Boris - La fuoriserie italiana sta per tornare con la sua quarta stagione, a distanza di un decennio dalla sua ultima messa in onda sul piccolo e grande schermo. A tale proposito urge sicuramente un ripasso, non solo su dove si era conclusa la storia, ma anche su tutto quello che in generale è successo nell'arco di tre stagioni e di un film. In questo articolo è presente un riassunto di questi contenuti con i punti principali di ognuno, che può aiutare a fare mente locale per godersi i nuovi episodi senza problemi.
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Boris stagione 1
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La trama di Boris si svolge sul set della fiction Gli occhi del cuore 2, un programma televisivo di nicchia che fatica a decollare. Infatti nonostante la buona volontà del regista René Ferretti, i membri del cast non hanno la stoffa per recitare mentre quelli della troupe hanno poca voglia di lavorare. Nella prima stagione di Boris si entra in confidenza proprio con i personaggi di Boris che vengono introdotti un po' per volta mano a mano che la trama prosegue.
L'arrivo di Alessandro sul set de Gli occhi del cuore
All'inizio la storia viene raccontata attraverso la voce narrante di Alessandro, un nuovo stagista che si appresta a fare il suo ingresso nel mondo dello spettacolo per imparare il mestiere di regista. O almeno è quello che crede, mentre in realtà ciò che si trova davanti non è propriamente come se lo aspettava.
Essendo l'ultimo arrivato, il ragazzo viene da subito impiegato come tuttofare con mansioni di ogni genere, come portare il caffè ai membri della troupe o accogliere eventuali guest star sul set. Un incarico che suo malgrado accetta comunque, in quanto crede che sia solo una gavetta per prendere confidenza con il posto, in attesa di passare al vero e proprio ruolo per cui si è candidato.
Ben presto però Alessandro scopre che quel luogo è tutto tranne che un set televisivo professionale, in quanto niente funziona come dovrebbe visto che quasi nessuno adempie ai propri doveri o lo fa in modo inefficiente; pertanto un nuovo stagista in mezzo al caos più totale è sicuramente l'ultima cosa di cui la troupe ha bisogno, con il risultato che la sua presunta gavetta si prolunga a tempo indeterminato.
I protagonisti de Gli occhi del cuore
Le "star" della fiction sono principalmente due. Corinna Negri, che crede di essere la primadonna e un'attrice di grande talento, mentre il regista Ferretti (e non solo) la reputa una "cagna" proprio per la sua pessima recitazione. E Stanis La Rochelle, un megalomane convinto di essere di un livello superiore a tutti quanti, che pensa di essere insostituibile e colui che porta avanti la baracca. I due colleghi sono sicuramente i protagonisti ma non tanto de Gli occhi del cuore, quanto piuttosto dei continui battibecchi che quotidianamente avvengono sul set e rendono le riprese quasi sempre impossibili.
E il povero René puntualmente è costretto a mandare giù bocconi amari, cercando di mediare i capricci dei due "divi"; in quanto anche se lo farebbe più che volentieri, non può liberarsi di nessuno dei due. Corinna è una raccomandata in quanto è l'amante del dottor Cane, il capo della rete televisiva e di conseguenza questo la rende intoccabile; mentre Stanis, incredibile ma vero, è comunque la punta di diamante della fiction in quanto è il meglio del peggio presente nel cast.
La trama de Gli occhi del cuore
La trama de Gli occhi del cuore è incentrata su Corinna nel ruolo della dottoressa Giulia e Stanis in quello del dottor Giorgio, che tra un caso clinico e un altro finiscono per innamorarsi. Giulia ha avuto in eredità Villa Orchidea dal Conte (personaggio avvolto nel mistero per un certo periodo), il quale però l'ha ingannata e le ha rubato metà del pacchetto azionario. In ogni episodio della fiction viene quasi sempre introdotto un nuovo personaggio che ruota attorno alla storia.
Perché sebbene quest'ultima è principalmente ambientata in un ospedale, Gli occhi del cuore ha anche una componente "thriller" che comprende omicidi, liti per l'eredità e misteri da risolvere. Tra questi vi è l'anello del Conte, un oggetto simbolo che viene menzionato più volte nel corso degli episodi de Gli occhi del cuore, ma che a conti fatti nessuno del cast e della troupe sa bene che cosa sia.
