Yomi no Tsugai 1, recensione: inevitabile sguardo al passato

Per tutti i fan di Fullmetal Alchemist, questo è un grande momento. Tra le novità di Planet Manga di luglio 2023, spicca il nome di Hiromu Arakawa, che attira a sé i cuori dei più nostalgici fan dei fratelli Elric. Grazie a Planet Manga di Panini è giunto in Italia il primo volume dell'ultima opera della geniale mangaka: lo shonen Yomi no Tsugai.

Dopo Fullmetal Alchemist Ultimate Deluxe Edition e il volume speciale dedicato al ventesimo anniversario del manga, forse pochi si sarebbero aspettati un'ulteriore novità che portasse il nome dell'autrice. Yomi no Tsugai, pubblicato in Giappone a partire dal 2021, è disponibile in tutte le fumetterie dal 13 luglio, nella sua versione Early Access. Il debutto ufficiale della versione Regular è destinato al giorno 27 luglio 2023. Sarà inoltre possibile acquistare una Bundle con una Variant di Yomi no Tsugai e una ristampa del primo volume di Fullmetal Alchemist.

La prima impressione nell'approcciarsi a Yomi no Tsugai 1 è quella di un piccolo déjà vu. Come vedrete, il manga segna, per certi versi, una sorta di ritorno al passato, mostrando sin dalla copertina un richiamo alla celebre opera di Arakawa. Riuscirà questa novità di Planet Manga a colpire davvero il pubblico e a far valere la propria identità?

Di cosa parla Yomi no Tsugai 1?

Yuru è un giovane cacciatore e vive in un remoto villaggio di montagna. Ha una sorella gemella, Asa, imprigionata da tempo per ragioni ignote. Un giorno il villaggio subisce un attacco da un gruppo di uomini che, finora, erano conosciuti come "draghi".

Questi stanno cercando proprio Yuru. Mentre il protagonista fa una scoperta sconvolgente sull'identità della sorella, apprende per la prima volta l'esistenza degli Tsugai.

Hiromu Arakawa, a proposito del nuovo manga, ha dichiarato quanto segue:

In questa mia nuova serie avranno un grandissimo ruolo tutta una serie di cose che avevo accumulato non sapendo quando le avrei usate, ma che nel dubbio avevo conservato. Ecco perché non riesco mai a buttare via niente...

In effetti è stata una vera fortuna aver conservato del prezioso materiale. Non è una facile impresa prendere vecchie idee e dare loro una linea o un "senso" con il senno di poi. Se il timore era quello di assistere ad un esperimento azzardato, i primi capitoli sono già pronti a rassicurare ogni lettore.

Il primo volume di Yomi no Tsugai, composto da 4 capitoli, decide di non perdere affatto tempo prezioso. La prima manciata di pagine è subito un tumulto d'azione, a tratti brutale ma mai cruda o disturbante. La confusione evidente di Yuru, nelle scoperte che rompono il suo equilibrio, è la medesima del lettore quando prende coscienza del primo significativo colpo di scena. Egli si ritrova subito catapultato in una marea di segreti e rivelazioni, proprio come il protagonista. L'effetto sorpresa è sempre intatto, e tutti capitoli scorrono velocemente, divorando la curiosità.

Yomi no Tsugai, in quanto shonen, è destinato perlopiù a un giovane pubblico, in cui combattimenti con arco e freccia si mescolano con lotte tra poteri sovrannaturali. L'opera, infatti, è di genere fantasy: esseri umani convivono con yokai e altre creature ultraterrene legate alla mitologia giapponese.

Yomi no Tsugai e il doppio

In Yomi no Tsugai ricorre il tema del doppio. Il titolo può essere tradotto letteralmente come "Coppia degli Inferi". Nel manga, infatti, gli Tsugai sono spiriti, che vengono anche chiamati "esseri in coppia", mentre il termine "Yomi" indica il regno dei morti descritto nella mitologia shintoista. Gli Tsugai sono qui delle creature sia opposte sia complementari, come la Destra e la Sinistra.

L'intero manga si basa sulla presenza di numerose dicotomie. Yuru e Asa, in primis, sono gemelli legati l'uno al giorno e l'altra alla notte. Questa contrapposizione si riflette persino nel loro aspetto esteriore, secondo lo stereotipo dei capelli dorati come il sole e i capelli neri come l'oscurità. La stessa ambientazione conta su una coesistenza per contrapposizione. In questa sede è bene non svelarla per non rovinare la sorpresa, ma vi basti sapere che due realtà molto lontane da loro rappresentano il principale dualismo dell'opera.

Perché leggere Yomi no Tsugai 1?

Dopo Fullmetal Alchemist, l'autrice si è dedicata a varie opere diverse tra loro. Per alcuni potrebbe risultare addirittura strano o buffo pensare che proprio Arakawa sia anche la mente e la penna che si cela dietro Silver Spoon (2011), uno slice of life sentimentale ambientato nell'era contemporanea. A un occhio poco attento, il manga appena citato potrebbe sembrare estraneo a ciò che invece l'ha resa così nota al pubblico internazionale. In realtà non c'è nulla di più consono ad una personalità come quella della geniale mangaka.

La particolarità dell'artista, in effetti, è proprio la capacità di volare da un tenore narrativo all'altro, viaggiando per diversi mondi, uniti da uno stile unico e inconfondibile. Non bisogna mai dimenticare che proprio Fullmetal Alchemist, un'opera intrisa di drammaticità, magia e orrore, è anche terreno fertile per un umorismo leggero, una commedia sempre pronta a strappare un largo sorriso.

Anche Yomi no Tsugai decide di ripercorrere questa linea "ibrida", dimostrando che un'opera sul soprannaturale, tanto vicina all'horror, può concedersi momenti di genuina ilarità senza perdere credibilità né spessore. I dialoghi, finora, sanno essere incisivi nei momenti di maggiore pathos, buffi quando la vicenda vuole prendere un po' di respiro.

Questa commistione di generi e di umori è ben visibile attraverso il disegno, che alterna tavole più solenni a simpatiche vignette in cui a fare da veicolo di comunicazione sono soprattutto i volti dei personaggi con le loro espressioni goffe. 

Con Yomi no Tsugai si parla di ritorno ai vecchi tempi. Lo stile grafico di Arakawa è una costante, così come alcuni personaggi che spesso ricordano volti già noti: non solo nell'aspetto esteriore, ma anche nella caratterizzazione psicologica. Sarebbe quasi folle non associare subito Yuru ai protagonisti di Fullmetal Alchemist (in particolare Edward se si considera il "caratterino").

Siccome Yomi no Tsugai, nel suo stile, assorbe gran parte del fascino già incontrato in diverse opere precedenti - si pensi anche alle sue illustrazioni per Hero Tales - Le cronache di Hagun di Jin-Zhou Huan - il timore è quello di vivere questo manga come "l'ombra di ciò che è stato". Anche se si tratta di un racconto differente e ricco di elementi innovativi, il confronto purtroppo è inevitabile e difficilissimo da reggere.

Per poter godere appieno della qualità di Yomi no Tsugai entrano in gioco la disponibilità del lettore ad accogliere tutto ciò che il manga può davvero offrire. L'ultima opera di Arakawa permette davvero di affacciarsi su un mondo nuovo, diverso, legato alla tradizione feudale nipponica, alla mitologia e non solo.

Il primo volume, per il momento, riesce a offrire al pubblico di lettori una premessa interessante, a tratti pronta a seguire le orme di uno shonen classico e già visto proprio in Arakawa. Al tempo stesso Yomi no Tsugai sembra essere anche in grado di stupire con le sue piccole peculiarità.