Arrakis è pronta a riaccoglierci tra le sue immense distese di sabbia con Dune – Parte 2, secondo arco narrativo della trasposizione cinematografica del primo capitolo della celebre saga letteraria di Dune firmata da Denis Villeneuve. Dopo avere appassionato milioni di spettatore con il primo capitolo, con il secondo arco narrativo Villeneuve ha saputo come andare a completare l’ascese di Paul Atreides, dando forma alle premesse del primo capitolo, che aveva in effetto spiazzato parte del pubblico per il suo finale apparentemente spiazzante. Ecco perché, primo di tornare a respirare il melange, è il caso ricordare come finisce Dune – Parte 1.
Per chi non ha familiarità con l’opera di Frank Herbert, il finale di Dune lascia effettivamente spiazzati. La caduta di Casa Atreides è stata completata, Paul e la madre Jessica sembrano destinati all’oblio tra le sabbie di Arrakis, come ultimo rifugio dopo che hanno assistito alla fine del loro mondo.
Come finisce Dune -Parte 1?
Paul (Timotheé Chalamet) e Jessica (Rebecca Ferguson) sono infatti gli ultimi sopravvissuti di Casa Atreides, dopo che gli Harkonnen , aiutati dal trono imperiale, ha tramato per riprendere il controllo di Arrekis, in una rapida battaglia in cui eroi come il Duca Leto (Oscar Isaac) e Duncan Idaho (Jason Momoa) sono morti.
La prima parte di Dune non è priva di climax per quanto riguarda l'arco emotivo di Paul. La conclusione del film riecheggia per i sogni di Paul riguardo ai Fremen e a quello che sembra essere il suo futuro. Allora perché deve combattere fino alla morte con un Fremen? E perché non è d'accordo con Jessica sul fatto che dovrebbero cercare di contrattaccare immediatamente contro l'Impero? La conclusione spiega che mostrando che Paul sta maturando e imparando a comprendere la sua più profonda paura, che è quella di diventare un tiranno.
Quando il Duca Leto e la Casa Atreides vengono inviati su Arrakis, non passa molto tempo prima che il Barone Harkonnen (Stellan Skarsgård) ordisca la sua vendetta contro gli Atreides, da secoli acerrimi nemici. Harkonnen usa il Dottor Yueh (Chang Chen), che tradisce Leto superando le sue difese e stordendolo affinché sia una facile preda per gli Harkonnen. Anche se Yueh è leale alla famiglia di Caladan, tradisce la Casa Atreides nella speranza di liberare sua moglie, tenuta prigioniera dal Barone Harkonnen. La speranza di Yueh è di potersi vendicare sostituendo uno o dei denti di Leto con una capsula contenente del veleno che Leto poi rompe quando Harkonnen arriva ad Arrakeen. Il gas velenoso che esce dalla sua bocca uccide quasi tutti nella stanza tranne il Barone Harkonnen.
Con il colpo di stato in corso, Paul e Jessica vengono portati via dagli uomini degli Harkonnen,incaricati di abbandonare i loro copri nel deserto, in modo da nascondere ogni traccia della loro morte. I due riescono a fuggire quando Jessica che usa la Voce sui loro aguzzini e utilizzano le abilità di Paul per sopravvivere nei deserti di Arrakis. Alla fine vengono riuniti con Duncan Idaho e il Dottor Liet Kynes (Sharon Duncan-Brewster), ma quando vengono trovati dai Sardaukar, i guerrieri imperiali segretamente alleati degli Harkonnen, Duncan si sacrifica per Paul e Jessica, e Kynes rischia di essere uccisa prima di evocare uno dei mostruosi vermi delle sabbie come arma conto i soldati imperiali. Di nuovo soli, Paul e Jessica presto incontrano i Fremen, guidati da Stilgar (Javier Bardem) e da Chani (Zendaya), la misteriosa ragazza che Paul vede da tempo nei suoi sogni.
Dopo aver ucciso uno dei Fremen che lo sfida a un duello mortale, Paul e Jessica vengono accolti nella tribù. Il film si conclude con Paul determinato a portare la pace su Arrakis.
Cosa aspettarsi da Dune - Parte 2?
Per un film in cui un mantra ripetuto è "la paura uccide la mente", viene da chiedersi cosa teme veramente Paul. Alla conclusione del film, otteniamo la nostra risposta quando assistiamo a una sua visione in cui il giovane Atreides conquista mondi per portare la pace attraverso una sanguinosa guerra sacra. Queste premonizioni lo sconvolgono, considerato che il giovane uomo che non desidera particolarmente combattere o causare danni agli altri. Sappiamo che Paul non cerca di governare, ma ora che ha ereditato il titolo di Duca di Arrakis dopo la morte del padre deve scegliere se sparire tra le sabbie del pianeta, o se cercare vendetta, provando ad allearsi , e per portare la pace ad Arrakis, deve anche alleare con i Fremen, il che a sua volta significherà combattere di più contro gli Harkonnen.
La conclusione di Dune è un inizio in molti modi. È Paul che giunge al suo destino nel deserto, inizia a diventare il suo uomo (è notevole che gran parte del film veda Paul in compagnia di una figura autoritaria o mentore di qualche tipo) e che può realizzare quel destino solo tra i Fremen.
Ma dal punto di vista emotivo, Paul sta affrontando la sua paura, una paura che prima non poteva nemmeno riconoscere completamente perché non era del tutto chiara. La battaglia di Paul con i Fremen e il dover uccidere l'uomo prefigura il tema più ampio di Dune, che è che non c'è pace senza sangue, e nessuno sale al potere senza sporcarsi le mani. Ma per Paul, la domanda è se quella oscurità necessaria per governare lo consumerà.
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