Le domande che restano dopo la fine di Game of Thrones

Autore: Stefania Sperandio ,

Game of Thrones è ufficialmente terminato, con un epilogo che ha dato una conclusione al percorso di tutti i personaggi principali di cui abbiamo seguito il cammino in questi anni.

Rimangono, però, alcune (spesso inevitabili) domande irrisolte, che hanno lasciato gli spettatori a interrogarsi su profezie, destini e quello che sarà. Proviamo a passarle in rassegna.

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Perché Verme Grigio non ha ucciso Jon Snow?

Dopo la caduta di Missandei, Verme Grigio è tornato il soldato determinato e senza mezze misure che doveva essere per chi lo ha allevato. Il comandante delle legioni di Daenerys Targaryen non ha esitato ad attaccare i soldati Lannister che si erano già arresi e, quando ha fatto cominciare le esecuzioni per le strade di Approdo del Re, ha replicato che non si sarebbe fermato fino a quando i nemici della regina avessero avuto respiro.

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Jacob Anderson e Kit Harington in Game of Thrones 8x06
Verme Grigio ha arrestato Jon Snow per aver ucciso Daenerys: perché?

Quando Jon uccide Daenerys per fermare la sua ascesa al potere – ora che aveva minacciato di "liberare" anche le altre città, da Grande Inverno a Dorne – Verme Grigio decide di arrestare Snow anziché ucciderlo. Perché? Tutti si sarebbero aspettati che, feroce per la perdita della sua regina, il soldato si facesse giustizia da solo, ma così non è stato. Non ha osato perché la determinazione dei suoi gesti cruenti era dovuta principalmente al sentirsi giustificato dagli ordini della Regina delle ceneri? Una volta persa la sua guida, Verme Grigio ha preferito discutere con le autorità per la punizione del regicidio?

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Difficile da dire. Nel quadro, oltretutto, rientra il fatto che Jon fosse di fatto il comandante di una schiera di soldati del Nord venuti ad Approdo del Re ad appoggiare Daenerys – come Sansa gli ha ricordato nel concilio che doveva essere il processo di Tyrion. Fare del male a Jon avrebbe scatenato il Nord contro gli Immacolati, Sansa è stata abbastanza chiara: Verme Grigio lo sapeva e ha evitato per questo decisioni affrettate?

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Una scena da Game of Thrones 8x06
Al processo, Verme Grigio si rifiuta di consegnare Jon Snow

Dove sono andati i Dothraki?

Quando il destino di tutti è stato deciso, abbiamo visto gli Immacolati salpare da Approdo del Re in direzione di Naath, le spiagge che Missandei avrebbe voluto vedere insieme a Verme Grigio. Non c'è menzione, invece, di quale sia stato il destino dei Dothraki

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Si sono semplicemente considerati liberi della promessa fatta a Daenerys di aiutarla a conquistare il trono e, per questo, hanno a loro volta scelto di non vendicare la sua morte? Anche qui, difficile dare una risposta certa: quello che sappiamo è che erano pronti a razziare e uccidere ancora per la loro Khaleesi, mentre al termine delle vicende non rappresentano più un pericolo per Westeros.

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Dothraki in Game of Thrones 8x06
I dothraki acclamano il discorso di Daenerys

La possibilità più quotata è che, con ogni probabilità, si siano a loro volta imbarcati per il mare, tornando a Essos e stabilendosi nuovamente nel mare d'erba che è sempre stato la casa dei loro khalasar, ma la risposta viene lasciata in sospeso dalla serie.

Dove vola Drogon?

Quando il destino di Daenerys è compiuto, Drogon distrugge (finalmente) il trono di spade che è stato causa della caduta di sua madre e decide di portarne via il corpo, lontano. Nel concilio di re Bran, apprendiamo che il drago è stato visto volare verso est, il che ci suggerisce che possa aver deciso di tornare a Essos.

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L'ipotesi più probabile (e più poetica) di questo finale aperto è che Drogon stia raggiungendo Valyria, la dimora dei draghi e dei Targaryen, per lasciare riposare lì il corpo di Daenerys: finalmente, in una casa (o quello che ne resta) che può considerare sua e sua soltanto.

