Ahsoka, anteprima: che la Forza ci salvi da Thrawn

Ahsoka: la nuova serie di Star Wars riporta in scena la Jedi di Rosario Dawson, dipingendo una galassia in attesa di assistere al ritorno di Thrawn

Immagine di Ahsoka, anteprima: che la Forza ci salvi da Thrawn
Autore: Manuel Enrico ,

E se a dover risollevare le sorti di uno dei franchise più amati dal pubblico fosse uno dei volti più rivoluzionari? Dopo le debacle al cinema con l’ultima trilogia e la cocente delusione di Obi-Wan Kenobi, potrebbe essere proprio Ahsoka, nuova serie ambientata nella galassia lontana lontana in arrivo su Disney Plus, a ridare agli appassionati della saga quell’ultima speranza di cui si sente tanta necessità. Dopo il grande exploit di The Mandalorian, la cui terza stagione ha iniziato a mostrare una lieve fatica, e il radicale cambio di impostazione di Andor, Star Wars ha mostrato di essere nuovamente alla ricerca di un nuovo equilibrio. E questa necessitò potrebbe esser colmata proprio dall’avventura della ex padawan di Anakin Skywalker.

Attendevamo con ansia il ritorno della Furbetta, dopo la sua apparizione in The Mandalorian. Nella seconda stagione delle avventure di Din Djarin, nell’episodio La Jedi, era stato palesato come Ahsoka non avesse concluso la propria avventura in Star Wars con Rebels. Personaggio particolarmente ai fan, e ancora di più al suo creatore Dave Filoni, la Jedi togruta aveva rappresentato una diversa visione del ruolo dell’eroe all’interno della saga.

Ahsoka, su Disney Plus inizia la caccia a Thrawn

Capace di mostrare irriverenza ma al contempo fedeltà all’Ordine e ai suoi dettami, Ahsoka è stata vittima della cecità dei Jedi e della loro apparente mancanza di giudizio durante gli ultimi anni della Repubblica, in concomitanza con la Guerra dei Cloni, un momento di crisi che, come visto nelle ultime stagioni di Clone Wars, aveva portato Ahsoka ad allontanarsi dall’ordine.

LucasFilm
Sabine
Ashoka

La sua successiva apparizione in Rebels come elemento fondante della Ribellione, con tanto di nuovo incontro con il suo vecchio maestro ora divenuto Darth Vader, aveva riacceso l’amore dei fan, nuovamente galvanizzato dall’introduzione in live action di Ahsoka. Tutta questa passione per la togruta, unita alla mai troppo delusione per il trattamento riservato ad Obi-Wan, ha portato ad avere in ugual modo timori e speranza per Ahsoka.

A sostenere la speranza è stata l’anteprima dei primi due episodi di Ahsoka, che arriverà su Disney Plus il prossimo 23 agosto. Ambientato dopo la caduta dell’Impero e nei primi anni della Nuova Repubblica, Ahsoka vede la Jedi all’inseguimento dell’ammiraglio Thrawn, scopo che aveva palesato anche in La Jedi. A tal fine, la vediamo seguire una pista che la conduce a trovare una strana mappa di difficile interpretazione, che la costringe, su consiglia dell’amica Hera Syndulla, a rivolgersi alla sua ex padawan: Sabine Wren.

Momento tutt’altro che semplice, culmine di un rapporto fragile che ora, per cause di forza maggiore, deve essere rinsaldato, nella speranza che Ahsoka e Sabine possano sia fermare i piani di Thrawn quanto ritrovare una persona cara a entrambe: Ezra Bridger.

Memori di come le recenti produzioni seriali di Disney Plus abbiano mostrato di saper deludere nonostante promettenti inizi, dopo l’anteprima dei primi due episodi di Ahsoka è impossibile non concedersi un tenue ottimismo: la sensazione finale è che forse LucasFilm e Disney abbiano imparato dai precedenti errori, dando vita a una serie che possa riportare il franchise ad alti livelli.

