Otto film e altri in sviluppo, cortometraggi, serie TV, fumetti, romanzi, videogiochi e merchandising di ogni genere. La saga di Alien, nata al cinema nel 1979, è una delle colonne portanti della storia del cinema di fantascienza e della cultura pop in generale: se, nell'immaginario collettivo, gli oceani sono dominati dallo squalo di Steven Spielberg, lo spazio teme lo Xenomorfo di Ridley Scott.
Uno dei film più rappresentativi della saga, nonché uno dei più amati dai fan, è Aliens - Scontro finale del 1986, scritto e diretto da James Cameron. Questo film rappresenta uno dei rari casi in cui, in qualità di sequel, viene considerato all'altezza dell'originale, se non migliore. James Cameron riesce a realizzare qualcosa di completamente nuovo rispetto al primo capitolo, riuscendo a cambiare genere (dal thriller/horror si passa al genere action) e a invertite i ruoli di prede e cacciatori armando la protagonista Ripley (interpretata da Sigourney Weaver), rimanendo sempre negli spazi claustrofobici tipici di Alien.
Aliens - Scontro finale, curiosità sul film
Prima delle riprese
- Considerando il successo di Alien nel 1979, il sequel è uscito con un incredibile ritardo di 7 anni. Il motivo di ciò sembra dovuto a una disputa tra i produttori e la casa di distribuzione (rappresentata da 20th Century Fox), per la suddivisione dei profitti relativi al primo lungometraggio della saga: i produttori reclamavano più soldi dal successo di Alien ma 20th Century Fox non era d'accordo. Così, dopo anni di discussioni tra avvocati, le due parti giunsero a un compromesso, che prevedeva - da parte di 20th Century Fox - il via libera per un sequel di Alien, a patto di non suddividere ulteriormente i proventi del primo film. Dopo l'uscita di Aliens - Scontro finale, i finanziatori, con l'aggiunta di James Cameron e Gale Anne Hurd, citarono nuovamente 20th Century Fox, accusandola di essere ricorsa a una "contabilità creativa" pur di non pagare i produttori come previsto
- A Hollywood non mancano mai storie di destini incrociati interessanti da raccontare, una di queste riguarda la sceneggiatura di Aliens - Scontro finale scritta da James Cameron. Si narra, infatti, che il primo script di Cameron non piacque ai dirigenti 20th Century Fox e che, nel frattempo, le riprese di Terminator con Arnold Schwarzenegger erano state rimandate di 9 mesi per permettere all'attore di girare il sequel di Conan il barbaro (1982). Questo lasso di tempo permise a Cameron di dedicarsi interamente al lavoro sulla sceneggiatura di Aliens - Scontro finale, ottenendo - dopo il successo di Terminator del 1984 - l'ok per realizzare il sequel del film di Ridley Scott
- Prima delle riprese, gli attori che interpretano i Colonial Marines si sono addestrati con veri Marines. A questi non si sono uniti, per altri impegni, Sigourney Weaver (che interpreta Ripley), William Hope (il Tenente S. Gorman) e Paul Reiser (Carter J. Burke)
- Sigourney Weaver era contraria al fatto che il suo personaggio usasse delle armi nel film. James Cameron, così dice il regista nel commento al film registrato su DVD, portò l'attrice in un poligono di tiro, per mostrarle quanto potesse essere divertente usare le armi
- Negli anni '80, Sigourney Weaver (protagonista anche di Ghostbusters nel 1984) era diventata una star di Hollywood e grazie all'aiuto di James Cameron, che dichiarò di non voler fare il film senza di lei, ottenne un compenso di 1 milione di dollari per essere la protagonista di Aliens - Scontro finale. Per il primo capitolo, Weaver, aveva ricevuto "soltanto" 35 mila dollari, mentre le è andata decisamente meglio con i sequel, incassando 4 milioni di dollari per Alien³ e 11 milioni di dollari per Alien - La clonazione
- James Cameron ha affrontato un grosso problema cercando di conquistare la fiducia e il rispetto della troupe britannica. Molti di essi avevano lavorato ad Alien ed erano molto fedeli a Ridley Scott. Per cercare di convincerli che aveva il talento e le capacità per il lavoro, Cameron ha organizzato una proiezione di Terminator per la troupe sul set. Tuttavia, la maggior parte dei lavoratori ha ignorato l'invito e non si è preoccupata di presentarsi
Sul set
- Tutta la melma e la bava aliena del film non sono altro che KY Jelly, un lubricante intimo
- La spaventosa nave abbandonata di Aliens - Scontro finale è la stessa del primo film. Ma questa non era stata conservata negli studi 20th Century Fox, bensì da un collezionista di nome Bob Burns
- Il film è stato girato negli storici Pinewood Studios inglesi, dove la troupe faceva turni anche di 14 ore. Alcuni dei lavoratori si lamentavano di ciò e, tra tutti, il primo aiuto regista si prese gioco di James Cameron chiamandolo "governatore" (in senso dispreggiativo) e guardandolo in maniera storta, così si fece licenziare