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Drogon in Game of Thrones 8x06
Drogon vola via portando con sé il corpo di Daenerys

Sam non era sotto giuramento con i Guardiani della Notte?

Nell'epilogo, abbiamo visto Samwell Tarly diventare Gran Maestro del concilio di Brandon I Lo Spezzato. Si tratta di un bel coronamento del suo percorso, anche se lascia aperti alcuni interrogativi. Il primo, è il più palese: Samwell dovrebbe infatti essere ancora sotto giuramento con i Guardiani della Notte che, come abbiamo visto, continuano formalmente a esistere anche dopo la caduta del Re della Notte.

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Tarly aveva già rotto i suoi giuramenti di celibato quando si era innamorato di Gilly, dobbiamo giungere alla conclusione che abbia rotto anche quelli legati al dedicare la sua vita ai Guardiani, fino al giorno della sua morte? Potrebbe essere così, anche considerando che, come mostrato nel finale di Jon, sembra che ben pochi uomini in nero siano ancora presenti a Castle Black per imporre il rispetto dei giuramenti.

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Samwell Tarly in Game of Thrones 8x06
Samwell è Gran Maestro per Re Brandon I Lo Spezzato

Si pone però un altro quesito, oltre al fatto che difficilmente Samwell abbia già completato il percorso formativo per diventare un Gran Maestro: anche quest'ultimo ordine, infatti, impone ai suoi membri il celibato. Come coniugherà, il buon Sam, questo nuovo ruolo al figlio in arrivo, che è nel grembo della sua amata Gilly?

Chi pagherà i debiti con la Iron Bank?

Per tentare di difendere Approdo del Re dall'attacco di Daenerys Targaryen, l'allora regina Cersei Lannister aveva deciso di appoggiarsi alla Iron Bank, contraendo un grosso debito, per assoldare la Compagnia Dorata. Il fatto che il gruppo mercenario sia risultato pressoché inutile anche solo per la protezione dei cancelli della capitale non cancella il fatto che quel debito esista.

Chi lo salderà? Ricadrà sull'unico Lannister erede della casata di Castel Granito, Tyrion, ora primo cavaliere di Re Brandon I? La Iron Bank era coperta da una qualche forma assicurativa nell'eventualità che il suo cliente finisse, come dire, spazzato via dall'attacco di un drago? Non ci è dato conoscere la risposta, ma sappiamo che un Lannister paga sempre i propri debiti. Sarebbe curioso se, per la prima volta, la dinastia del leone non dovesse farlo.

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Il consiglio ristretto del Re Brandon I
Sarà la corona a dover pagare il debito con la Iron Bank? Sarà Tyrion?

Bran ha previsto tutto fin dall'inizio?

L'evoluzione di Bran Stark in Corvo a tre occhi e infine in Re dei Sei Regni ci ha dato modo di capire che il giovane erede di casa Stark ha il potere di vedere il futuro con una certa precisione. Bran sa benissimo perché consegna ad Arya, nella stagione 7, il pugnale con cui la sorella ucciderà il Re della Notte; sa che Theon morirà nel tentativo di proteggerlo e, come scoperto nell'epilogo, sa benissimo che il concilio di Approdo del Re lo nominerà nuovo sovrano.

Si tratta di una capacità che potrebbe essere decisiva per le sorti del regno, dal momento che con i suoi poteri Brandon I Lo Spezzato può letteralmente muoversi prima che cose irreparabili accadano. A patto, certo, che voglia farlo: nel suo dire a Jon Snow "eri esattamente dove dovevi essere", nel loro ultimo saluto, Bran lascia intendere che c'è una visione più grande, nel suo modo di rapportarsi al mondo, della semplice dimensione individuale dell'umano. Un esempio è rappresentato proprio dal destino di Theon: se Bran sapeva che sarebbe morto, perché ha lasciato che accadesse? È la necessità di evitare un "effetto farfalla", ossia non alterare il destino per non cambiare tutto quello che vi è legato?

