Go Nagai: l'evoluzione dei manga tra eros, robottoni e creature sovrannaturali

Go Nagai è il nome del creatore di tanti manga e anime di successo che ancora oggi continuano ad affascinare tanti lettori

Autore: Lucia Lasorsa ,

Se siete fan dei manga, sicuramente avrete sentito parlare del rinomato Maestro Go Nagai, considerato uno dei mangaka più influenti nella storia del fumetto. Ha creato opere che spaziano in diversi generi, come mecha, demoni, ambientazioni post-apocalittiche e storie di ragazze magiche. Grazie al suo contributo, Go Nagai ha plasmato l'immaginario collettivo legato ai manga e ha ispirato un numero innumerevole di opere attraverso diversi media. Oggi ripercorriamo insieme la straordinaria vita di questo autore affascinato dalla cultura occidentale.

Go Nagai: nascita e crescita di un mangaka

Kiyoshi "Go" Nagai nacque il 6 settembre 1945 a Wajima, nella prefettura di Ishikawa, in Giappone, dove la sua famiglia si era trasferita da Shanghai. Era il quarto di cinque fratelli ed era figlio di Yoshio e Fujiko Nagai. Dopo la morte di suo padre, Go Nagai e il resto della sua famiglia si trasferirono a Tokyo. Durante i primi anni della sua carriera, l'autore fu profondamente influenzato dalle opere del "Dio dei manga", Osamu Tezuka, noto per creazioni come Kimba, il leone bianco, Astro Boy e La principessa Zaffiro. Inoltre, Nagai fu affascinato dalle illustrazioni di Gustave Doré, particolarmente note per il loro contributo alla Divina Commedia di Dante Alighieri.

Dopo aver completato gli studi presso la Itabashi High School di Tokyo, Go Nagai fu colpito da una grave malattia che lo afflisse per tre settimane. Durante questo periodo, affrontando la sua stessa mortalità, si rese conto di quanto fosse importante lasciare un'impronta duratura nel mondo. Fu in quel momento che decise di seguire la sua passione di lunga data: i manga. Anche se alla fine fu diagnosticato con una semplice colite, questa esperienza lo motivò a percorrere la strada dell'arte dei manga con ancora più determinazione. Abbandonò gli studi e si dedicò completamente alla sua passione, investendo anima e corpo in essa, per fortuna sua e nostra.

Il successo, la creazione di un genere e le prime controversie

Nonostante l'ostilità da parte di sua madre, Go Nagai trovò il sostegno del fratello Yasutaka mentre cercava di pubblicare i suoi primi manga, ma ricevette solo rifiuti. La svolta arrivò quando attirò l'attenzione di Weekly Shōnen Sunday, che segnò l'inizio della sua brillante carriera nel 1965. Le prime bozze che realizzò per un manga a tema ninja e fantascientifico alla fine divennero Kuro no Shishi: il leone nero. Go Nagai aveva solo 19 anni quando creò queste bozze, ma il manga completo fu pubblicato solo nel 1978.

Successivamente, Shotaro Ishinomori, lo "Stan Lee" Giapponese, noto per le sue opere come Cyborg 009, Chobin - Il Principe Stellare e Kamen Rider (che ricordiamo sarà l'ispirazione per i moderni Power Rangers), scelse Go Nagai come assistente, attratto dal suo lavoro. Ishinomori consigliò al giovane Nagai di migliorare il suo stile, che considerava ancora troppo grezzo. Durante questo periodo iniziale, Nagai si dedicava principalmente alla creazione di manga brevi a tema umoristico.

Nel 1968, il gruppo editoriale Shueisha stava preparando il lancio della rinomata rivista Shōnen Jump. Go Nagai fu invitato a essere uno dei primi mangaka a pubblicare le sue opere sulla nuova rivista. Questa opportunità lo spinse a pianificare una serie di lunga durata anziché i brevi racconti autoconclusivi che aveva realizzato fino a quel momento.

