Dragonero: il fantasy di Sergio Bonelli Editore

Dragonero: la saga fantasy di Sergio Bonelli Editore, un intero mondo da esplorare, in costante evoluzione e ricco di avventure

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Autore: Manuel Enrico ,

All'interno del panorama dei fumetti italiani, il genere fantasy ha sempre avuto difficoltà a emergere. Alcuni dei migliori esempi di questa narrativa sono ormai perduti nel passato, come Arcana Mater. Nella serialità, per anni ci si è dovuti accontentare di sporadiche citazioni o ispirazioni all'interno di contesti più definiti, come è avvenuto all'interno della casa editrice Bonelli, dove il fantasy si è manifestato in altre serie come Nathan Never o Zagor. Tuttavia, l'aumento dell'interesse per questo genere ha spinto la casa editrice milanese a investire in progetti che desse spazio a una visione moderna del fantasy come protagonista di una serie propria, dando così vita a Gea, una collana ormai conclusa che ha posto l'urban fantasy al centro della sua narrazione.

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Tuttavia, mancava ancora un fumetto che rappresentasse un fantasy classico, capace di affascinare i lettori delle opere tradizionali del genere, presentando al contempo un nuovo approccio a questa tipologia letteraria, che negli ultimi anni ha mostrato una promettente evoluzione tematica. Da questa esigenza è nato ciò che oggi rappresenta un'ambientazione narrativa completa e dinamica, un fiore all'occhiello della casa Bonelli, in grado di estendersi su più serie e anche su altri media: Dragonero.

Dragonero: la saga di Ian Aranill


La serie dedicata allo scout dell’Erondar, ideata da Luca Enoch e Stefano Vietti, non si limita più a essere soltanto un prodotto tipico della casa editrice Bonelli, ma ha assunto il ruolo di laboratorio sperimentale che ha spinto la tradizionale narrazione bonelliana verso nuovi territori nell’intrattenimento, diventando parte integrante della trasformazione dell'editore storico italiano in una nuova realtà multimediale. In questo senso, la concezione dell’Erondar come un universo in grado di accogliere una varietà di prodotti legati a questa ambientazione rappresenta un punto di svolta interessante all'interno della lunga storia dell'editore milanese.

  • Le origini di Dragonero
  • Conoscere l'Erondar
  • lo stile di Dragonero
  • Una famiglia di eroi
  • Dragonero: le serie
  • Perché leggere Dragonero
  • I volumi di Dragonero
    • Dragonero - Le origini
    • Dragonero - Atlante
    • Dragonero - Minaccia all'Impero
    • Dragonero - Oltre i confini dell'Impero

 

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Le origini di Dragonero

Negli anni iniziali del 2000, Sergio Bonelli Editore ha intrapreso un rinnovamento della propria offerta, abbracciando un'approccio innovativo che ha spinto la direzione editoriale a esplorare nuove forme narrative. È in questo periodo che sono nati i primi progetti di nuove serie, concepiti nel formato della miniserie come Caravan o Odessa, o in narrazioni più ampie divise in stagioni, seguendo il modello della serialità televisiva, come accaduto con Orfani. In parallelo a queste prime sperimentazioni, è stata introdotta in edicola una nuova testata, concepita come una sorta di vetrina per potenziali successi editoriali, chiamata I Romanzi Bonelli.

I Romanzi Bonelli offrivano un nuovo universo narrativo presentato in un formato di pubblicazione generoso, offrendo un'avventura introduttiva che presentava gli elementi fondamentali dell'ambientazione all'interno di una storia completa ma conclusa con un cliffhanger, lasciando così spazio a possibili sviluppi futuri del progetto. Queste pubblicazioni hanno presentato storie coinvolgenti come Sygma o Darwin e hanno anche introdotto un nuovo personaggio che ha immediatamente conquistato il pubblico: Ian Aranill, meglio conosciuto come Dragonero.

