Cosa potrebbe servire al Marvel Cinematic Universe per riconquistarsi il favore del pubblico? Tolti gli exploit positivi di Guardians of the Galaxy vol. 3 e Loki, le delusioni di Ant-Man and the Wasp: Quantumania e Secret Invasion rimangono ancor a segni di un franchise in difficoltà. Le recenti rivoluzioni che hanno portato al ritorno di Bob Iger, le promesse di Feige di portare un nuovo equilibrio al Marvel Cinematic Universe. E forse questo primo passo potrebbe essere Echo, la nuova serie del franchise in arrivo su Disney+ dal prossimo 10 gennaio.
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Una responsabilità importante per una serie che è stata al centro della curiosità dei fan da lungo tempo, soprattutto in funzione della possibile presenza di Daredevil. Speranza alimentata dalla relazione che lega i due personaggi della Casa delle Idee nei fumetti, dimenticando come, nella transizione al Marvel Cinematic Universe, spesso vengano apportate delle modifiche sostanziali ai personaggi. Dopo il suo esordio in Hawkeye nei panni di una dei cattivi della serie, Maya Lopez ha quindi l’occasione di essere protagonista assoluta di una propria avventura.
Echo: intervista a Sidney Freeland, produttrice della nuova serie dell'MCU
In Echo, avremo modo di vedere come Maya Lopez (Alaqua Cox), reagirà dopo avere scoperto che tutto quello che le hanno raccontato è una menzogna e l’accettare che la persona che hai sempre considerato come il tuo rifugio è in realtà il mostro che hai sempre odiato. Non è stato facile l’esordio nel Marvel Cinematic Universe per Maya Lopez, che in Hawkeye, serie della famigerata Fase Quattro del franchise, è stata al centro di una complessa storia in cui la sua vita criminale è stata sezionata e ricostruita all’interno della trama dal sapore di legacy per Clint Barton e Kate Bishop.
Dopo che nel finale di Hawkeye abbiamo assistito a una resa dei conti tra Maya e Kingpin, l’arrivo di Echo è ancora più atteso grazie all’annuncio che la serie terrà a battesimo Marvel Spotlight, nuovo format in cui verranno raccontate storie di personaggi non di primo piano e liberi di esplorare nuove grammatiche narrative, solitamente inusuali per il Marvel Cinematic Universe.
E’ da questo aspetto che abbiamo iniziato il nostro incontro con Sidney Freeland, regista e produttrice esecutiva della serie. Con lei abbiamo considerato come sia stato interessante scoprire che Echo sarebbe stata la prima produzione legata a Marvel Spotlight, perché per la prima volta che non abbiamo un cattivo protagonista, ma abbiamo qualcuno che è sul suo viaggio per diventare qualcosa di più rispetto a quello che abbiamo lasciato alla fine di Hawkeye.
Penso che in realtà sia tra le cose più interessanti di questo progetto per me. Penso quando ho visto Hawkeye, come la cosa più interessante di Maya Lopez fosse che era una cattiva. E così quando sono salita a bordo e ho parlato con Marvel e spiegando loro tutto la loro risposta è stata: “Vediamo. Scendiamo in quella tana del coniglio, vediamo cosa succede” E questa è stata davvero la base della nostra serie, per le le nostre serie e Maya Lopez. Sai, quell’espressione che dice che un buon cattivo pensa che sta facendo la cosa giusta. E così, ma è anche molto liberatorio per noi perché non siamo legati. Non sta facendo qualcosa per la bontà del suo cuore, e non è come una super patriota o ultra americana o cose così, giusto?
Ha le sue motivazioni e possono essere violente, può essere viscerale. C'è così tanto spazio per le sfumature di grigio lì dentro. E poi battere. E poi per di più hai qualcuno come Kingpin, e puoi esplorare Maya Lopez e la sua dinamica Kingpin. Ed è una specie di zio, nipote, mentore, abbiamo visto una relazione mentoriale. Ma è anche un po' distorto ed è anche un po' scuro e contorto in un modo davvero fantastico. Quindi per me è stato incredibilmente eccitante dare vita a questo personaggio
Questa scelta potrebbe rivelarsi interessante anche per gli spettatori, perché non sono abituati a vedere questo tipo di violenza nel Marvel Cinematic Universe, offrendo quindi una visione rinfrescante perché ricorda la violenza di apprezzate serie dedicate agli urban heroes come Daredevil o Iron Fist. Ma il MCU non ha mai mostrato questa parte dei loro personaggi.
Sotto questo aspetto, Maya unisce la sua vena violenta al racconto delle sue origini, consentendoci di vedere in scena attori caratteristi come Graham Green, estremamente divertente nel suo ruolo. Questa impostazione narrativa, richiede di trovare la giusta alchimia tra ciò che Echo era e ciò che sta diventando ora, tramite la sua cultura, integrandola in quello che sta diventando. Era quindi necessario bilanciare l’aspetto to culturale di Maya Lopez con la trama, di ciò che è, da dove viene.
Ed è qui che arriva la rappresentazione, giusto? In termini di, sai, come il personaggio che stiamo interpretando è Choctaw. Nel fumetto, lei è dei Piedi Neri, ma essenzialmente ha i piedi neri solo nella cultura. E così nella sostanza, perché è Choctaw, ciò significava che dovevamo coinvolgere la nazione Choctaw dell'Oklahoma. Volevamo il loro contributo, volevamo il loro consiglio, volevamo la loro esperienza o tutto il resto, dalla lingua alla cultura a tutto ciò ciò che possiamo ritrarre, ciò che non possiamo ritrarre. Sai, quelle sono tutte cose che sono incredibilmente importanti per me. E poi perché, anche se sono indiana, Sono americana, sono navajo, la Nazione Navajo e la Nazione Choctaw. Hanno lingue completamente diverse, culture diverse, tradizioni completamente diverse. Differivano come portoghese e polacco.
Quanto ci ha rivelato Sideny Freeland mostra come la cura utilizzata per la realizzazione della nuova serie dell’MCU sia stata soprattutto sul piano culturale, in modo da dare una precisa definizione alla personalità di questa antieroina. Echo, la prima serie dei Marvel Spotlight, sarà presentata su Disney+ il 10 gennaio, quando sulla piattaforma streaming saranno offerti ai fan del Marvel Cinematic Universe tutti i cinque episodi della serie.
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