Star Comics porta in Italia Blasfamous, la nuova graphic novel di Mirka Andolfo, un racconto sospeso tra finzione e realtà che si addentra in un universo dove fama, vanità e potere si mescolano a misticismo e corruzione, fornendo una potente riflessione sulla cultura della celebrità contemporanea. Il primo volume di tre debutta oggi, 29 ottobre, in Italia.
Dopo il successo internazionale di Sweet Paprika e il suo crescente riconoscimento con premi prestigiosi come gli Harvey Awards e una nomination agli Eisner, la Andolfo si spinge oltre, esplorando un tema apparentemente luminoso e ricoperto di lustrini, ma che cela un animo oscuro e rivoltante, rivelando come l’idolatria delle star moderni, quali influencer, cantanti pop e VIP, sia ormai comparabile a una vera e propria beatificazione di tali individui, una sorta di venerazione religiosa.
L'autrice sarà ospite al Lucca Comics & Games 2024 per Star Comics: qui trovate gli orari e e le regole per partecipare al firmacopie.
- Non c'è niente di divino qui.
- L'abbattimento del confine tra fantasia e satira
- Uno stile che si fonde perfettamente alla narrazione
Non c'è niente di divino qui.
Lustrini, scintillii, abiti succinti indossati da giovani caste e pure, canzoni che inneggiano a miracoli e santità.
Questo il mondo creato dalla Andolfo.
Clelia, regina del pop dalle forme sinuose, è adorata al pari di una divinità moderna: Beata di prim'ordine, le sue canzoni incantano il pubblico in visibilio, mentre il suo sguardo ha il potere di effettuare veri e propri miracoli, ma solo a patto che i suddetti siano ferventi credenti e utenti Premium.
Il mondo di Clelia è opulento, scintillante, ma ricco di contraddizioni. Una vita dettata da dogmi, manager intransigenti e violenze psicologiche, in cambio di ricchezza, gloria e fama, una condizione che pone le celebrità nostrane sullo stesso piano di Santi e Dei, tanto da spingere i fan a sottoscrivere contratti premium, sperando un giorno di essere scelti e miracolati dal Beato di turno.
Tuttavia, mentre la giovane star è intenta a partecipare ad una fallimentare intervista pubblica, sviene, battendo la testa e destando non pochi sospetti e preoccupazioni: sarà incinta? Assumerà sostanze? Come mai il suo ultimo singolo risulta inascoltabile?
Nonostante dubbi e speculazioni espresse sui social, lo svenimento della giovane non è imputabile a nulla di tutto ciò: la realtà vuole che Clelia, da qualche tempo, sia vittima di alcune allucinazioni, incubi ad occhi aperti che ne hanno minato inevitabilmente la stabilità mentale, spingendola ad isolarsi e a nascondere persino al proprio manager, Padre Lev, ciò che le sta accadendo.
Rinchiusa nella sua camera d'albero, Clelia analizza le visioni, tenta di comprendere chi sia la donna che le sta accanto, stringendole il viso tra le mani e facendola sentire al sicuro, felice come non mai. Vuole scoprire a tutti i costi a chi appartengano quella voce e quello sguardo tanto familiari, quanto lontani.
Nonostante gli sforzi della giovane, il mellifluo uomo si è già accorto da tempo che qualcosa non va, tant'è che decide di assumere un professionista per vegliare su Clelia e assicurarsi che lei non impazzisca: perdere la Beata numero 1 sarebbe una bella seccatura per gli affari dell'agenzia.
A presentarsi a colloquio è Becky, una giovane psicologa e fan di Clelia sin da bambina, ma che dopo la firma del contratto avverte una strana e macabra sensazione. Eppure, neanche il tempo di realizzare, che i due vengono informati di un fatto increscioso: Clelia è scomparsa, nessuno sa dov'è finita. Nessuno, eccezion fatta per Lev.
Con al suo fianco la nuova assunta, Lev si dirige al Night Club frequentato dai Beati: un luogo di perdizione, in cui i puri beniamini degli esseri umani consumano droghe e si lasciano andare alle pratiche sessuali più sconvenienti, contravvenendo alla dottrina. Sotto lo sguardo sbalordito di Dorothy, Clelia, nuda come mamma l'ha fatta, giace su un letto porpora stringendo una chitarra acustica tra le sue mani.
Ed è qui, immersa nel lerciume e col volto rigato di lacrime, che la giovane star svela al suo manager di essere giunta al capolinea.
Ho fatto una scoperta interessante. Non sono allucinazioni, sono ricordi. E ora che ho trovato un modo per ricordare più facilmente...
In seguito alla rivelazione, Clelia si spara un colpo alla tempia, ponendo così fine alla sua esistenza.