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Dragonero
 

Nelle 296 pagine di Dragonero, è presentata la prima avventura di Ian Aranill, ufficiale del Corpo degli Scout dell’Impero Erondariano, impegnato in una missione cruciale per proteggere l’impero da una minaccia radicata nel passato dell’Erondar. Fin dal suo debutto, Dragonero ha evidenziato una personalità distintiva. L’avventura di Ian ha dimostrato fin da subito la presenza di una società ricca di sfaccettature, distante dall'essere una semplice riproduzione della visione fantasy alla Tolkien che ha fortemente influenzato gli amanti del genere. Gli autori hanno rivisitato elementi classici, come le razze e il rapporto tra magia e tecnologia, integrandoli in una solida e credibile società imperiale, creando così un universo invitante e da esplorare.

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Nella sua prima incarnazione editoriale, Dragonero è stato concepito come un punto di partenza per sviluppare una serie con una trama intricata, in cui il protagonista, Ian Aranill, fungesse da guida per i lettori, ma permettendo al contempo al mondo stesso di diventare il protagonista principale.

Fortificati da questa premessa, si è cominciato a lavorare per offrire ai lettori un progetto più ampio: una serie mensile. Galvanizzati da questo entusiasmo, nel giugno del 2013, è stato pubblicato in edicola Il sangue del drago, il primo albo della serie a fumetti di Dragonero.

Conoscere l'Erondar

Quando si parla di una serie a fumetti, il focus principale spesso è sui protagonisti. Tuttavia, seguendo la tradizione narrativa tipica della casa editrice Bonelli, in Dragonero l'ambiente sociale in cui Ian Aranill si muove non è solo uno sfondo, ma assume il ruolo di protagonista insieme alle imprese dello scout e dei suoi compagni. Vietti ed Enoch non si sono limitati a creare un protagonista che colpisce l'affetto dei lettori, ma lo hanno concepito come parte integrante di un sistema sociale che esalta le sue caratteristiche, facendone parte attiva e subendo influenze dinamiche dalle sue azioni. Questo influsso e le reazioni ad esse hanno imposto a Dragonero una sensazione di realismo tangibile.

L'Erondar è un mondo intricato e complesso. L'Impero Erondariano rappresenta un'istituzione politica che comprende diverse nazioni minori attraverso annessioni o accordi di varia natura, tutte sottomesse al controllo del trono di Valehndàrt. Gli autori hanno accuratamente svelato la struttura gerarchica e burocratica dell'Impero non presentandola direttamente, bensì lasciandola emergere in modo graduale nelle storie, permettendo al lettore di scoprire in modo naturale e progressivo i meccanismi di questa società mentre segue le avventure di Ian.

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Dragonero
 

La lettura di Dragonero è un viaggio attraverso l'Erondar, dove l'archetipo narrativo del 'viaggio dell'eroe' trova una sua controparte tangibile, tracciabile quasi come una linea rossa su una mappa dell'Erondar. In alcune storie, l'obiettivo è fornire al lettore una comprensione delle istituzioni dell’Impero, mentre in altri casi si mettono in risalto figure chiave della corte imperiale, integrando tali dettagli in modo naturale nel corso della narrazione, rispettando il ritmo della storia e trovando un giusto equilibrio. Grazie a un’accurata attenzione ai dettagli e a una pianificazione meticolosa degli eventi che coinvolgono i protagonisti, ogni storia di Dragonero aggiunge ulteriore profondità a un mondo che è sempre presente, anche se in modo silenzioso, in ogni avventura di Ian.

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Tuttavia, dove Vietti e Enoch hanno raggiunto l'apice è nella creazione di una vasta gamma di popolazioni che compongono il mosaico dell’Erondar. Nei suoi viaggi, Ian si confronta con diverse mentalità e culture, imparandone le peculiarità insieme ai lettori. Questa esplorazione rappresenta una scoperta continua sia per il personaggio che per il lettore, spingendo entrambi a confrontarsi con usanze e tradizioni differenti, spesso in contrasto con le norme dell’Impero. Nonostante ciò, Ian dimostra rispetto e, nella misura del possibile, protezione verso tali culture.

