Shazam!, la recensione: un fulmine a ciel sereno nell'universo DC

L'eroe gradasso e il cinecomic senza pretese di DC si rivela invece una pellicola più solida del previsto, senza perdere l'umorismo che la contraddistingue: la recensione di Shazam!

Autore: Elisa Giudici ,

Sotto lo sguardo divertito e le gag leggere di Shazam! DC e Warner Bros. hanno nascosto davvero una sorpresa inaspettata: la consistenza narrativa, persino una certa qual coesione cinematografica interna, finendo per realizzare un film che, ironia a parte, è promosso a tutto tondo. Da quando ironia e gag comiche sono diventate l'arma segreta dei cinecomic - da quando insomma è apparso all'orizzonte I guardiani della galassia di James Gunn - il momento faceto è entrato di prepotenza anche nei film supereroistici più drammatici, vedi alla voce Endgame.

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Alcuni eroi costretti in trame non proprio epiche o colti in punti di stallo della continuity (vedi alla voce Ant-Man e Thor: Ragnarok) ne hanno fatto ampio, consistente ricorso, con risultati più o meno convincenti in termini qualitativi ma sempre soddisfacenti sul fronte monetario.

Warner Bros
I due giovani protagonisti Shazam
Tra battutine e easter egg DC, Shazam! si scava facilmente uno spazio tutto suo

DC non è stata certo a guardare ma anzi, si è affrettata a rincorrere l'avversaria, sfornando il film più estremo in questo senso: Aquaman, ovvero 2 ore e 22 minuti di delirio psichedelico e nonsense narrativo pompato con forza esagerata di fronte agli occhi dello spettatore, nella speranza che non si accorga che sotto le parrucche improponibili, i riff di chitarra e le urla di battaglia, di sostanza ne rimane davvero poca.

Shazam! invece funziona esattamente all'opposto, quasi nascondendosi dietro la sua apparenza faceta, facendosi passare per il film un po' cazzaro della situazione, salvo poi sfoderare una sceneggiatura ben scritta, un villain finalmente solido e un film capace di sostenere sia i momenti comici sia quelli più epici.

DC torna coi piedi per terra

Di Warner Bros. si possono dire tante cose, positive e negative, ma non che non rifletta attentamente sugli errori e fallimenti passati. Shazam! è palesemente figlio di lunghe settimane passate a leggere le critiche mosse al gigantismo automutilante dei film di Zack Snyder e all'inconsistenza caratteriale di Aquaman e Wonder Woman. Il pubblico e soprattutto la critica chiedevano a gran voce un film che sapesse sorprendere non attraverso la grandeur produttiva o l'esagerazione, ma con una scrittura attenta, consapevole degli stereotipi del genere e capace non solo di scherzarci su, ma di ribaltarli.

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Shazam! fa esattamente questo. A partire dalla sua introduzione, una genesi ambientata in un nevoso 1974. Il film si apre con una sequenza che ricorda tanto la traumatica infanzia di Batman per palette cromatica, toni cupi e dramma familiare, ma a nascere da quell'incidente è il villain del film, interpretato da Mark Strong. Qui conviene fare tanto di cappello a un caratterista trascuratissimo, presente in decine e decine di film negli ultimi anni. La sua recitazione parte da una scrittura sopra la media, ma comunque stereotipata, e dà quel quid capace di di rendere il personaggio concreto, anche quando viene via via ridicolizzato o cade nel banale. Spalla di molti, risorsa poco notata ma essenziale per tanti film commerciali e non di Hollywood, Mark Strong si rivela ancora una volta un attore davvero di spessore, non importa il tono della pellicola in cui si trova.

Warner Bros
Taddheus minaccia Freddie
Mark Strong è un cattivo coi fiocchi

Ad opporsi a questo bambino in cui nessuno credeva, tramutatosi in un crudele villain c'è un ragazzino 14enne di nome Billy Batson. A interpretarlo è Asher Angel, altra gradita sorpresa attoriale in un film che tira fuori facce nuove, giovani e già molto convincenti. Anche il suo personaggio ha subito traumi relativi al contesto familiare: da bambino ha perso di vista la madre in un luna park e non è mai riuscita a ritrovarla, finendo per scappare da una famiglia affidataria all'altra, fino a trovarsi a Filadelfia, in una casa famiglia piena di ragazzini bizzarri e amorevoli genitori.

Se ci si mette a fare sul serio

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Proprio mentre tenta ancora una volta di mettersi in contatto con la madre erediterà il potere di Shazam, di cui palesemente comprende poco o nulla, date le evidenti circostanze rocambolesche che l'hanno portato a trasformarsi in un supereroe adulto. Seguono ovviamente test dei suoi innumerevoli poteri, bulletti a scuola da mettere in riga, genitori a cui mentire quando si è impegnati a salvare il mondo e uno spassoso montaggio di tentativi di capire cosa significhi essere Shazam (sulle note dei Queen).

Così come il suo film, l'eroe interpretato in versione adulta da Zachary Levi è super contemporaneo: divertito ma mai sciocco, consapevole di sé il giusto, un filo nerd e meta nei riferimenti al mondo dei supereroi e dei film; dalla scalinata di Rocky a una replica (o forse no?) del Batarang di Batman.

Warner Bros
Freddie tocca il costume di Shazam!
I giovani protagonisti del film sono davvero molto convincenti

Certo le gag, il colpo di scena finale e un paio di passaggi risultano tutto sommato prevedibili, ma l'attenzione del pubblico non viene mai persa per strada. Shazam! è forse il film DC che più si avvicina a quello standard aureo del Marvel Cinematic Universe, dove ci sono film più o meno riusciti ma si riesce sempre a strappare la sufficienza. Certo la scrittura è più curata del solito (così come la regia senza fronzoli e distrazioni di David F. Sandberg) ma talvolta sottovaluta la sagacità del pubblico, che ormai si nutre da decenni di pane e cinecomic.

Tuttavia Shazam! spesso sorprende quando fa sul serio; vedi per esempio durante la scena in cui Billy fa i conti con il suo passato, calibrata al millimetro e sorprendentemente matura per come "rilegga" l'episodio iniziale in una chiave nuova e non accusatoria. Contando che la prestazione di Zachary Levi è abbastanza incolore, viene quasi voglia di vedere più Billy e meno Shazam!, immaginando un sequel più serio, senza prendere un tono inutilmente apocalittico in stile Snyder.

Warner Bros
Shazam! spicca un balzo
L'esito sorprendente del film è che vorremmo più Billy e meno Shazam!

Abbandonare l'ironia per l'epicità e per la sostanza sembra essere il grande tabù di questa stagione supereroistica, quindi probabilmente ci toccherà ridere ancora di e con i supereroi, prima che cerchino di essere qualcosa di più di un semplice intrattenimento.

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Shazam! sarà nelle sale italiane a partire dal 3 aprile 2019

Commento

Voto di Cpop

75
Shazam! si presenta come un film ironico di poche pretese, invece sfodera un cast di attori e alcuni passaggi narrativi di tutto rispetto, sapendo quando fare sul serio. Non eccelso ma sorprendente.

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