Gli sceneggiatori de Gli occhi del cuore
Questa lacuna avviene per un motivo ben preciso, ovvero a causa degli sceneggiatori, in quanto le tre menti che si celano dietro ai copioni sono ancora più "cani" della stessa Corinna. O forse sono semplicemente più furbi di tutti gli altri. Il perfido trio infatti non ha alcuna voglia di faticare e si è dato una sorta di timeout al termine del quale scatta il "liberi tutti" che segna la fine della loro giornata lavorativa; peccato solo che tale lasso di tempo comprende una manciata di pochi minuti, durante i quali non si può sicuramente stendere un copione.
Ma non è finita qui. Quel poco che scrivono, lo scrivono letteralmente a caso premendo in modo ripetuto i tasti del computer oppure mettendo per iscritto frasi che usano nelle loro conversazioni quotidiane o ancora rubando le battute da altre fiction. Di conseguenza il risultato è quasi sempre un'accozzaglia di concetti senza senso o sconnessi l'uno dall'altro, ma di cui René alla fine non si preoccupa più di tanto; perché per lui l'importante è riuscire a girare il minutaggio giornaliero richiesto dalla produzione, al fine di evitare il licenziamento.
L'arrivo di Nando Martellone sul set
Negli episodi de Gli occhi del cuore 2 recitano diversi personaggi, alcuni occasionali e altri che fanno ritorno in un secondo momento. Uno di questi è Nando Martellone, un comico che diventa famoso per il suo tormentone "bucio de c**o" accompagnato da una sorta di smorfia che solitamente fa divertire il pubblico. La rete decide d'introdurre una linea ironica ne Gli occhi del cuore, ma Martellone viene inserito nel ruolo di un notaio che deve interagire con il dottor Giorgio per questioni burocratiche, dove invece c'è ben poco da ridere. Anche se Nando e Stanis provano a creare un divertente siparietto a tema, il risultato è pessimo e come al solito René è costretto a fare buon viso a cattivo gioco, per evitare di ricominciare tutto da capo per l'ennesima volta.
I problemi sul set de Gli occhi del cuore
Oltre ai fallimenti con il cast, sul set de Gli occhi del cuore ci sono anche avvenimenti di altro genere che finiscono per creare ulteriori problemi, oltre a quelli già esistenti. In un'occasione mentre Renè si trova a Milano impegnato a selezionare attori per uno spot pubblicitario, viene sostituito dal regista Albino Corradi che arriva insieme al suo direttore della fotografia Glauco Benetti. Quest'ultimo quando si presenta in un set dove non è conosciuto, in accordo con Corradi si diverte sempre a fare uno scambio di ruoli e finge di essere lui il regista: il suo arrivo ribalta tutta la situazione dei lavoratori e genera un certo malumore per il suo modo di fare cinico e arrogante, ma alla fine riesce comunque a girare le riprese che erano in programma.
In un'altra circostanza invece, si presenta sul set un grande fan de Gli occhi del cuore di nome Fabio, il quale ha anche creato un sito sulla fiction con tutte le news e gli aggiornamenti in merito. Il ragazzo è disabile e approfitta della sua situazione facendo leva sulla compassione, per cercare di fare tutto quello che vuole; e quando le sue richieste non vengono accolte, accusa la troupe di discriminazione nei suoi confronti. Con il suo modo di fare ossessivo e indisponente, si rivela essere un vero e proprio stalker del cast tanto che alla fine minaccia anche d'intentare una causa, vantandosi di essere il figlio di un Senatore. Quando la troupe scopre che si tratta dei Verdi, che ritengono essere un partito mediocre, viene deriso e buttato fuori dal set una volta per tutte.
Gli intrighi sul set de gli Occhi del cuore
Gli occhi del cuore è anche lo scenario di intrighi amorosi, come la grossa cotta che Alessandro si prende per Arianna, l'assistente alla regia che però è totalmente dedita al lavoro, oppure la tresca che nasce tra Gloria la truccatrice e l'addetto alle luci Augusto Biascica, il quale è già sposato e con figli. Sul set a un certo punto arriva in visita anche Elena, la fidanzata di Alessandro, che viene subito stuzzicata da Stanis che fa il provolone della situazione.
In tutto ciò si aggiungono i "giri loschi" di Duccio il direttore della fotografia, che fa uso costante di cocaina e quando si apparta altrove per assumere la sostanza, dice agli altri che deve andare a "pensare" per poter fare bene il suo lavoro; peccato soltanto che quando non è a "pensare" passa il tempo a dormire e in entrambi i casi di lavoro c'è ben poco.
