Devilman: l'oscuro fascino eterno del cult di Gō Nagai

Devilman è il prodotto che ha giocato un ruolo significativo nello sviluppo e nel successo dell'animazione e dei manga giapponesi. Scopriamone i segreti.

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Autore: Giovanni Arestia ,

Devilman è un manga creato da Gō Nagai (lo stesso autore di MazingaShin Getter o Jeeg Robot), pubblicato su Weekly Shōnen Magazine di Kōdansha dall'11 giugno 1972 al 24 giugno 1973, e successivamente raccolto in cinque volumi tankōbon (ovvero volumi singoli che fanno parte di una serie). La storia ha ispirato diverse trasposizioni, tra cui una serie anime prodotta da Toei Animation, adattamenti OAV più fedeli, un film live-action di dubbia qualità uscito nel 2004 e diversi manga spin-off. L'opera è diventata un successo sia di critica che di pubblico, consolidandosi come una delle serie più celebri di Gō Nagai, insieme a Mazinger Z e Mao Dante.

L'anime ha anche giocato un ruolo significativo nello sviluppo e nel successo dell'animazione giapponese negli anni 70, considerati il periodo d'oro dell'industria. In attesa di vedere CYBORG 009 VS DEVILMAN (il 9-10-11 settembre 2024 al cinema), la versione cinematografica inedita doppiata in italiano del crossover del 2015 che mette a confronto due personaggi cult della cultura manga giapponese, scopriamone di più sulla splendida opera originale.  

Le origini di Devilman

Devilman è nato in un contesto creativo molto particolare, dettato da esigenze televisive invece che da un progetto narrativo predefinito. Questo capolavoro di Go Nagai è il risultato di una serie di decisioni rapide e spesso improvvisate, influenzate dalla richiesta di realizzare una versione anime che rispondesse alle esigenze del pubblico televisivo giapponese e alle tendenze del momento.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'anime di Devilman non è una versione edulcorata del manga, al contrario è stato il punto di partenza per la creazione della storia a fumetti. Gō Nagai fu incaricato dalla Toei di sviluppare un eroe che potesse competere con i supereroi americani come Superman e Batman, rispondendo alla moda del tempo dominata da serie come quella di Batman con Adam West. Da qui nacque l'idea di Devilman, un personaggio che doveva incarnare sia un supereroe sia un demone, con un'estetica che richiamava sia i pipistrelli sia le figure diaboliche.

In parallelo alla produzione dell'anime, Nagai iniziò a lavorare sul manga, scegliendo però di distanziarsi dalle richieste televisive per creare una storia più profonda, oscura e violenta. Mentre l'anime seguiva una struttura più episodica e leggera, il manga esplorava temi molto più complessi, come la guerra, la sofferenza umana e la natura del male. La redazione di Shonen Magazine, il magazine che pubblicava il manga, non voleva una semplice storia di supereroi, e così Nagai sviluppò una trama drammatica e horror, rendendo Devilman una potente metafora della guerra e della distruzione.

Così, l'autore iniziò a sviluppare Devilman, integrando le tematiche di Mao Dante e canalizzando il risentimento accumulato a causa delle critiche ricevute per il suo manga La scuola senza pudore. Questo risentimento si tradusse in una critica alla società giapponese del tempo e alla guerra, visto che non solo la Seconda Guerra Mondiale era finita da pochi anni e in Giappone aleggiava la voglia di rivalsa, ma vi era un'altra importante guerra ovvero quella del Vietnam. Devilman propose una nuova visione del rapporto tra bene e male, spostandolo dal contesto occidentale, fortemente influenzato dal cristianesimo, a una prospettiva giapponese. Per l'aspetto visivo del personaggio principale, Nagai si ispirò alle incisioni di Gustave Doré per la Divina Commedia, in particolare alle rappresentazioni dell'Inferno.

Le differenze di trama tra manga e anime

Il manga di Devilman racconta la storia di Akira Fudo, un timido e gentile studente liceale, segretamente innamorato della grintosa Miki Makimura, sua compagna di scuola e amica d'infanzia. Incapace di confessare i suoi sentimenti, la sua vita prende una svolta drammatica quando il suo vecchio amico Ryo Asuka riappare, chiedendogli aiuto con una misteriosa eredità lasciata dal padre archeologo.

Ryo rivela ad Akira una sconvolgente verità: antichi demoni, un tempo dominatori della Terra, stanno per risvegliarsi per riconquistare il mondo e sterminare l'umanità e lui stesso si scopre essere la versione umana di Satana. Per fermarli, Akira deve fondersi con un demone e diventare, per l'appunto, un Devilman, un'entità demoniaca con cuore umano.

