragazza cannibale di nome Maren incontra Lee, un coetaneo che ha più esperienza di lei nel gestire i propri impulsi. I due compiranno insieme un lungo viaggio attraverso il territorio statunitense alla ricerca della madre di lei, legando profondamente e imparando ad accettare la loro natura.
Sulle loro tracce però c'è un altra persona che condivide le stesse pulsioni e rende pericoloso il girovagare dei due giovani, divisi tra l'istinto di uccidere e cibarsi di carne e la voglia di redimersi dei propri peccati passati.
Perché é il migliore? Il 2022 è stata un'annata magica per il genere horror, ricchissima di pellicole di alto livello. Luca Guadagnino ha sfornato una delle migliori, un intenso coming of age adolescenziale che ancora una volta lo proclama il più internazionale dei registi nostrani e uno dei cineasti viventi che riesce a a raccontare le verità anche mostruose dell'amore. Non solo: ha saputo anche catturare l'America degli emarginati, lontana dai grandi centri e della suburbia, trasformando la solitudine e lo squallore che la permea in poesia.
Bros
Bobby è un newyorkese doc e un podcaster gay attivissimo nella comunità queer locale. Sta lavorando all'apertura di un importante museo queer, ha tanti amici e molte battaglie politiche e sociali da portare avanti, ma nessuna relazione sentimentale. Cinico e distaccato, è orgogliosamente single e preferisce fare ironia sui tanti "tipi" intorno a lui che aprirsi sentimentalmente. Quando conosce Aaron, lo giudica un tipo palestrato, arrapato e "non abbastanza gay" per lui. Sarà il primo rifiuto di Aaron a flirtare con lui a dare il via a un continuo tira e molla che porterà entrambi ad abbassare le difese emotive che hanno retto in torno a sé.
Perché é il migliore? La miglior commedia sentimentale dell'anno ha come cuore narrativo e interpretativo Billy Eichner nei panni di sé stesso. Il suo Bobby è chiaramente un alter ego con cui parla con grande sincerità e notevole vis polemcia dei vizi e delle virtù dell'attuale comunità queer, non risparmiando critiche a un certo tipo di accettazione "di facciata" che la stessa Hollywood mette in atto, chiedendo alle storie gay di essere il più inoffensive e universali possibili per proporle al grande pubblico.
Il flop di questo film strepitoso purtroppo dà ragione a Billy/Bobby su questo punto, ma per fortuna non ci toglie un'ottima commedia romantica newyorkese, che sa essere cinica ma anche dolce, quando necessario.
Crimes of the Future
In un futuro indefinito l'umanità ha perso ogni capacità di provare dolore. Solo alcuni individui conservano questo ricordo del passato, sviluppando anche alla capacità di far crescere alcuni organi - nuovi e misteriosi - nel loro organismo. Il governo richiede che questi vengano rimossi prima che il corpo ospitante subisca un'evoluzione definitiva.
Saul e la sua compagna Caprice hanno trasformato l'intervento di asportazione degli organi di lui in una performance artistica. Si può davvero fermare un'evoluzione umana che pare inarrestabile? Secondo alcuni gruppi dissidenti che lavorano nell'ombra, no.
Perché é il migliore? La chirurgia è il nuovo sesso sussurra emozionata Kristen Stewart all'orecchio di Viggo Mortensen nell'attesissimo ritorno del maestro del body horror, David Cronenberg. Crimes of the Future ci ha spiazzati, con il suo suo futuro che sembra nascere da un sogno degli anni '90, tenacemente ancorato a una visione quasi priva di tecnologia, analogica e chirurgica.
A distanza di mesi dall'accoglienza tiepida che ha ricevuto, rimane tra i migliori film di Cannes 2022 e gli va riconosciuto di essere uno dei più memorabili dell'annata, ricolmo di immagini indelebili e attraversato da una colonna sonora di Howard Shore che è il suo ennesimo capolavoro. Il maestro del body horror non ha sbagliato, ma ci abbiamo messo un po' a capirlo.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Strange incontra America Chavez, una ragazza capace di muoversi da un universo all'altro grazie al suo potere misterioso. Quando arriva nella sua realtà, la giovane porta con sé il cadavere di un altro Strange, che ha su di sé i segni di un demone.
Steven cerca Wanda per chiederle aiuto nel novero di questa "questione magica", ma si rende conto che c'è lei dietro il tentativo d'impossessarsi del potere della ragazzina. Ancora sconvolta per la perdita di Visione e dei figli, Wanda è decisa a rubare i figli a un'altra versione di sé stessa, impadronendosi del potere di America.