La fine della prima stagione di Boris
Negli episodi finali della prima stagione di Boris, la troupe riceve una brutta notizia: gli ascolti della fiction sono stati deludenti e la rete decide di chiudere Gli occhi del cuore, con un ultimo episodio in cui tutti i protagonisti devono venir uccisi in un attentato terroristico. Stanis è contrario alla morte del suo personaggio e dopo varie liti, si fa aiutare da alcuni membri della troupe e autofinanzia il suo progetto: decide di girare una scena dove il dottor Giorgio si salva, in quanto si allontana dal luogo dell'esplosione poco prima che questa avvenga.
Dal suo canto anche Corinna non vuole che il suo personaggio venga ucciso e inizia con le sue solite pretese, ma grazie a un'idea di Alessandro viene convinta a lasciare avvolto nel mistero il destino della dottoressa Giulia. Al termine delle riprese giunge la notizia che Gli occhi del cuore ha miracolosamente fatto il boom di ascolti e quindi la cancellazione della fiction viene annullata.
Boris stagione 2
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L'addio di Corinna a Gli occhi del cuore
La seconda stagione di Boris inizia con le riprese dei nuovi episodi de Gli occhi del cuore 2 e in tale frangente, la rete comunica alla troupe che Corinna lascia la serie perché ha ottenuto il ruolo di Madre Teresa di Calcutta in un altro progetto televisivo. Di conseguenza la trama de Gli occhi del cuore deve essere proiettata per far uscire di scena in modo fattibile la dottoressa Giulia, il personaggio interpretato da Corinna, che è anche una delle protagoniste della fiction.
L'escamotage che viene utilizzato, è quello con cui Giorgio e Giulia vanno in Africa a trovare la cugina di quest'ultima, Sofia, per convincerla a prendere il posto della dottoressa a Villa Orchidea. Nel frattempo Giulia viene colta da una sorta di vocazione mistica e si allontana verso l'orizzonte per andare a fare del bene altrove, mentre Sofia infine parte con Giorgio il quale ha uno strano presentimento sul Conte: qualcuno infatti ha provato a uccidere l'uomo, il quale resta gravemente ferito per via dei colpi di pistola subiti; e dopo le cure del caso, al suo risveglio ha perso la memoria e non ricorda nemmeno più se è buono o cattivo.
L'arrivo di Cristina sul set de Gli occhi del cuore
Questa messa in scena serve principalmente per permettere il passaggio di testimone tra le due attrici, ovvero Corinna e la nuova arrivata Cristina Avola Burkstaller che interpreta Sofia. Quest'ultima però oltre a sostituire la collega, prende anche il suo posto come diva capricciosa e pretenziosa con la differenza che Corinna voleva sempre essere al centro dell'attenzione nella fiction, mentre Cristina è proprio l'opposto in quanto non le interessa particolarmente recitare.
O per meglio dire a differenza degli altri attori "cani", Cristina si pone delle domande sulla sceneggiatura e sul senso di alcune battute, perché Gli occhi del cuore è comunque un progetto molto scarso. Queste sue perplessità unite ai suoi continui ritardi sul set e all'eccessiva calma con cui le scivola tutto addosso, peggiorano la situazione già precaria sul set; ma anche in questo caso né René e neppure il resto della produzione possono farci più di tanto, in quanto anche Cristina fa parte della schiera degli intoccabili. Suo padre infatti, è il più ricco e potente produttore di acciaio in circolazione.
Karin si aggiunge al cast de Gli occhi del cuore
A questo punto della trama de Gli occhi del cuore al cast si aggiunge anche un altro nuovo ingresso, ovvero quello di Karin che interpreta il commissario di polizia Sandra Gusberti, incaricata d'indagare sul tentato omicidio del Conte. Sebbene questa aggiunta è una scelta voluta dalla rete per inserire nella storia una componente sensuale, la presenza di Karin sul set inizia a creare un certo disagio in quanto la donna è ossessionata dal sesso.
E oltre a vedere doppi sensi anche dove non ci sono, non perde occasione per provarci con alcuni membri della troupe o per cercare di girare le sue scene in modo più ardito rispetto alla sceneggiatura originale. Nelle vesti del commissario Gusberti, Karin/Sandra si introduce nell'ospedale in incognito mentre si finge un'infermiera e finisce poi per arrestare Giorgio, che dichiara colpevole per il tentato omicidio del Conte.