All'interno dell'universo di Dragonero, uno dei contrasti più evidenti all'interno della società, soprattutto nelle sfere politiche, è rappresentato dal confronto tra magia e scienza. In un mondo fantasy, l'elemento magico è essenziale, mentre la scienza raramente assume un ruolo predominante nella vita quotidiana dei protagonisti.

Nell’Erondar, la magia è prerogativa dei Lurensidi (che nella lingua antica significa 'Custodi della Luce'), un'assemblea di maghi costituita esclusivamente da uomini che hanno sempre sostenuto il trono. La loro pratica magica si basa su incantesimi e misteri, una disciplina protetta con cura e incarnata nella vita di Ian da Alben, uno dei Lurensidi più esperti. Fin dalle prime fasi della storia, la magia immaginata da Vietti ed Enoch non è invadente, ma si insinua misteriosamente e talvolta in modo imprevedibile nella vita dei protagonisti.

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Dragonero
 

L'apporto della tecnologia è completamente differente ed è rappresentato dalla Gilda dei Tecnocrati. Questi scienziati e inventori non credono nel potere della magia, ma piuttosto cercano di scoprire nuove armi e dispositivi che possano migliorare la vita dei cittadini dell’Impero. Nonostante condividano una radice comune con la Confraternita degli Incanti, Tecnocrati e Luresindi rappresentano due anime diverse all'interno dell’Impero. Da un lato c'è la concezione tradizionale del potere incarnata dai Luresindi, mentre dall'altro c'è il progresso e la determinazione a superare i limiti imposti dalla cieca superstizione, caratteristica propria dei Tecnocrati.

La rappresentazione della religione in Dragonero, nei primi cinque anni, è stata principalmente considerata come uno strumento di controllo politico e ben lontana dal svolgere un ruolo spirituale significativo. I Khame, divinità spesso invocate dai protagonisti, sono al centro di un culto politico che conferma il potere divino del trono dell’Erondar. Non è un caso che alcuni popoli sottomessi dall’Impero Erondariano, specialmente quelli ai margini, abbiano mantenuto culti diversi in segreto.

La decadenza dell'Impero ha aperto la strada al ritorno delle antiche religioni, rappresentando un cambiamento epocale per Dragonero. Nei numeri più recenti della serie mensile, le divinità sono considerate in modo simile alla visione degli dei di American Gods: la forza della fede dei credenti dà potere e vita alle divinità. Questo cambiamento religioso in Dragonero è solo un altro esempio di come Vietti ed Enoch abbiano concepito la serie per essere in costante evoluzione e non come un'entità statica. Gli eventi successivi alla Saga delle Regine Nere, che hanno modificato la concezione della religione e del suo impatto sulla società erondariana, sono stati trattati come una naturale progressione nel mondo di Dragonero, aprendo a nuove prospettive per i protagonisti della serie.

Lo stile di Dragonero

Dragonero ha la fortuna, oltre ad avere avuto due geniali padri come Stefano Vietti e Luca Enoch, di aver avuto a disposizione un team artistico di alto valore. Libero dalla tradizionale gabbia bonelliana, il talento di disegnatori come Alessandro Bignamini, Giuseppe Matteoni, Riccardo Crosa, Walter Trono o Gianluigi Gregorini ha potuto esprimersi al meglio, andando a creare il ritratto di un mondo incredibilmente affascinante, realizzando tavole impressionanti per dettaglio e potenza espressiva. Senza dimenticare l’apporto essenziale di Matteoni anche a copertinista, il cui testimone è stato passato con l’inizio della saga de Il Ribelle a Gianluigi Pagliarani, che ha consolidato con lo storico colorista della serie Paolo Francescutto un incredibile sodalizio artistico.