Così, nel 1968, nacque Harenchi Gakuen - La Scuola senza Pudore, che ottenne un enorme successo. Il manga vendette più di un milione di copie, garantendo a Shōnen Jump altrettante vendite settimanali per tutto il periodo della sua pubblicazione. Questo fu un risultato eccezionale per la rivista, consolidandone la popolarità e l'influenza nel panorama dei manga.

Per quanto riguarda Harenchi Gakuen - La Scuola senza Pudore di Go Nagai, è vero che questa opera è stata considerata scandalosa ai suoi tempi a causa dell'introduzione di tematiche erotiche, scene graficamente violente e un umorismo nerissimo all'interno di un manga per ragazzi. Tuttavia, è importante sottolineare che l'opera potrebbe essere considerata relativamente innocente rispetto agli standard odierni. Il manga ha comunque giocato un ruolo significativo nel cambiare la percezione comune dei manga e ha contribuito a una maggiore libertà espressiva e a una varietà di generi e tematiche affrontate nell'industria dei manga.

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Questa opera, pubblicata negli anni '60 in Giappone, è stata una satira audace e spietata dell'epoca e ha avuto un impatto significativo sull'immaginario visivo dei manga. La Scuola Senza Pudore è considerata un'opera scandalosa e graffiante che ha contribuito a creare il mito di Go Nagai

La fondazione di Dynamic Productions

Dopo il successo del suo primo lavoro, nel 1969 Go Nagai fondò la Dynamic Productions insieme ai suoi fratelli. Questo gruppo forniva supporto all'autore nelle sue opere e si occupava della gestione delle relazioni con gli editori e dei diritti contrattuali del suo lavoro. Dynamic Productions è stata una delle prime aziende a richiedere agli editori di firmare contratti, un approccio diverso da quello degli accordi verbali che erano comuni all'epoca (e che a volte vengono ancora utilizzati per la creazione e la pubblicazione di manga).

Nel 1969 si unì all'azienda Dynamic Productions Ken Ishikawa, noto per il suo lavoro su Getter Robot. Ishikawa divenne il secondo assistente di Nagai dopo Mitsuru Hiruta, che era stato un collaboratore di Nagai fin dai tempi di Scuola senza pudore ed era anche suo migliore amico. Ken Ishikawa ha collaborato anche alla serie Guerrilla High. Tuttavia, quando Ishikawa lasciò temporaneamente la Dynamic Productions nel 1970, Nagai decise di porre fine alla serie, che rimase quindi incompiuta.

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La Getter Saga è una serie di manga creata da Go Nagai in collaborazione con Ken Ishikawa. Questa saga è amata dai fan dei classici dei robot giapponesi e include diverse miniserie, tra cui la famosa Getter Robo. La storia si svolge attorno al Getter Robo, un potente robot da combattimento pilotato da un team di eroi che si uniscono per difendere la Terra da minacce extraterrestri.

Il cambio di tematiche

A partire dal 1970, le tematiche trattate da Go Nagai iniziarono a cambiare con il manga one-shot intitolato Oni: 2889-nen no Hanran, che narra di una guerra tra gli Oni e gli esseri umani. Questo segnò una nuova fase nella scrittura di Nagai, introducendo tematiche inedite che sarebbero poi diventate caratteristiche fondamentali delle sue opere. Una di queste tematiche è la fiducia nelle nuove generazioni: i protagonisti delle storie di Nagai sono sempre giovani ragazzi con una mentalità aperta e abili nell'uso delle nuove tecnologie.

D'altra parte, i cattivi presenti nelle opere di Nagai appartengono spesso a epoche o culture molto antiche e, in molti casi, hanno l'aspetto di persone molto anziane. Questo elemento sottolinea quanto Go Nagai ami e apprezzi le culture antiche, sia orientali che occidentali. Mostra anche una sorta di contrasto tra il moderno e l'antico, con l'accento posto sulla saggezza e l'esperienza delle culture passate, ma al tempo stesso sottolinea l'importanza delle nuove generazioni nel plasmare il futuro.