Perché è il migliore? Perché la classe non è acqua e il tocco di Sam Raimi ha un peso specifico enorme in un'annata in cui tutte le uscite cinematografiche Marvel sono state appesantite da lunghezze eccessive e storyline da portare avanti per dovere di continuity. Dai tempi della trilogia di Spider-Man non ha davvero perso smalto.
Raimi affronta gli stessi problemi degli altri colleghi di casa Marvel (e DC), ma riesce al contempo a tirar fuori un cinecomics con notevoli incursioni nel horror di cui è stato maestro a inizio carriera, giocando con i richiami e le citazioni alle donne terribili e folli del genere. Così facendo regala a Olsen un grandissimo ruolo e consente a Cumberbatch di divertirsi con una versione davvero ironica del suo personaggio.
La recensione di Doctor strange nel Multiverso della Follia.
Everything Everywhere All at Once
Evelyn Wang è esausta: riesce a stento a gestire una piccola lavanderia a gettoni, fatica a comunicare con una figlia adolescente che spesso fraintende, non sopporta più il marito e deve subire i rimproveri dell'anziano padre. Mentre è alle prese con un insidioso controllo fiscale, scopre l'esistenza di un multiverso messo in pericolo da un essere potentissimo.
Evelyn scopre di essere la più debole e meno realizzata versione di sé delle infinite che popolano il multiverso in pericolo. Proprio per questo però è la candidata ideale a salvare tutti i mondi.
Perché è il migliore? Perché non è c'è stato film indipendente più amato e chiacchierato nel 2022. Il duo registico dei Daniels ha tirato fuori un multiverso visivo e narrativo davvero incredibile per visionarietà e capacità di emozionare, che ha esaltato i cinefili di tutto il mondo. Sam Raimi ha fatto molto, ma la versione Marvel del Multiverso impallidisce di fronte a questa. Non solo: tra i tanti interpreti che questo film ha lanciato e rilanciato, svetta su tutti una Michelle Yeoh alle prese con il ruolo della vita, interpretato magistralmente, che le varrà sicuramente una nomination all'Oscar.
Finale a sorpresa
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Un ricco magnate dell'industria spagnola decide di produrre un film d'autore per lasciare dietro di sé un ricordo indelebile. A girarlo sarà Lola, talentuosa cineasta amatissima dalla critica, che assolda due interpreti agli antipodi per talento e carriere per interpretare i protagonisti della pellicola. I due sono accumunati solo dall'ego smisurato e dall'antipatia che provano uno per l'altro. Finale a sorpresa è una commedia nera che racconta le prove generali del film, prima di iniziare a girare.
Perché è il migliore? La commedia migliore dell'anno è spagnola. Finale a sorpresa è un dissacrante, spietato ritratto di cosa voglia dire essere un grande attore o regista oggi, basato sulle vere esperienze del cast e degli sceneggiatori. Capitanato da un trio formidabile di interpreti ispanici - Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martínez - Finale a sorpresa ci porta nel dietro le quinte di un film in corso di produzione, mostrando con grande cinismo e molta cattiveria, il narcisismo e le manie di grandi artisti...o personaggi che si credono tali.
Bonus per la presenza di una Penélope Cruz forse mai così sensuale e memorabile, in un ruolo fuori dai suoi territori, ma tra più riusciti di sempre.
La recensione di Finale a sorpresa.
Glass Onion - Knives Out
Benoit Blanc è tornato con un secondo, intricatissimo caso da risolvere. Il detective geniale e bizzarro ideato da Rian Johnson e interpretato da Daniel Craig si trova su un’isola greca proprietà di un ricco magnate dell’industria tecnologica, invitato a una cena con delitto insieme a persone a lui sconosciute. Tra gli ospiti del miliardario ci sono amici e soci in affari con molti segreti da nascondere. Il gioco però presto rivela che un vero omicidio è stato commesso e Benoit si ritroverà alle prese con un assassino da scovare tra tantissimi sospetti.
Perché è il migliore? Perché non è solo uno dei migliori film originali Netflix del 2022, ma anche una delle pellicole meglio riuscite dell'annata, in toto. D'altronde nessuno scrive gialli complessi e divertenti come Rian Johnson non sbaglia un colpo. Glass Onion è appassionante come un giallo vecchio stile ma irresistibilmente contemporaneo, con le sue tantissime citazioni e omaggi. Si divertono tutti sul set, a partire da Daniel Craig, che guida uno straordinario cast di star che non si prendono sul serio. La migliore è Janelle Monáe, alle prese con un ruolo molto complesso, all’altezza delle sue capacità.
