Panini Comics continua la riproposizione de L'Eternauta, capolavoro delle historietas e opera fondamentale del fumetto mondiale, in previsione dell'arrivo della serie live action su Netflix con L'Eternauta Parte Seconda in cui Héctor German Oesterheld è affiancato da Francisco Solano López ai disegni.
Di che cosa parla L'Eternauta Parte Seconda
Nel pieno del tumultuoso clima politico argentino degli anni 60 che vide l'ascesa al potere dei generali, Oesterheld aveva prodotto nel 1969 un vero e proprio remake de L'Eternauta con le matite sperimentali di Alberto Breccia e che si focalizzava maggiormente sui temi politici dell'opera originale. Questo remake venne chiuso in fretta e furia, l'autore infatti si era unito al movimento dei Montoneros e il suo impegno politico era diventato attivo. Quando la situazione precipitò, nel 1975 Oesterheld decise di riprendere il suo personaggio insieme a Francisco Solano Lopez per con L'Eternauta Parte Seconda il cui ultimo capitolo sarà pubblicato nel 1978 con lo stesso Oesterheld desaparecido già da un anno.
L'Eternauta Parte Seconda è a tutti gli effetti un sequel diretto de L'Eternauta. Dopo lo sconvolgente finale dell'opera originale, ora il German Oesterheld scrittore di fumetti diventa protagonista e narratore diretto delle vicende finendo scaraventato insieme a Juan Salvo - l'Eternauta appunto - nel futuro di una Terra desolata e dominata dai Loro e in cui l'umanità vive nel terrore regredita senza tecnologia.
Nel tentativo di salvarsi e scongiurare la tragedia tornando indietro nel tempo, Juan Salvo decide di guidare una rivolta contro la disumana dominazione aliena che sfrutta gli umani, fra le altre cose, come carburante. Salvo e Oesterheld si infiltrano nella base dei Loro scoprendo che vittime (umani) e carnefici (alieni) sono entrambi intrappolati in una realtà che non era quella auspicata.
Un sequel cupo e rabbioso
L'Eternauta Parte Seconda è un sequel cupo e rabbioso. Partendo nuovamente da una ispirazione classica (La Macchina del Tempo di H.G. Wells), Oesterheld realizza una storia che sin dalle prime pagine è drammatica: la Terra è una landa desolata e l'umanità è regredita.
Si tratta di una lettura spigolosa e senza orpelli che in più di una occasione sembra voler mettere in secondo piano il plot e concentrarsi invece sui sottotesti politici e sociali e che tratteggia ruvidamente i personaggi così come il Juan Salvo ora protagonista algido e tutt'altro che empatico,
Oesterheld non sembra nutrire grossa fiducia nel futuro, la spirale che intravede è pessimistica ma non può rinunciare a spronare le coscienze: lotta ad oltranza contro le forze antidemocratiche - rappresentati ancora una volta dai Loro - e riorganizzazione di una società che premi le compentenze e le capacità di ognuno - riprendendo un po' di quel socialismo nazionalista di matrice peronista.
Quello che sorprende, oltre il finale che ricalca ancora una volta il racconto ammonitore così come faceva l'opera originale, è il twist che apre i terzo atto del racconto. Anche i Mano e i Loro sono rimasti prigionieri di una realtà ben lontana dalle loro aspettative. Una chiara allegoria di quella che era la situazione dell'Argentina di quegli anni.
La forma è imprescindibile dal contenuto
Soffermandosi su un primo livello di lettura, dal punto di vista formale, L'Eternauta Parte Seconda è del tutto simile a L'Eternauta. Tuttavia è evidente come l'autore non avesse "tempo" per iperboli come nell'opera originale e infatti descrizioni e passaggi più onirico-psichedelici sono ridotti al minimo.
In questo senso vi è un forte contrasto fra azione e reazione che passa dalla scelta di diventare direttamente protagonista della vicenda, un narratore attivo e omodiegetico che passa dalla mera cronaca dei fatti ad una fase di impegno diretto e concreto.
Francisco Solano López, che terminerà di disegnare L'Eternauta Parte Seconda esule in Spagna, accompagna questa visione con figure arcigne e imperscrutabili sullo sfondo di paesaggi brulli e privi di vita. Il passaggio dall'orizzontalità dell'opera originale alla verticalità tipica dei comics giova al disegnatore che gioca molto bene con ritmo e alternanza di inquadrature e campi. Anche il tratteggio e gli inchiostri sono più ponderati e usati in maniera molto più espressiva ed efficace a seconda dei contesti - basti vedere le lunghe e drammatiche sequenze della fuga di Juan Salvo e Oesterheld e la conseguente battaglia a tutto campo.
Commento
Voto di Cpop
80Pro
- il taglio asciutto e "politico" della narrazione
- il contributo redazionale iniziale è stringato ma puntuale e contestualizza bene L'Eternauta Parte Seconda...
Contro
- il plot è volutamente minimale e non nasconde la sua ispirazione
- ...ma è comunque necessario aver letto L'Eternauta per compredere pienamente questo sequel
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