Le Havre, recensione: un classico da riscoprire

È in atto una sfida presso il porto di Le Havre, nel nord della Francia: chi sarà il mercante che accumulerà maggiori ricchezze?

Immagine di Le Havre, recensione: un classico da riscoprire
Autore: Roberto Richero ,
Gioco
5' 41''

Le Havre è uno dei titoli storici del pluripremiato autore Uwe Rosenberg: lanciato sul mercato nel 2008, vince nel 2009 l’International Gamers Award, vede uscire un’espansione nel 2010 e una versione per due giocatori nel 2012. Oggi Le Havre è ancora considerato un caposaldo del genere ed è disponibile in una nuova “edizione completa” che contiene sia l’espansione del 2010, sia diverse carte promozionali uscite negli anni.

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Ad alto livello

Il titolo del gioco è preso dalla città di Le Havre, in Francia: posta sull’estuario della Senna e affacciata sul canale della Manica, è uno dei porti più importanti del paese. I giocatori interpretano mercanti dell’epoca industriale che, attraverso l’acquisto e la vendita di merci, edifici e navi, cercano di diventare i più ricchi della città.

Ogni mercante non dovrà solo fare i conti con acquisti e vendite: dovrà anche sfamare le persone che lavorano per lui, trovare energia per le fabbriche, chiedere prestiti per poter avviare specifici e lucrosi commerci (ripagando questi debiti prima che diventino troppo onerosi).

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Questioni di tempo

Le Havre è un gioco estremamente impegnativo, soprattutto in termini di tempo: le partite possono infatti superare tranquillamente le tre ore di gioco.

La sfida si svolge in un numero predeterminato di turni, scelto prima di cominciare: questa decisione è molto importante perché ha significativi impatti sulla durata del gioco. Una partita di tre giocatori dura ben centottanta minuti in versione standard e “solo” centoventi in versione breve. Il consiglio è cominciare con un gruppo ristretto di persone (tre, al massimo quattro) e scegliere l’opzione “partita breve”.

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Meccaniche semplici

Uno degli elementi distintivi di Le Havre sono le meccaniche semplicissime: a ogni turno un giocatore deve compiere un’azione obbligatoria che serve a generare risorse sul tabellone, quindi deve scegliere se raccogliere risorse o usare un edificio; il turno è terminato. Ha inoltre la possibilità di acquistare e vendere edifici e navi, richiedere ed estinguere prestiti: queste azioni possono essere eseguite senza alcun limite in un qualsiasi momento del turno.

La capacità di combinare le azioni singole con le azioni illimitate è fondamentale per creare un motore che crei ricchezza e quindi porti alla vittoria.

Opzioni complesse

La complessità del gioco deriva essenzialmente dal numero di opzioni disponibili ai giocatori: al di là dell’acquisto e vendita di edifici e navi, il gioco mette a disposizione ben nove diverse risorse (considerando anche il denaro), alcune delle quali accessibili direttamente, altre invece che possono essere prodotte esclusivamente attraverso l’uso di specifici edifici. Esistono trentatré edifici standard e ottantadue edifici speciali (ma solo sei sono usati in ogni partita): mano a mano che questi fabbricati vengono costruiti, le opzioni a disposizione dei giocatori aumentano enormemente.

Una caratteristica distintiva di Le Havre è che i giocatori possono usare anche gli edifici costruiti e posseduti da altri, anche se questo potrebbe comportare un costo da pagare al proprietario: questa opzione rende ancora più complessa la valutazione sulla giusta azione da perseguire.

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Preparazione del gioco

Il bilanciamento del gioco è evidentemente un elemento che stava molto a cuore dell’autore: i quasi venti passaggi necessari per la preparazione del tabellone, infatti, sono caratterizzati da una serie di regole, scritte tipicamente sui dorsi delle carte, che variano a seconda del numero di giocatori e del tipo di partita (breve o completa). Questo complesso codice di colori e simboli (padroneggiabile dopo un paio di preparazioni) permette di costruire partite equilibrate sia in funzione del numero di giocatori, sia per evitare i fattori dipendenti dal “caso”, come ad esempio la presenza di edifici troppo complessi o costosi nei primi turni di gioco.