Il corsetto dell'imperatrice
Giunta sulla soglia dei 40 anni, l’imperatrice Elisabetta d’Austria nota come principessa Sissi è una donna in una spirale di malvagità e distruzione. Ossessionata dalla sua perfetta figura, magra e muscolosa, l'imperatrice non esita a tormentare il marito e a giocare con i sentimenti dei suoi amanti, innamorata soprattutto di sé stessa.
A corte subisce velate critiche e continue frecciate sull'età che inesorabilmente avanza, anche per lei, chiusa nella sua prigione dorata. Potentissima eppure debole, la sovrana trova intollerabile accettare l’avanzare dell’età, fino ad estreme conseguenze.
Perché è il migliore? Perché tradisce la storia originale per raccontare una donna incredibilmente cattiva, la cui malizia è resa più tagliente da un mondo misogino e opprimente che tenta di annientarla. È stato definito un anti-biopic, perché Il corsetto dell’imperatrice non esita a distaccarsi e molto dalla vicenda storica che conosciamo. Ne esce un ritratto sfaccettato e graffiante di una donna tutt'altro che ortodossa, indomita nell'esercitare l'unico potere che ha: quello su sé stessa e sul suo corpo. Vicky Krieps è assolutamente eccezionale nel ruolo.
Licorice Pizza
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Gary Valentine è un liceale in fila per fare la foto dell'annuario scolastico quando vede Alana Kane, una giovane donna che ha superato la ventina. È colpo di fulmine: Billy invita fuori a cena Alana, che a sorpresa accetta. Tra i due si consumerà un'estate magica, in bilico tra amicizia e amore, nella California degli anni '70 in cui i ragazzi sono già adulti e crescono lontano dagli sguardi degli adulti, in un momento ricolmo di misoginia, sesso e in cui la vecchia Hollywood sta morendo.
Perché è il migliore? Perché Paul Thomas Anderson è incapace di sbagliare un film. Arrivato un po' in ritardo nelle sale italiane, il ritorno al cinema di Paul Thomas Anderson dopo Il filo nascosto è un racconto estivo molto personale e davvero emozionante.
La California degli anni '70 è il luogo del cuore del regista, a cui guarda in questo film con affetto ma senza indorare la pillola. I suoi due protagonisti sono giovani adulti che vivono in un mondo in cui i grandi si curano pochissimo dei piccoli, imbevuto di sessismo, razzismo e superficialità. Oltre che a essere molto divertente, talvolta pungente, Licorice Pizza ha il grande merito di aver azzeccato una coppia di interpreti inesperti ma davvero strepitosa: Cooper Hoffman e Alana Haim.
La recensione di Licorice Pizza.
Pinocchio di Guillermo del Toro
Devastato dalla morte del figlioletto Carlo, Geppetto si dà all'alcol e al dolore, per anni. Una notte, disperato, costruisce un burattino di legno con le sembianze del ragazzino. Il burattino prende vita. Inizialmente rigettato con orrore e fastidio dal suo creatore, diventerà il fulcro per la guarigione del suo dolore. Pinocchio si muove in un’Italia fascista e che rigetta ogni diversità, che vede in lui un mostro e un diverso
Perché è il migliore? Perché Del Toro regala a Netflix la migliore aggiunta del 2022 al suo catalogo, realizzando un film che ha sognato di fare per decenni. La sua visione della storia immaginata da Collodi è fieramente personale, gotica, horror e struggente ai massimi livelli. Difficile non parlare di un capolavoro in stop motion, che ci consegna un Del Toro prima maniera, capace di mostrare l'altissimo e il terribile, raccontando l'essenza stessa di vita e morte.
La recensione di Pinocchio di Guillermo del Toro.
Red
Mei Lee ha 13 anni ed è una ragazzina di origini cinesi che vive a Toronto. La sua vita è tutta casa, studio e attività presso il tempio gestito dalla famiglia. Proprio quando cerca di convincere la madre ha darle il permesso di andare al concerto della sua band preferita, i 4*Town, Mei Lee viene colpita da una misteriosa maledizione, che la trasforma all'improvviso in un gigantesco e paffuto panda rosso.
Perché è il migliore? Difficile scegliere il miglior film animato di un'annata davvero ricchissima di pellicole di assoluta qualità nel comparto. Una delle più grandi sorprese di quest'anno l'ha portata Disney con un lungometraggio così irriverente da scatenare parecchie polemiche.
