"La gente decide di amare o di odiare per piccoli dettagli che nota casualmente." In questo periodo è racchiuso il senso più profondo di Momentum, opera di Park Ji-Yeon edita da Panini Comics per l'etichetta Planet Manhwa (affiancando Planet Manga). Nell'attimo in cui capiamo se qualcosa ci piace o no, se l'amiamo oppure no, sono raccolte linee che si intrecciano e poi si sciolgono. Un solo momento è tutto.
Momentum è un Boy's Love intenso, maturo, che nel raccontare tre storie differenti vuole fermare lo spazio e il tempo, come una fotografia o un'inquadratura, creando momenti di intimità tra il lettore e i personaggi, tutti parte dello stesso mondo.
Di cosa parla Momentum 1?
Il primo volume di Momentum comincia presentando al lettore due giovani uomini dello spettacolo: due attori che dovranno girare un film insieme, nel ruolo di due partner. Dal mondo del cinema, si passa a quello della fotografia: un triangolo complesso, fatto di sentimenti avvelenati. Infine ritorna la settima arte: una storia dove l'attrazione non ha età.
Momentum è un manhwa antologico composto da tre racconti, ciascuno dei quali vede protagonisti differenti. Qualche figura fa da collante, in modo da ambientare le tre storie nel medesimo universo narrativo.
La scelta di collocare questi intensi amori nel mondo del cinema e della fotografia è cruciale per assorbire l'intera essenza dell'opera. L'elemento chiave è il frame, che congela il momento, permettendo così di concentrarsi su quei dettagli nient'affatto casuali, lasciando per un attimo tutto ciò che è lì, da qualche parte, ma che non è visibile al suo interno. Poniamo nuovamente attenzione alla citazione più inicisiva di Momentum 1:
La gente decide di amare o di odiare per piccoli dettagli che nota casualmente.
Ed è proprio attraverso di essi che il lettore sceglie di immergersi o meno nell'opera stessa.
Momentum si concentra sul qui ed ora, ignorando la necessità di focalizzarsi su tutto ciò che esiste lontano da un focus preciso. Così sparisce l'esigenza di raccontare un background, di andare a ritroso, o di portare il lettore a immaginare cosa ci sarà dopo. Tutto sta nel concentrarsi su quello che l'artista vuole incorniciare; tanto basta per entrare nel vivo della storia e godersi il momento narrato, quello scorcio di esistenza in grado di comunicare gli attimi più intensi e significativi che i personaggi vivono.
Grossomodo, le tre storie di per sé non spiccano moltissimo a livello di trama, ma poggiano su una carica introspettiva tanto forte da poter guardare oltre. I sentimenti sono trasmessi con delicatezza e con passione allo stesso tempo, colpendo il lettore dall'animo sensibile, colui che ha bisogno di affacciarsi sulla finestra di qualcun altro per cercare le emozioni dentro di sé.
Particolare è la scelta di rappresentare una storia di passione tra due personaggi con grande differenza d'età, concentrandosi non tanto sul gap generazionale, bensì sul desiderio sessuale di una persona di mezza età, magari anche con un aspetto esteriore che non segue gli standard del vasto mondo dei BL, slegandosi così da qualsiasi stereotipo possibile.
Momentum 1: lo stile e il volume
I personaggi di Momentum 1 prendono forma entro linee scure, spesse e nette, con volti candidi e occhi sornioni, pieni di parole. Il loro design è decisamente fuori dal comune nel panorama dei manhwa, così come la stessa scelta di non ambientare le storie nell'inflazionata Seoul, bensì oltre i confini sudcoreani.
Lo stile dell'artista prevede poche campiture di colore che accompagnano il bianco e nero, con una prevalenza delle tinte primarie a più gradazioni (giallo, rosso e blu). A dialoghi fitti, Park Ji-Yeon preferisce immagini in grado di parlare da sole, talvolta essenziali e per questo ancora più forti, apparentemente pensate come elementi di uno storyboard cinematografico (seppur non con la medesima quadratura).
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Il volume di Planet Manhwa è un corposo tomo di 448 pagine, brossurato fresato, con una spiccata qualità di stampa (su carta lucida) che rende piena giustizia alle tavole, essendo queste, come detto, parzialmente a colori. Viene da sé che il primo volume di Momemtum abbia un pezzo proporzionatamente elevato, anche se questo potrebbe essere un po' scoraggiante per l'acquisto dei numeri successivi.
Di fatto, c'è da dire che Momentum 1 è un'antologia in grado di funzionare anche da sola. Sostanzialmente, potrebbe tranquillamente vivere come volume unico. Dai successivi c'è sicuramente da aspettarsi nuovi personaggi e nuove dinamiche, forse con figure che faranno ancora una volta da gancio.
Questo sottile filo rosso, però, è abbastanza per stimolare la curiosità al punto da affrontare un altro importante acquisto? Probabilmente un banale senso di completezza potrebbe sovrastare la genuina voglia di proseguire la lettura con quella spinta che, di norma, dovrebbe legare più volumi della stessa opera e che qui manca.
Commento
Voto di Cpop
80Pro
- Il concetto di frame dentro e fuori l'opera è una chiave di lettura interessante
- Stile grafico particolare ed elegante
- Carica introspettiva forte, anche se...
Contro
- ...Le trame dei singoli racconti non spiccano molto in quanto tali
- Il primo volume non spinge alla lettura dei successivi
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