Black-Box 1 di Tsutomu Takahashi, recensione: per gli amanti di Rocky Joe

Autore: Domenico Bottalico ,

Dopo aver pubblicato le sue due serie più recenti, Jumbo Max e Guitar Shop Rosie, Planet Manga scava nella produzione del sensei Tsutomu Takahashi recuperando Black-Box. Si tratta di un seinen in 6 tankobon ambientato nel mondo della boxe, uno degli sport "feticcio" insieme al baseball del fumetto giapponese perché capaci di raccontare sia storie prettamente sportive con serie di genere spokon ma anche di fare da sfondo a storie più complesse che vanno dal drama adolescenziale, vedasi Mitsuru Adachi, a storie dal taglio più realistico che utilizzano lo sport come metafora dell'esistenza umana, vedasi Jiro Taniguchi.

Di cosa parla Black-Box 1

Ryoga Ishida è un giovane pugile in procinto di diventare professionista. Come tutti i prospetti viene profilato dalla stampa specializzata e, a occuparsene, è la giovane giornalista Kimura che però sembra più interessata al passato di Ishida che alle sue qualità sul ring. Il primo incontro fra i due è a dir poco scortese: la giornalista infatti insinua che l'attenzione su di lui potrebbe essere dettata dal fatto che la gente si domandi se diventerà un criminale. Il giovane pugile allora infastidito la accusa di essere interessata solo al sesso.

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Una affermazione irrispettosa con cui però Ishida in realtà vuole sottolineare come l'attenzione dovrebbe essere tutta rivolta invece al ring. Quello a cui Kimura fa riferimento invece è la drammatica storia famigliare di Ishida: sia suo padre, pugile anche lui, che suo fratello sono in prigione per omicidio.

Dopo aver superato senza grosse difficoltà l'esame per diventare professionista, mandando al tappeto uno dei prospetti più quotati, Ishida esordisce contro Morishige. Il pugile ha già disputato diversi incontri e ha sempre vinto per KO, ha la fama di essere un picchiatore ma Ishida ha un'arma segreto. Il padre dal carcere ha già studiato l'avversario e gli ha indicato i suoi punti deboli.

Il match tuttavia non inizia nel migliore dei modi. Ishida infatti subisce durante tutto il primo round. Il motivo però viene rivelato al primo break: non avendo possibilità di pagare uno sparring partner, ha dovuto studiarlo e adattarsi. La ripresa è devastante e il match termina con un micidiale montante sinistro di Ishida che manda l'avversario KO. È nata una stella oppure il caratteraccio di Ishida ne frenerà l'ascesa?

Black-Box: un po' Rocky Joe ma più ruvido

Dopo l'ottimo Tetsuwan Girl, guardacaso ambientato nel mondo del baseball, Tsutomu Takahashi torna ad ambientare una sua storia nel mondo dello sport utilizzando di base le stesse coordinate con la componente spokon che fa da supporto a un racconto che pone subito all'attenzione del lettore un protagonista "problematico" e dal passato non chiarissimo ma soprattutto dal carattere ruvido, quasi arrogante. 

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Black-Box 1 in questo senso ricorda in alcuni passaggi il caposaldo Rocky Joe (Ashita No Joe) sia per l'ambientazione un po' decadente che per la dedizione quasi ascetica con cui Ryoga Ishida si dedica al pugilato. È proprio questa componente, insieme alla narrazione tesa fra i silenzi di Ishida e la prospettiva esterna sulle vicende di Kimura, a intrigare il lettore.

È d'uopo rimarcare come però questo non sia uno spokon e quindi, al netto dell'ottima ricostruzione e della verosimiglianza delle sequenze di combattimento, il nucleo a cui attorno ruota Black-Box sono il passato e l'evoluzione personale del protagonista. Non la classica saga generazionale quindi o il carosello di nemici sempre più forti ma al contrario, Takahashi sembra voler raccontare uno spaccato di umanità filtrato attraverso le lente del riscatto rapppresentato dall'impresa sportiva.

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Questo unito alla capacità di Tsutomu Takahashi di raccontare storie mai banali anche sulla breve durata - come menzionato in apertura la serie è composta da 6 tankobon mentre il già citato Tetsuwan Girl era composta da 9 tankobon - rendono Black-Box una proposta decisamente interessante soprattutto se si cerca una storia dal taglio maturo e lontano da certi canoni attuali.

Lo stile fatto di pennellate molto materiche e tratteggi ruvidi di Tsutomu Takahashi ben si adatta sia nel cesellare i personaggi che a rappresentare la vita sul ring. C'è un uso moderato delle linee cinetiche per le scene di lotta, una scelta interessante che si sposa con un mix di soluzioni che vanno da tagli obliqui dei riquadri - che accentuano il dinamismo - cambi di inquadratura repentini - bellissimi quelli a volo d'uccello - e una particolare predilezione per evidenziare dei particolari come gli occhi nei momenti topici del combattimento.

Menzione a parte merita l'ultimo capitolo di Black-Box 1 dove il sensei mostra anche tutta la sua versatilità nell'uso degli inchiostri. Si prenda come esempio la splash-page del montante sinistro finale dove i neri sono più diluiti per un effetto molto suggestivo di sospensione del gesto.

Il volume

Planet Manga presenta Black Box in due versioni. La prima è in 6 tankobon singoli formato 13x18 cm con sovraccoperta e con pagine a colori. Il prezzo è di € 7 l'uno. Scorrevole la traduzione, ottima la resa di stampa con la rifilatura delle pagine che permette una lettura agevole. Accattivanti le grafiche delle sovraccoperte, che riproducono i manifesti vintage degli incontri di boxe, mentre un po' anonime le copertine (nere con logo bianco). Non sono presenti extra di alcun tipo.

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La seconda versione è adatta agli amanti del binge reading. Planet Manga infatti propone l'intera serie in un cofanetto che raccoglie tutti e 6 i tankobon. È bene sottolineare come, economicamente, questa soluzione non offre vantaggi. Il prezzo complessivo della serie infatti è lo stesso (€ 42 totali). Contando che sia la versione in tankobon singoli (usciti tutti contemporaneamente) che in cofanetto sono uscite insieme, in libreria e fumetteria dal 21 settembre, l'unica reale differenza è rappresentata proprio dal cofanetto per racchiudere i volumi. 

Prodotto Consigliato

Black-Box Cofanetto

Siete amanti del binge reading e volete gustarvi d’un fiato tutti e sei i tankobon di questo appassionante manga sportivo? Nessun problema: sugli scaffali delle migliori fumetterie troverete un prestigioso cofanetto contenente l’intero spok...

Commento

cpop.it

75

Pur ricordando il classico Rocky Joe, Tsutomu Takahashi con Black-Box 1 sembra voler raccontare uno spaccato di umanità filtrato attraverso le lente del riscatto rapppresentato dall'impresa sportiva. Questo unito alla capacità del senesi di raccontare storie mai banali anche sulla breve durata rendono questa proposta decisamente interessante soprattutto se si cerca una storia dal taglio maturo e lontano da certi canoni attuali.

Pro

  • protagonista decisamente diverso dallo standard
  • atmosfere da racconto maturo e senza fronzoli
  • Tsutomu Takahashi è capace di raccontare storie mai banali anche sulla breve durata

Contro

  • i 6 tankobon sono stati pubblicati tutti insieme: conviene l'acquisto del cofanetto
  • pur ricordando il classico Rocky Joe questo non è uno spokon
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