Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno, recensione: spettacolo puro

Leggi la recensione del film Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno con Tom Cruise che riprende la parte di Ethan Hunt.

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Negli ultimi quattro decenni, Tom Cruise ha trasformato Mission: Impossible in una delle più grandi saghe cinematografiche d'azione di tutti i tempi. Un franchise che ha costantemente alzato l'asticella non solo dei suoi film ma di tutti i blockbuster moderni, mettendo in atto nuove situazioni incredibilmente spettacolari ma altrettanto pericolose per Tom Cruise e il comparto stuntman di Mission: Impossible.

Dopo un inizio intrigante con al timone registi come Brian De Palma, John Woo, J.J. Abrams e Brad Bird, Cruise ha trovato il suo partner ideale in Christopher McQuarrie, che dirige (e scrive) questa serie dal 2015 con Mission: Impossible - Rogue Nation

Il settimo capitolo di questa saga, Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno, arriva cinque anni dopo i quasi 800 milioni di dollari di incasso dell'ultimo film, Mission: Impossible - Fallout, che è stato pensato come sintesi di tutto ciò che lo ha preceduto e, a livello produttivo, come punto più alto di ciò che questa serie potrebbe essere. Dopo un simile successo, Dead Reckoning - Parte uno era atteso al varco con grandi aspettative. Queste, ve lo anticipo già, non sono state affatto deluse, soprattutto se si considerano le recenti delusioni relative a film di altrettanti franchise longevi come Indiana Jones e il Quadrante del Destino e Fast and Furious 10 aka Fast X.

Di cosa parla Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno

Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno segna l'inizio dell'addio di Tom Cruise come protagonista di questa serie, e prepara il terreno per chi potrebbe seguirne le orme, diventando così un punto di partenza per i nuovi spettatori del franchise.

La trama di Dead Reckoning - Parte uno vede Ethan Hunt e l'IMF (ovvero la società di spie addetta alle missioni impossibili) impegnati nella ricerca di un'intelligenza artificiale senziente chiamata Entità che, se controllata, conferirebbe al suo proprietario il potere di dominare il mondo intero. Tuttavia, questo nemico, che può essere ovunque in qualsiasi momento, è diverso da tutto ciò che Hunt e il suo team hanno mai affrontato. Di fatto l'Entità è un avversario invisibile, che però è rappresentata da un vecchio nemico di Hunt ovvero Gabriel (interpretato da Esai Morales), con cui condivide un passato drammatico.

Per fermare Entità, la missione di Hunt consiste nel trovare due chiavi che, una volta combinate, permettono di controllare questa intelligenza artificiale senziente. La missione però inizia con Hunt che non ha tutti i pezzi del puzzle (sarebbe troppo facile) e deve riuscire a capire quali forze ci sono in gioco, cosa aprono quelle chiavi e sopratutto dove si trova questo l'oggetto da aprire.

In questa parte uno, Ethan Hunt ovviamente non viene a capo di tutto ma la sceneggiatura si può apprezzare perché, al contrario di quasi tutti i film che hanno in programma una seconda parte, offre comunque un finale degno. Rimangono dei punti interrogativi, è ovvio, ma almeno Hunt completa in maniera definita un percorso (non vi anticipo nulla).

L'intelligenza artificiale come nemico porta la saga di Mission: Impossible al limite con la fantascienza, ricordando le trame di film come Terminator e Avengers: Age of Ultron. In questo senso l'avventura con Tom Cruise prova a modernizzarsi e a seguire un tema molto caldo come quello dell'intelligenza artificiale. La difficoltà di Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno sta nel mantenere lo spettatore ancorato alla realtà e a possibili scenari futuri legati alla IA.

Complessità narrativa e azione

Paramount Pictures
Ethan Hunt corre a Venezia
Ethan Hunt a Venezia

Il "puzzle", a cui ho fatto riferimento nel descrivervi la trama del film, è molto ben strutturato a livello narrativo. Come in un videogame, si tratta di una serie di livelli che il protagonista deve superare per giungere al successivo e poi al boss finale. È raro vedere nei blockbuster moderni questo tipo di struttura così complessa e al contempo così ben raccontata. Spesso le trame sono solo dei pretesti per mettere insieme le scene d'azione e i muscoli del protagonista, in Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno invece le scene d'azione sono al servizio della storia e non nascono mai per caso.

Proprio per questo, Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno è un film che va seguito e che ha bisogno di attenzioni. Doppi e tripli tradimenti, inganni di ogni tipo e dialoghi ben scritti necessitano la massima attenzione e questo, purtroppo, potrebbe scoraggiare il pubblico più giovane che è abituato a distrarsi spesso, anche al cinema.

Per sottolineare ancora questa peculiarità di Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno, è importante tenere presente che Mission: Impossible si è sempre basato sulla tensione delle sue scene d'azione, in cui Tom Cruise esegue acrobazie incredibili per il divertimento del pubblico. Tuttavia, Dead Reckoning - Parte uno riesce a rendere questa tensione ancora più efficace anche al di fuori delle spettacolari sequenze d'azione. Ad esempio, la scena in aeroporto nella prima parte del film riesce a introdurre nuovi personaggi mentre Hunt insegue e viene inseguito, e in tutto ciò i personaggi di Luther e Benji vivono un'esperienza parallela ma collegata a quella di Hunt. 