Il dottore in seguito evade dal carcere e fa di tutto per provare la sua innocenza, mentre cerca anche di parlare con il Conte sperando di scoprire qualcosa di più, ma invano; alla fine viene rivelato che il fantomatico omicida è niente di meno che il Magistrato Anna Pardieri, colei che è a capo delle indagini sul tentato omicidio del Conte.
In mezzo a tutto questo, da presunto assassino nel frattempo Giorgio è diventato un latin lover: infatti mentre è innamorato perdutamente di Giulia e soffre per la sua assenza, viene travolto dalla passione senza freni di Sandra alla quale dichiara il suo amore, proprio nel momento in cui sopraggiunge Sofia che nel frattempo è in attesa di un figlio da lui. Ma del resto con gli sceneggiatori che si ritrova la fiction, nella trama de Gli occhi del cuore tutto è possibile.
La serie di Boris tra fiction e realtà
Nella mediocrità di tale fiction però, la serie di Boris inserisce delle tematiche reali per mettere a nudo anche il lato più oscuro del mondo dello spettacolo: quello fatto di eccessi, di corruzione, di TV spazzatura ma anche di come a volte sia difficile bucare lo schermo in un settore di questo tipo e riuscire a sbarcare il lunario, prima che la depressione o il nuovo fenomeno del momento abbiano la meglio.
Per esempio nella seconda stagione di Boris fa ritorno il comico Nando Martellone, che ha interpretato il notaio ne Gli occhi del cuore 2: l'uomo viene coinvolto in uno scandalo in cui una transessuale va in overdose, dopo aver preso parte a un festino a base di alcool e droga a casa dello stesso Martellone; questo segna inevitabilmente la fine della sua carriera perché nessuno vuole dargli una possibilità dopo quanto accaduto, inclusa la rete de Gli occhi del cuore che decide di far morire il suo personaggio per non dover più avere a che fare con l'attore.
Questo avvenimento è un chiaro riferimento al tragico evento reale che ha visto coinvolto l'attore Paolo Calissano (e non solo) nel 2005. Uno scenario che ha generato una reazione a catena, da cui l'attore probabilmente non si è più ripreso ed è caduto in una brutta depressione, che presumibilmente è stata la causa della sua morte avvenuta nel dicembre 2021. In Boris tuttavia le cose alla fine vanno in modo diverso per Martellone, il quale grazie a un appiglio legato alla trama della fiction, riesce a salvare il suo personaggio che invece di essere ucciso finisce in coma.
Successivamente il comico viene inserito nel cast del reality show La casa senza bagno dove i concorrenti devono resistere per un certo lasso di tempo evitando di compiere le loro funzioni corporali. Nando ottiene un grosso successo che in qualche modo riesce a reintegrare la sua figura professionale e all'uscita della casa viene accolto da una grande folla di fan e dagli inviati speciali del programma; che poi sono il vero Trio Medusa, alcuni delle tante guest star che compaiono in Boris. Anche in questo caso il reality e tutta l'impostazione del programma, sono palesemente ispirati al Grande Fratello di Mediaset.
Il ritorno del Conte sul set de gli Occhi del cuore
Tornando alla trama de Gli occhi del cuore 2, nelle vesti del Conte c'è Mariano Giusti un altro attore che ha creato non pochi problemi sul set in precedenza, prima di riprendere il suo ruolo nella seconda stagione della fiction. Mariano è un personaggio molto particolare, perché passa da un momento di calma a uno d'ira nel giro di pochi secondi; ed è quindi capace di sorridere a chi si trova davanti come nulla fosse, dopo aver magari appena distrutto il camerino.
Durante la sua assenza dal set, Giusti si convince di aver avuto un incontro con Gesù e di dover quindi agire sempre in nome di Dio facendo la sua volontà e cerca di obbligare anche chi ha intorno a fare altrettanto. Inoltre vuole a tutti i costi interpretare il personaggio di Padre Frediani per un altro progetto della rete e abbandonare quello del Conte ne Gli occhi del cuore, dando origine così ad altri attriti e complicazioni con le riprese della fiction; alla fine la troupe seppur con fatica, riesce comunque a girare le scene che lo vedono coinvolto.
