Tár, recensione: standing ovation per Cate Blanchett

Autore: Elisa Giudici ,

Tár è un grande film che viene superato in qualità solo dalla performance stellare della sua protagonista, Cate Blanchett. Candidato agli Oscar 2023 con menzioni di splicco come miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior film (qui tutte le nomination agli Oscar 2023), il film di Todd Field segna un grande ritorno per il suo realizzatore, che aveva realizzato la sua ultima regia ben 16 anni fa.

Field ha raccontato di aver pensato al personaggio fittizio di questa direttrice d’orchestra per un decennio, esplorandone la storia e i misteri nella propria mente, senza mai mettere nulla su carta, senza nemmeno pensare una storia vera e propria. Dopo aver imparato a conoscerla, durante la pandemia, ha scritto in tre settimane il copione, con un solo volto in mente: quello di Cate Blanchett.

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L’attrice australiana non ha certo bisogno di dimostrare il suo talento: due Oscar e una fama globale tra addetti ai lavori e spettatori avvalorano il suo status di attrice generazionale, il cui nome simboleggerà quest’epoca di cinema. Tár per lei è una rara sfida: un ruolo in grado di metterla alla prova oltre quanto già dimostrato. Ha saputo superarsi in una delle migliori uscite della settimana al cinema, probabilmente dell’intera annata. In questa recensione vi spiegherò perché Tár è un film davvero da non perdere.

Di cosa parla Tár

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Quella di Lydia Tár è una storia fittizia che sembra reale, tanto è dettagliato e ben ricostruito il mondo in cui si muove. La protagonista del film è una direttrice d’orchestra, un maestro di fama internazionale. Lydia è la direttrice d’orchestra della filarmonica di Berlino, uno dei podi più prestigiosi al mondo.

Sposata con la prima violino, amorevole madre di una bimba adottiva, Lydia è celebrata, osannata ma anche osservata insistentemente da qualcuno nell’ombra. All’apice del successo, quando è vicina a completare una serie di registrazioni dal vivo di Sinfonie di Mahler a cui lavora da anni, Lydia Tár viene travolta da uno scandalo. Una sua studentessa è morta e il sui suicidio sembra collegato al suo rapporto con lei.

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Si aprono delle falle nella “versione ufficiale” della vita di Lydia e scopriamo pian piano una possibile verità su chi sia veramente, fino al memorabile finale di Tár e della sua storia.

Cate Blanchett è da vedere in Tár

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Tár è un film strepitoso, anche se molto lungo e abbastanza impegnativo da seguire. La regia, il montaggio e la sceneggiatura lavorano di concerto per regalare una pellicola che sembra quasi un biopic, ma qua e là assume i toni del thriller.

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Non entrate in sala aspettandovi tutte le risposte. Todd Field lascia volutamente molti passaggi del film aperti a una lettura dello spettatore. Tra gli aspettati più affascinanti della pellicola c’è proprio il constatare quanto le interpretazioni della storia e del finale di Tár divergano da spettatore a spettatore.

D’altronde il punto è proprio quello: non darci risposte, ma mostrarci la complessità incredibile di un personaggio femminile che sfugge a ogni tentativo di descriverlo. Lydia riassume tanti opposti e li fa coesistere: è una bugiarda manipolatrice, ma è anche un vero talento spesso scavalcato da persone incompetenti ma ben connesse. È sicuramente una carnefice, sia in ambito lavorativo che affettivo, eppure è spesso vittima.

Cate Blanchett è incredibile proprio per questo: riesce a incarnare queste contraddizioni e a farle vivere tutte assieme in un personaggio che ha il suo preciso “tempo interiore”, diverso da quello del resto del mondo. Lydia è un personaggio potente, carismatico, ma che non manca di una certa ironia di fondo. Blanchett la cattura alla perfezione, insieme alla grande solitudine di quella che sembra una cattiva, ma forse, in fondo è anche e soprattutto un’antieroina tragica.

L’immagine di copertina di questo articolo è presa da TÁR di Universal.

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Commento

cpop.it

90

Un grandissimo film condotto con sicurezza da un’attrice strepitosa in quella che è la sua miglior interpretazione di carriera: da vedere.

Pro

  • Regia e montaggio di altissimo livello
  • Una Cate Blanchett da storia del cinema
  • Un cast di contorno all’altezza di Blanchett

Contro

  • È un film d’autore: non piacerà a chi non ama il genere
  • Molto lungo
  • Risulta frustrante per chi vuole risposte certe
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