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Dragonero
 

All’interno di Dragonero sono stati fondamentali anche altri aspetti, che hanno contribuito a dare carisma alla serie, in tutte le sue forme. Pur essendo nato come fumetto in bianco e nero, Dragonero è stato pubblicato anche a colori, un passaggio che spesso si rivela fatale nel mantenere inalterato il fascino di una serie a fumetti. A curare questo aspetto per Dragonero è stato Paolo Franscescutto, colorista che ha dato a Dragonero la sua cifra cromatica iniziale, aprendo il sentiero ad altri talentuosi colleghi che hanno poi donato colore alla serie.

Altrettanto cruciale è stato lo studio del lettering. Per Dragonero è stato condotto un attento lavoro su questo aspetto, cercando di individuare uno stile di scrittura preciso non solo per rappresentare il linguaggio dei personaggi, ma anche per riflettere le differenze linguistiche tra le razze. Una ulteriore distinzione è stata introdotta nel passaggio dalla serie mensile alle collane parallele, come Senzanima, in cui il tono più oscuro e severo viene enfatizzato attraverso caratteri più angolari e taglienti. Questa particolare cura è stata gestita da Marina Sanfelice, una letterista storica della casa Bonelli, che ha creato e curato con grande precisione ogni aspetto del lettering di Dragonero.

A completare il team di Dragonero c'è Luca Barbieri, il curatore della serie nonché autore degli editoriali e del materiale extra presente nei volumi da collezione. Ogni mese, Barbieri accoglie i lettori con le sue Cronache dell’Erondar, offrendo interessanti approfondimenti sulle storie e brevi riepiloghi mirati a ricordare ai lettori dettagli delle avventure precedenti che possono essere rilevanti per la lettura attuale.

Una famiglia di eroi

La nostra esperienza nell'Erondar è filtrata attraverso gli occhi di Ian Aranill, un scout imperiale. Di nobile discendenza da una famiglia di mercanti, Ian ha trascorso parte del suo passato come membro dei corpi speciali imperiali, gli Incursori. Dopo una brillante carriera, decide di servire come scout, un'unità militare dedicata all'esplorazione dell’Erondar, raccogliendo informazioni sulle varie popolazioni e tracciando rotte sicure per facilitare i commerci.

Ian è parte dell'antica casta dei Varliedarto, conosciuti come cavalieri dei Draghi. Questi individui erano legati ai Draghi nei tempi antichi e hanno combattuto la guerra degli Abomini. Essere parte di questa congregazione conferisce a Ian poteri mistici che gli permettono di affrontare conflitti impossibili per un uomo comune. Ribattezzato Dragonero, Ian è un individuo con un passato spesso difficile da conciliare con il presente. Di natura buona e onesta, cerca costantemente di portare a termine le sue missioni nel modo più etico possibile, anche se a volte è costretto a mettere da parte i suoi principi a causa di ordini superiori.

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Dragonero
 

Accanto a Ian, vi sono compagni d'avventura eccezionali.

Il suo più vecchio amico è Gmor, un orco conosciuto durante l'adolescenza e coinquilino di Ian nonché suo fedele compagno di viaggio. Gmor, un orco colto, eccellente cuoco e dal temperamento pacifico, rappresenta una nuova interpretazione dello stereotipo dell'orco, grazie al suo ottimismo e alla sua sensibilità. Armato di un'ascia, Gmor può trasformarsi in un avversario formidabile quando necessario.

Accanto a Ian e Gmor c'è anche Sera, un'elfa con un'anima delicata legata alla natura. Sera si unisce ai due scout nella prima avventura di Ian, sebbene inizialmente esitante a lasciare la sicurezza dell'enclave in cui viveva, consapevole che non sarebbe più tornata tra la sua gente. Sera instaura un rapporto di contrastante fratellanza con Gmor, aggiungendo un tocco divertente e familiare alle storie. Personaggi ricorrenti includono la sorella di Ian, Myrva, una tecnocrate, e Alben, un Luresindo. Le storie in cui compaiono insieme inevitabilmente portano a divergenze e disaccordi reciproci, ma non riescono a nascondere l'affetto che provano l'uno per l'altro.