Va sottolineato che Go Nagai nutre una grande passione per la cultura occidentale, come dimostrato dalla presenza di omaggi ai capolavori letterari e al mondo del cinema nei suoi lavori. Ad esempio, ha fatto omaggio alla Divina Commedia di Dante Alighieri e al cinema western attraverso il personaggio di Gauss in Goldrake. Gauss è un pistolero ispirato, sia per il ruolo che per le espressioni facciali, all'attore e regista Clint Eastwood. Questi omaggi testimoniano l'ammirazione di Nagai per le opere letterarie e cinematografiche occidentali e la sua capacità di incorporarle creativamente nel suo lavoro.

Go Nagai esplora anche il tema dell'ambiguità tra bene e male, creando personaggi complessi che sfuggono alle classiche dicotomie. I concetti di bene e male diventano fluidi, consentendo una caratterizzazione più sfaccettata e approfondita dei personaggi. Nessuno è completamente buono o completamente cattivo. Allo stesso modo, la scienza è trattata con la stessa ambiguità. Può essere utilizzata per il progresso e la difesa dell'umanità (come nel caso dei mecha), ma anche per il suo annientamento. Questo approccio contribuisce a rendere le rappresentazioni di Nagai più realistiche e complesse rispetto alla tradizionale dicotomia del bene e del male.

In questa fase della sua carriera, Go Nagai ha pubblicato anche una serie di storie horror one-shot, come Kowasugiru Go Nagai - Susumu-chan Dai Shock-hen e la serie di one-shot horror Gensou Kyofu e Hanashi. Allo stesso tempo, Nagai iniziò a lavorare su diversi manga contemporaneamente, arrivando a scrivere e disegnare fino a 5 serie nel 1972. È in questo periodo che iniziarono a prendere forma i suoi grandi manga appartenenti ai due filoni principali: quello dei mecha e quello demoniaco.

Il filone dei mecha

Go Nagai ha creato la sua prima serie manga basata sui mecha, i robot giganti, chiamata Mazinger Z. Questa serie è stata serializzata per la prima volta dal 1972 al 1974. Come molti dei manga di Nagai, Mazinger Z ha ottenuto un enorme successo e ha generato numerosi film, sia di animazione che live-action, serie televisive e spin-off.

Il grande successo di Mazinger Z ha spinto Go Nagai a espandere ulteriormente la storia, creando una trilogia con altre due serie direttamente collegate. La prima è Il Grande Mazinga (1974-1975), seguita da UFO Robot Goldrake (1975-1977). Queste serie hanno continuato ad approfondire il mondo dei mecha e hanno ampliato l'universo narrativo creato da Nagai.

Mazinger Z non è stato il primo manga sui mecha, ma ha introdotto alcune caratteristiche distintive che hanno avuto un impatto significativo sull'industria. È stato il primo manga in cui un mecha è pilotato dall'eroe protagonista, all'interno di una cabina di pilotaggio situata direttamente all'interno del mecha stesso. Questa innovazione è diventata un elemento chiave in molte opere successive basate sui mecha, contribuendo a stabilire uno dei punti di forza dell'industria. Inoltre, Mazinger Z è considerato il primo anime di successo incentrato sui mecha, aprendo la strada a numerose imitazioni e influenzando altri manga e anime dello stesso genere.

Un'altra serie di grande successo nel filone dei mecha è Getter Robot (1974-1975), che è nata come serie animata basata su un soggetto scritto da Go Nagai e successivamente adattata anche in un manga scritto e illustrato da Nagai e Ken Ishikawa nello stesso anno. Anche Getter Robot ha generato numerosi seguiti, come la serie animata Getter Robot G (1975-1976) e il manga Shin Getter Robot (1997). Questa creazione di Nagai ha avuto un ruolo pionieristico nell'introduzione del concetto di robot trasformabile e componibile, aprendo la strada a ulteriori sviluppi nel medium.

