Due pietre miliari, due colonne portanti dell’animazione e del fumetto giapponese si sono finalmente incontrate grazie a Nexo Digital e Yamato Video. Stiamo parlando di Devilman, uno dei personaggi horror più famosi di Go Nagai, e i Cyborg 009 creati da Shotaro Ishinomori, protagonisti del crossover cinematografico Cyborg 009 vs Devilman. La pellicola che apre la Stagione 2024/2025 degli Anime al Cinema arriverà per la prima volta al cinema solo il 9, 10 e 11 settembre 2024 in una inedita versione cinematografica doppiata in italiano in sale selezionate - scoprite la più vicina a voi!
Uno scontro epocale
Originariamente uscito nelle sale giapponesi il 17 ottobre 2015, Cyborg 009 vs Devilman vede la collaborazione di nomi di tutto rispetto nel panorama dell'animazione. La regia è affidata a Jun Kawagoe, già noto per lavori come Getter Robo Armageddon, Cyborg 009: The Cyborg Soldier, Lupin III: Operation: Return the Treasure e Mazinkaiser SKL, mentre la sceneggiatura è firmata da Tadashi Hayakawa (Yu-Gi-Oh!, Yu-Gi-Oh!: 5D’s, Kotetsushin Jeeg). La produzione, a cura degli studi Bee Media e Actas, si è posta l'ambizioso obiettivo di creare un'opera che riuscisse a rendere giustizia sia al mondo oscuro e infernale di Go Nagai con Devilman che a quello nobile e iconico dei Cyborg 009 di Shotaro Ishinomori.
Una impresa non da poco
La sfida di portare due universi così diversi sul grande schermo non è stata semplice. Il team di produzione non ha dovuto solo creare un film avvincente, ma anche rispettare l'integrità di due personaggi tanto diversi. Devilman rappresenta l'oscurità, il tormento e la brutalità, mentre Cyborg 009 è il simbolo di eroismo, speranza e gentilezza. Il risultato è un'opera che, nonostante la sua natura inusuale, riesce a rappresentare una piccola eccellenza dell'animazione giapponese, capace di affascinare sia i fan di lunga data sia le nuove generazioni.
Vecchie glorie per i veterani e una nuova scoperta
La prima parte del film è dedicata a introdurre gli spettatori agli universi dei due protagonisti. Da una parte, Cyborg 009, creati dal Maestro Shotaro Ishinomori; dall'altra, Devilman, nato dalla mente di Go Nagai. È qui che emerge il primo elemento distintivo del film: l'uso sapiente dello stile e delle palette cromatiche. Inizialmente, lo spettatore viene immerso nello stile luminoso e aperto di Cyborg 009, con inquadrature ampie e colori vivaci. Man mano che la narrazione prosegue e l'universo di Devilman entra in gioco, lo stile diventa più cupo e claustrofobico, con un predominio di nero, bianco e rosso, riflettendo l'oscurità tipica del personaggio.
Con il progredire di Cyborg 009 vs Devilman, però, gli stili dei due universi cominciano a fondersi, creando un linguaggio visivo omogeneo che annulla le differenze iniziali. Questo passaggio non è solo tecnico, ma anche simbolico: i protagonisti, pur essendo agli antipodi, vengono gradualmente integrati in un’unica narrazione.
Nonostante la cura estetica e stilistica, il film soffre di un ritmo accelerato nella parte finale, che non consente uno sviluppo profondo del legame tra i protagonisti. Sebbene il filo conduttore sia sempre presente – il concetto di umanità – la narrazione manca di quella gradualità necessaria per dare pieno risalto a questo tema centrale. Il film, pur riuscendo a colpire per il suo potenziale, lascia la sensazione di un'occasione parzialmente sfruttata, soprattutto nel modo in cui i personaggi interagiscono e si evolvono insieme.
Cyborg 009 vs Devilman: essere "umani"
Uno dei temi centrali di Cyborg 009 vs Devilman è l’umanità, esplorata attraverso la dualità tra l’essenza umana e demoniaca di Devilman e l’incontro tra umanità e cibernetica in Cyborg 009.
Questi due mondi, inizialmente distinti, si fondono in un’entità completamente nuova che, nel suo sviluppo, finisce per ripudiare l’umanità stessa, relegandola a una semplice caratteristica dei protagonisti. Questo concetto di "cibernetica demoniaca" diventa una minaccia comune, capace di mettere in pericolo le persone più care a entrambi i personaggi.
Il film si interroga su cosa accadrebbe se demoni, cyborg o esseri umani perdessero totalmente la loro umanità, ciò che ha sempre guidato le loro azioni. Viene introdotta così quella che, attraverso la metafora cinematografica, nel nostro uso comune, possiamo definire apatia, uno stato di totale indifferenza che non può essere definito né bene né male, ma che rappresenta il caos puro, privo di uno scopo preciso, una condizione che potrebbe condurre a un mondo dominato dalla mancanza di direzione e significato.
Equilibrio artistico
Dal punto di vista formale, Cyborg 009 vs Devilman si distingue per il suo dinamismo e la cura nella composizione grafica, offrendo un’esperienza visiva notevole. Tuttavia, emerge un certo disequilibrio nella gestione della narrazione e nella distribuzione dell’importanza tra i protagonisti. Cyborg 009, infatti, godono di un minutaggio maggiore rispetto a Devilman, il cui ruolo, pur essendo centrale nelle sequenze più concitate, appare relativamente limitato.
Questo squilibrio potrebbe inizialmente sembrare un punto debole, ma il film riesce a bilanciare efficacemente il peso narrativo attraverso l’alternanza di scene d’azione e momenti chiave per lo sviluppo della trama. La regia dosa sapientemente i minuti dedicati ai due universi, sfruttando la potenza visiva delle sequenze con Devilman per amplificare il coinvolgimento emotivo, mentre le parti dedicate a Cyborg 009 servono a stabilire il contesto e approfondire l’intreccio narrativo.
Questo equilibrio "imperfetto", che alterna scene d’azione frenetica a segmenti più riflessivi, si dimostra alla fine funzionale nel mantenere alta la tensione e l’interesse del pubblico.
Conclusioni
Cyborg 009 vs Devilman si rivela un film capace di suscitare notevole entusiasmo, grazie alla rivisitazione di due tra i più influenti universi della storia dei fumetti giapponesi e dell'animazione classica. L'incontro e la cooperazione tra queste due icone e i personaggi che li accompagnano da sempre, arrivando a lottare per il bene comune, ci ha emozionati non poco.
Nonostante la complessità dei temi trattati, il film si distingue per la sua capacità di intrattenere con semplicità sia i veterani del panorama animato nipponico sia i nuovi spettatori, che possono scoprire e apprezzare due tra i personaggi fondamentali della modernità a cui oggi siamo abituati.
Commento
Voto di Cpop
80Pro
- Due personaggi cult insieme in una sola pellicola
- Ottimo per essere fruito anche dai novizi e non solo dai fan di vecchia data
- Tecnicamente e stilisticamente molto curato e valido
Contro
- Avremmo preferito più profondità nel rapporto tra i due protagonisti
- A volte ci ha dato l’impressione di concludere alcuni eventi in maniera un po’ troppo frettolosa.
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