Durante un rituale oscuro, Akira si unisce con Amon, il più potente dei demoni, acquisendo i suoi terribili poteri, forza sovrumana e un'insaziabile sete di sangue e lussuria. Da quel momento, Akira, trasformato in Devilman, si trova coinvolto in una disperata battaglia contro l'esercito demoniaco per salvare l'umanità e difendere la Terra. 

La trama dell'anime, invece, si differenzia parecchio rispetto al manga. Racconta, infatti, la storia di un giovane demone, Devilman, che viene inviato sulla Terra con l’obiettivo di distruggere l’umanità e instaurare il dominio delle tenebre e del terrore. Per portare a termine la sua missione, si impossessa del corpo di Akira Fudo, un ragazzo che uccide insieme al padre.

Assumendo l’identità di Akira, Devilman viene accolto dai Makimura, amici di famiglia, e si innamora della loro figlia, Miki. Questo sentimento per una ragazza umana lo allontana dal suo scopo originale, scatenando l’ira del regno dei demoni, guidato dal potente Zenon, che aveva inviato Devilman sulla Terra. Ha così inizio una feroce battaglia tra Devilman e i suoi ex-alleati.

Le tematiche di Devilman

In Devilman, Go Nagai riversa la sua profonda delusione per la società degli anni 70, un periodo segnato da guerre, come quella del Vietnam, e dallo sfruttamento intensivo delle risorse naturali. Il contesto storico è intriso di proteste giovanili e di timori legati alla guerra nucleare, elementi che si riflettono chiaramente nell'opera. Il tema della paura del nucleare si ritrova anche in Mazinga, tuttavia qui emergono anche altre questioni sociali come la migrazione e la convivenza tra popoli e razze diverse. L'uomo, quindi, è costretto a confrontarsi con civiltà radicalmente diverse dalla propria, evidenziando le difficoltà di questa coesistenza.

Il manga non si limita a raccontare una storia di scontro tra umani e demoni, ma trasmette un messaggio ecologista e di critica verso l'umanità, rappresentata come distruttrice della natura un tempo rigogliosa. Devilman mette in mostra una narrazione cupa e priva di speranza, dove non c'è alcuna possibilità di redenzione. Il finale distrugge qualsiasi certezza immaginata dal lettore poiché i demoni, veri abitanti della Terra, vengono dipinti come esseri che seguono semplicemente la loro natura, mentre l'uomo e l'essere più crudele e meschino.

Per questa ragione Nagai utilizza l'opera anche per criticare la società giapponese dell'epoca, in particolare la classe borghese, arrivista, senza alcuna voglia di cambiare e fastidiosamente perbenista. L'intento dell'autore era scandalizzare e scuotere un Paese troppo pudico, in una sorta di "vendetta" contro il Giappone fintamente moralista, rappresentato dall'Associazione Genitori e Insegnanti (PTA), che lo aveva criticato per il manga erotico La scuola senza pudore.

Infine, Devilman porta in auge anche il tema dello sfruttamento dei figli da parte dei padri, presente in molte opere del genere Super Robot. I giovani protagonisti della storia, infatti, si ritrovano a portare il peso del destino del mondo sulle loro spalle, ereditando una missione gravosa, che spesso deriva da legami familiari a dir poco complicati.

L'anime tra problemi di sviluppo e censura

Il processo creativo dietro Devilman fu tutt'altro che lineare. Molti degli elementi più iconici del manga, come la drammatica sorte di Miki o il tragico finale, furono decisi da Nagai solo in corso d'opera, spesso come risposta a richieste esterne o come soluzione a problemi narrativi dell'ultimo minuto. Per esempio la fine prematura dell'anime, poiché per motivi di palinsesto terminò dopo nove anziché i dodici mesi previsti, spinse Shonen Magazine a chiedere a Nagai di chiudere anche il manga. La pressione delle scadenze e le richieste dell'editore portarono Nagai a sviluppare il finale della serie in modo accelerato, lasciando fuori molti dettagli e scene che avrebbe voluto includere.

La serie animata Devilman, creata da Go Nagai, fu trasmessa in Giappone nel 1972 su NET nella fascia oraria del sabato sera per competere con il popolare varietà It's 8 O'Clock! Everybody Gather 'Round condotto da The Drifters. La scelta di questo orario serale rifletteva l'ambizione di Toei e NET di creare un anime innovativo, capace di attirare un pubblico adulto grazie a temi crudi e violenti, raramente esplorati nell'animazione televisiva dell'epoca. Per questo progetto, fu coinvolto lo sceneggiatore Masaki Tsuji, noto per il suo lavoro su Cyborg 009, una serie che aveva affrontato temi delicati come la bomba atomica e Pearl Harbor.