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Isaac Hempstead-Wright in Game of Thrones 8x06
Re Brandon dei Sei Regni, primo del suo nome e Corvo a Tre Occhi

Bran, insomma, prevede il futuro, probabilmente sapeva da sempre che sarebbe finito sul trono, ma ha davvero il potere di cambiare il corso della storia? Lo ha, e non lo ha esercitato sempre per lasciare andare le cose come erano destinate ad andare, oppure semplicemente è lo spettatore onnisciente di un futuro che si compie a prescindere dai suoi gesti?

Perché Gendry non ha reclamato il trono?

Quando i signori di Westeros si sono riuniti per decidere le sorti di Tyrion (e quelle dei Sette Regni), si è deciso di mettere ai voti la scelta di un nuovo sovrano. In questa situazione, Lord Gendry Baratheon non ha mai pensato di proporsi, nonostante sia, di fatto, uno dei legittimi eredi al regno – essendo ora ufficialmente figlio di Re Robert Baratheon. Perché?

Probabilmente, per Gendry vale un po' il discorso fatto da Jon: non vuole essere re e non vuole il trono. Il ragazzo è cresciuto come fabbro senza cognome e, dopo essere stato reso Signore di Capo Tempesta da Daenerys, ammetteva davanti all'amata Arya di non avere idea di come essere un Lord, di non sapere nemmeno come si usi una forchetta. Sarebbe difficile immaginarlo nel ruolo di un regnante e probabilmente è quello che ha pensato anche lui.

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Joe Dempsie è Gendry
Lord Gendry Baratheon di Capo Tempesta

Il che, però, non cambia il fatto che, tra tutti i presenti, Gendry fosse l'unico a poter davvero reclamare il trono. Il fatto che per qualche motivo non lo abbia fatto, però, ha suggellato la rottura della "ruota" tanto auspicata da Daenerys e compiuta da Drogon con la distruzione del trono di spade: i Re non saranno tali per discendenza, ma per scelta del concilio. Gendry è il primo a essere tagliato fuori, con questa nuova procedura.

Dove sono finiti i Warlock di Qarth?

Iniziamo la carrellata di "dove sono finiti?" con i Warlock di Qarth. Nel corso della seconda e della terza stragione, questi stregoni intercettarono Daenerys a Essos e tentarono di uccidere la futura Regina delle ceneri ad Astapor, fallendo nell'intento.

L'attacco fu infatti sventato da Ser Barristan Selmy, ma da allora questi attentatori sono letteralmente scomparsi dalle scene. Probabile che non ci fosse ulteriore spazio per i loro tentativi di imprigionare o uccidere Daenerys (per sottrarle i draghi), il che significa che la loro storia in Game of Thrones è finita con l'addio a Qarth.

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I Warlock in Game of Thrones 8x02
I Warlock di Qarth hanno smesso di tenersi alle costole di Daenerys

Cosa sta facendo Daario?

In molti si aspettavano che Daario Naharis, amante e alleato da Daenerys, facesse la sua comparsa in vista della grande guerra finale della Madre dei Draghi. Così non è stato. I due si sono separati nel momento in cui la giovane Targaryen ha salpato oltre il Mare Stretto per raggiungere Westeros e, da allora, Daario è scomparso dalle scene.

Ci aspettavamo l'arrivo dei suoi Secondi Figli in aiuto di Daenerys nella lotta contro Cersei, ma la crudezza del quinto episodio di Game of Thrones 8 ci ha spiegato in modo abbastanza convincente che non ce ne fosse affatto bisogno. Immaginiamo si trovi ancora a Meereen, intento a tenere l'ordine nella città che era sotto il regno della Khaleesi.

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Daario e Daenerys in Game of Thrones
Daenerys e Daario

Che fine hanno fatto i Reed?

Nel corso delle stagioni, avevamo conosciuto la dinastia dei Reed, capitanati da Lord Howland, padre del defunto Jojen e di Meera Reed. Proprio Meera, ricorderete, aveva accompagnato Brandon Stark nel corso delle sue avventure che lo hanno reso quello che è – il Re dei Sei Regni e il Corvo a Tre Occhi. Tuttavia, da quando la ragazza ha riportato Bran a Grande Inverno è di fatto scomparsa, con la sua dinastia che non ha avuto spazio nemmeno nel momento della battaglia contro il Re della Notte.

I Reed esistono ancora? Cosa gli è successo? Cosa ne è stato di Meera? Questa è decisamente una domanda alla quale non troveremo mai una risposta.