Gli anni '70 sono stati un periodo molto prolifico per Go Nagai, e sono stati testimoni di molte opere di successo nel filone dei mecha. Nel 1974, venne pubblicato per la prima volta il celebre manga Jeeg Robot d'acciaio (Kotetsu Jeeg). Questa opera è diventata estremamente popolare in Italia grazie alle serie animate basate su di essa, soprattutto perché in quegli anni i manga non erano ancora molto diffusi nel paese.

Jeeg Robot d'acciaio ha anche avuto un sequel animato intitolato Shin Jeeg Robot d'acciaio nel 2007. Tuttavia, nella trasposizione animata sono stati apportati diversi cambiamenti alla storia originale, insieme a numerosi miglioramenti dal punto di vista grafico e coloristico. È importante sottolineare che le serie animate basate sui manga di Go Nagai hanno svolto un ruolo significativo nell'introduzione e nella popolarizzazione dei suoi lavori in diverse parti del mondo, incluso l'Italia.

Il filone demoniaco

Come accennato in precedenza, in parallelo a Mazinger Z, Go Nagai ha creato uno dei suoi manga più popolari e influenti, che rappresenta una pietra miliare nella storia del medium: Devilman. La storia ruota attorno a un ragazzo che si fonde con un demone per proteggere l'umanità dai demoni puri.

Interessante da notare è che Devilman è in realtà una sorta di "nuova versione" di un altro manga di Nagai chiamato Maō Dante, che l'autore iniziò a scrivere nel 1971 ma che rimase incompiuto a causa della chiusura della rivista in cui veniva pubblicato, Bokura Magazine. Nagai ha quindi utilizzato alcuni elementi presenti in "Maō Dante" per creare un nuovo manga: appunto, Devilman.

Tuttavia, l'autore ha ripreso la storia di Maō Dante dopo molti anni. Nel 2002 è stata prodotta una nuova serie anime intitolata Maō Dante - Nuova Serie, che è stata pubblicata dal 2002 al 2003. Questa serie ha concluso la storia iniziata ben 31 anni prima. Il titolo stesso dell'opera è un esplicito omaggio all'autore della Divina Commedia, e questa famosa opera letteraria è stata una fonte di ispirazione per Go Nagai. Non solo le tematiche, ma anche le tavole del manga si sono ispirate alle illustrazioni realizzate da Gustave Doré per la Divina Commedia. È interessante notare che Nagai ha anche creato una versione a fumetti della Divina Commedia, pubblicata tra il 1994 e il 1995.

Per quanto riguarda Devilman, è vero che si decise di realizzarne anche una versione animata. Tuttavia, a causa della storia raccontata e delle scene violente e sanguinolente, si ritenne che l'anime non fosse adatto a un pubblico più giovane. Pertanto, quando l'anime di Devilman andò in onda per la prima volta dal 1972 al 1973 (nello stesso periodo di pubblicazione del manga omonimo), la trama originale subì dei notevoli cambiamenti. Infatti, l'antagonista principale, Satana, non compare affatto nella serie animata.

È corretto affermare che Go Nagai ha considerato la complessa genesi di Devilman così significativa che nel 2010 ha deciso di realizzare un meta-manga chiamato Gekiman! Come ho creato Devilman, in cui l'autore spiega come è nato il suo lavoro. Questa storia originale è stata adattata in 3 OAV tra il 1987 e il 2000. Nel 2004 è stato realizzato anche un film live action di Devilman, che però ha ricevuto il "premio" come peggior film giapponese dell'anno. Più di recente, nel 2018, Masaaki Yuasa ha creato una rivisitazione di Devilman chiamata Devilman Crybaby, distribuita su Netflix. Consulta tutte le uscite streaming di Netflix.

È importante notare che la storia del franchise di Devilman ha continuato a evolversi nel corso degli anni. Nel 1999, Yu Kinutani scrisse e illustrò Amon - The Darkside of Devilman, un sequel ispirato al manga originale che ha anche influenzato il terzo OAV della serie animata. Inoltre, Go Nagai stesso ha creato una versione parallela della storia, che si discosta in vari aspetti, soprattutto per l'uso predominante dell'erotismo, un elemento che è caro al Maestro. Questa versione si intitola Devillady (1997-2000) ed è stata adattata anche in una serie animata tra il 1998 e il 1999.

