Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia, recensione: a caccia di draghi

In Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia si incontrano la spada selvaggia di Conan e la “Tagliatrice Crudele” brandita da Dragonero!

Autore: Domenico Bottalico ,

Gli ultimi anni gli amanti del fantasy hanno vissuto una vera e propria epoca d'oro. Il genere è sulla cresta dell'onda e anche nei fumetti la proposta, storica più avara che in narrativa o nel campo del gioco, ha trovato nuova linfa fra revival di classici e novità assolute. A corroborare questa affermazione c'è la rinnovata popolarità di Conan (storicamente pubblicato da Panini Comics in Italia) e la solidità narrativa di Dragonero targata Sergio Bonelli Editore. I due universi ora si incontrano in Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia, volume che farà felici gli amanti dello sword and sorcery più puro.

Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia è firmato da Luca Enoch e Stefano Vietti con disegni, colori e copertina di Lorenzo Nuti. 

Di cosa parla Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia

Uno sparuto gruppo di uomini si ritrova improvvisamente in un deserto la cui sabbia è fredda e grigia. Sono le pianure di cenere e Conan di Cimmeria capisce subito che non si trova più nel suo mondo perché in cielo brillano due lune. Purtroppo però non c'è molto tempo per riflettere perché il loro destino è segnato dalle furiose lance degli Algenti, letali e sileziosi abitatori di quelle terre.

L'unica speranza è fuggire, correre verso un bastione in cerca di riparo. Conan con le spalle al muro è pronto a vendere cara la pelle ma fortunatamente in suo soccorso arrivano i soldati imperiali. Il cimmero tuttavia non sembra essere molto riconoscente anche perché per lui un destino peggiore della morte è quello della prigionia.

Grazie ad un magico amuleto che gli permette di esprimersi in una lingua che non è la sua, Conan spiega al capitano che è venuto ad interrogarlo la sua versione dei fatti. Un drago ha trafugato da Tarantia, capitale del regno di Aquilonia, alcune mistiche e preziose gemme da un tempio. Parte di un sigillo, quelle gemme devono essere velocemente rimesse al loro posto pena l'apertura di un portale che farebbe entrare in questa dimensione un pericoloso demone.

Il capitano che ascolta la storia di Conan è Ian Aranill che, ovviamente, incuriosito e impensierito dalla presenza di un drago libero nell'Erondár parte al suo inseguimento. Il cimmero ovviamente non è d'accordo e, facendo sfoggio della sua incredibile forza, riesce a raggiungere la nave con Ian e sua sorella Myrva.

Armi in pugno, Ian e Conan fronteggiano il possente drago che sta cercando di usare il potere delle gemme trafugate per guarire dalle ferite e tornare nel suo mondo. Con sommo dispiacere, Ian nota che il drago è ormai corrotto dalla magia delle gemme cosa che non gli permette di salvarlo. 

Con grande sorpresa dei due eroi infatti, nel momento in cui riesco a recuperare le gemme, vengono catapultati nel mondo hyboriano dove le gemme ora sono finite in mano a dei cultisti. L'effetto delle gemme sugli uomini è bestiale mente a Tarantia il varco verso la dimensione demoniaca è quasi completamente aperto...

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Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia: due fantasy, tanto divertimento

Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia è sicuramente fra i volumi ideali da leggere durante le imminenti feste natalizie perché per Crom! il modo migliore per sfuggire a parenti petulanti che girano per casa è quello di tuffarsi nell'avventura come accade a Conan che, a causa della magia di un drago, si trova catapultato nell'Erondár incrociando la sua spada con quella di Ian Aranill.

Luca Enoch e Stefano Vietti imbastiscono una storia dal ritmo subito veloce, priva di orpelli (e spiegoni) prendendo il meglio della produzione della serie fantasy di casa Sergio Bonelli Editore, ovvero la parte più avventurosa e high fantasy della prima parte della storia, e unendola con la robustezza tipica dello sword and sorcery della tradizione di Conan che culmina con gli immancabili cultisti della seconda parte del volume.

