Solitamente, quando si pronuncia il nome La Sirenetta, le menti di tutti viaggiano inevitabilmente verso il celebre lungometraggio animato firmato da Walt Disney Studios, datato 1989.
Prima di vedere o rivedere in streaming su Disney Plus la versione 2023 live-action di questa intramontabile storia (scopri qui dove e come vedere La Sirenetta live-action in streaming) è il momento di riscoprire la sua storia.
L'incredibile successo e la duratura influenza di questa pellicola hanno spesso oscurato le origini letterarie e artistiche di questo affascinante personaggio. Tuttavia, immergersi nelle profonde radici della Sirenetta rivela un mondo di interpretazioni artistiche che si sono sviluppate attraverso il tempo, attraversando medium diversi e catturando l'immaginazione di generazioni. Mentre il film Disney rimane una pietra miliare, non bisogna trascurare le molteplici e variegate rappresentazioni artistiche che hanno contribuito a trasformare la Sirenetta in un'icona culturale onnipresente, diffondendone il fascino attraverso le onde del cinema, della televisione, del teatro e della musica. In questo articolo, esploreremo le diverse incarnazioni della Sirenetta e scopriremo come il suo richiamo etereo e affascinante abbia conquistato il cuore di artisti e spettatori in tutto il mondo.
Andando oltre l'iconica rappresentazione animata portata alla ribalta dagli studi americani, ci immergiamo in un racconto pieno di sfumature che nel corso degli anni ha saputo evolversi, talvolta sotto l'influenza di visioni esterne, pur mantenendo un legame profondo con la sua radice originale.
Il mondo de La Sirenetta si distende oltre l'immagine che spesso torna alla mente dei cinefili, con trame meno familiari e più sfaccettate: un racconto in cui i finali felici si allontanano, lasciando spazio a sentimenti più complessi. Eppure, in questa ricerca di autenticità, emergono le divergenze significative tra la storia reale e l'interpretazione che ha catturato il grande pubblico. Questa frattura evidenzia l'ampio divario che separa la vera essenza della fiaba dalle versioni più celebri, svelando al contempo la cruda autenticità delle sue origini fiabesche.
Ecco il percorso che affrontiamo insieme in questo articolo per scoprire tutto su La Sirenetta.
La fiaba de La Sirenetta
Le origini della fiaba de La Sirenetta risalgono al lontano 1837, quando lo scrittore danese Hans Christian Andersen scrisse In questa storia avvincente e ricca di simbolismo, Andersen dipinge un affresco emozionante di desiderio, sacrificio e speranza, dando vita a un personaggio indimenticabile che ha lasciato un'impronta indelebile nella letteratura e nella cultura popolare.
La protagonista di La Sirenetta è la giovane sirena Ariel, che vive in un regno sottomarino insieme a suo padre, il re del mare, e alle sue sorelle. La bellezza e la voce di Ariel sono ineguagliabili, e la sirena è affascinata dal mondo degli umani, di cui ascolta le storie raccontate dalla sua nonna. Ma la sua curiosità si trasforma in un desiderio ardente quando, su una roccia sopra le onde, incontra il principe Eric, naufragato durante una tempesta. Ariel si innamora perdutamente di Eric e inizia a sognare di vivere sulla terraferma.
Per realizzare il suo desiderio di essere umana e di conquistare il cuore di Eric, Ariel decide di fare un patto con la malvagia strega del mare, nota come Ursula. In cambio della sua voce, Ursula trasforma Ariel in un'umana, ma con una condizione: Ariel deve far sì che Eric si innamori di lei entro un anno, altrimenti diventerà per sempre una schiuma marina. Tuttavia, l'inganno e la magia oscura di Ursula mettono in pericolo sia il sogno di Ariel che la sua stessa esistenza.
La sirenetta e altre fiabe
Una raccolta di fiabe classiche adatta a grandi e piccini, per far addormentare i propri figli la sera o per fare un tuffo nei ricordi da adulti.Ariel inizia la sua nuova vita come umana e fa di tutto per attirare l'attenzione di Eric, ma il suo silenzio e la mancanza della sua voce la rendono incomprensibile agli occhi del principe. Nonostante le sfide e gli ostacoli che affronta, Ariel rimane risoluta nel perseguire il suo desiderio di amore e umanità. Tuttavia, il principe parte per un viaggio dove si innamora di un'altra ragazza.
Una volta giunta a conoscenza di questa notizia, La Sirenetta è destinata a soffrire, consapevole dell'implacabile destino che le è riservato. Le sue sorelle, però, non esitano a compiere un atto di sacrificio, tagliando i loro capelli per ottenere un pugnale magico dalla temuta Strega del Mare e presentarlo alla Sirenetta. Per riacquistare la sua forma di sirena, le sarà sufficiente porre fine alla vita del principe e bagnare i suoi piedi con il suo sangue nella notte delle nozze.
Tuttavia, l'amore che La Sirenetta nutre per il principe è così potente che la spinge a rifiutare questa scelta, abbracciando il suo destino con coraggio. Questo nobile gesto la ricompensa, trasformandola in una figlia dell'aria. Dopo un periodo di 300 anni dedicato a buone azioni, potrà finalmente guadagnare un'anima propria, una possibilità che è negata alle sirene. Così, il suo destino prende un nuovo corso, un periodo di durata incerta e prolungata, in cui la Sirenetta entrerà in contatto con esseri umani tanto virtuosi quanto malvagi, poiché le azioni altrui contribuiranno a modulare la sua condizione nel corso del tempo.