È interessante notare che il manga Violence Jack può essere considerato una sorta di sequel di Devilman, sebbene inizialmente si presenti come una storia indipendente senza rivelare il legame con l'opera precedente. Questo manga è forse l'opera più estrema e violenta di Go Nagai. Senza entrare nei dettagli per evitare spoiler, possiamo dire che l'universo narrativo in cui si svolge la storia è lo stesso di Devilman e vi compaiono anche alcuni personaggi correlati. La creazione di questa opera è stata complessa e ha richiesto molti anni, dal 1973 al 1990, e la sua pubblicazione si è estesa su diverse riviste.

Con Violence Jack, Go Nagai ha avuto un impatto significativo sulla storia del manga come medium, ma anche su altri media come il cinema. L'ambientazione post-apocalittica della serie ha aperto la strada a opere successive di grande successo. Ad esempio, il manga Ken il Guerriero di Buronson e Tetsuo Hara, pubblicato negli anni '80, ha trovato ispirazione nell'universo di Violence Jack. Inoltre, il film Interceptor, diretto da George Miller nel 1979 e con Mel Gibson come protagonista, è ampiamente conosciuto in Italia con il titolo Mad Max, che è diventato il nome dell'intera saga cinematografica. Quindi, possiamo dire che Go Nagai ha influenzato non solo il medium del manga, ma anche il cinema con le sue opere.

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Shutendoji è un'altra opera di Go Nagai che si inserisce in questo filone. Il manga, pubblicato tra il 1976 e il 1978, prende il nome da un personaggio leggendario del folclore giapponese. La storia di Shutendoji è stata anche adattata in un anime omonimo, trasmesso dal 1989 al 1991. Questo adattamento animato ha permesso al pubblico di vivere le avventure di Shutendoji in una nuova forma, arricchendo ulteriormente l'universo creato dal maestro.

Cutie Honey e la creazione di un nuovo genere: le “ragazze magiche”

Cutie Honey è un'altra opera rivoluzionaria di Go Nagai che ha lasciato un'impronta significativa nel panorama dei manga. Serializzato tra il 1973 e il 1974, Cutie Honey è considerato uno dei primi esempi del genere "ragazze magiche" nel mondo dei manga. La protagonista, Honey Kisaragi, è una giovane ragazza capace di trasformarsi in un'eroica guerriera per combattere le forze del male. L'opera ha introdotto elementi di azione, avventura e fantascienza, ed è stata una fonte di ispirazione per molte opere successive, compresa la famosa serie Sailor Moon. Cutie Honey ha contribuito a plasmare l'immaginario collettivo e ha aperto la strada a un nuovo genere di storie incentrate sulle ragazze magiche con poteri speciali.

Lilli un guaio tira l'altro (in originale Hana no Ko Lunlun) è un'altra serie manga e anime di Go Nagai che rientra nel genere delle ragazze magiche. Pubblicata tra il 1978 e il 1979, la serie si distingue per avere due protagoniste principali anziché una sola. Tiko è una ragazzina umana, mentre Tickle è una fata dispettosa che si finge la sorella di Tiko per poter continuare a fare scherzi senza destare sospetti. Questo aspetto innovativo ha contribuito a differenziare Lilli un guaio tira l'altro dalle altre serie di ragazze magiche dell'epoca, offrendo una dinamica interessante tra i due personaggi principali. La serie è stata indirizzata a un pubblico più giovane e ha affascinato i bambini con le sue avventure magiche e le allegre disavventure di Tiko e Tickle.

