Uno dei tratti più affascinanti dell’universo narrativo di Star Wars (composto da una lunga serie di film e serie TV) risiede nella sua ampiezza narrativa e creativa, palese sia nel volume 1 che nel 2 della serie televisiva antologica Visions, che partendo dalla storia narrata nei film originali (usciti in sala dal 1977 in poi) ha sviluppato un universo incredibilmente vasto capace di spaziare tra i generi e con tanti personaggi diversi.
In occasione dello Star Wars Day (la festa dedicata al franchise fissata per il 4 maggio) sul servizio streaming Disney Plus si può trovare la seconda stagione (o meglio, il secondo volume) della serie animata Visions.
Alla classica narrazione tipica di Guerre Stellari, Visions Volume 2 aggiunge un tocco artistico fuori dal comune, che fa della libertà espressiva e dell’amore per il mondo di Guerre Stellari un marchio di fabbrica e un elemento imprescindibile, fondendolo a uno sperimentalismo formale che osa sempre di più nell’ambito dell’animazione.
Questa seconda stagione, infatti, rispetto al primo capitolo di Visions coinvolge più studi d’animazione provenienti da diverse parti del mondo. Ciò permette di avere ovviamente, oltre a una maggiore originalità, una serie inedita di approcci animati alla storia del franchise.
I 9 cortometraggi che compongono Star Wars Visions Vol. 2 non soltanto cercano di raccontare qualcosa di nuovo, ma lo fanno partendo da stili e identità artistiche ben distinti, provenienti da posti come: l’Irlanda, il Regno Unito, la Corea del Sud, la Francia, l’India, il Giappone, il Sudafrica, la Spagna e il Cile. Questo agglomerato culturale valorizza, più che in passato, il materiale trattato, vivacizzandolo in un insieme di voci che, pur partendo dal contesto di Star Wars, veicolano una serie di riflessioni, messaggi e insegnamenti ben oltre il contesto in cui compaiono.
Di cosa parla Star Wars Visions Volume 2
Come nella stagione precedente, anche Star Wars Visions Volume 2 si pone come serie animata e antologica composta da un insieme di cortometraggi, che mirano a offrire alcuni frammenti dell’universo narrativo in gioco. Queste storie hanno la particolarità di comprendere al meglio alcuni aspetti celati del franchise, lontano dai crucci della trama principale, e per incuriosire su eventi che solitamente non vengono menzionati da nessun’altra parte. Attenzione però, perché si tratta sempre di storie non canoniche o comunque lontanissime dagli eventi centrali visti nei film e nelle serie TV che si muovono in questo senso.
La parola chiave di Visions 2 è una: sperimentazione. Questa arriva a toccare più elementi
presenti in ogni cortometraggio, proponendo storie inaspettate e uno stile che varia continuamente passando dalle tecniche di animazione tradizionali, alla CGI (computer grafica), all’espressionismo più astratto, fino a coinvolgere anche la claymation e la stop-motion. Oltre a tutto ciò ci sono alcune storie brevi che si muovo continuamente nel tempo e nello spazio, senza preoccuparsi di specificare le proprie coordinate, e offrendo agli appassionati stralci sia riconoscibili che del tutto inediti, senza mai coinvolgere i protagonisti più celebri della saga, ma cercando di parlare di altro con un linguaggio comunque riconoscibile ai fan più accaniti.
Volti e svolte del tutto nuovi, quindi, pronti non soltanto a narrare momenti e storie mai viste prima, ma anche a riflettere sui grandi conflitti, che da sempre animano l’universo di Star Wars.
Visions Volume 2 punta i riflettori della via della luce e dell’oscurità sui percorsi di altri protagonisti spinti a lottare o a riflettere sulla natura della vita, sul rapporto con se stessi e con il prossimo e sulle leggi di una galassia che si regge su un equilibrio sempre precario.
Perché guardare Star Wars Visions Volume 2
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Portate in giro insieme a voi la vostra musica preferita grazie a questi bellissimi airpod wireless, che potete riporre nel comodo case che farà felici i fan di Star Wars grazie al disegno di uno Stormtrooper!Per quanto riguarda Star Wars Visions Volume 2 è importante sottolineare il suo impatto dal punto di vista tematico.
