Brendan Fraser è tornato, ma non se ne era mai andato davvero dal cuore di quanti negli anni ‘90 lo hanno amato come protagonista di La Mummia. Dopo un periodo lontano dalle scene e dopo tanti ruoli da gregario, una delle stelle più fulgide degli anni ‘90 ritrova un ruolo da assoluto protagonista, in un film che è una perfetta vetrina per il tuo talento attoriale.
Prima di The Whale a Fraser era stata data la possibilità di divertirci, ma mai di mostrarci la sua caratura d’interprete. Il merito va al solito Darren Aronofsky, regista controverso e divisivo ma anche grande rianimatore di carriere. The Whale però non è solo un film pensato a tavolino per rilanciare la carriera del suo protagonista, anzi.
È una pellicola che, come piace ad Aronofsky, guarda con brutale schiettezza nell’anima del suo protagonista e ne immortala il corpo segnato da un dolore intimo profondo, con uno sguardo che lo rende un film non per tutti.
The Whale per alcuni è offensivo, per altri ridicolo, ma, affrontato a cuore aperto, è una storia dolorosa che racconta tanto: del protagonista e di chi lo interpreta. Sicuramente è una delle migliori uscite in sala di questa settimana: ecco perché vale la pena vederlo.
La trama di The Whale
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Il protagonista di The Whale è Charlie, un uomo gravemente sovrappeso: la bilancia supera i 250 chilogrammi. Charlie vive solo in un piccolo appartamentino in Idaho, dopo essersi allontanato dalla moglie e dalla figlia. Insegna a scrivere efficacemente agli studenti online, tenendo la webcam spenta per non mostrare il suo aspetto.
Non vede mai nessuno, a parte l’infermiera e amica interpretata da Hong Chau. La donna gli fa visita per controllare il suo stato di salute e portargli da mangiare.
Quando le condizioni di salute di Charlie peggiorano, l’uomo tenta un ultimo, disperato approccio alla figlia che non vede da anni. La ragazzina - interpretata da Sadie Sink di Stranger Things - è ribelle, scontrosa e maleducata. Al padre non ha mai abbandonato di averla lasciata sola, per anni ed è pronta a fargliela pagare.
Charlie riuscirà a ricostruire in poco tempo una relazione che ha trascurato così a lungo?
Perché vedere The Whale
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Il protagonista di The Whale è un uomo gentile, ma che non riesce a imparare dai suoi errori più gravi. Charlie dietro la sua gentilezza e la capacità di sopportare come un martire le peggiori angherie riferite al suo aspetto fisico nasconde una profonda ostinazione. Non vuole essere salvato, non vuole rinunciare ai suoi comportamenti autodistruttivi, anche se questo significa ferire le persone a cui tiene.
Durante il film scopriremo cosa ha reso Charlie la persona obesa e disperata che è oggi. Quello che però dona il film è un incontro/scontro di personaggi la cui vera natura viene rivelata a poco a poco, che nascondono ombre o luci laddove non ci si aspetterebbe.
Il pregio principale di The Whale è indubbiamente la performance memorabile di Brendan Fraser, il cui vissuto personale ha molto in comune con quello di Charlie. L’emozione e il dolore lo si legge negli occhi dell’interprete, la cui potenza recitativa è ampliata proprio dal peso della sua storia.
Attorno a lui però ci sono altri interpreti in stato di grazia: Hong Chau si conferma una grandissima attrice (e qui guadagna la sua prima nomination agli Oscar), Sadie Sink prova che la vedremo a lungo su grande e piccolo schermo, ben dopo la fine di Stranger Things.
Come già accennato, The Whale è un film brutale, talvolta aggressivo nel mostrare le bassezze del suo protagonista, gli impedimenti causati dal suo corpo. La visione di certe scene sicuramente colpisce. Potrebbe anche offendere chi, in modalità più o meno simile a quella di Charlie, deve fare i conti con la grassezza e non ama vederla associata a dolore, tragedia e negatività.
A differenza di altri progetti più sfrontati di Aronofsky, che qui dirige un film che si muove in un pugno di stanze tetre senza mai far sentire noia o stanchezza, in The Whale c’è comprensione, c’è cuore.
Racconta la storia di una persona che soffre e il cui corpo cambia di conseguenza. Come tale, può essere accolta con commozione o rigettata con fastidio, ma la potenza di questo tipo di film è che suscitano sempre qualcosa, non forzando le emozioni, ma mostrando con tanta sincerità i personaggi da farle uscire dal petto degli spettatori.
L’immagine di copertina di questo articolo è tratta da The Whale di I Wonder Pictures.
Commento
Voto di Cpop
85Pro
- Brendan Fraser è tornato
- Hong Chau conferma di essere una grande attrice
- Una storia che emoziona e graffia
Contro
- Aronofsky non punta a piacere a tutti
- Il finale potrebbe deludere
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