Questo nucleo storico di personaggi rimane il cuore narrativo di Dragonero anche nella sua evoluzione in Dragonero - Il Ribelle prima e Dragonero - Mondo Oscuro poi. Tuttavia, ciò non ha limitato la creatività degli autori che hanno potuto mantenere la serie in costante evoluzione. La rivoluzione sociale e politica derivante dalla fine della saga della Guerra delle Regine Nere ha introdotto nuovi personaggi e valorizzato figure precedenti, coinvolgendole in modo intelligente nelle vicende del mondo di Dragonero, sfruttando le loro peculiarità e, soprattutto, le loro ambizioni personali.

Dragonero: le serie

La complessità dell’Erondar si è intrecciata con la valorizzazione di un contesto socio-politico abilmente tessuto attorno alla figura di Ian Aranill. Vietti ed Enoch hanno superato la semplice narrazione del presente dello scout, desiderando offrire ai lettori un'esperienza completa, creando un unicum all'interno della tradizione narrativa bonelliana: raccontare la vita del protagonista. Sebbene anche in altre celebri serie della casa editrice milanese siano stati rivelati momenti centrali del passato dei protagonisti, come i flashback in Nathan Never o i ricordi di Dylan Dog, con Ian Aranill si è andati oltre, creando intere serie incentrate su specifici momenti della sua esistenza.

Dragonero, Dragonero – Il Ribelle e Dragonero - Mondo Oscuro rappresentano il presente in continua evoluzione del personaggio. Vietti ed Enoch hanno iniziato la loro saga partendo dal consueto formato bonelliano (albo mensile da 96 pagine). È interessante notare che la collana non abbia ricevuto il tradizionale titolo con il nome del personaggio, bensì il suo soprannome. Questa scelta lascia aperta la possibilità di futuri sostituti, nel caso in cui il protagonista attuale dovesse lasciare il posto. Tale opzione non può essere esclusa a priori, considerando come le trame create dai due autori siano pensate per evolversi in base a una precisa identità narrativa, senza garantire necessariamente la salvezza del protagonista.

Una costante della serie in tute le sue declinazione è l'aver insegnato ai lettori che la morte è una presenza costante e mai scontata, e che nuovi personaggi possono assumere ruoli centrali nel corso dell'evoluzione del mondo di Ian Aranill. La capacità consolidata del duo autoriale di pianificare anticipatamente e con precisione l'evoluzione dell'Erondar e di Ian, in simbiosi ma comunque con libertà, ha consentito la creazione di eventi significativi come la Saga delle Regine Nere, un punto di rottura nella continuità di Dragonero, dando vita a un nuovo ordine sociale che ha portato all'emergere di Dragonero – Il Ribelle e di Dragonero - Mondo Oscuro

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Dragonero

La nuova fase post-Saga delle Regine Nere in Dragonero – Il Ribelle conserva il suo ritmo mensile in edicola, ma si inserisce nell'evoluzione in corso dell'ambientazione. Ian non è più un membro rispettato della società erondariana, bensì un fuorilegge che guida i Ribelli, le Spade di Giustizia, determinate a rovesciare il governo usurpatore di Leario. Quest'ultimo, misteriosamente divenuto gran sacerdote del culto della Signora delle Lacrime, una divinità con un potere devastante, è stato strumentalizzato per il controllo del potere.

Questo cambiamento radicale del personaggio si concretizza in un periodo di transizione sociale per l'Erondar, emerso al termine della Saga delle Regine Nere, rappresentando una sorta di riconciliazione con il passato segreto dell'Erondar. Il cambio di numerazione (nonostante la numerazione precedente sia ancora presente nel colophon) costituisce una novità per la casa editrice Bonelli, consentendo al primo numero di Dragonero – Il Ribelle, intitolato I Ribelli dell'Erondar, di essere considerato un punto di partenza ideale per i nuovi lettori.

