Come finisce Dune - Parte 2: il finale spiegato

Autore: Manuel Enrico ,

Se sentite ancora il profumo del melange nell’aria e sentite la sabbia di Arrakis sulla pelle, probabilmente siete appena usciti dal cinema dopo avere visto Dune – Parte 2. Il ritorno al cinema della visione di Denis Villeneuve della saga letteraria di Frank Herbert chiude il suo primo arco narrativo completando idealmente il primo romanzo del ciclo di Dune, arrivando a un momento cruciale di questa space opera. Un finale ricco di premesse per il futuro cinematografico degli Atreides, che ci spinge a fare qualche riflessione per comprendere al meglio il finale di Dune – Parte 2.

Ovviamente, il consiglio è di non andare oltre nella lettura se non siete già andati in sala. Saranno inevitabili alcuni spoiler, proprio perché andremo a scavare in alcune scene e in alcuni momenti centrali della storia di Dune – Parte 2.

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Come finisce Dune - Parte 2?

Considerata la magnificenza del ritorno su Arrakis, tra rivoluzioni, vendette e incredibili rivelazioni, abbiamo preferito affrontare la spiegazione del finale di Dune – Parte 2 dividendola idealmente identificando nelle tre Grandi Case coinvolte (Atreides, Harkonnen, Corrino), i cui appartenenti sono i veri protagonisti di questo passaggio della cronologia di Dune

Casa Corrino

Dopo averlo sentito nominare, finalmente abbiamo modo di vedere l’imperatore Padisha Shaddam IV Corrino, interpretato da Christopher Walken, che ci viene presentato insieme alla figlia Irulan (Florence Pugh). Sino a questa apparizione,  casa Corrino era sembrata quasi una presenza impalpabile, nonostante sia la casa regnante del Landsraad. Il coinvolgimento nella caduta di Casa Atreides era stato presentato come un dettaglio quasi secondario nel piano degli Harkonnen, ma sin dalle prime battute di Dune – Parte 2 scopriamo che questo supporto da parte di casa Corrino potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso per la casa regnante.

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Dune - PT2

Come avviene nel romanzo, Irulan è la voce narrante, tramite il diario che compila per registrare gli eventi cui assiste. Nonostante Shaddam IV sia imperatore, la sua posizione è messa in crisi dagli eventi che occorrono su Arrakis, dove il giogo degli Harkonnen non pare in grado di sottomettere la furia dei Fremen, guidati ora dal misterioso condottiero Muad’dib. Dove Shaddam pare incapace di comprendere la gravità della situazione, spaventato dalla possibilità che possa emergere il suo coinvolgimento nella caduta di casa Atreides, Irulan è invece più scaltra e pianificatrice.

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Coinvolta nei piani delle Bene Gesserit e allo stesso tempo legata alla sua casata, Irulan è la prima a intuire la pericolosità di Muad’dib, arrivando a comprendere come il mancato ritrovamento del cadavere di Paul Atreides possa rivelarsi una sgradevole sorpresa per i piani del padre. Non sorprende che proprio Irulan sia la prima a intuire come il crescente potere dei Fremen si rivelerà la fine del regno di casa Corrino.

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Quando Paul Atreides riesce a prendere il controllo di Arrakis, convocando tutte le Grandi Casate sul pianeta, Irulan si ritrova a compiere una scelta difficile, ma le cui avvisaglie si erano già ravvisate in precedenza. Dopo avere sconfitto in duello Feyd-Rautha, che si era offerto come campione dell’imperatore, Paul sembra intenzionato a uccidere lo stesso Shaddan, ma Irulan avanza una proposta: la salvezza del padre, in cambio della sua mano. In tal modo, Paul Atreides sposando la principessa diventa imperatore del Landsraad.

Casa Harkonnen

Dopo aver apparentemente sterminato Casa Atreides, gli Harkonnen sono i dominatori di Arrakis, e tramite questo potere gestiscono il commercio della preziosa spezia melange. Le mire del barone Vladimir, tuttavia, non si limitano al pianeta desertico, ma puntano molto in altro: il trono imperiale.

Quando Rabban non riesce a tenere sotto controllo i Fremen, il barone sceglie di passare all’altro nipote, il sadico Feyd-Rautha, il compito di portare sotto pieno controllo Arrakis. Scopo di questa scelta è di fare divenire Feyd una figura del Landsraad, così influente da poterlo condurre al trono imperiale, rivelando in modo subdolo il coinvolgimento di casa Corrino nella caduta degli Atreides, creando un malcontento nelle altre Grandi Case che le spinga rivoltarsi contro il trono imperiale.