Altre opere

L'opera di Go Nagai è vasta e abbraccia numerosi generi, come abbiamo visto, considerando anche la sua grande produttività. Elencare tutte le sue pubblicazioni sarebbe un compito arduo. Durante il periodo tra il 1979 e il 1981, Nagai scrisse un manga di ambientazione fantascientifica e con elementi sovrannaturali chiamato Susano Oh. Questo manga, che ha avuto diversi seguiti, prende vagamente ispirazione da Susanoo, la divinità shintoista del mare e delle tempeste, come suggerisce il titolo stesso. Grazie a Susano Oh, Nagai ha vinto il 4° Kodansha Manga Award nella categoria shōnen nel 1980.

Nel 1991, sono state pubblicate solo su VHS tre episodi parodistici intitolati Il pazzo mondo di Go Nagai, in cui sono protagonisti versioni chibi di alcuni personaggi classici creati dall'autore. È interessante notare che Go Nagai ha anche fatto dei cameo in alcuni film, come The Toxic Avenger Part II, il film live action di Cutie Honey del 2004 e in un episodio speciale (disponibile solo in DVD) di Cutie Honey: The Live, in cui interpreta il personaggio del dottor Koshiro Kisaragi.

L’eredità di Go Nagai

L'influenza di Go Nagai si è manifestata in modo significativo, soprattutto in Giappone, nonostante le iniziali critiche al suo lavoro. Le sue opere hanno contribuito in modo significativo all'aumento delle vendite della rivista Shōnen Jump. I tratti distintivi di Nagai, come l'umorismo nero, le gag e i giochi di parole, si sono diffusi sempre più nei manga, diventando caratteristiche intrinseche del medium stesso. Inoltre, i contenuti estremi e la forma visiva delle sue opere hanno aperto la strada alle future generazioni di mangaka.

Nagai è considerato un pioniere nei generi dei super robot con Mazinger Z, (di cui esistono anche le bellissime action figure della linea Soul of Chogokin di Bandai) delle ragazze magiche con Cutie Honey e del filone post-apocalittico con Violence Jack. Numerosi autori lo citano o lo omaggiano nelle loro opere, esplicitamente o implicitamente. Hideaki Anno ha riconosciuto Devilman e Mazinger Z come fonte di ispirazione per Evangelion, mentre Kentaro Miura, scomparso prematuramente, ha dichiarato in un'intervista di apprezzare lo stile dinamico di Go Nagai e di averne subito una forte influenza, che si riflette nella sua opera più celebre, Berserk.

Il romanziere Gen Urobuchi, noto per opere come Fate/Zero, Puella Magi Madoka Magica e Psycho-Pass, ha dichiarato che Devilman gli ha fatto capire che i finali agrodolci sono i migliori. Questo indica l'influenza di Go Nagai sulla sua visione narrativa.

Goichi Suda, designer, scrittore e regista di videogiochi noto come Suda51, famoso per titoli come No More Heroes e Lollipop Chainsaw, ha dichiarato che i suoi manga preferiti di Go Nagai sono Violence Jack e Susano Oh. Questo evidenzia l'ammirazione di Suda51 per l'opera di Nagai.

Nel manga Tokyo Ghoul di Sui Ishida, sono presenti i personaggi di Akira Mado e Koutarou Amon, due investigatori che diventano partner e lavorano insieme. Questo fa chiaramente riferimento a Fudo Akira, il protagonista di Devilman, e ad Amon, il demone con cui Akira si fonde. Inoltre, in Tokyo Ghoul è presente anche il tema del disagio e del dolore derivante dall'unione con un essere demoniaco con cui si è costretti a convivere, un tratto caratteristico di Devilman.

È interessante notare come l'opera di Go Nagai, in particolare Devilman, abbia avuto un impatto significativo sull'immaginario collettivo e sulla creazione di personaggi "divisi a metà" in opere successive. Personaggi come Inuyasha, Naruto e Ken Kaneki, che mostrano una dualità o una fusione di esseri diversi, potrebbero essere stati influenzati da Devilman e dal suo protagonista Akira Fudo, che si fonde con un demone. Questa connessione suggerisce quanto l'opera di Go Nagai abbia influenzato e continuato a ispirare le generazioni successive di autori e artisti.

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