Pelle scura, guizzanti occhi color caffè, capelli ricci, muscoli tesi: Regé-Jean Page ha letteralmente travolto con la sua sensualità le spettatrici di Bridgerton, che hanno lasciato il cuore sulle avance del duca di Hastings alla neo moglie Daphne nel cuore della brughiera inglese, in quel 1813 di fuoco.
La serie dell’universo Shondaland, che qualcuno ha definito una fan-fiction e qualcun altro una semplificazione di Jane Austen, è stata il successo di Natale e Netflix ha confermato la lavorazione di una nuova stagione, che seguirà la traccia dei libri di Julia Quinn.
Il trentenne Regé-Jean Page è stato il protagonista di questo primo capitolo, che ha raccontato le vicissitudini amorose, e sessuali, del duca di Hastings e della prima figlia femmina dei Bridgerton.
Ma chi è questo attore misterioso e affascinante?
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Biografia
Regé-Jean Page è nato a Londra ma ha anche la cittadinanza zimbabwese. Sua madre è un'infermiera dello Zimbabwe mentre suo padre un predicatore britannico; la coppia ha avuto quattro figli e lui è il secondogenito.
L’attore è sempre stato legato allo Zimbabwe, dove ha trascorso i primi anni di vita. A 14 anni è tornato a Londra per studiare, lasciando una parte di cuore in Africa.
Lo ha raccontato in un’intervista del 2016, rilasciata a Interview Magazine, in cui ha spiegato di avere membri della famiglia dislocati in diverse parti del mondo.
Abbiamo abitato in Zimbabwe [fino ai miei 14 anni]. Ma durante quel periodo la mia famiglia era piuttosto sparpagliata – ho membri della mia famiglia in Sudafrica, Australia, Svezia, Grenada, Florida. […] Lo Zimbabwe è uno dei paesi più giovani al mondo, è diventato indipendente dal colonialismo britannico negli anni '80. In America puoi ancora sentire gli echi della schiavitù, e lo Zimbabwe sente molto gli echi del dominio coloniale britannico.
Regé ha raccontato di aver incontrato delle difficoltà, come ad esempio a essere ammesso in una scuola materna.
È molto difficile creare un'identità in quell'ambiente come un ragazzino di etnia mista. Ho imparato dall'età di tre anni che ero una dichiarazione politica ambulante. Semplicemente camminando, con la mia faccia, dicevo: ‘I miei genitori hanno fatto una cosa abbastanza rivoluzionaria che ha fatto incazzare alcuni di voi’.
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Ma non cambierebbe mai la propria infanzia, che definisce fortunata, per aver avuto modo di vedere le cose da un punto di vista che proviene da una terra che non si sente al centro del mondo.
Le persone che crescono a Los Angeles, Londra o New York… c'è qualcosa in questo loro solipsismo in cui pensano di essere il centro dell'universo, e in un certo senso lo sono. Crescendo al di fuori di questo, crescendo nell'Africa subsahariana, guardi loro prendere decisioni importanti […] Tu invece hai una visuale un po' più ampia perché hai la possibilità di vedere com'è [quel mondo, n.d.r.] sia dall'esterno che dall'interno.
Carriera
La passione per la recitazione (e per la danza) è stata una scoperta al ritorno nel Regno Unito, come spiega nel corso della stessa intervista.
Ho frequentato tre ore ogni sabato una scuola di canto, ballo e recitazione, una sorta di assistenza all'infanzia, del tipo: 'Toglimi di dosso il mio bambino rumoroso e in cerca di attenzioni per tre ore'. Ero abbastanza vivace e in cerca di attenzioni ma quello era il mio hobby. […] È davvero strano, prendi la cosa in modo diverso quando sei un bambino ed è un hobby.
È cominciata così, ma poi è diventato un lavoro. Come tanti colleghi conterranei, Regé-Jean si è formato con i palcoscenici teatrali. Ha frequentato la scuola Drama Centre London e ha cominciato a calcare le scene; tra i suoi spettacoli, anche l’immancabile titolo shakespeariano: Il mercante di Venezia, rappresentato al Globe Theatre.
Già dai primi anni 2000 ha preso parte alle prime serie e ai primi sceneggiati per il piccolo schermo, per esordire poi al cinema e in progetti oltreoceano.
Ha preso parte a Harry Potter - I doni della morte nel 2011, in un piccolo ruolo, e a Survivor nel 2015.