La fine della seconda stagione di Boris
Intanto a René viene consegnato il copione di Macchiavelli, un progetto nefasto perché chiunque lo ha ricevuto in precedenza è stato licenziato oppure è morto. Ferretti cade in depressione perché è ormai convinto di avere le ore contate, ma in seguito crede di poter risolvere la situazione dopo che gli appare in sogno Sandroni, uno degli ultimi registi che aveva ricevuto il Macchiavelli e che aveva finito per suicidarsi.
Dopo una rocambolesca avventura tra uffici e case sperdute in campagna seguendo le indicazioni del sogno con Sandroni, René non cava un ragno dal buco e si deve rassegnare, quindi comunica alla troupe che il suo lavoro con Gli occhi del cuore è giunto alla fine. La seconda stagione si conclude con un salto temporale in avanti, dove Ferretti insieme alla solita troupe, sta girando una scena di Macchiavelli.
Boris stagione 3
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Il progetto Macchiavelli
La terza stagione di Boris si apre con la stessa scena in cui si era conclusa la seconda, ovvero René che sta girando Macchiavelli. Poco dopo si scopre che tutto ciò è soltanto un sogno, che Ferretti vive mentre è in attesa di essere ricevuto dai dirigenti della rete televisiva, per convincerli a realizzare il progetto. Una volta che viene accolto nella stanza, alla rete la proposta piace ma tuttavia decidono di rimandare la produzione di due anni. A quel punto René che ha bisogno di lavorare, decide di accettare una vecchia offerta fatta dalla concorrenza per dirigere una serie televisiva comica dal titolo Troppo frizzante: ma quando conosce il cast degli attori e li vede all'opera, realizza subito che si tratta di attori ancora più cani di quelli de Gli occhi del cuore; e il problema principale, è che sono tutti convinti di far ridere e di avere talento, quindi la sua diventa una battaglia persa sul nascere.
Nel frattempo mentre si trova a Milano per questo progetto, riceve una chiamata da Lopez, il delegato di rete, che gli fa presente che ci sono buone possibilità per realizzare Macchiavelli prima del previsto, ma è importante che il regista si presenti a un appuntamento con la rete già programmato. Ferretti non sa come fare per svincolarsi dal set di Troppo frizzante perché sono tutti entusiasti di lui e non vogliono lasciarlo andare.
Approfittando di alcune solite incomprensioni che sono all'ordine del giorno tra gli attori, René gli fa credere di non poter dirigere il progetto perché non è alla loro altezza; a quel punto tutto lo staff ammira la sua umiltà e lo congeda con un battimano. Con questo espediente Ferretti riesce a tornare a Roma per arrivare all'appuntamento anche se con un certo ritardo; al posto di Lopez e dei dirigenti di rete trova invece ad accoglierlo Claudio, un responsabile che viene incaricato dai piani alti per affidare a René un nuovo progetto innovativo.
Medical Dimension, la nuova fiction della rete
Medical Dimension, così si chiama, è una fiction che punta a mostrare la verità nuda e cruda della malasanità italiana per fare un tipo di televisione diversa e realistica, senza tanti fronzoli e moralismi tipici del mondo dello spettacolo. René inizialmente non è interessato perché vuole portare in scena Macchiavelli; ma quando scopre che i copioni del progetto sono finiti in mano agli sceneggiatori de Gli occhi del cuore, amareggiato di come sia stato rovinato quello che riteneva essere un capolavoro d'altri tempi, accetta di dirigere Medical Dimension.
René si fa convincere dall'entusiasmo di Claudio, che mira a puntare in alto per rompere i soliti schemi sterotipati della TV, con un contenuto come Medical Dimension pronto a fare la differenza. Tuttavia c'è un piccolo scoglio che inizia a creare maretta, in quanto la rete impone di nuovo Stanis come protagonista anche in questa fiction, in modo da avere già seguito da parte dei suoi fan de Gli occhi del cuore. Oltre a questa imposizione, a cui comunque ormai René ci ha fatto il callo da tempo, iniziano a sorgere altri problemi.
