Chris Pratt, space cow-boy: da I Magnifici 7 ai Guardiani della Galassia 2

Autore: Emanuele Zambon ,

Da zero a mito: la parabola di Chris Pratt, nuovo volto action di Hollywood, è fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Fino a qualche tempo fa bazzicava la periferia di Hollywood, capace di regalargli solo qualche ruolo da comprimario in alcune serie TV come Everwood e Parks and Recreation.

Cameriere ad Honolulu nella catena Bubba Gump Shrimp Co., viene notato per la prima volta dall'attrice Rae Dawn Chong, che lo scrittura per lo squallido horror Cursed - Part 3.

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Sguardo vispo, lineamenti delicati e una buona dose di autoironia. Caratteristiche queste che, unite ad un drastico cambiamento nelle abitudini alimentari (e ad estenuanti sessioni di esercizi in palestra), spalancano le porte del successo di Pratt, che presto vedremo nel remake de I Magnifici 7.

Abbonato a ruoli minori, il 37enne attore nel 2011 si aggiudica il ruolo di un giocatore di football disilluso ne L'Arte di Vincere di Bennett Miller, in cui recita accanto a Brad Pitt, Jonah Hill e Philip Seymour Hoffman. Successivamente interpreta un Navy Seal in Zero Dark Thirty, pellicola in cui prende confidenza con il genere action.

Nel 2013 presta il volto a Paul, collega baffuto e sovrappeso di Joaquin Phoenix nel dramma fantascientifico Her - Lei. È l'anno della svolta di Chris Pratt: effettua un provino per la parte del fuorilegge Peter Quill in Guardiani della Galassia. Il responso del regista James Gunn è spietato: "Non ho mai visto un supereroe grasso, e tu?". Pratt per tutta risposta perde 25 chili e mette su muscoli da bodybuilder: la parte di Star-Lord è sua.

Marvel
Chris Pratt è Star-Lord nel poster di Guardiani della Galassia

Guardiani della Galassia - il cui sequel è in realizzazione - è un successo clamoroso: una space opera dotata di un'estetica retrò, rockeggiante e citazionista, che guarda ai sensei del genere sci-fi (dal George Lucas di Star Wars allo Steven Spielberg di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo). Star-Lord a.k.a. Peter Quill è la super canaglia spaziale, estensione diretta di Chris Pratt: beffardo e spaccone, se ne va in giro per la galassia con un walkman anni '80 a trafugare preziosi (e pericolosi) manufatti.

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Nemmeno il tempo di godersi la fama che l'attore nato in Virginia il 21 giugno 1979 diventa il ranger Owen Grady, l'uomo "che sussurra ai Raptor" in Jurassic World, reboot-sequel del cult fantascientifico Jurassic Park. Il film di Colin Trevorrow sbanca al botteghino e consacra Chris Pratt come nuovo eroe action.

Da "divo-sauro" alle prese con l'Indominus Rex a cow-boy sbruffone: Chris Pratt è uno dei volti, assieme a Denzel Washington ed Ethan Hawke, del remake de I Magnifici 7 di Antoine Fuqua. Il 37enne eredita il ruolo che fu di Steve McQueen in un western a dir poco scoppiettante.

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L'ex carneade di Hollywood sarà anche un misterioso astronauta nello sci-fi Passengers - in cui reciterà accanto a Jennifer Lawrence - e reindosserà il costume di Star-Lord in Guardiani della Galassia Vol.2, nel cui cast figureranno anche le vecchie glorie Kurt Russell e Sylvester Stallone.

Pensate possa bastare? Assolutamente no, dal momento che quello di Pratt è il nome che circola da oltre un anno per Indiana Jones 5. Per ora il quinto capitolo di Indy può contare sulla star Harrison Ford, reduce dal successo di Star Wars: Il Risveglio della Forza. Ma siamo pronti a scommettere che l'affascinante fuorilegge galattico (non lo era anche Han Solo?) dal sorriso sornione possa diventare anche l'erede dell'avventuriero con cappello e frusta.

GQ
Chris Pratt sorridente in un servizio fotografico
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