Nel 2018 ha partecipato al thriller distopico Macchine mortali, di Christian Rivers, e nel 2020 a Sylvie’s Love, ambientato alla fine degli anni ’50, al fianco di Tessa Thompson.
Sul piccolo schermo aveva già collaborato con Shonda Rhimes in #For the People, un legal drama, nel ruolo di Leonard Knox.
Il ruolo del duca di Hastings
Il duca di Hastings è un uomo bellissimo e tormentato, che ha sofferto per alcuni problemi infantili – come la balbuzie – ma soprattutto per l’assenza delle figure genitoriali.
Sua madre è morta nel darlo alla luce e suo padre, scontento delle sue imperfezioni, lo ha praticamente abbandonato. Accanto a lui c’era solo Lady Danbury, una presenza affettuosa che lo ha accompagnato fino all’età adulta.
Alla morte di suo padre, Simon, carico di risentimento, ha fatto un giuramento.
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Per vendetta contro il genitore e la sua insensibilità, ha deciso che lo avrebbe colpito su quello a cui teneva di più: non gli avrebbe mai dato un erede.Poi però incontra Daphne, intelligente e sensibile, e le sue certezze cominciano a vacillare.Per Regé-Jean Page l'universo Shondaland non è salto un salto nel buio, perché conosceva già lo staff, l’ambiente, le regole di lavoro. A Who What Wear l’attore ha rivelato di stimare molto la produttrice, nonché creatrice dell’epico successo di Grey’s Anatomy.
Lavoro a Shondaland da un paio d'anni in una serie chiamata For the People. Prima di Bridgerton conoscevo già le persone di questa casa di produzione e la loro etica. Amo questi professionisti e mi fido di loro. Quando vogliono reinventare qualcosa, so che porteranno non solo questo tipo di sensibilità veloce, frenetica, moderna e sexy, ma anche un forte senso di responsabilità sociale. E così, quando parliamo di rappresentazione, si tratta di rappresentare chi è il pubblico ora e questo per me è ciò che facciamo con la finzione. Sapevo che questi ragazzi l'avrebbero fatto con il cuore al posto giusto.
L’attore si è impegnato con entusiasmo in Bridgerton il cui punto forte, per lui, è la modernizzazione dell’Età della Reggenza.
Non è il period drama che ti aspetti. È un romanzo d'epoca reinventato per il ventunesimo secolo. Ha una composizione classica, ma siamo accompagnati da arrangiamenti d’archi di Ariana Grande, e penso che questo conduca facilmente ai temi che stiamo proponendo. Abbiamo queste grandi scene da sala da ballo e balliamo su Beyoncé, Stormzy e Plan B. L'energia di questa serie è molto moderna e molto sexy. E indossiamo abiti ancora più sexy dei giorni nostri.
Proprio i costumi (o i non-costumi, visto che vediamo spesso Simon senza vestiti) caratterizzano questo affascinante personaggio, che Regé-Jean Page – dopo aver letto il libro da cui è stata tratta la prima stagione, Il duca e io, dichiara “byroniano”.
Simon è in mood Byron, è questo tipo di eroe. Controllo sempre il tipo di letteratura che usciva più o meno nel periodo di tempo in cui è ambientato un dramma [in cui recito].
Le scene hot sono particolarmente importanti per questo dramma infuocato, ma l’attore – che prima di Natale ha informato la sua famiglia che lo avrebbe visto nudo su Netflix – ha assicurato che le numerose scene di ballo, e la loro preparazione, hanno aiutato molto lui e la collega Phoebe Dynevor a socializzare.
Le scene del ballo sono state intime, ci hanno fatto sentire più vicini, ci hanno portato a familiarizzare e scherzare.
Non si può dire che non si sia creata chimica!
Profilo Instagram
Regé-Jean Page conta già 1,7 milioni di follower sul suo profilo, ma è un numero destinato sicuramente a crescere.
Su Instagram l'attore condivide molti scatti, momenti e notizie di lavoro, ma anche qualche intermezzo di relax a contatto con la natura, al mare, in piscina o in viaggio.
Possiamo scoprire qualcosa del dietro le quinte di Bridgerton…
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E, per le fan, qualche scatto in costume.
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Foto artistiche in bianco e nero…
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E anche un baby Regé-Jean!
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Che ne pensate? Senza dubbio questo attore, oltre che affascinante e statuario, ha una profondità e una cultura che lo rende piacevolissimo anche all’ascolto, oltre che alla vista.
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