La fiaba de La Sirenetta di Hans Christian Andersen rimane un capolavoro intessuto con emozioni complesse e simboli profondi. La storia di Ariel, con il suo desiderio ardente, il suo sacrificio e il suo coraggio, continua a ispirare e catturare l'immaginazione di lettori di tutte le età. Il viaggio di Ariel attraverso le onde tumultuose del desiderio e della speranza ci ricorda che, anche in mezzo alle sfide più oscure, l'amore e la determinazione possono portarci verso nuovi orizzonti e ci mostrano la strada per un futuro luminoso.
In Danimarca (nella città di Copenaghen) è stata dedicata una statua a La Sirenetta per ricordare il capolavoro di Andersen.
Una curiosità riguarda l'idea di Andersen, che trasse ispirazione da "Undine" di Friedrich de la Motte Fouqué, opera notevolmente affine nella struttura narrativa, poiché anch'essa narra le vicende di una ninfa acquatica che acquisisce l'agognata anima attraverso un matrimonio con un essere umano. Tuttavia, Andersen apportò modifiche significative al finale, disconnettendolo dall'amore del protagonista. Inizialmente, la fiaba de La Sirenetta avrebbe dovuto portare il titolo evocativo di "Le Figlie dell'Aria", una scelta che non può che essere considerata profondamente significativa.
La trasposizione animata Disney
I primi "germogli" del progetto de La Sirenetta, a firma Disney, affondano le radici negli anni precedenti alla Seconda Guerra Mondiale. Inizialmente, l'idea era di creare un film biografico in tecnica mista basato sulle fiabe di Hans Christian Andersen. Tuttavia, il conflitto mondiale e le incertezze dell'epoca bloccarono il progetto e La Sirenetta dovette aspettare.
Negli anni 80, precisamente nel 1985, l'idea di riportare in auge la fiaba di Andersen fu risvegliata grazie a Ron Clements, uno dei registi del film animato Basil l'investigatopo. L'idea non ebbe un'accoglienza entusiastica da parte di Michael Eisner, CEO dei Walt Disney Studios, e del presidente Jeffrey Katzenberg. Tuttavia, fu proprio Katzenberg a dare il via libera per la realizzazione del film.
Clements, successivamente affiancato da John Musker, iniziò a sviluppare l'idea del film, ampliandola progressivamente. Si procedette a ridisegnare alcuni aspetti della fiaba originale, dando più spazio a certi personaggi rispetto ad altri. Ad esempio, la nonna di Ariel, assente nella fiaba, fu introdotta nella versione animata. Tuttavia, i lavori su La Sirenetta subirono rallentamenti a causa del grande impegno della Disney nel realizzare altri film, come Chi ha incastrato Roger Rabbit.
Due figure cruciali nel progetto furono Howard Ashman e Alan Menken, noti per i loro lavori musicali Off-Broadway, e autori della celebre colonna sonora. Fu Ashman a proporre di trasformare Sebastian da maggiordomo inglese a personaggio giamaicano, influenzando l'intero stile musicale del film. La trama stessa venne ripensata come un musical di Broadway, con una narrazione che valorizzava i momenti musicali come sviluppi chiave della storia.
Così, dopo varie sfide e ritardi, La Sirenetta prese finalmente forma grazie alla tenacia di registi, compositori e al sostegno di Jeffrey Katzenberg. Il film, uscito nel 1989, divenne uno dei classici Disney più amati, portando nuova vita alla storia di Hans Christian Andersen e intrattenendo generazioni di spettatori con la magica avventura sottomarina di Ariel e i suoi amici.
Il remake live-action
Nel 2023 Disney ha aggiunto alla sua lunga lista di remake in formato live-action anche La Sirenetta, dando il ruolo principale di Ariel a Halle Bailey. Potete leggere qui la nostra recensione.
La regia del film è stata affidata a Rob Marshall e nel cast, oltre a Bailey, vi sono nomi di rilievo come Melissa McCarthy nei panni di Ursula e Javier Bardem nel ruolo di Re Tritone. Eric è interpretato da Jonah Hauer-King.
La storia di questa nuova trasposizione ha cambiato parecchio rispetto al classico Disney dando profondità diverse ai personaggi. Ecco alcune sostanziali differenze con la versione Disney animata:
Le figlie di Tritone assumono un ruolo più attivo e responsabile nel regno sottomarino anziché esibirsi in uno spettacolo. Sono addestrate per essere leader e partecipano a incontri annuali per prepararsi alle festività.
Ursula è la sorella di Tritone, e ciò crea una rivalità familiare più profonda. È più spietata e le sue vittime sembrano essere uccise invece di trasformate.
La morte della madre di Ariel è legata agli umani, suggerendo che è stata uccisa deliberatamente anziché in un incidente.
Eric ha un passato più complesso come orfano arrivato a Atlantica tramite naufragio. Questo influenza il suo desiderio di esplorare l'oceano.
Nella battaglia finale, Ariel è coinvolta attivamente nel sconfiggere Ursula, utilizzando un relitto per trafiggerla. Ariel ed Eric vivono felicemente, ma decidono di esplorare le acque inesplorate dell'oceano insieme, aprendo la porta a nuove avventure.
Un'ultima curiosità riguarda le canzoni di questa versione Disney. In particolare i testi di "Baciala" e "Triste anima sola" sono stati rinnovati, come vi abbiamo raccontato qui nel nostro articolo.
Questo remake, uscito nei cinema, ha incassato nel mondo 567 milioni di dollari (via boxofficemojo) affermandosi come successo anche in Italia con i suoi 13 milioni di euro incassati. Ciò testimonia l'amore dei fan per una storia infinita.
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