A stupire e in positivo in Red è come la protagonista sia un'adolescente davvero realistica, in carne e ossa, persino con qualche tempesta ormonale in atto. Non capita poi spesso di vedere un film Disney che ritragga l'essere una giovane donna a tutto tondo, comprese le goffaggini, gli imbarazzi e...le mestruazioni.
Attraverso il suo enorme, adorabile alter ego di un gigantesco panda rosso, la storia di Meilin Lee riesce a fare molto bene tre cose. La prima è raccontare l'esperienza di quanti sono nati in un paese ma sono figli di migranti da un'altra nazione, con una cultura molto differente da quella autoctona.
Riesce anche a fotografare con precisione il miscuglio di ribellione, tristezza ed emozione con cui un adolescente comincia a decidere della propria vita, anche a costo di entrare in conflitto con i propri genitori. Infine è un ritratto molto partecipato e dissacrante di cosa abbia voluto dire essere adolescenti tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo Millennio.
The Batman
Un giovane e tormentato Bruce Wayne collabora con la polizia vestendo i panni dell'Uomo Pipistrello in una Gotham più oscura e corrotta che mai. Una lunga scia di omicidi porterà Bruce a indagare sul passato di un padre verso cui sembra serbare enorme astio, scoprendo zone grigie della sua attività e avvicinandosi pericolosamente alla misteriosa e disperata Selina.
Perché è il migliore? Perché non è una sfida semplice quella affrontata da Matt Reeves. Riportare sul grande schermo Batman dopo l'osannata trilogia di Christopher Nolan avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque. Questo Batman invece è piaciuto a molti e non ha lasciato indifferente nessuno. Il merito è di alcune scelte forti e di rottura a monte, a partire dall'interprete Robert Pattinson, a sua volta vincitore di una sfida molto impegnativa.
Tecnicamente molto curato (qualcuno potrebbe dire "leccato"), The Batman si fa notare a livello visivo per le sue cromie aranciate e musicalmente per una colonna sonora protagonista della narrazione.
La vera innovazione però sta nell'aver ringiovanito il personaggio, rendendolo più tormentato e ambiguo rispetto alla sua figura paterna, privo dell'allure da don giovanni di Bruce Wayne e rinchiuso nelle sue ossessioni notturne, spesso vouyeristiche. Un po' emo, ma piuttosto efficace.
The Fabelmans
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Sammy è un bambino che rimane folgorato dal primo film visto in sala, a fianco di mamma e papà. Lei è un'ex pianista con un animo spiccatamente artistico, lui è un uomo devoto e ambizioso con una mente puramente scientifica. Mentre Sammy cresce e la sua passione per il cinema si fa sempre più totalizzante, il matrimonio dei suoi genitori va in pezzi, rivelando alcune realtà ai figli che non sospettavano.
Perché è il migliore? Perché dopo aver costruito l'immaginario filmico americano per quasi mezzo secolo, Spielberg trova la forza e la passione di raccontare la genesi, toccante e dolorosa. È impressionante pensare a come la cultura pop sia stata influenzata da film che riflettono come schegge di uno specchio l'evento traumatico che ha segnato la giovinezza di uno dei più grandi cineasti viventi. The Fabelmans è una confessione toccante, ma anche uno straordinario esempio di cinema ai massimi livelli.
La recensione di The Fabelmans
Top Gun: Maverick
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Sono passati gli anni, Maverick è invecchiato, ma continua a volare sui caccia statunitensi, con le spalle protette da vecchi amici. Almeno fino a quando l'ennesima intemperanza gli costa un posto che forse occupava fuori tempo massimo.
Quando però una missione impossibile entra nei radar dell'accademia dei top gun, accetta di tornare come addestratore, per aiutare una nuova generazione di piloti ad affrontare una sfida di volo quasi impossibile.
Perché è il migliore? Perché ha salvato il circuito delle sale, letteralmente. È il primo film 2022 a superare il miliardo di dollari d'incasso, ha convinto la generazione boomer a tornare in sala dopo mesi d'assenza e ha fatto piangere, ridere ed emozionare critica e pubblico.
Tom Cruise non poteva davvero fare di più e difficilmente qualcuno gli toglierà la corona di re di Hollywood nel 2022. Ha avuto ragione su tutto: a non concedere il film alle piattaforme in streaming, a uscire in sala, a fare un Blockbuster vecchia maniera, resistendo alle sirene nella nuova Hollywood e delle sue regole. Ha vinto su tutta la la linea, dimostrando che, se esiste ancora una star al cinema, quella è lui.
La recensione di Top Gun Maverick
L’immagine di copertina di questo articolo è tratta da Glass Onion di Netflix, Bones and All di Vision Distribution e Crimes of the Future di Lucky Red.
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