La volontà degli autori è una e una soltanto: divertire e divertirsi. Le dinamiche fra Conan e Ian sono quelle di una bromance basata sul coraggio e sul valore. Insomma poche parole e molti fatti con i due protagonisti che incrociano le spade con ammirazione reciproca crescente. Non mancano momenti più malinconici tipici di Dragonero, come la morte del drago, o più avventurosi come quelli dell'arrivo nel mondo hyboriano molto più "selvaggio" per Ian.

È bene sottolienare come gli autori riescano a far convivere i due personaggi mantenendone i connotati ben riconoscibili. In questo senso l'intricato world building caratteristico della serie Sergio Bonelli Editore fornisce a Conan un insolito background in cui muoversi mentre Ian si ritrova a gestire un compagno decisamente più impulsivo del solito il che si traduce in spettacolari sequenze d'azione con spade alla mano!

Ottimo il lavoro di Lorenzo Nuti che si occupa di matite e colori. Il suo tratto è aggressivo ma non troppo, con linee spezzate e dettaglio che non prevaricano mai il carattere sintetico della narrazione a fumetti. Il disegnatore si diverte molto a giocare con le mezze tinte, i grigi, e il tratteggio creando un'estetica che sporca Ian e il suo mondo e rende più scattante Conan.

Da segnalare che i layout ignorano completamente i dettami della gabbia tipica dei fumetti bonelliani preferendo soluzioni orizzontali, schemi con riquadri dalle forme irregolari e sovrapposti, sbordature. Il tutto ovviamente rende la lettura molto più dinamica e fresca.

Con un eleganza un po' francese, Nuti stende tinte piatte che poi sfuma credo ombre e profondità interpretando a suo mondo la scuola della linea chiara. I colori diventano poi "solidi" quando l'influenza comics diventa più evidente come nelle suggestive doppie spalsh-pages che fanno capolinea nei climax dei vari capitoli. Molto bella quella dell'arrivo di Ian e Conan nella tana del drago.

Il volume

Sergio Bonelli Editore propone Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia in volume cartonato formato 19.5x26 cm ovviamente a colori. La carta scelta è patinata e dall'ottima grammatura il che permette una ottima resa di colori e tratteggio del disegnatore Lorenzo Nuti. Ottima anche la rifilatura delle pagine e la rilegatura che permettono una lettura agevole.

A livello di extra e contributi, la curatela preferisce concentrarsi su eventuali lettori neofiti. Il lungo articolo a fine volume si concentra infatti sulla differenza nel world building dei due personaggi evidenziando i "due" tipi di fantasy molto diversi che si incontrano. Sensazione confermata anche dalla presenza di due schede di presentazione dei protagonisti.

In questo senso molto interessante è il riferimento a Chiodi Rossi, racconto di Conan pubblicato postumo e unico in cui si fa riferimento ai draghi come grossi sauri e tutto fuorché magici. Da segnalare infine la presenza delle mappe dei due mondi (immancabili in ogni racconto fantasy che si rispetti) e una breve galleria con bozzetti preparatori di Nuti.

Commento

Voto di Cpop

75
Dragonero/Conan - Le Gemme di Aquilonia è un fumetto divertente e divertito. Le dinamiche fra Conan e Ian sono quelle di una bromance basata sul coraggio e sul valore. Una avventura dal ritmo veloce, priva di orpelli (e spiegoni) che prende la parte più avventurosa e high fantasy di Dragonero e la unisce alla robustezza tipica dello sword and sorcery della tradizione di Conan. Ottimo il lavoro di Lorenzo Nuti che si occupa di matite e colori. Il suo tratto è aggressivo ma non troppo divertendosi a giocare con le mezze tinte, i grigi, e il tratteggio creando un'estetica che sporca Ian e il suo mondo e rende più scattante Conan.

Pro

  • un fumetto divertente e avventuroso come se ne vedono pochi ormai: ci sono draghi e cultisti cannibali
  • le caratteristiche dei due personaggi vengono rispettate e risultano complementari
  • le matite di Lorenzo Nuti ignorano i dettami tipici dello stile bonelliano

Contro

  • i contenuti extra sono troppo sbilanciati verso i neofiti
  • alcuni passaggi sia narrativi che grafici sono un po' prevedibili
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