Longevità

Il gioco presenta una longevità sicuramente altissima, dovuta alla quantità di materiale combinata con la definizione di elementi casuali per il setting iniziale delle partite. Le azioni di rifornimento delle provviste sono sette e quindi prevedono più di cinquemila combinazioni diverse; a queste si sommano le distribuzioni delle trentatré carte degli edifici standard e la scelta dei sei edifici speciali (su ottantadue). Non c’è pericolo di incorrere in due partite anche solo simili fra di loro.

Una nuova vecchia edizione

L’ultima edizione di Le Havre è edita da Asmodee e si differenzia dalle precedenti esclusivamente per il bundle di carte messe a disposizione nella scatola: il gioco infatti non ha subito alcuna revisione negli ultimi anni (a parte le correzioni di errori o l’aggiunta di chiarimenti nel regolamento) e quindi ripropone la grafica e la componentistica originali.

Sono però finalmente presenti per la prima volta in un’unica soluzione tutte le carte: sia l’espansione Le Grand Hameau, sia tutte le carte promo e bonus pubblicate negli anni; queste ultime in particolare non sono reperibili se non sul mercato del collezionismo e non erano mai state disponibili in italiano.

Conclusioni

Le Havre è un gioco solido e complesso che lancia una sfida difficile da affrontare ai giocatori. Le prime partite sono caratterizzate dalla sensazione di non aver sfruttato appieno il proprio turno e dallo spaesamento di fronte a tutte le opzioni possibili. Un po’ alla volta si prende confidenza e non solo il gioco diventa più divertente, ma anche molto più lineare e veloce. La versione completa del gioco (con espansione e carte promozionali) è l’opportunità perfetta per chiunque ami questo genere di giochi e ancora non aveva Le Havre sui propri scaffali.

Materiali

Le Havre è un gioco ricchissimo: centosessanta carte e quattrocentoventi segnalini non esauriscono infatti l’ammontare di materiale presente nella confezione. Le carte sono di media qualità, il cartone è spesso e ben fustellato e i segnalini di legno sono semplici ma funzionali.

Quello che sicuramente oggi spicca è la grafica, sia dal punto di vista delle illustrazioni, sia dal punto di vista dell’impaginazione del regolamento e delle scelte di icone e simboli: il gioco ha tredici anni e li dimostra tutti.

Gioco indicato per

Le Havre è un must per tutti gli appassionati di giochi altamente complessi, dove la gestione delle risorse e la costruzioni di edifici la fanno da padrone. I meccanismi un po’ antiquati e la grafica retrò non dovrebbero spaventare giocatori hard core che vanno oltre questi aspetti ma cercano pane (duro) per i loro denti cerebrali.

Contenuto

  • 1 tabellone
  • 5 dischi persona
  • 5 indicatori nave
  • 7 tessere provviste
  • 16 segnalini produzione cibo
  • 1 tessera primo giocatore
  • 420 segnalini risorse
  • 160 carte
  • 1 Regolamento
  • 1 Appendice al regolamento

Scheda

Autore: Uwe Rosenberg
Editore: Asmodee Italia
Giocatori: 1-5
Età: 12+
Durata: 100-200 min

Prodotto Consigliato
Le Havre - Edizione Completa

Le Havre - Edizione Completa

Nuova edizione edita da Asmodee di Le Havre, intramontabile classico di Uwe Rosenberg.

Commento

Voto di Cpop

80
Le Havre è un grande classico: è sufficiente una partita per capire perché ancora oggi, a distanza di quindici anni, sia ancora considerato un ottimo gioco. Regole semplici fanno da contraltare a complessità e profondità decisamente elevate, creando un connubio stimolante. Un must per gli appassionati di giochi di gestione di risorse, sicuramente risente di una progettazione datata e di una grafica oramai “fuori corso”.

Pro

  • ricco di opzioni
  • complesso

Contro

  • grafica da rinnovare
  • meccaniche di gioco datate
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