Conseguenza diretta della guerra civile nell'Erondar è Dragonero - Mondo Oscuro, in cui Ian, una volta riportato l'Erondar in una sorta di ordine civile, si ritrova ad affrontare un'invasione di Abomini. Abbandonato il taglio più politico dato al precedente arco di Dragonero - Il Ribelle, Dragonero - Mondo Oscuro premia una concezione più tradizionale del fantasy, dove la conservazione della continuity della saga si sposa con una narrazione dai torni più oscuri, valorizzando l'aspetto epico del personaggio e dell'ambientazione. 


Si ritorna all'adolescenza di Ian attraverso Dragonero Adventures, una serie pensata per un pubblico adolescente e pre-adolescente, che rivisita la vita del giovane Ian, di Gmor e Myrva prima che il futuro Dragonero si avventurasse nel mondo, affrontando eventi tragici come vedremo in seguito. Questa serie, dal gusto young adult, rispetta non solo la continuità della saga principale ma interpreta in modo eccellente l'obiettivo dell'editore di creare una collana dedicata a un pubblico giovane, con l'intento di offrire avventure e introdurre al mondo del fumetto.

Non è quindi sorprendente che le Dragonero Adventures, attualmente concluse con il primo arco narrativo, abbiano un tono giocoso e avventuroso, più dinamico e fresco sia nella narrazione che nella rappresentazione grafica. Questa identità ha spinto la casa editrice a investire su questa fase della vita di Ian, trasformando questo concept nel mondo dell'animazione, con la creazione di un prodotto animato la cui uscita è imminente. Tale iniziativa unisce la consolidata narrativa bonelliana con una visione moderna dell'animazione.

Dragonero – Senzanima, di un'impronta diversa, è una serie pensata per il pubblico librario, pubblicata all'interno della collana Audace. Essa narra il periodo da mercenario di Ian, iniziato come atto di ribellione contro le pressioni del nonno paterno, il quale voleva che Ian seguisse il destino dei Valierdarto. Posizionata tra Dragonero Adventures e Dragonero, Senzanima adotta un tono più duro e spietato, ideale per mostrare ai lettori come la crescita emotiva di Ian e le sue azioni da adulto siano il risultato di un'adolescenza traumatica e segnata da eventi che influenzeranno anche il suo futuro. Pensato come un prodotto destinato alla libreria, Senzanima ha potuto usufruire di un linguaggio più libero, sia nella terminologia che nell'aspetto visivo, per narrare i tragici eventi vissuti da Ian durante il suo periodo nei ranghi della compagnia mercenaria dei Senzanima.

Perchè leggere Dragonero

L'incrollabile solidità dell'ambientazione di Dragonero emerge nella lettura di tutte le serie che compongono la vita di Ian Aranill. Sin dall'inizio della serie principale, Vietti ed Enoch hanno disseminato indizi e riferimenti al passato di Ian che si sono rivelati punti di contatto significativi con le serie sviluppate successivamente. In diverse occasioni, per esempio, l'uscita di un numero di Senzanima è stata accompagnata da un'avventura della serie mensile che condivideva alcuni aspetti di quanto narrato nel volume incentrato sul giovane Ian.

La saga di Dragonero offre un'esperienza coinvolgente e completa grazie alla complessità e alla continua evoluzione dell’Erondar, un mondo che ruota attorno a Ian Aranill senza esserne rigidamente vincolato. È raro trovare nel panorama del fumetto nazionale una così precisa e progressiva valorizzazione di un protagonista, non solo nell'attualità della sua storia, ma anche nei momenti cruciali che hanno contribuito al suo sviluppo non solo come eroe, ma soprattutto come individuo.