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Meera Reed e Bran Stark
Meera Reed ha accompagnato Brandon nei suoi viaggi

Ellaria Sand è ancora viva?

A proposito di individui dal destino incerto, nell'elenco potrebbe rientrare anche Ellaria Sand. L'ultima volta, la donna ci è stata mostrata prigioniera di Cersei Lannister, che la teneva nelle segrete della Fortezza Rossa e la costringeva a essere testimone della lenta morte di sua figlia.

Da allora, Ellaria è scomparsa e possiamo dedurre che sia stata lasciata morire di stenti. In alternativa, era magari ancora viva nel momento dell'attacco di Daenerys: considerando il destino avuto dalla Fortezza Rossa, in gran parte crollata, è lecito immaginare che sia rimasta uccisa nel conflitto.

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Ellaria Sand, interpreta da Indira Varma
Ellaria Sand era prigioniera della Fortezza Rossa

Se così non fosse, la terza opzione non la vede comunque molto bene: potrebbe essere imprigionata da qualche parte, senza che nessuno la stia cercando né sappia della sua esistenza. Le auguriamo di essere morta con la seconda opzione, come Cersei e Jaime.

Di chi erano gli occhi verdi della profezia su Arya?

La profezia di Lady Melisandre è stata la chiave di volta di Arya Stark nel corso della Battaglia di Grande Inverno: la sacerdotessa rossa aveva predetto gli omicidi che la giovane assassina avrebbe compiuto e, incontrandola durante la guerra contro i morti, le ricordava:

Occhi scuri, occhi azzurri, occhi verdi. Occhi che tu farai chiudere per sempre.

Il riferimento agli occhi blu era legato al Re della Notte, che la ragazza avrebbe ucciso di lì a poco, spinta dalla donna rossa. Gli occhi marroni erano, con ogni probabilità, quelli di Walder Frey, assassinato con la sua dinastia tra la stagione 6 e la stagione 7, per vendicare le Nozze Rosse. Di chi erano, invece, gli occhi verdi?

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La profezia di Melisandre in Game of Thrones 8x03
Melisandre ricorda la sua profezia ad Arya

Da quando la profezia è stata rispolverata e si è dimostrata esatta, visto il destino del Re della Notte, i fan si sono sbizzarriti: Cersei, sia nei romanzi che nella serie TV, ha gli occhi verdi, quindi sembrava legittimo immaginarsi Arya destinata a toglierle la vita. Così non è stato. Si è poi pensato a Daenerys, che nel romanzo ha però gli occhi viola, nella serie TV li ha azzurri con striature verdi. Come sappiamo, anche qui si è trattato di una teoria sbagliata.

A questo punto, di chi sono gli occhi verdi che Arya sarebbe destinata a chiudere per sempre? Vale la pena dire che, se non fosse stato per Sandor, probabilmente sarebbero stati quelli di Cersei: facendo di testa sua, la giovane lupa era pronta a ucciderla, al costo di morire nel farlo. Clegane, però, riesce a farla desistere, risultando come una sorta di "imprevisto" nel compimento della profezia.

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Sandor e Arya si dicono addio
Sandor convince Arya a non morire per cercare di uccidere Cersei

L'alternativa è che, semplicemente, gli occhi verdi fossero quelli di Lord Petyr Baelish (verdi-grigi, secondo i romanzi), che Arya ha già ucciso dopo la sentenza di Sansa Stark nel corso della stagione 7. Effettivamente, il fatto che la profezia ponesse particolare accento sugli occhi blu, e non su quelli verdi, potrebbe dirci che i primi due passi si erano già compiuti, il terzo stava per esserlo.

I fan sono andati un po' oltre con le teorie? Probabilmente sì, anche se non sapremo mai se quegli occhi siano davvero quelli di Ditocorto, o se sarebbero stati quelli di Cersei, senza l'intervento di Sandor. O magari, semplicemente, dobbiamo accettare che Melisandre non fosse infallibile – o che qualcuno dei Frey di scarsa importanza avesse gli occhi verdi.

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La morte di Ditocorto per mano di Arya in Game of Thrones 7x07
Arya uccide Lord Petyr Baelish

Sam e Gilly avranno un maschio o una femmina?