I problemi sul set di Medical Dimension
All'inizio la troupe viene affiancata da Bruno Staffa, uno scrittore che ha denunciato in uno dei suoi libri la malasanità italiana e che secondo Ferretti potrebbe essere una valida guida. L'uomo però dopo poco inizia a mostrare segni di squilibrio, dapprima con sbalzi di umore e in seguito creando veri e propri danni sul set, il tutto perché secondo lui l'ambientazione non riporta in modo fedele ciò che avviene negli ospedali. Alla fine il regista è costretto a buttarlo fuori e deve rinunciare a questo tipo di aiuto esterno.
Dopo di questo, si presenta un altro impedimento. L'attrice che è stata scelta dalla rete come protagonista, non è per nulla adatta al ruolo e Ferretti deve cercare in breve tempo una sostituta, ma l'impresa si rivela ardua; questo fino a quando Arianna non lo convince a prendere Fabiana, la figlia dello stesso René, che ha partecipato anche lei al provino per la parte e si è rivelata essere la più brava tra tutte. Il regista alla fine accetta a patto che le due ragazze per il momento mantengano il segreto sull'identità di Fabiana per non creare disagi sul set. Intanto dalla rete arriva la richiesta di preparare un trailer su Medical Dimension in tempo zero, perché la concorrenza sta per avviare una nuova serie dal titolo Dimension Six, molto simile a Medical Dimension ed è quindi necessario batterli sul tempo.
In seguito, giusto per non farsi mancare niente, Stanis torna alla carica con una nuova lamentela. A quanto pare, ha perso seguito tra i telespettatori del ceto sociale più elevato e quindi fa leva su una clausola del suo contratto, che in sostanza gli permette di fare tutte le modifiche che vuole al suo personaggio, anche se aveva assicurato a René che non l'avrebbe mai usata. Questa pretesa come al solito fa perdere altro tempo alla produzione perché Stanis vuole stravolgere diverse cose che a Ferretti non stanno bene, tra cui l'inserimento di una provocante infermiera che deve essere sempre presente al suo fianco con il seno prosperoso in bella vista.
La situazione sul set si fa tesa a causa di varie incomprensioni e alla fine interviene Fabiana molto stizzita, che per difendere suo padre fa presente a tutti che è il regista a decidere il da farsi; a quel punto René rivela davanti a tutti che la ragazza è sua figlia e tra lo stupore generale iniziale, il clima torna sereno dopo un grande applauso nei confronti di Ferretti e di Fabiana.
Il ritorno di Nando Martellone
In tutto ciò su un altro frangente, i tre noti sceneggiatori onnipresenti in ogni fiction si stanno godendo una bella vacanza in barca. Tra un'idea "geniale" e un altra, giusto per allungare il brodo decidono d'introdurre Nando Martellone anche in Medical Dimension, per riciclare un vecchio personaggio de Gli occhi del cuore senza stare a scervellarsi più di tanto. Lopez suggerisce a Ferretti di utilizzare un linguaggio più scurrile per rendere la serie ancora più realistica, utilizzando il background da comico di Martellone, il quale però insieme a Stanis finisce per esagerare con le volgarità che a René non vanno bene.
Alla fine si decide di sfruttare in altro modo la situazione e lo stesso Martellone è favorevole a far morire il suo personaggio, ma con un epilogo struggente: nella seconda stagione di Boris il notaio interpretato da Nando era finito in coma e questa volta, gli viene praticata l'eutanasia per farlo smettere di soffrire. Per assurdo la scena risulta davvero essere molto commovente e tutta la troupe rimane emotivamente scossa e finisce anche per fare i complimenti al comico.
La truffa che c'è dietro a Medical Dimension
Tra una disavventura e l'altra sul set, un giorno accade l'imprevedibile. Claudio, il responsabile che ha consegnato a René il progetto di Medical Dimension, diventa irreperibile per alcuni giorni fino a quando una sera si mette lui stesso in contatto con il regista, per avvisarlo che la serie è una trappola. Ferretti incredulo e confuso per la notizia, decide di parlare con il dottor Cane, il capo della rete, per capire cosa succede.
L'uomo in sintesi gli rivela che Medical Dimension era solo uno specchio per le allodole, in modo da far capire che in TV non verranno mai mostrati progetti innovativi del genere, pertanto la fiction sarebbe stata cancellata poco dopo la sua messa in onda per dare l'idea che un tipo di prodotto del genere non funziona. René non si dà per vinto e parte alla ricerca degli sceneggiatori insieme ad Alessandro e con al seguito anche una pistola. Una volta che li trova, li minaccia per ottenere una sceneggiatura per Gli occhi del cuore 3, al fine di consegnare alla rete la TV spazzatura che tanto amano e poter quindi continuare a lavorare. Nel progetto vengono anche coinvolti vecchi membri del cast e della troupe tra cui Corinna, Cristina, Karin e il direttore della fotografia Glauco Benetti, ma la storia non convince fino in fondo nemmeno gli stessi sceneggiatori.
