Francis Ford Coppola aggiunge il suo nome alla polemica Marvel: botta e risposta

Autore: Silvia Artana ,

La miccia è stata accesa e l'incendio sembra indomabile. Dopo che Martin Scorsese ha dichiarato che i cinecomic non sono cinema e li ha paragonati a un parco dei divertimenti (salvo poi aggiustare un po' il tiro), è arrivato Francis Ford Coppola ad alimentare le fiamme della polemica sui film Marvel.

Come riportano Deadline e Slash Film, il regista della saga di Il padrino e di Apocalypse Now non solo ha detto a chiare lettere di essere d'accordo con il celebre collega, ma ha anche espresso un giudizio tranchant:

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Quando Scorsese afferma che i film Marvel non sono cinema ha ragione. Perché dal cinema ci aspettiamo di imparare qualcosa, di ricevere qualcosa: illuminazione, conoscenza, ispirazione. Non credo che sia possibile ottenere qualcosa dal rivedere più e più volte lo stesso film. Martin è stato gentile a dire che non sono cinema. Non ha detto che sono spregevoli, cosa che invece dico io.

Com'era prevedibile (e inevitabile), le parole del filmmaker hanno generato una immediata reazione.

Dopo avere chiarito che Scorsese è "un genio", lo sceneggiatore di Doctor Strange, C. Robert Cargill, ha detto che "chiunque sostenga che Marvel stia solo cercando di fare una corsa in un parco a tema è cinico e ingiusto".

Ma una delle risposte più articolate ed equilibrate sull'argomento è probabilmente quella formulata da James Gunn. Il regista di Guardiani della galassia ha offerto una interessante riflessione sull'evoluzione del mondo del cinema e dell'atteggiamento (e dei gusti) del pubblico:

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Molti dei nostri nonni pensavano che i film di gangster fossero tutti uguali e spesso li definivano 'spregevoli'. Diversi dei nostri bisnonni pensavano lo stesso dei western e credevano che i film di John Ford, Sam Peckinpah e Sergio Leone raccontassero le medesime, identiche storie. Ricordo un prozio al quale stavo facendo una testa così per Star Wars. Mi ha risposto: 'L'ho visto quando si chiamava 2001. Ragazzo mio, era noioso!'. I supereroi sono semplicemente i gangster, i cowboy e gli avventurieri di un'altra dimensione di oggi.

Il filmmaker ha concluso riconoscendo la diversa qualità dei cinecomic in circolazione e ha aggiunto che ognuno è libero e ha diritto di dire la sua opinione:

Alcuni cinecomic sono terribili, altri sono meravigliosi. Come i film western e di gangster (e prima ancora, come tutti i film), non tutti li apprezzeranno. Anche tra geni indiscussi. E va bene così.

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La saggia e diplomatica risposta di James Gunn (sulla falsariga di quella di Robert Downey Jr. a Martin Scorsese) metterà fine alla discussione? La sensazione è che la dura critica avanzata dai due grandi registi non sia che la punta di un iceberg. 

Come riporta ancora Slash Film, Francis Ford Coppola avrebbe avuto da ridire anche sui film Pixar. A rivelarlo è stato Lee Unkrich (co-autore di Toy Story 2 e 3, Monsters & Co., Alla ricerca di Nemo, Coco) in un post pubblicato su Twitter e poi cancellato (ma non abbastanza in fretta per non essere annotato):

Nessuno dovrebbe giudicare un genere o un mezzo di comunicazione più o meno degno di essere chiamato cinema. Ho incontrato Coppola due volte e in entrambe si è dimostrato sprezzante nei confronti dei film che avevamo realizzato alla Pixar. Mi ha davvero depresso e posso immaginare come si sentano i registi del Marvel Cinematic Universe.

La discussione sembra più aperta che mai e sarà interessante vedere che direzione prenderà: distruttiva o costruttiva?

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