L'esorcista del Papa vuole essere il nuovo Codice Da Vinci

Leggi la recensione di L'esorcista del Papa per scoprire perché ricorda certi film cospirazionisti basati sui romanzi di Dan Brown.

Autore: Elisa Giudici ,

Riesco a visualizzarlo lì in sala Dan Brown, lo scrittore da milioni di copie per Il codice Da Vinci e Angeli e Demoni. Una saga di romanzi bestseller con protagonista Robert Langdon da cui sono stati tratti due film con protagonista Tom Hanks di notevole successo.

Me lo immagino Dan Brown seduto in sala che guarda L'esorcista del Papa di Julius Avery con protagonista Russell Crowe e pensa: “mannaggia, questo è il tipo di film con cui potevo fare qualche altro milioncino”.

Se quindi amate “storie vere” vaticane tramutate in horror che trasformano sordide vicende della Curia in un guazzabuglio di possessioni demoniache, preparatevi e gioite. Con L’esorcista del Papa perché è arrivato il film giusto per voi in sala.

L’esorcista del Papa, come da previsioni e da trailer, è discretamente tremendo, ma questo non fermerà chi è alla ricerca proprio di questo tipo di film. Anzi: se amate questo genere di scult, ve lo consiglio vivamente.

La trama di L'esorcista del Papa

Sony
L'esorcista del Papa

Sulla carta L’esorcista del Papa è l’ennesimo film tratto da una storia vera. La pellicola infatti vorrebbe sintetizzare i due romanzi autobiografici Un esorcista racconta e Nuovi racconti di un esorcista di padre Gabriele Amorth, esorcista vaticano morto nel 2016 e famoso per aver affrontato numerosi casi di possessione demoniaca.

Chi ha discreta memoria ricorderà che Amorth è stato anche una figura pubblica e mediatica in Italia. Negli anni infatti ha rilasciato numerose interviste sul suo lavoro da esorcista, ripiene di dichiarazioni infelicissime e controverse su molte tematiche, tra cui l’omosessualità.

Per fortuna degli statunitensi, che di padre Amorth sanno poco e niente, l’australiano Russell Crowe è del tutto credibile dei panni di un prete italiano con un passato nella Resistenza che se ne va in giro a scacciare il Maligno a colpi di caffè doppio espresso.

In questo film, che non nasconde le sue ambizioni di franchise, padre Gabriele Amorth dovrà vedersela con un demone che ha posseduto un bambino di nome Henry. La famiglia del ragazzino ha ereditato un’antichissima abbazia da ristrutturare in Spagna, che nasconde (ovviamente) inquietanti presenze demoniache e segreti scomodi del Vaticano.

Perché vedere L'esorcista del Papa

Sony
L'esorcista del Papa

Perché ci sono spettatori che amano questo tipo di sparate roboanti hollywoodiane su cosa sia e come funzioni il Vaticano. Questi film hanno creato una sorta di dimensione parallela alla nostra in cui il Cristanesimo è la culla del complottismo mondiale.

L’esorcista del Papa non è un film né particolarmente realistico né particolarmente spaventoso: in questo senso, è un horror poco riuscito. Come anticipato, non si pone come erede del celebre L’esorcista, horror cult che terrorizzò un’intera generazione nel 1973.

Somiglia piuttosto a un romanzo di Dan Brown, con un carismatico, affascinante, ironico prete detective protagonista che lotta contro il Maligno e contro i suoi demoni interiori. L’unica cosa di cui un film del genere ha bisogno è un attore abbastanza carismatico da riuscire a tenere su tutta la baracca, pronunciando battute al limite del ridicolo (spesso oltre) senza perdere affabilità e carisma.

Russell Crowe è l’uomo giusto al posto giusto, pronto a scacciare i demoni di questo film e a farci dimenticare un po’ di quanto sia mal scritto. Il suo Gabriele Amorth non c’entra davvero nulla con quello realmente esistito, ma vedrei volentieri un sequel ugualmente tremendo.

A patto ovviamente che Russell Crowe torni a muoversi per l’Europa in Vespa, bevendo whiskey dalla sua fiaschetta per rimanere pimpante tra un rituale da esorcista e l’altro.

Per il pubblico italiano poi c’è una chicca aggiuntiva: aspettate di vedere Franco Nero nelle vesti papali e capirete.

L’immagine di copertina di questo articolo è tratta da L'esorcista del Papa di Sony Pictures.

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Commento

Voto di Cpop

48
È tremendo come era facile immaginare che fosse, ma nel suo essere scult riesce ad essere godibilissimo, anche grazie al carisma di Russell Crowe.

Pro

  • Russell Crowe in Vespa è una visione
  • Esageratissimo e orgoglioso di esserlo
  • Farà la gioia degli amanti delle cospirazioni vaticane

Contro

  • Non fa mai veramente paura
  • Supera spesso i limiti del ridicolo
  • Russell Crowe fa padre Amorth, che altro?
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