René ci riprova con Gli occhi del cuore
Intato sul set di Medical Dimension è scoppiato il panico, perché René è sparito senza dare spiegazioni e nel frattempo Lopez ha ordinato la chiusura dell'edificio e la rimozione di tutte le apparecchiature per via della fine delle riprese. Tutta la troupe è disperata e ognuno inizia già a pensare quale altro lavoro potrebbe fare, quando finalmente René fa ritorno con Alessandro e con i tre sceneggiatori per mettere in scena tutti insieme l'atto finale. Dopo varie prove, consulti e modifiche la sceneggiatura è pronta ma le riprese non si possono effettuare perchè Lopez è stato irremovibile nel voler chiudere il set senza dare ulteriori proroghe a Ferretti; e tutta la troupe, tranne Arianna, Alessandro e gli sceneggiatori, seppur a malincuore abbandonano René al suo destino.
Alessandro però ha un'idea che salva la situazione, dove suggerisce di utilizzare del materiale di scarto della precedente stagione, accompagnato dalla voce narrante di René: quest'ultimo riprende il breve ruolo dell'assistente sociale gay che aveva ricoperto ne Gli occhi del cuore 2 (nella prima stagione di Boris) e racconta ciò che avviene nella trama mentre scrive una lettera al suo amore lontano.
Il finale della terza stagione di Boris
Finalmente con il DVD del primo episodio de Gli occhi del cuore 3 pronto, Ferretti corre alla rete televisiva per consegnarlo al dottor Cane. L'uomo al momento è impegnato e una delle assistenti prende il DVD al posto suo e garantisce che lo farà avere quanto prima al suo capo; mentre invece dopo che René lascia l'edificio, manda il contenuto in archivio. Dopo questo avvenimento la trama di Boris fa un salto temporale in avanti di sei mesi, dove si vedono René e Duccio che sono diventati due guardie forestali in Abruzzo e stanno facendo il loro solito giro di ronda nel parco.
Su un altro frangente intanto, Lopez viene strigliato dal dottor Cane che lo rimprovera per non avergli consegnato al tempo il DVD lasciato da Ferretti e lo intima di contattare il regista per iniziare quanto prima la produzione de Gli occhi del cuore 3. La terza stagione di Boris si conclude con il telefono di René che squilla: così come Ferretti ha aspettato invano per sei mesi una chiamata dalla rete, allo stesso modo gli spettatori restano con il dilemma di sapere se la telefonata di Lopez è stata accettata o rifiutata.
Boris - Il film
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Una nuova fiction: Il giovane Ratzinger
La trama di Boris - Il film inizia sul set di una nuova fiction televisiva, Il giovane Ratzinger, con Stanis La Rochelle nel ruolo del protagonista e tutta la vecchia troupe de Gli occhi del cuore alla produzione. Il regista René Ferretti non è entusiasta di questo lavoro e dopo l'ennesima goccia che fa traboccare il vaso, prende una drastica decisione: Lopez gli vuole imporre di girare una scena al rallentatore in cui Stanis nel ruolo del Pontefice corre felice in mezzo ai campi; René si rifiuta di prendere parte a un simile scempio e abbandona il progetto.
Sergio e il best seller su La casta
Passano alcuni mesi durante i quali i membri della troupe hanno trovato altri lavori, mentre René che si è ritirato a vita privata sta vivendo un momento di depressione e sconforto. Un giorno viene contattato da Sergio, l'ex direttore di produzione della rete del dottor Cane, il quale dice di avere per le mani un importante progetto che può segnare la svolta per entrambi: Sergio ha infatti ottenuto i diritti del best seller La casta, una raccolta d'inchiesta sulla corruzione nel mondo della politica e ha bisogno di un regista per poterne fare una trasposizione cinematografica.