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Queste mire sono vanificate dalla progressiva ascesa di Maud’dib e della ferocia dei Fremen. Quando il controllo di Arrakis sembra oramai perduto, il barone Harkonnen riceve su Arrakis la visita dell’imperatore che lo accusa di inettitudine. Un sardaukar colpisce alle spalle il barone, privandolo dei suoi strumenti di supporto vitale, che stramazza al suolo poco prima che arrivino i Fremen guidati da Muad’dib, irrompendo nella sala del trono. Nei suoi ultimi istanti, il barone sembra interessarsi di quanto accade, affannosamente arrampicandosi sulle scale che conducono al trono, guardando con disperazione l’oggetto del suo desiderio: un potete che non potrà mai esser suo.

Nel momento dell’irruzione Fremen, Rabban scappa senza alcuna esitazione. Già spezzato nell’anima dai recenti eventi, Rabban cerca di lasciare il pianeta ma viene trovato all’ultimo momento da un Gurney Halleck intenzionato a vendicarsi dei soprusi subiti dagli Harkonnen, in particolare proprio da Rabban. Poco prima che il personaggio interpretato da Dave Bautista riesca a lasciare Arrakis, Gurney ha modo di assaporare la sua vendetta, uccidendo Rabban.

Al contrario, il fratello Feyd-Rautha non si nasconde, ma anzi decide di offrirsi come campione dell’imperatore quando questi viene sfidato da Paul Atreides. Poco prima del duello, Paul svela all’Harkonnen la loro parentela, lasciando indifferente il cugino, che non solo sembra poter battere Muad’Dib, ma si prende anche la libertà di stuzzicare l’avversario minacciando torture per Chani, dopo aver intercettato uno sguardo tra Paul e la Fremen. Minaccia che non trova compimento, in quanto viene sconfitto da Paul, a cui riconosce la vittoria:

Hai combattuto bene, Atreides

Casa Atreides

Dune – Parte 2 è il racconto dell’ascesa di Paul Atreides al ruolo di guida del popolo Fremen. Accolto dal popolo del deserto, Paul viene inizialmente presentato da Stilgar come il prescelto delle profezie, il Lisan al Gaib, colui che guiderà i Fremen contro il dominio degli invasori. Una visione fanatica che non viene condivisa da tutti i Fremen, compresa Chani, che in tutti i modi cerca di opporsi a questa messianicità di Paul.

Lady Jessica, grazie alla sua formazione come Bene Gesserit, sfrutta invece questa credenza e la rende la sua arma per creare un culto della persona fondato su Paul. Divenuta Reverenda Madre, dopo aver sbloccato i ricordi ancestrali delle precedenti Reverende Madri, Jessica scopre anche dettagli del suo passato, come il fatto di esser figlia di Vladimire Harkonnen, e inizia a costruire una vera e propria liturgia fondata sul figlio. Un percorso che Paul, spaventato da visioni di guerra e distruzione, inizialmente cerca di rifiutare, ma quando gli Harkonnen iniziano a seminare devastazione su Arrakis sceglie di seguire questo percorso, divenendo Muad’Dib, il condottiero dei Fremen.

Dopo avere guidato i Fremen contro gli Harkonnen, Paul ha modo di affrontare lo stesso imperatore, mettendolo davanti alle sue colpe e chiedendo vendetta. Sconfitto Feyd-Rautha, che si era offerto come campione  dell’imperatore, Paul accetta di prendere la mano di Irulan, come aveva pianificato da tempo. Scelta che lo porta a ferire Chani, necessità di cui è consapevole come dimostrato quando ancora prima che Irulan si proponga come sposa in cambio della vita del padre, Paul si scusa con Chani ricordandole che sarà sempre il suo vero amore.

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Magra consolazione per Chani, che dopo aver assistito a questa scena, si allontana nel deserto. Dopo aver cercato in tutti i modi di impedire a Paul di divenire il Profeta dei Fremen, la donna non sopporta questo ennesimo colpo al loro amore.

L’accettazione da parte di Paul del suo nuovo ruolo e il rifiuto da parte delle altre Grandi Case del suo nuovo titolo imperiale porta alla nascita di una guerra santa. Il vessillo di casa Atreides diventa il simbolo di una guerra che sarà portata in tutta la galassia, concretizzando le visioni di Paul che lo vedevano fautore di un periodo sanguinoso per il Landsraad.

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