Ebbene sì, non lo sapremo mai. Non che sia un dubbio che ci toglierà il sonno, ma considerando l'ultimo saluto tra Samwell e Snow, molti fan erano curiosi di scoprire se l'erede del giovane Tarly sarebbe stato un maschietto – visto che in caso ha promesso di chiamarlo Jon. Certamente, come ha detto lui stesso, Lord Snow sarebbe più felice se l'amico diventasse padre di una femmina.

Qual era lo scopo del Signore della Luce?

Il Signore della Luce è stato una presenza abbastanza costante, nel corso delle stagioni. Il suo potere di riportare in vita i morti, per compiere un disegno più grande, è stato uno dei grandi punti imprevedibili di Game of Thrones, con gli spettatori che hanno cominciato a chiedersi perché il dio R'hllor decidesse di resuscitare questo o quel personaggio.

Nel caso di Lord Beric Danderrion, abbiamo scoperto che la sua missione, come detto da Melisandre, era quella di tenere al sicuro Arya nel corso della battaglia di Grande Inverno. Compiuto lo scopo e ferito, Beric ha finalmente trovato riposo, senza un nuovo ritorno dalla morte. Questo ci dice che il Signore della Luce voleva, quindi, che Arya arrivasse viva fino all'uccisione, per sua mano, del Re della Notte.

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Beric e Arya in Game of Thrones 8x03
Quando ha salvato Arya dai non-morti, Beric ha potuto finalmente morire

Perché, invece, R'hllor ha ridato la vita a Jon Snow? Le teorie qui sono le più diverse: appurato che il Signore della Luce volesse la caduta del Re della Notte, c'è da dire che senza l'intervento di Jon i popoli vivi non si sarebbero mai uniti per bloccare l'avanzata dei morti. Senza Jon, insomma, il Re della Notte e i suoi Estranei avrebbero probabilmente marciato su una Westeros divisa quasi indisturbati, facendo fare a tutti i centri abitati la fine di Ultimo Focolare. L'intervento di Jon, invece, ha riunito i popoli e gli eserciti a Grande Inverno. Oltretutto, il fatto che lui (e Sansa) si fossero ripresi la loro casa, ha fatto in modo che anche Arya, destinata per R'hllor a uccidere il Re della Notte, ritornasse a Grande Inverno e ci rimanesse fino al giorno dello scontro finale.

Non sappiamo se, invece, il Signore della Luce fosse interessato anche all'uccisione di Daenerys Targaryen: sappiamo che è stato proprio Jon a fermare l'ascesa di quella che stava ormai diventando una terrificante tiranna. Possibile che, a prescindere dagli eventi legati ai morti, R'hllor volesse in realtà riportare Snow tra i vivi per impedire una ulteriore ascesa di Daenerys, conscio che solo lui sarebbe riuscito a ucciderla?

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Kit Harington in Game of Thrones
La morte di Jon Snow

Non c'è una risposta univoca da dare, anche perché gli elementi dell'effetto farfalla sono davvero tantissimi, sulla questione: se Jon fosse morto prima che lei se ne innamorasse, probabilmente ci sarebbe stato un mattone in meno nel castello della follia di Daenerys. E un altro (enorme) in meno relativo al fatto che non si sarebbe sentita usurpata del titolo di legittima erede.

Le varianti sono numerose ed è difficile, di preciso, sapere perché il Signore della Luce abbia restituito Jon Snow ai vivi. Forse è davvero per il suo intervento decisivo nell'organizzare la guerra al Re della Notte. Forse, per fermare Daenerys facendola prima svelare come la parte pericolosa dei Targaryen e infine ucciderla. Forse, per entrambe le cose.

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Jon Snow risorge grazie al Signore della Luce
Il Signore della Luce riporta in vita Jon Snow

Ma alla fine chi era Azor Ahai?

Non tutte le profezie a cui abbiamo assistito nella serie, come abbiamo visto, hanno trovato la loro esatta realizzazione. Vale lo stesso anche per quella di Azor Ahai, il Principe che fu promesso (o principessa, in alto valyriano il termine è neutro). 