Dorothy, dopo aver assistito inerme all'intera scena, è terrorizzata: come può quell'uomo non essere preoccupato dinanzi ad una ragazza che si è appena tolta la vita? La giovane prende ad urlare, ma Padre Lev, con imprevedibile calma, la interrompe, attendendo che Clelia si rimetta in piedi.
Non c'è niente di divino qui.
In un batter d'occhio, Dorothy viene inghiottita dall'oscurità, risvegliandosi in un posto apparentemente etereo e luminoso: il Paradiso. Tuttavia, questo luogo sacro nasconde un terrificante, oscuro ed inconcepibile segreto…
Riuscirà Clelia a scoprire di più sul suo passato? Dorothy si dimostrerà un'amica o una nemica? Qual è l'oscuro segreto celato dallo show business?
L'abbattimento del confine tra fantasia e satira
Malgrado inizialmente possa apparire come una graphic novel leggera e divertente, dal forte tono polemico, blasfemo e satirico, a distanza di poche pagine Blasfamous mostra il suo vero volto: una critica, certo, ma dal sapore dark, immersa in un contesto a metà tra fantasy, racconto biblico e distopia contemporanea.
La Andolfo non si limita a rappresentare le icone della pop culture, ma realizza un'opera fortemente critica nei confronti dell'Era moderna, spingendo i lettori a una riflessione profonda sulla situazione nostrana (mondiale), condannando la venerazione quasi dogmatica di cantanti e content creator, ma approfondendo anche le conseguenze terribili della dipendenza dalle luci dei riflettori.
L'autrice, con il suo fare ironico e tagliente, ricama la storia di Clelia e Dorothy all'interno di un universo ricco di riferimenti biblici, rovesciando però lo schema di venerazione: non più un Paradiso gestito da angeli e dei, bensì un luogo abbandonato a sé stesso, abitato da demoni senza scrupoli e pronti a tutto, individui che si nutrono (nel reale senso della parola) dell’attenzione e della vulnerabilità delle giovani star.
Manager-demoni dai denti aguzzi che, come moderni Dr. Faustus, sono pronti a stringere patti di sangue con i loro assistiti in cambio di un’immortalità patinata, illusoria e spietata.
Tanto, morto un Santo, se ne fa un altro.
In un contesto come il nostro, dominato dalle mode social, in cui influencer e vip di turno assumono realmente caratteristiche quasi divine, l'idea di beatificarli trasformandoli in Santi in carne ed ossa abbatte il labile confine tra fantasia e satira, mostrandoci un realtà inimmaginabile e blasfema, eppure intrisa di realtà.
Il sistema creato dai demoni ha tutte le carte in regola per fornire nuovi spunti alle agenzie di marketing e reclutatori che, oggigiorno, gestiscono ogni aspetto delle vite dei propri clienti, spesso troppo giovani per poter analizzare a mente fredda una data situazione, o leggere a fondo i termini di un contratto: prede inconsapevoli che finiscono dritte nella tela del ragno.
Uno stile che si fonde perfettamente alla narrazione
Il tratto visivo della Andolfo, morbido, ma al contempo graffiante, si mescola perfettamente alla narrazione, enfatizzando l'estetica evocativa della storia e delineando il profilo dei personaggi ancor prima che l'autrice ce li descriva: Clelia, una pop star i cui tratti e le movenze ricordano vagamente personaggi reali appartenenti al mondo dello spettacolo, presenta forme sinuose e abbondanti, mentre Padre Lev risulta sin da subito un uomo affascinante, meschino e mellifluo, elementi che saranno lampanti ai vostri occhi in seguito, quando assumerà le sembianze di un demone insettoide.
La critica alla spettacolarizzazione della vita e alla mercificazione dell’identità personale emerge con forza in questo mondo grottesco e affascinante, tant'è che la Andolfo non si limita a una denuncia sterile, ma sfrutta la narrazione visiva per accentuare la contrapposizione tra le luci sfolgoranti dei riflettori e l’oscurità dietro le quinte, dove l’umanità delle star è spogliata, lasciando spazio a maschere imposte e identità mercificate.
Il pubblico, raffigurato quasi alla stregua di un coro di adoratori senza alcuna identità, diventa lo strumento attraverso cui le celebrità trovano un significato alla loro esistenza, nonché potere e...nutrimento.
Originariamente pubblicato dalla casa editrice americana DSTLRY, Blasfamous si impone sul panorama internazionale come un’opera che sfuma i confini tra sacro e profano, mito e modernità.
Commento
Voto di Cpop
90Pro
- Narrazione fluida, che si mescola perfettamente allo stile visivo.
- Personaggi immediatamente riconoscibili, descritti nei minimi particolari.
- Satira e blasfemia affrontate senza alcuna paura.
- Storia originale, avvincente, con quel tocco di mistero che non guasta.
Contro
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