Mantis, recensione: arcobaleni e vendette

Dagli autori di Explodin Kittens nasce Mantis: un gioco di carte colorato pieno di arcobaleni, ma anche un gioco spietato basato sulla vendetta.

Immagine di Mantis, recensione: arcobaleni e vendette
Autore: Roberto Richero ,
Gioco
3' 50''

I creatori di Exploding Kittens negli anni ci hanno abituato a molti assurdi giochi da tavolo: party game dove le folli idee dell’autore The Oatmeal (al secolo Matthew Inman) prendevano vita in maniera del tutto inaspettata.

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Oramai tantissimi anni fa The Oatmeal uscì con un delirante fumetto/blog sul suo sito, dove spiegava perché lo stomatopoda (in inglese Mantis Shrimp) fosse il suo nuovo animale preferito. Oggi gli autori dei più venduti giochi legati alle idee di Inman riprendono quell’idea e la trasformano in un gioco semplice, colorato e spietato (proprio come lo stomatopoda): Mantis.

Un ricordo di infanzia

La meccanica di base del gioco è molto semplice; ad ogni turno si deve pescare dal mazzo una carta, avendo però cura di annunciare prima che azione intende intraprendere: “fare punti” o “rubare carte”. Nel primo caso si aggiunge la carta alla propria riserva (visibile a tutti), nel secondo la si aggiunge a quella di un avversario.

Se si aggiunge la carta alla propria riserva e si hanno già carte di quel colore, tutte diventano punti vittoria e saranno rimosse dalla riserva. Se invece si aggiunge la carta alla riserva dell’avversario, allora si deve controllare che carte sono già presenti: se non ce ne sono di quel colore, non succede niente, avete solo aiutato l’avversario ad avere una riserva più ampia. Se invece ve ne sono già, allora le prendete tutte e le aggiungete alla vostra riserva (ma non diventano ancora punti).

I più attenti avranno certamente notato l’assonanza della meccanica con quella del rubamazzetto, celeberrimo gioco che andava per la maggiore fra i bambini non ancora pronti per i giochi di carte più complessi.

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Un pochino (ma solo un pochino) di strategia

Mantis ha un solo elemento di strategia: fornire indicazioni probabilistiche sul colore della carta che si sta per pescare. Ogni carta riporta infatti sul dorso tre strisce che rappresentano i possibili colori che la faccia potrebbe avere. La scelta di quale azione attuare (fare punti o rubare carte) può essere quindi calibrata in base alle probabilità statistiche che l’azione abbia successo.

Il gioco rimane ad ogni buon conto basato essenzialmente sulla componente fortuna, che ha un ruolo estremamente importante nell’andamento della partita.

Variante per due giocatori

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Il regolamento presenta una variante per le partite a due giocatori: quando infatti si rubano le carte con successo, si ha diritto immediatamente ad un turno di gioco aggiuntivo. Inoltre è aumentato il numero di punti necessari per decretare la fine della partita.

Conclusioni

Mantis è un gioco che convince e coinvolge. La velocità delle partite aiuta a spezzare il ritmo del gioco, che rischia di diventare un po’ monotono, soprattutto in partite a due giocatori. L’interazione fra i giocatori, con sberleffi e minacce di inaudite vendette, scalda l’atmosfera e distoglie l’attenzione dalla semplicità delle meccaniche di gioco. Mantis si presenta quindi come un buon party game, leggero, spensierato e veloce, un’ottima scelta per chi è alla ricerca di un gioco di questo genere.

Materiali

Gli unici materiali presenti nel gioco sono le centocinque carte di gioco (oltre al regolamento): la grafica è curata e le carte, in formato standard, di cartoncino di media qualità. La scatola presenta delle sagome in cartone che tengono ferme le carte, dimostrando una certa cura per i dettagli. Peccato che l’uso delle bustine di protezione renda lo spazio non sufficiente.

Tutte le illustrazioni sono caratterizzate non solo dal colore, ma anche da un tema, richiamato da un’icona specifica: gli stomatopoda rossi sono pirati e hanno due ossa incrociate come simbolo, i viola golosi mangioni hanno come icona una torta… Questa scelta rende il gioco fruibile  anche per chi ha problemi nel riconoscimento dei colori.

Una scelta interessante fatta dagli autori è quella di presentare il regolamento anche con un video tutorial, invitando anzi a non leggere nemmeno il libretto allegato.

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Gioco indicato per

Mantis è il prototipo di party game: non è quindi indicato a chiunque cerchi un gioco che necessiti di studiare strategie e fare complessi ragionamenti. E’ perfetto per tutti gli appassionati di giochi semplici, basati su una interazione continua e spietata fra i giocatori, senza impegno di tempo o di troppa materia grigia.

Contenuto

  • 105 carte
  • 1 Regolamento

Scheda

Autore: Ken Gruhl, Jeremy Posner
Editore: Asmodee Italia
Giocatori: 2-6
Età: 7+
Durata: 10 min

Prodotto Consigliato
Mantis

Mantis

Dai creatori di exploding Kittens, uno spietato e colorato gioco di carte a base di arcobaleni e vendette.

Commento

Voto di Cpop

75
Mantis ha tutte le caratteristiche per essere un Party Game di successo: illustrazioni divertenti e colorate, meccanica semplice, durata delle partite molto contenuta, forte e spietata interazione fra i partecipanti. Soffre ovviamente anche di tutti i classici difetti di genere: alto impatto della componente fortuna, longevità molto limitata, strategicità minima. È quindi un ottimo prodotto per chi cerca il prototipo del Party Game per serate divertenti. Unica avvertenza: attenzioni ai giocatori vendicativi.

Pro

  • semplice
  • veloce
  • illustrazioni divertenti

Contro

  • longevità limitata
  • fattore fortuna
  • -
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