Nella scena conclusiva di Captain America: The Winter Soldier, appena dopo i titoli di coda, il pubblico ha potuto fare la conoscenza dei gemelli Pietro e Wanda Maximoff alias Quicksilver e Scarlet Witch. Se il personaggio interpretato da Elizabeth Olsen è diventato via via sempre più prominente nella macrostoria dei film del Marvel Cinematic Universe, non è accaduto lo stesso con quello di Aaron Taylor-Johnson.
Infatti, in Avengers: Age of Ultron Pietro Maximoff incontra la morte. Dopo aver fatto brevemente squadra con i Vendicatori allo scopo di salvare la Terra dalla minaccia di Ultron, il ragazzo perde la vita.
È stata una sorpresa per tutti vedere Quicksilver rapidamente lasciarci proprio nel film del MCU che segnava il vero e proprio debutto del personaggio sul grande schermo. Ci siamo spesso domandati quale fosse la ragione della sua brutale uccisione e, sebbene non ci sia una risposta univoca, possiamo perlomeno tentare di rispondere alla domanda.
Quicksilver, uno strumento nella storia di Wanda
Intervistato da MTV, Kevin Feige ha spiegato che “in ogni bozza del copione, Quicksilver doveva morire, in modo da mostrare le conseguenze delle azioni di Ultron”.
È interessante notare che una seconda ragione addotta da Feige ha a che fare con il percorso di Wanda. Secondo il presidente dei Marvel Studios, dire addio al fratello doveva essere un passo fondamentale nella crescita di Scarlet Witch e nello sviluppo del personaggio nel corso dei film e delle serie successivi. E infatti, dal momento della morte di Quicksilver, Scarlet si unisce prima al gruppo dei Vendicatori e instaura poi un forte legame con Occhio di Falco, Capitan America e Visione.
La guerra miete sempre vittime
Anche Joss Whedon, regista del film, ha commentato la morte del personaggio definendola come un evento necessario per il prosieguo della storia. Durante un'intervista con Empire, Whedon ha spiegato di aver voluto rendere il destino dei personaggi della pellicola piuttosto ambiguo fino alla fine. La maggior parte del pubblico si aspettava che sarebbe stato Clint/Occhio di Falco a perire durante la lotta contro Ultron e invece le cose sono andate diversamente.
Vista la reputazione che Whedon si porta dietro da sempre (è ricordato come l'autore che uccide tutti i suoi personaggi o quasi), è stato facile immaginare che qualcuno sarebbe morto alla fine, ma pochi avrebbe scommesso su un personaggio appena introdotto nel vasto universo del MCU.
Per il regista, era fondamentale che qualcuno morisse in quello che definisce “un film di guerra”, e quel qualcuno doveva essere proprio Pietro.
“Non sarebbe stato onesto dirigere un film di guerra e far passare il messaggio che non ci sia mai alcun prezzo da pagare”, ha detto senza mezzi termini. Poi, a proposito di Pietro Maximoff, ha aggiunto:
In questo film domandiamo ai protagonisti di dimostrarci che sono eroi e questo ragazzo, il più arrogante e fastidioso di tutti, lo fa.
Whedon ha voluto che fosse lui a perdere la vita perché sapeva che la morte di Quicksilver avrebbe avuto un certo impatto emotivo, non tanto sul pubblico, ma sulla sorella Wanda.
Sapevo che avrebbe avuto risonanza e che tutto avrebbe funzionato meglio, sarebbe stata una morte importante. Vediamo un'esplosione e poi il grido di dolore di Wanda. È straordinario. E il momento in cui Visione la trae in salvo... è quello che per me ha davvero importanza.
Nell'ottica di Whedon, dunque, la morte di Pietro era inevitabile e definitiva. Nonostante nella storia del Marvel Cinematic Universe alcuni personaggi all'apparenza morti siano riapparsi più in forze di prima (Bucky Barnes) e altri effettivamente uccisi abbiamo fatto ritorno alla vita (tutte le vittime di Thanos in Avengers: Infinity War), l'addio di Pietro Maximoff non ha riservato sorprese, anche se le congetture su un suo possibile ritorno in WandaVision continuano a rincorrersi.
Ho detto ad Aaron: 'L'unico modo che hai per sopravvivere è che i dirigenti di Disney dicano: Ehi, idiota, questo è un franchise, abbiamo bisogno di tutte queste persone e non ti è permesso ucciderle!', ha scherzato Whedon, che però ha ammesso che esiste un finale alternativo di Avengers: Age of Ultron in cui il personaggio di Aaron Taylor-Johnson sopravvive, “ma l'intenzione era quella di ucciderlo e non riportarlo indietro”.
Disney, Fox e gli X-Men
Un'altra ragione, infine, potrebbe rintracciarsi nella questione tecnica dei diritti per il personaggio di Pietro.
È ormai risaputo che nel 2015, anno in cui Age of Ultron è arrivato al cinema, era 20th Century Fox a detenere i diritti per i personaggi degli X-Men al cinema. Anche se Marvel aveva venduto i diritti di alcuni personaggi, aveva mantenuto quelli di alcuni altri, su tutti gli Avengers.
Dato che nei fumetti Quicksilver e Scarlet Witch fanno parte del gruppo dei Vendicatori pur essendo di fatto dei mutanti, sia Marvel/Disney che Fox hanno avuto modo di utilizzare i personaggi nei loro franchise cinematografici.
Quando Whedon ha deciso di introdurre i gemelli Maximoff nel MCU lo ha fatto ben consapevole del fatto che avrebbe dovuto dar loro una storia diversa, un passato differente. I due non sarebbero stati mutanti né sarebbero stati legati a Magneto.
Intanto, la saga degli X-Men di Fox volgeva al suo termine e in Giorni di un futuro passato ci ha mostrato un'altra versione di Quicksilver, Peter Maximoff (Evan Peters).
Proprio perché Age of Ultron è stato rilasciato prima che Disney acquisisse 20th Century Fox, è molto chiacchierata l'ipotesi che Quicksilver sia stato ucciso a causa di tensioni tra le due case di produzione. Tuttavia, si tratta solamente di un'idea nata dalle discussioni online tra fan, che non ritrova alcun riscontro ufficiale.
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