Il regista della trilogia de Il Signore degli Anelli, Peter Jackson, ha voluto omaggiare la memoria di Sir Ian Holm, deceduto a 88 anni venerdì 19 giugno 2020, con una sentita lettera pubblicata su Facebook.
Le parole di Jackson hanno fatto riferimento al loro rapporto sul set de Il Signore degli Anelli (dove Holm ha interpretato un indimenticabile Bilbo Baggins), alla loro amicizia e anche alle riprese de Lo Hobbit.
La memoria del regista è tornata agli inizi del 2000, quando ancora non avevano iniziato a girare in Nuova Zelanda i film che avrebbero cambiato il corso della storia del cinema.
In questo articolo si riassumono i punti chiave della lettera di Peter Jackson.
L'incontro sul set
Jackson ha scritto che era nervoso, poiché avrebbe lavorato con un attore di così grande caratura.
Il regista neozelandese all'epoca aveva ancora pochi film alle spalle e quasi tutti erano dei lavori indipendenti, mentre Holm era un importante attore teatrale e cinematografico ed era già apparso in film come #Alien, #Brazil e in oltre 50 lungometraggi.
Il primo giorno sul set, però, fu tutt'altra storia.
Peter Jackson ha raccontato che Holm lo mise subito a suo agio e che, quando si trovavano a casa Baggins, l'attore britannico gli chiese se poteva improvvisare alcune cose del suo personaggio. Jackson acconsentì e ha scritto che raramente dovette dargli delle indicazioni.
Così facendo, Ian Holm aveva dato al regista una serie di scene tra cui scegliere per il montaggio finale.
Passarono insieme 4 settimane di riprese.
La scena di Bilbo e dei bambini
Nel primo film della trilogia, #La Compagnia dell'Anello, durante una delle scene del compleanno di Bilbo, quest'ultimo racconta la storia dei tre troll a dei bambini di 3 e 4 anni. Questa è una avventura che Bilbo stesso aveva vissuto da giovane e che è raccontata nel libro Lo Hobbit, poi portato sul grande schermo - diviso in 3 film - sempre da Peter Jackson.
In quella scena, il problema di Peter Jackson era che i bambini si annoiavano facilmente e non reagivano come il regista avrebbe voluto. Così Jackson suggerì a Holm di cambiare spesso i fatti del racconto in modo da far interessare e reagire i bambini. Inoltre, era importante non farli muovere dai loro posti mentre la troupe spostava le telecamere per la scena successiva.
Insomma, Ian Holm si è scoperto essere un grande narratore di storie e, secondo Jackson, quella fu la parte più difficile da girare per Holm in tutta la sua carriera!
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Le riprese de Lo Hobbit
Una delle notizie che si apprende da questa lettera, scritta da Peter Jackson per la memoria di Ian Holm, è che l'attore britannico aveva inizialmente rifiutato di tornare nei panni di Bilbo per la trilogia prequel de Lo Hobbit.
Peter Jackson ha raccontato che lui e sua moglie, la sceneggiatrice Fran Walsh, hanno incontrato a cena Holm per proporgli di tornare nella Terra di Mezzo. Ma Holm, sorprendendo tutti, disse che non poteva farlo perché gli era stato diagnosticato da poco il morbo di Parkinson e, quindi, non ricordava le battute che avrebbe dovuto recitare sul set. Oltre a ciò, aveva problemi nel camminare e non poteva certo recarsi in Nuova Zelanda.
Peter Jackson ha scritto che hanno passato la serata a pensare come poter risolvere la situazione. Alla fine, il regista ha proposto a Holm di girare le scene vicino casa sua a Londra e promesso che avrebbero allestito casa Baggins in studio.
Ian Holm accettò, e Peter Jackson lo ringraziò in lacrime.
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Le riprese a Londra durarono 4 giorni, nei quali fu sempre presente anche Elijah Wood, che ha interpretato Frodo Baggins, il nipote di Bilbo.
Alla fine delle riprese, Ian Holm e la moglie Sophie invitarono Jackson e la moglie Fran a cena. Solo un anno dopo, quando ci fu la premiere a Londra de #Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato, il "vecchio" Bilbo potè incontrare il "giovane" Bilbo interpretato da Martin Freeman.
Una piccola curiosità rivelata dalla lettera su Lo Hobbit è che alcune scene del Bilbo anziano sono state comunque girate da Martin Freeman (che interpreta lo hobbit da giovane per i tre film), poiché servivano delle riprese che mostrassero al pubblico lo sfondo della Nuova Zelanda.
Il tributo di Alan Lee
Infine, vale la pena segnalare il bellissimo disegno pubblicato per Ian Holm dall'illustratore e concept artist de Il Signore degli Anelli (e non solo) Alan Lee.
I fan riconosceranno in questo concept art i Porti Grigi visti alla fine del film #Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, dove si reca un anziano Bilbo per vivere una nuova avventura.
Se avete nostalgia della trilogia de Il Signore degli Anelli e volete scoprire più aneddoti riguardante il film, vi consigliamo di guardare il video, in questo articolo, della reunion del cast, dove era presente anche Peter Jackson.
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