- Il compositore James Horner aveva pianificato di scrivere la colonna sonora del film in 6 settimane ma scoprì successivamente di averne a disposizione solo 3, dovette così lavorare anche la notte. Inoltre, quando Horner giunse in Inghilterra per lavorare, lo studio di registrazione che gli era stato fornito era obsoleto, non attrezzato per gestire i sintetizzatori che voleva usare. Horner definì l'esperienza "un incubo". Alla fine, però, il compositore ottenne una nomination ai Premi Oscar per il suo lavoro
- Come la maggior parte dei film, il film non è stato girato in sequenza nell'ordine in cui lo si vede. Ma per un maggiore realismo, James Cameron ha girato la scena in cui si vedono per la prima volta i Colonial Marines per ultimo, in modo tale che il cast conoscesse i colleghi e, ovviamente, i loro personaggi
- Il conto alla rovescia di 15 minuti alla fine del film è davvero di 15 minuti. Normalmente, nei film i countdown non avvengono in linea con il tempo che scorre realmente ma James Cameron, da perfezionista qual è, ha voluto che quei 15 minuti fossero reali
- Il budget permetteva alla produzione di costruire solo 6 capsule dell'ipersonno (ognuna di queste è costata 4.300 dollari). Il posizionamento intelligente di alcuni specchi le ha fatte diventare 12
- La produzione era così in ritardo per l'uscita in sala, che il film non ebbe nessun test screening
- Sulaco (il nome della nave in Aliens - Scontro finale) è il nome della città nel romanzo di Joseph Conrad, dal titolo Nostromo
Il dopo Aliens - Scontro finale
- Carrie Henn (nel film interpreta Rebecca "Newt" Jorden) aveva nove anni e viveva con la sua famiglia in una base aerea degli Stati Uniti in Inghilterra, quando gli agenti del casting l'hanno trovata e ingaggiata. La bambina ha amato l'esperienza del set, è rimasta amica di Sigourney Weaver in seguito, è stata invitata alla premiere di Alien 3 (anche se non faceva parte del cast) ma non ha mai più recitato. È diventata una insegnante
- James Cameron non è rimasto impressionato dal modo in cui Ray Lovejoy stava montando il film e stava seriamente pensando di licenziarlo e di far ri-editare il lungometraggio da zero da Mark Goldblatt, il montatore di Cameron per Terminator e da Peter Boita, che era già a lavoro su Aliens - Scontro finale per montare le scene dei dialoghi. Dopo aver saputo che il suo lavoro era in pericolo, Lovejoy ha preso tutti i filmati della battaglia finale del film, si è chiuso in una suite di montaggio durante il fine settimana e ha presentato la versione completamente ri-montata a Cameron la settimana successiva. Cameron è stato sufficientemente impressionato da permettere a Lovejoy di rimanere a bordo e supervisionare quello che doveva essere il montaggio finale
- Una parte del set di Aliens - Scontro finale si trovava in una centrale elettrica in disuso, chiamata Acton Lane. In seguito, lo stesso set fu utilizzato da Tim Burton per il film Batman (1989), dove è stata usata come Axis Chemicals, ovvero il posto dove Jack Napier (interpretato da Jack Nicholson) cade dentro un barile pieno di acido, trasformandosi in Joker. Si narra che quando Burton e la troupe arrivarono sul set, trovarono parti dell'alveare alieno
- La nomination per Sigourney Weaver come Miglior attrice agli Academy Award (Premi Oscar) è stata la prima in assoluto per un'attrice in un ruolo in un film d'azione
- Una delle uova aliene utilizzate nel film è ora esposta allo Smithsonian Institute di Washington, D.C.
Le differenze con il romanzo
Alan Dean Foster ha scritto le versioni cartacee dei primi tre film di Alien. Per Aliens - Scontro finale ha lavorato basandosi sulla sceneggiatura di James Cameron, prima ancora che il film fosse finito di girare. Leggendo il romanzo e guardando Aliens - Scontro finale, si possono notare alcune differenze sostanziali:
- Rebecca ha 6 anni nel romanzo, 12 nel film
- Dopo la sentenza al tribunale, Ripley ha un atteggiamento meno risoluto rispetto al film, è depressa e vive - chiaramente traumatizzata dal suo passato - in un appartamento sporco
- Ripley si rende subito conto del fatto che Bishop è un androide
- La famosa scena del trucco con i coltelli di Bishop non è nel libro
- Oltre alla bambina, sul pianeta alieno ci sono diversi coloni vivi
- Ripley spara alla regina aliena subito appena la vede, senza pensarci due volte
- Quando Ripley viene messa alle strette dalla regina, preferisce gettarsi insieme a Rebecca sopra la ringhiera, piuttosto che cadere nelle grinfie della regina
Si ipotizza, quindi, che Cameron abbia cambiato alcuni aspetti del film durante le riprese, quando ormai Foster aveva ultimato il suo lavoro.
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