Un'altra scena fantastica, realizzata con maestra da McQuarrie, è quella sul treno, che mostra inganni e cambiamenti di alleanza all'interno del convoglio mentre Ethan Hunt deve fare i conti con più fazioni e con un treno fuori controllo.

Nonostante i suoi 163 minuti il film raramente si prende un respiro per il classico "spiegone", risulta tutto sempre in movimento e il divertimento dello spettatore ne beneficia.

Vecchi e nuovi personaggi

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Ethan Hunt e i suoi agenti
Ethan Hunt e i suoi agenti

In questa missione impossibile, Hunt è nuovamente affiancato da Luther (Ving Rhames) e Benji (Simon Pegg), e il suo cammino si incrocia nuovamente con quello di Ilsa Faust (Rebecca Ferguson). Hunt incontra per la prima volta anche Grace (Hayley Atwell), una ladra che lo intralcia più volte. Dead Reckoning - Parte uno vede anche il ritorno di Eugene Kittridge (Henry Czerny), che non compariva nella serie da Mission: Impossible, ovvero il primo film, e presenta Paris (Pom Klementieff), che dà la caccia a Ethan per conto di Gabriel, insieme a Jasper (Shea Whigham) e Degas (Greg Tarzan Davis), che stanno cercando Ethan per motivi diversi.

La sceneggiatura di McQuarrie e Jendersen eccelle anche nel mescolare i personaggi preferiti dai fan con i nuovi. Ci sono tutti i momenti comici tra Ethan, Benji e Luther, ma anche un nuovo cast che lascia intuire che il futuro del franchise ha sicuramente del potenziale.

Particolarmente sugli scudi è Pom Klementieff (Mantis ne I Guardiani della Galassia) nei panni di Paris, che sembra quasi un personaggio di Quentin Tarantino che si diverte a essere malvagio. Shea Whigham (apprezzatissimo nella serie TV Boardwalk Empire - L'impero del crimine) è anche un'aggiunta eccellente al cast: è un agente in cerca di Ethan Hunt. Tuttavia, è Hayley Atwell (nota per essere l'agente Carter del Marvel Cinematic Universe) nel ruolo di Grace a lasciare il segno più profondo, perché sembra che possa essere il futuro di questo franchise, e Dead Reckoning - Parte uno fa un ottimo lavoro nel mostrare che questa serie sarebbe in buone mani con lei al timone. È un talento, davvero brava nelle scene d'azione e dimostra un'ottima espressività.

Il ritorno di Henry Czerny nei panni di Eugene Kittridge sarà apprezzatissimo dai fan di vecchia data. Questo personaggio ha dato l'opportunità al regista Christopher McQuarrie di omaggiare Brian De Palma riproponendo le tipiche inquadrature del primo film che De Palma dedicava ai dialoghi tra Hunt e Kittridge.

Purtroppo è Gabriel interpretato da Esai Morales, che viene presentato come il principale antagonista nella vita di Hunt, a non essere particolarmente interessante come villain. Lui opera per mano dell'Entità ma molti aspetti del suo personaggio sono ancora da svelare. Come personaggio non sembra particolarmente forte o astuto.

Tra i personaggi, manca probabilmente una figura come quella di Henry Cavill in Mission: Impossible - Fallout ovvero di un avversario fisicamente insormontabile per Ethan Hunt.

Le location

Come consuetudine della saga, anche Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno mostra diverse location in giro per il mondo e soprattutto in Europa con Roma e Venezia protagoniste e alcune bellissime città della Norvegia. Ma si è girato anche ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, e ovviamente nel Regno Unito.

La produzione è stata capace di sfruttare le location per scene d'azione importanti, come quella tra le strade di Roma (capitale sfruttata molto meglio che in Fast X) e come quella ambientata in un vicolo strettissimo di Venezia, dove lottano in tre.

Dalle strette strade italiane ai grandi paesaggi norvegesi, Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno riesce a offrire in maniera spettacolare sia situazioni claustrofobiche che di ampio respiro.

Conclusione

Dead Reckoning - Parte uno è un film divertente e indubbiamente è uno dei migliori film d'azione dell'estate. Questo si presenta come il primo capitolo di un addio a Tom Cruise come protagonista della serie e allo stesso tempo prepara il terreno per il futuro del franchise.

Il film offre ancora una volta spettacolari sequenze d'azione da godere sul grande schermo e introduce nuovi personaggi che potrebbero portare avanti la serie in modo promettente. Sebbene sembrasse davvero difficile superare Fallout, Dead Reckoning - Parte uno dimostra che Mission: Impossible ha ancora molto da offrire e resta uno dei franchise d'azione più apprezzati del panorama cinematografico.

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Commento

Voto di Cpop

80
Le incredibili scene d'azione e la maestria con cui è scritta la sceneggiatura rendono Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte 1 uno dei migliori film dell'estate cinematografica 2023. Imperdibile al cinema.

Pro

  • Scene spettacolari
  • Tom Cruise in grande forma
  • Regia di Christopher McQuarrie
  • Continuità narrativa con i film precedenti
  • Cast ottimamente scelto

Contro

  • Il villain umano Gabriel poco incisivo
  • Manca un cattivo
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