Sebbene la serie, con i suoi alti livelli di violenza e sadismo, fosse pensata per aumentare gli ascolti in una fascia oraria difficile, risultò inadatta agli standard censori italiani. Nel 1972, infatti, la Rai trasmise solo contenuti fortemente censurati perché ritenuti troppo violenti, mentre RCA bloccò anche la sigla originale, scritta da Riccardo Zara e cantata da I Cavalieri del Re, a causa di alcune proteste.

Si dovette attendere il 1985 per vedere in Italia Devilman in versione originale e senza censure, ma su reti regionali come Junior TV e altre emittenti e con un doppiaggio non all'altezza e che non riuscì a trasmettere pienamente l'innovazione e la potenza narrativa dell'opera originale. La sigla originale è stata pubblicata nel disco Devilman/Ransie la Strega solo nel 2009. Recentemente, nel 2014, Yamato Video ha rilasciato un'edizione limitata dell'intera serie in un cofanetto di 8 DVD, con sottotitoli fedeli ai dialoghi originali. La serie è stata inoltre trasmessa sulla rete televisiva Man-ga nello stesso anno.

Nonostante queste limitazioni, la serie trovò un pubblico affascinato dalle tematiche horror, che erano molto popolari in Italia in quegli anni grazie a programmi televisivi come Giallo con Dario Argento e Zio Tibia Picture Show. Il successo dell’horror portò anche alla creazione di Dylan Dog nel 1986, che contribuì ulteriormente alla diffusione di questo genere nel paese.

Il manga di Devilman, invece, arrivò ufficialmente in Italia nel 1991, pubblicato da Granata Press, sulla scia del successo proprio di Dylan Dog. Questo periodo fu caratterizzato da una grande popolarità dell'horror, ma anche da polemiche sociali e politiche legate all'alto tasso di violenza presente nei fumetti, come evidenziato dal caso di Splatter e dalle discussioni che portarono alla creazione dell'albo Caccia alle streghe di Dylan Dog nel 1992.

Le altre trasposizioni 

Devilman non si limita agli anime e ai manga originali degli anni 70, anzi nel corso del tempo il suo universo si è ampliato notevolmente con OAV, crossover, e numerosi spin-off, sia in formato cartaceo che animato. Un fatto poco noto è che, contemporaneamente al manga classico, ne fu creato un altro da Mitsuru Hiruta, il quale seguiva le vicende dell'anime ma con un approccio decisamente più oscuro

Partendo dalle produzioni cartacee, la popolarità di Devilman ha generato numerosi manga spin-off e crossover. Tra questi, oltre al sopracitato adattamento di Hiruta, spicca Devilman - Time Travellers, una raccolta di storie scritte dallo stesso Nagai, pubblicata nel 1981. Poi ci sono anche Amon - The Darkside of Devilman e Strange Days - The Apocalypse of Devilman che sono considerate due opere di rilievo ed entrambe scritte e illustrate da Yu Kinutani. 

Altri spin-off includono Devil Lady (1997-2000), pubblicato su Weekly Morning e che mostra una "versione femminile" della storia che si distacca dall'originale per il diverso background e la personalità della protagonista, e Mazinger Angels, dove Devilman appare in un contesto mai visto prima e il cui format narrativo riprendeva quello delle Charlie's Angels con un Mazinga inedito e al femminile. Inoltre, nel 2010, su Champion Red, è stato pubblicato il crossover Getter Robot VS Devilman.

Per il 40º anniversario della serie, è stato lanciato Devilman G, scritto da Go Nagai e disegnato da Rui Takato. Un altro progetto significativo è Devilman VS Hades, pubblicato su Weekly Young Magazine dal 2012 e conclusosi nel 2014.

Negli anni successivi sono stati prodotti numerosi altri lavori, culminando infine con Devilman: Crybaby su Netflix. Quest'ultimo, diretto da Masaaki Yuasa, ripropone l'epico finale del manga, pur introducendo numerose modifiche alla trama originale, adattandola a un'ambientazione più moderna.  