I cortometraggi animati che compongono questa seconda stagione, oltre a raccontare alcuni episodi, anche lontani fra loro, nella galassia lontana lontana, cercano anche d’instaurare una sorta di dialogo segreto e più diretto con gli spettatori davanti allo schermo. Questo che cosa significa? Semplice, che il materiale trattato, oltre a dipingere alcuni contesti specifici all’interno di un mondo di fantasia, attinge anche dalla realtà (dalle sue ingiustizie e incoerenze), applicando un filtro critico che va ben oltre quello che avviene sullo schermo.
La critica di determinati atteggiamenti, e la messa a nudo dello spettro umano se posto in specifiche situazioni, sono uno dei valori aggiunti di questa seconda parte che non si limita a raccontare e a sperimentare con l’arte ma, in alcuni momenti, la bagna con una serie di spunti riflessivi che rompono lo schermo.
È come se un alone molto più oscuro rispetto al passato pervadesse il Volume 2, mettendo in gioco una serie di sviluppi che abbandonano i ruoli tradizionali dell’eroe (o personaggio solitario) che si erge contro il male (i Sith), in favore di narrazioni più sfaccettate. Queste arrivano a toccare moltissimi elementi cardine della vita di tutti i giorni parlando, ad esempio: dei rapporti con la propria famiglia, della voglia di emergere e salvarsi a discapito di tutto, della manipolazione dei poteri forti pronti a negare le ingiustizie quotidiane, della violenza psicologica e fisica di una società che non guarda in faccia nessuno, del dolore crudele che si prova a perdere qualcuno durante una guerra senza senso, e così via…
Rispetto alla prima stagione, Star Wars Visions Volume 2 pare quindi più matura proprio grazie a una serie di ragionamenti che arricchiscono il suo percorso di volta in volta con momenti e racconti che lasciano il segno senza il bisogno di sfruttare troppo gli stereotipi d’azione (scontri con le spade laser e la forza) che da sempre rendono questa saga epica.
Conclusioni: uno stile che si muove continuamente
Dal punto di vista dello stile Star Wars Visions Volume 2 sperimenta tantissimo proprio come in passato. Differentemente dal volume precedente in questo caso gli episodi cercano quasi tutti di avere una propria identità artistica distaccata, pur mantenendo dei tratti in comune di storia in storia.
Si resta meravigliati dall'alternanza di genere e di fattura degli episodi: da uno estremamente astratto ed espressionista, a uno più intimista, che non ha bisogno di troppi dettagli estetici per descrivere il proprio ragionamento narrativo.
La colonna sonora in alcuni casi non si limita a cingere e valorizzare quanto avviene su schermo. Ma diventa un elemento strettamente connesso con la trama che interagisce direttamente con gli eventi e gli spettatori che guardano in modo diegetico.
Sempre nello stile, inoltre, è facile notare tantissimi elementi tipici di Star Wars, che qui ritornano per narrare storie e racconti inediti, dimostrando ancora una volta le infinite possibilità di un mondo che ha sicuramente ancora molto da dire e sperimentare sotto tantissimi aspetti diversi.
Star Wars Visions Volume 2, quindi, riconferma l'alto valore di questo progetto animato, ampliandone ulteriormente le possibilità espressive in un viaggio affascinante sotto tanti punti di vista differenti.
Una perla immancabile per gli appassionati e per gli amanti dell’animazione in tutte le sue forme.
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Direttamente dal videogioco Star Wars Jedi: Fallen Order ecco il droide BD-1 in versione LEGO, snodabile in testa e gambe oltre che capace di riprodurre le sue adorabili espressioni!Commento
Voto di Cpop
90Pro
- Livello di sperimentazione massimo
- Storie atipiche e sorprendenti per Star Wars
Contro
- Alcuni episodi sono troppo brevi: le tematiche avrebbero bisogno di più tempo
- Per alcuni i temi trattati potrebbero essere angoscianti
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