L’attenzione sulla cura dei personaggi e la loro linearità con l’evoluzione vissuta nella continuity del Canon è palpabile. Se da un lato Filoni evita la trappola di dialoghi pretestuosi che mascherano recap forzosi, dall’altro è ammirevole l’intento di volere creare una sinergia narrativa della saga che si fonda su un gioco di easter egg contenuti e funzionali e una tensione emotiva tra i personaggi finemente costruita.

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Ahsoka
Ashoka

Sicuramente più familiare per i cultori di Clone Wars e Rebels, il rapporto tra Ahsoka e Sabine è l’elemento cardine di questi primi due episodi, e, possiamo speculare, dell’intera serie. Ahsoka vive la sua missione come un’ossessione, affrontando tutto con piglio severo e a tratti scostante, lontana anni luce dal carattere vivace e aperto che aveva contraddistinto il suo esordio nel franchise. Segno di un rispetto nei confronti di una figura non banale, ma coinvolta in momenti particolarmente segnanti che ne hanno forgiato il carattere. Un tratto caratteriale portato magnificamente su schermo da Rosario Dawson, la cui recitazione composta e minimal è essenziale per trasmettere la forza interiore d Ahsoka.

Soprattutto, se rapportata a un ambiente sociale in cui la vittoria della Ribellione non è segno di automatico trionfo. Come abbiamo visto anche nel coevo The Mandalorian, nella galassia si nascondono simpatizzanti imperiali che attendono solo l’occasione di vendicarsi contro la Repubblica. Contrariamente alla facile morale della Trilogia Classica, puerilmente bicromatica, Ahsoka mostra una maggior consapevolezza della componente umana, non sempre in chiave positiva. Il risultato sono dialoghi spesso venati di amarezza e calati in situazioni credibili, dove la presenza dei villain non è macchiettistica ma coerentemente sviluppata all’interno di un ordine sociale che mostra più ombre che luci.

Ahsoka, la nuova speranza per la serialità di Star Wars

Maestro e Apprendista e Lavoro e fatica sono identificativi di una galassia che fatica a ritrovare un proprio equilibrio, eco di una difficoltà interiore anche dei personaggi. Ahsoka in particolare sembra oramai un’anima raminga priva di legami e volontariamente isolatasi dai volti amici, mossa da una solitaria ossessione. Una scelta di vita che traspare dalla sua postura rigida, dalle frasi ruvide con cui si rivolge alle persone a lei vicine, lasciando al contempo emergere una sensazione di rimpianto, consapevolezza di scelte errate e a cui, forse scopriremo, vorrebbe porre rimedio.

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Ahsoka
Ashoka

Oltre a questo ricco scenario emotivo, i primi due episodi di Ahsoka testimoniano l’impegno nel ritrarre l’universo di Star Wars. Ambientazioni familiari rese con dovizia di particolari, con un buon impiego di effetti speciali, che ci offrono scenari credibili e in linea con l’immaginario dell’universo di Star Wars.

Senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, non si può negare ad Ahsoka la volontà di ricucire un rapporto difficile con il fandom. Sin dalle prime scene, dove ritorna un tratto distintivo della saga a lungo dimenticato, sino al certosino intreccio di trama e riferimenti che non punta allo sterile fanservice ma ricorda allo spettatore l’essenza della grande avventura di Star Wars. Più adulta e disincantata, ma sempre calata al meglio all’interno della galassia lontana lontana.

Commento

Voto di Cpop

85
Senza lasciarsi andare a facili entusiasmi, non si può negare ad Ahsoka la volontà di ricucire un rapporto difficile con il fandom. Sin dalle prime scene, dove ritorna un tratto distintivo della saga a lungo dimenticato, sino al certosino intreccio di trama e riferimenti che non punta allo sterile fanservice ma ricorda allo spettatore l’essenza della grande avventura di Star Wars. Più adulta e disincantata, ma sempre calata al meglio all’interno della galassia lontana lontana.

Pro

  • Rosario Dawson è un'Ahsoka perfetta
  • Rispetto della continuity
  • Cura realizzativa apprezzabile
  • Buone premesse per l'evoluzione della serie

Contro

  • Troppo radicata nella continuity per gli spettatori casual
  • -
  • -
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