Joker: Joaquin Phoenix svela la sua teoria sul finale del film

Joaquin Phoenix, nel corso di un'intervista, ha svelato la sua personalissima visione del finale di Joker, il cinecomic di Todd Phillips dedicato alle origini del Clown Principe del Crimine.

Autore: Marcello Paolillo ,

Joker, il cinecomic diretto da Todd Phillips e uscito nelle sale italiane lo scorso 3 ottobre, continua a essere un successo in tutto il mondo.

Nonostante il film sia quindi uscito da diverse settimane, continuano a emergere nuovi dettagli sulla trama del film. Dopo che lo stesso Phillips ha chiarito il destino del personaggio di Sophie, tocca ora al protagonista Joaquin Phoenix tornare a parlare della pellicola, svelando la sua personalissima teoria sul finale (via Los Angeles Times). 

Trovo molto interessante il modo in cui il pubblico reagisce al film e ciò che loro vedono, per me sono tutte risposte valide. Normalmente bisogna dare una risposta a queste domande. Ma in questo caso è un processo collettivo e interattivo. Tutto è nelle mani del pubblico. È una cosa molto rara, soprattutto in un grande blockbuster, non voglio rovinare tutto dicendo: 'No, è così'. Per me, ci sono così tanti modi diversi di vedere il personaggio e la sua esperienza, che non penso che ci possa dare una sola chiave di lettura.

Sempre stando a quanto riportato dal Los Angeles Times, Phoenix crede che Fleck sia effettivamente Joker, sebbene si nasconda nuovamente dietro al fatto che si tratta solo del suo punto di vista.

Credo che Fleck sia davvero il Joker e tutto ciò che gli spettatori hanno visto era reale. Ma non lo so, è solo la mia opinione.

Relativamente alla sequenza finale di Joker, sono infatti molteplici i punti vista diversi: vediamo Arthur ad Arkham Hospital, dopo che Gotham City è stata messa a ferro e fuoco dagli anarchici con la maschera da clown. Una dottoressa chiede al pazienze quale barzelletta scatena in lui una tale ilarità. "Non la capiresti", risponde l'uomo all'assistente sociale. Poco dopo, vediamo Arthur con le scarpe insanguinate camminare nei corridoio del manicomio criminale.

Il protagonista è quindi davvero diventato il Clown Principe del Crimine, oppure l'intera vicenda è soltanto frutto della schizofrenia di Arthur? L'ipotesi, suggerita da molti fan, è che non ci sia un unico Joker ma che in realtà ve ne siano diversi.

Secondo voi qual è la chiave di lettura giusta?

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