Come ricordiamo, la profezia recitava:

Negli antichi libri di Asshai sta scritto che verrà il giorno, dopo la lunga estate, in cui le stelle sanguineranno e il respiro gelido delle tenebre scenderà e incomberà sul mondo. In questa ora terribile, un guerriero estrarrà dal fuoco una spada fiammeggiante. Quella spada sarà la Portatrice di Luce, la Spada Rossa degli Eroi, e colui il quale la impugnerà sarà Azor Ahai reincarnato. E di fronte a lei le tenebre fuggiranno.

Quando la rossa stella sanguinerà e le tenebre s'addenseranno, Azor Ahai rinascerà tra il fumo e il sale per risvegliare i draghi dalla pietra.

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Maisie Williams in Game of Thrones 8x03
Arya subito dopo aver ucciso il Re della Notte

Avendo assistito all'epilogo, sembra quasi che Azor Ahai sia in realtà più di una persona, in una profezia non precisissima (un po' come quella su Cersei). Il respiro gelido che incomberà sul mondo è indubbiamente quello del Re della Notte: a ucciderlo e interrompere la Lunga Notte è stata Arya, ma il guerriero armato della spada fiammeggiante è stato Beric, chiamato a proteggere proprio Arya. A portare la luce, però, non è stata la spada fiammeggiante, ma la daga in acciaio di Valyria brandita dalla ragazza Stark, dopo il cui intervento le tenebre si sono in effetti dissolte.

Non è tutto, perché il fatto che si parli di un guerriero fa pensare anche a Jon Snow (che discende dai Targaryen, come suggeriva la profezia del Fantasma di Cuore Alto), che ha condotto dall'inizio alla fine i vivi nella loro guerra contro il Re della Notte. Nel calderone dei nomi entra decisamente anche Daenerys: la rossa stella che sanguinerà è la cometa rossa della notte in cui i suoi figli nacquero e lei riemerse, come dice la profezia, dal fumo per risvegliare i draghi dalla pietra. E, a tutto questo, qualcuno ha anche sommato il fatto che una Arya quasi morta, nell'episodio 5 della stagione 8, si risollevi da fumo e ceneri (non è sale, ma è un'immagine che ci va vicino), in un giorno in cui sicuramente le tenebre si sono addensate su Westeros.

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Emilia Clarke e Kit Harington in Game of Thrones 8x06
Jon e Daenerys hanno molti dei tratti della profezia di Azor Ahai

Rileggere la profezia alla luce di tutto quanto accaduto, insomma, dà quasi l'idea che parlasse di più personaggi, piuttosto che di un singolo Principe che fu promesso. È possibile che Azor Ahai sia queste persone tutte insieme? Può darsi. Così come può darsi che non lo sapremo mai con assoluta certezza e continueremo a discuterne per anni – il che è probabilmente proprio ciò che gli showrunner volevano.

Cosa è successo quando Tyrion è entrato in un bordello con un asino e un nido d'api?

Mettiamoci l'anima in pace: non scopriremo mai cosa sia accaduto di tanto importante quando Tyrion Lannister, primo cavaliere di Re Brandon I Lo Spezzato, entrò in un bordello accompagnato da un nido d'api e un somaro. Già nella prima stagione, prigioniero di Catelyn Stark, il Folletto provò a raccontare la storiella davanti a Lysa Arryn, finendo però con l'essere interrotto.

Ci riprovò, allora, cinque stagioni dopo, davanti a Missandei e Verme Grigio, a Meereen. Anche in questo caso, però, il racconto non riuscì a concludersi, quando il gruppo venne interrotto.

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Peter Dinklage è Lord Tyrion Lannister
Dateci uno spin-off in cui Tyrion finisca di raccontare la storia, per favore

Finalmente, nell'epilogo, Tyrion era pronto a raccontarci come andò a finire quella volta al bordello: quando stava per farlo, però, la regia ha staccato e ci ha portati altrove, lasciandoci con il mistero.

Se per alcuni le domande irrisolte sono considerate come dei "buchi" narrativi che sono finiti trascurati, altri si stanno invece divertendo – anche ora che Game of Thrones è terminato per sempre – a ragionare sui quesiti senza risposta, per analizzare gli eventi e scoprire nuovi dettagli.

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