Colorless 1, recensione: com'è il seinen d'esordio di Musubi Edizioni?

Autore: Domenico Bottalico ,

L'arrivo sul mercato editoriale di un nuovo attore è un avvenimento da accogliere sempre con interesse e una certa curiosità. Da un lato significa che la domanda del suddetto mercato è in crescita e permette la nascita di nuove realtà, dall'altro se l'attore opera nel settore dei manga la curiosità è davvero genuina. È questo il caso della neonata Musubi Edizioni che esordisce con Colorless 1 di KENT. Si tratta di un manga di target seinen d'azione e di ambientazione fantascientifica in 7 tankobon pubblicato in patria da Leed.

Di cosa parla Colorless 1

Futuro. La Terra è stata investita da una devastante eruzione solare che ha mutato l'umanità in esseri dall'aspetto rettiliano e ha causato un drastico cambiamento nell'organizzazione socio-economica con città e intere nazioni scomparse. Il fenomeno però ha anche avuto anche una conseguenza inaspettata e apparentemente "innocua": i colori sono stati "cancellati" e il mondo è avvolto da una sorta di patina grigia. 

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In questo mondo si muove il Culto, una potente organizzazione parareligiosa che venera il misterioso Dio dei Colori e sembra avere interessi politici ed economici votati all'egemonia mondiale. Avida è un misterioso professore che dice di studiare il potere racchiuso negli ultimi frammenti di colore rimasti. Con il volto coperto da una maschera e un lungo trench nero, Avidia viene informato dal losco trafficante di informazione Covedes che il Culto ha iniziato a rapire persone apparentemente senza un motivo. Fra queste c'è Chie, la cameriera del diner preferito di Avidia.

Messo sulle tracce della ragazza, Avidia farà una incredibile scoperta che rischia di cambiare le sorti dell'umanità e che lo costringerà a proteggere la ragazza a costo della propria vita.

Colorless 1: un ritorno tutto azione al cyberpunk

Musubi Edizioni fa il suo esordio con un thriller noir di stampo cyberpunk di fine anni 80/primi anni 90. Colorless 1 è un tuffo nei racconti di Philip K. Dick o nel Bay City di Richard K. Morgan filtrato dagli sprawl di Mamoru Oshii, dalle atmosfere di Bungo Stray Dogs e dall'aggressività grafica di Q Hayashida ma anche dei comics americani.

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Lontana dalle logiche e dai gusti del momento, Colorless 1 pigia sin dalle primissime pagine sull'acceleratore forte di una premessa intrigante utilizzata anche metanarrativamente per "condizionare" il lettore e rendere i colori non solo "valuta" ma delle vere e proprie armi.

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Quello che risulta davvero interessante narrativamente è la commistione fra azione, investigazione e passaggi di world building in cui si rimaneggiano alcuni stilemi tipici delle serie d'azione di questo stampo, uno su tutti il canovaccio del protagonista che si trova a difendere suo malgrado un altro personaggio, in questo caso Chie. Proprio i personaggi sono delineati in maniera semplice ma efficace e le rivelazioni che li riguardano così come quelle sull'ambientazione in questo primo tankobon sono ben dosate. 

Potete acquistare Colorless 1 di KENT edito da Musubi Edizion su IBS.IT

È indubbio però che gran parte della riuscita di Colorless 1 risieda anche nei disegni di KENT. L'autore utilizza mezzetinte e soprattutto i retini in maniera eclettica osando poi una spettacolare bicromia con inserti di verde che amplifica la metanarrazione del racconto di un mondo privo di colori.

Ancora più interessante è lo stile di KENT. Una commistione fra l'aggressività del già citato Q Hayashida e le soluzioni bio-organiche di Takaya Yoshiki (vedasi le mutazioni dei villain negli ultimi capitoli) e un gusto tutto americano per pose, scansione della tavola e ripartizioni degli spazi. Si predilige la verticalità in molte sequenze d'azione con tagli irregolari dei riquadri a fronte di una normalizzazione in senso orizzontale in quelle più dialogiche.

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Mezzetinte e retini trovano poi in un tratteggio marcato la propria cifra stilistica con passaggi più o meno stilizzati e una dinamicità che sfrutta, soprattutto per il protagonista Avidia, tutta l'ipertrofia e l'ampollosità del panneggio dei supereroi americani come Batman o Spawn. Il trench di Avidia diventa un elemento da sfruttare per dare dinamicità alle sequenze così come deformare le proporzioni delle figure - vedasi la sequenza del salvataggio di Chie.

Per quanto concerne il design dei personaggi invece KENT opta per soluzioni semplici. L'umanità dai tratti saurini che fa da contrasto a Chie, la tecnologia di Avidia compresa la sua maschera e la sua arma contro la biologia mostruosa degli uomini del Culto. 

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Il volume

Dal punto di vista carto-tecnico, Musubi Edizioni parte subito mettendo le cose in chiaro con una edizione molto curata che parte dal formato 13x18 cm del tankobon fino alla scelta della sovraccoperta e delle grafiche di copertina (bellissimo il blueprint del dispositivo a irradiazioni di colori di Avidia). La bontà dell'edizione si vede però soprattutto dalla scelta della carta ovvero una usomano liscia e dalla grammatura importante dalla tonalità chiara in cui è ottima la resa dei retini ma anche quella delle bicromie e delle pagine a colori iniziali.

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Il tankobon non presenta extra. La traduzione e l'adattamento sono buoni, da riscontare forse qualche incertezza nei primi capitoli anche dal punto di vista del lettering. A tutti gli effetti Musubi esordisce con un prodotto in linea con i prezzi del mercato attuale - Colorless 1 costa € 7.90 - ma soprattutto con una edizione capace di rivaleggiare con quelle di editori più blasonati ed esperti.

Acquistando Colorless 1 di KENT direttamente dal sito di Musubi Edizioni riceverete in omaggio un segnalibro contenente un QR Code che scansionato vi darà accesso ad una esclusiva preview del secondo tankobon!

Commento

cpop.it

80

Musubi Edizioni fa il suo esordio con un thriller noir di stampo cyberpunk di fine anni 80/primi anni 90. Colorless 1 è un tuffo nei racconti di Philip K. Dick o nel Bay City di Richard K. Morgan filtrato dagli sprawl di Mamoru Oshii, dalle atmosfere di Bungo Stray Dogs e dall'aggressività grafica di Q Hayashida ma anche dei comics americani. Dal punto di vista carto-tecnico, l'editore parte con un prodotto molto curato scegliendo formato e materiali di primissima fascia.

Pro

  • premessa intrigante e molto metanarrativa...
  • ideale per gli amanti del cyberpunk classico
  • molto personale e "americana" la parte grafica

Contro

  • ...ma il plot almeno inizialmente gioca molto con stilemi collaudati
  • qualche incertezza nel lettering e nell'adattamento del primo capitolo
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