Per quanto riguarda gli OAV (Original Anime Video), questi sono principalmente due: il primo pubblicato nel 1987 da King Records e il secondo nel 1990 da Bandai Visual. Entrambi coprivano solo i primi due volumi del manga e furono prodotti per colmare la mancanza di un adattamento fedele. La prima edizione italiana degli OAV fu curata dalla Granata Press nel 1993, mentre nel 2021 Yamato Video ha ridoppiato entrambi i film e li ha distribuiti su Anime Generation di Prime Video.

Un crossover interessante è rappresentato dall'OAV Mazinga Z contro Devilman, in cui i due iconici personaggi si incontrano. Sebbene quest'ultimo abbia come protagonisti la maggior parte dei personaggi di entrambe le serie, presenta versioni alternative degli eventi e pertanto non è canonico per nessuna delle due.

A metà degli anni 90 ci fu spazio anche per realizzare un lungometraggio. Infatti il regista horror Brian Yuzna e il produttore Taka Ichise iniziarono a lavorare su un film live-action tratto dal manga, ma il progetto fu annullato a causa di contrasti tra i produttori e le difficoltà tecniche dell'epoca. Successivamente, nel 2004, uscì un film live-action diretto da Hiroyuki Nasu, che però fu accolto negativamente, vincendo il premio come peggior film giapponese del 2004. Il film è stato criticato per i suoi scarsi effetti speciali e per il casting di varie celebrità popolari senza alcuna precedente esperienza di recitazione.

Devilman ha ispirato anche tre romanzi: Shin Devilman (1981-1982) illustrato da Go Nagai, Shin Video Shosetsu – Devilman: Tanjo Hen pubblicato in occasione del primo OAV e Devilman: The Novel (1999), che ha visto la collaborazione tra i fratelli Nagai. 

Infine, Devilman è comparso anche in alcuni videogiochi. Il primo fu pubblicato per Famicom da Namco il 25 aprile 1989 e poi nel 2000 è stato rilasciato un videogioco di Devilman per PlayStation e PC Windows 98. È apparso anche nel gioco giapponese per Super Famicom CB Chara Wars: Ushinawareta Gag.

I personaggi principali

Come visto poco sopra, tra manga e anime ci sono parecchie differenze e queste si possono osservare anche tra i personaggi principali che differiscono tra le due opere. I protagonisti sono gli stessi, nonostante abbiano caratterizzazioni e comportamenti molto differenti, ma ciò che cambia quasi radicalmente è tutto il corredo di personaggi intorno a loro.

Manga

  • Akira Fudo/Devilman: è il protagonista, vive insieme alla famiglia Makimura dopo il trasferimento all'estero dei suoi genitori ed è innamorato della figlia Miki.
  • Ryo Asuka/Satana: amico di Akira, è il primo a scoprire dell'esistenza dei demoni e della loro prossima invasione della Terra. In realtà dietro il suo aspetto umano si nasconde Satana.
  • Miki Makimura: è la figlia dei Makimura e amica di Akira.
  • Silen: è un demone ed ex-amante di Amon prima che egli venisse rinchiuso nel corpo di Akira.
  • Agwel: è un demone subordinato di Silen.
  • Ghelmer: è un altro demone.
  • Jinmen: uno dei demoni subordinati del Generale Zan

Anime

  • Akira Fudo/Devilman: è sempre il protagonista, ma riceve le doti di demone in maniera diversa rispetto al manga.
  • Miki Makimura: sempre l'amica di infanzia di Akira della quale quest'ultimo è innamorato.
  • Grande Zenon: è il capo dei demoni.
  • Generale Zan: il primo dei tre generali inviati da Zenon per distruggere gli esseri umani.
  • Generale Muzan: il secondo generale di Zenon.
  • Generalessa: il terzo generale di Zenon.
  • Lala: è una demonietta innamorata di Akira, nonché una delle parti comiche dell'anime.
  • Professor Alfonso: è il professore di Miki e Akira, e anche il personaggio più comico e imbranato della serie.
  • Tare: il fratello di Miki, estremamente fifone e codardo.

Dove vedere in streaming Devilman

Trovare in streaming le produzioni originali di Devilman è davvero complicato e al momento non c'è alcuna piattaforma legale che le distribuisce. Al contempo potete guardare la serie Devilman Crybaby su Netflix, CYBORG 009 VS DEVILMAN il 9-10-11 settembre 2024 al cinema in attesa di eventuali diffusioni future in streaming e potete trovare qualche contenuto come Devilman - Il Capitolo della Nascita o Devilman - Il Capitolo dell'arpia Sirèn su Amazon Prime Video nel canale Anime Generation.

Immagine in evidenza via Netflix

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