Nonostante sia rivolta a un pubblico giovane adulto, Dragonero Adventures offre una lettura che, oltre al divertimento che coinvolge i giovani lettori, cela una profonda profondità emotiva. Questa profondità, mantenendo una fedeltà ferrea alla continuità della saga, enfatizza notevolmente la sensibilità di Ian, sia nei suoi anni tardivi dell'adolescenza raccontati in Senzanima, sia nella sua maturità come Dragonero. La presenza di un intricato intreccio di richiami e riferimenti tra i vari capitoli della saga non appare mai forzata, ma come un naturale processo di evoluzione di un individuo, capace di ricordare gli eventi passati come lezioni per il proprio futuro.

La coerenza di questo tessuto narrativo rappresenta il principale punto di forza di Dragonero, una continuità sorvegliata con estrema cura dal duo di autori e dal curatore della serie, Luca Barbieri. La fruizione di Dragonero come un unico e coeso corpus narrativo ne trae notevoli vantaggi, che siano le brevi storie presenti in alcuni numeri, spesso destinate a svelare retroscena su personaggi secondari, oppure la scoperta di una concatenazione di eventi attentamente orchestrata dagli autori attraverso le diverse pubblicazioni dedicate al personaggio. Tutto questo si muove con un unico obiettivo: creare un'epica moderna.

I volumi di Dragonero

Dragonero, come da tradizione bonelliana, non si è limitato a conquistare le edicole, ma ha vissuto una seconda stagione attraverso la riproposizione in volumi da libreria di alcuni degli archi narrativi più importati della saga dello scout erondariano

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Esaurito da tempo anche nella sua prima versione cartonata, torna in versione riveduta e corretta il primo romanzo a fumetti pubblicato da Sergio Bonelli Editore, che ha dato inizio alla saga di Dragonero. Oltre la barriera del Vallo che separa l’Impero dalla Terra dei Draghi, le Torri di Pietra stanno crollando sotto le spinte furiose di una forza malefica. Ian Aranill, membro dell’antica famiglia dei Varliedàrto, gli Uccisori di Draghi, è l’unico che può impedire alle orde degli Algenti di portare morte e distruzione nelle terre civilizzate dell’Erondár.

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"Prima della creazione della Gilda dei Cartografi e della classificazione generale dei rilevamenti topografici da parte della dinastia imperiale erondariana, la realizzazione delle mappe geografiche era affidata ai commerci dei mercanti, ai rilievi dei corpi militari e alle note di semplici viaggiatori che registravano nei loro diari di viaggio luoghi e percorsi, spesso con approssimazioni tali da rendere quelle mappe di scarsa utilità". Le mappe contenute nell'Atlante di Dragonero, invece, sono di altissima qualità e di estrema utilità per tutti i fan del personaggio creato da Luca Enoch e Stefano Vietti.

Dragonero - Minaccia all'Impero

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Giunti a Vàlhendàrt, la “città del potere”, capitale dell’impero erondariano, per assistere allo “Sposalizio Celeste” – l’evento astronomico che segna l’inizio del nuovo anno – Dragonero, Gmor e Sera sventano un attentato contro il principe ereditario. Questo incidente segna l’inizio di una torbida vicenda di cospirazioni, intrighi e omicidi, tutta interna al Palazzo Imperiale. Ma la ricerca dei complici e dei mandanti dell’attentato, condurrà Ian, con il sostegno della sorella Myrva e del mago Alben, dalle stanze del palazzo fino negli abissi dell’Inframondo, un regno di oscurità e di magia arcana, dove è facile perdersi per sempre!

Dragonero - Oltre i confini dell'Impero

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Ian Aranill viene coinvolto dalla cancelleria imperiale in una missione segreta, che presto si rivela essere una trappola! L'ultimo dei Varliedarto si troverà costretto ad affrontare un lungo viaggio che dalle montagne innevate del Margondar lo condurrà nei deserti del "paese vuoto", passando per le pericolose foreste bel Suprendàr. Un viaggio che si trasforma presto in una fuga! Dragonero si ritroverà a lottare per sopravvivere, braccato a ogni istante da misteriosi sicari, fino alla meta finale... A completare il volume, una serie di contenuti extra dedicati all'universo fantasy di Dragonero.

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