Dopo un primo momento di perplessità, René alla fine si fa convincere e insieme a Sergio vanno a parlare con Lopez che attualmente lavora proprio nella sezione cinema, essendo stato declassato; quest'ultimo coglie l'occasione per cercare di recuperare la sua precedente posizione dopo aver presentato il progetto ai dirigenti di rete. Dopo una discussione a tavolino, la proposta viene bocciata, ma Lopez per prendere tempo nasconde la verità a René e Sergio e finge che il progetto sia stato accolto di buon grado e quindi la produzione può avere inizio.
Il cast e lo staff de La casta
A quel punto René si mette in cerca di uno sceneggiatore e contatta letteralmente chiunque, ma per un motivo o per un altro nessuno accetta oppure le loro idee non convincono Ferretti; il quale a mali estremi, come ultima spiaggia si vede costretto ad assumere di nuovo gli stessi sceneggiatori de Gli occhi del cuore. Il trio però convince il regista che la storia del libro deve essere parzialmente modificata e invece di una vera e propria inchiesta, bisogna rendere il contenuto più alla portata di tutti per ottenere maggiori consensi dal pubblico.
René questa volta vuole fare le cose in grande e decide di escludere dal progetto la sua vecchia troupe, eccetto Arianna e Alessandro, per dare spazio a professionisti del settore tra cui la famosa attrice Marilita Loy. Nonostante le buone intenzioni di René anche questa volta proprio come avveniva sempre con i precedenti progetti, sul set iniziano a nascere alcuni problemi; tra cui le riprese disturbate da alcune esercitazioni militari nei paraggi, la comparsa improvvisa di Stanis sulla scena che vuole a tutti i costi interpretare Gianfranco Fini e la stessa Marilita che, nonostante sia la miglior attrice italiana sulla scena, fatica a esprimersi a voce alta.
Il ritorno della vecchia troupe
Ma lo smacco peggiore Ferretti lo subisce quando sente per caso una conversazione tra i vari membri del cast, che lo stanno pesantemente criticando; il giorno seguente dopo l'ennesimo episodio che lo fa innervosire, li caccia via tutti dal set e finisce per richiamare la sua vecchia troupe. In seguito Sergio riesce a scritturare un fenomeno del momento, Francesco Campo, il quale però per via del tipo di contratto stipulato con la sua agenzia, può essere ingaggiato solo insieme a una vecchia conoscenza della troupe: Corinna Negri, la "cagna maledetta" che tanto aveva fatto penare René ai tempi de Gli occhi del cuore.
Ferretti manda giù anche quest'altro boccone amaro pur di poter andare avanti con il progetto, ma il suo entusiasmo dura poco. Francesco Campo è solito fare uso di eroina la sera dopo le riprese: l'ultima assunzione gli è però fatale a causa di un overdose e muore ancora prima di poter concludere qualcosa sul set. Durante il funerale di Campo, sono presenti anche i dirigenti della rete televisiva che avevano rifiutato il progetto de La Casta.
La casta diventa un cinepanettone
Ed è solo in tale frangente che tra una chiacchiera e un'altra, René e Sergio scoprono che la produzione non è mai stata approvata da parte loro. A causa della batosta Sergio ha un infarto mentre René a quel punto obbliga Lopez ad assumersi le sue responsabilità: così il delegato di rete propone di nuovo il progetto ai suoi superiori, dopo aver deciso di convertirlo in un cinepanettone e questa volta riesce a convincerli ad accettarlo.
René con la sua troupe devono quindi fare delle modifiche alle scene già girate, rendendo la pellicola molto grezza per adattarla al tipico genere di film comico natalizio. Successivamente quando La casta fa il suo debutto sul grande schermo, la sala è gremita di persone tra le quali c'è anche la stessa troupe del film: tutti ridono a crepapelle e il cinepanettone si rivela un successo, ma l'unico che resta impassibile e non si diverte è proprio il regista René Ferretti.
Il ritorno a Il giovane Ratzinger
Quest'ultimo rimane molto deluso per i gusti del pubblico in sala e realizza che il cinema è ancora peggio della TV, quindi a conti fatti tanto vale ritornare a lavorare per la televisione. Boris - Il film si conclude con la stessa scena con cui è iniziato: la troupe è sul set della fiction Il giovane Ratzinger con il protagonista Stanis che al rallentatore, corre felice in mezzo ai campi; e questa volta, Ferretti non ha niente da obbiettare.
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La quarta stagione di Boris sarà disponibile in streaming, come da calendario delle uscite Disney+, dal 26 ottobre 2022.
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