Venom: The Last Dance segna la conclusione di un racconto che ha sempre e comunque diviso il grande pubblico al cinema, anche quando si trattava di super appassionati al personaggio in questione. "L’ultimo ballo" di due protagonisti che ne hanno percorsa di strada insieme, segnando e ispirando alcune ipotesi che, almeno nel caso dell’Eddie Brock di Tom Hardy e del suo simbionte, sembrano non avere alcuno sbocco futuro. Tutto resta nelle mani di Sony quindi, con una visione cinematografica che continua ad attingere dall’universo che tutti sappiamo, anticipando, forse, alcuni progetti futuri che ancora una volta hanno ispirato le più variegate discussioni.
Come finisce, quindi, Venom: The Last Dance? Il percorso dei nostri due protagonisti è giunto a un culmine irrimediabilmente chiuso, o c’è qualche possibilità di apertura per il futuro? A tentare di dare un’indicazione a queste domande ci pensiamo noi con l’analisi del finale del film firmato da Kelly Marcel. Ovviamente proseguire nella lettura implica il coinvolgimento diretto di alcuni spoiler importanti riguardo alla trama di Venom: The Last Dance. Noi vi abbiamo avvisati.
Il finale di Venom: The Last Dance
Nella parte finale di Venom: The Last Dance vediamo il nostro Eddie catturato dall’esercito americano, nello specifico da una sua unità segreta che nel tempo si è specializzata nello studio dei simbionti, ora trasferitasi nella nuova “Area 55”. Consapevoli del fatto che i protagonisti detengono il possesso del cosiddetto Codex, una sorta di artefatto ambito dal villain del racconto Knull la cui liberazione dipende proprio da questo, a meno che non venga distrutto con la morte di uno dei due. Inseguito dalle bestie che lo stesso Knull ha sguinzagliato alla ricerca della propria libertà, vediamo una di queste infiltrarsi nella base segreta, innescando l’epica battaglia finale del film.
Vengono quindi a formarsi due fazioni: da una parte l’esercito, Eddie/Venom e i simbionti, liberati, e dall’altra la creatura aliena di prima, poi raggiunta da altre sue simili apparentemente invincibili e inarrestabili (un elemento imprevisto lo troviamo nella famiglia Hippy con cui Eddie lega durante il precedente cammino fino a questo punto, anche loro casualmente coinvolti nello scontro). Quando tutto sembra perduto e impossibile da capovolgere, Eddie e Venom attuano un piano per cercare di mettere fine alla battaglia una volta per tutte, scegliendo di sacrificarsi per il bene di tutti e impedire la liberazione di Knull.
Così vediamo Venom impegnarsi nell’assorbire tutte le bestie nemiche per poi portarsi sotto una pioggia acida che segnerà per sempre la sua e loro fine (con l’aiuto del Generale Rex Strickland), non prima di essersi liberato di Eddie proteggendolo. Nel frattempo la dottoressa Dr. Payne (Juno Temple) riesce a salvare se stessa e una sua collega per il rotto della cuffia, sfruttando l’ultimo simbionte rimasto, Agony, proprio durante l’esplosione della base.
Il sacrificio di Venom, quindi, salva la situazione impedendo la fuga dalla sua prigione di Knull e ogni minaccia in questo senso. Dopo lo scontro Eddie si risveglierà in un letto d’ospedale con la fedina penale pulita, ma senza il suo amico di sempre. Se non parlerà mai di quello che gli è successo e ha fatto, nessuno verrà mai più a cercarlo. Nella sequenza finale di Venom: The Last Dance vediamo Brock trasferitosi a New York mentre guarda la statua della Libertà, proprio come avrebbe voluto fare Venom.
Una chiusura del genere non lascia troppo spazio a eventuali speculazioni riguardo ai due protagonisti in questione e a quello che si potrebbe, o meno, fare con loro in futuro.
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