Cercare pezzi rari che mancano alla propria collezione. Incontrare autori che hanno segnato e ancora influenzano la nona arte, affiancati da altri appassionati con cui condividere il proprio amore per il mondo del fumetto. Sono solo alcune delle emozioni che si possono vivere nelle vivaci giornate di Lucca Collezionando, evento dedicato al mondo del fumetto e del collezionismo che ogni anno richiama per due giorni una nutrita schiera di cultori di questo mondo. Parte integrante di questa manifestazione sono le associazioni e i gruppi di fan, vero e proprio motore di Lucca Collezionando, di cui incarnano lo spirito autentico.
Attivissime durante tutto l’anno, custodi di una cultura fumettistica e animatrici di grandi iniziative, le associazioni a Lucca Collezionando diventano un pilastro dell’evento. Tramite l’organizzazione di incontri, con la presenza di stand in cui poter scambiare due parole con autori e altri appassionati, associazioni e club dei diversi personaggi alimentano e onorano l’amore per il mondo del fumetto.
- Lucca Collezionando 2024: l'importanza delle associazioni
- Tenere viva la passione
- L'esperienza del Dylan Dog Fans Club
Lucca Collezionando 2024: l'importanza delle associazioni
In occasione di Lucca Collezionando abbiamo voluto celebrare l’impegno delle associazioni, andando a scoprire la storia di alcune di queste realtà.
Parte di questo mondo di fedeli appassionati è anche il Dylan Dog Fans Club, community dedicata all’Indagatore dell’incubo bonelliano nata proprio da un incontro fortuito durante una manifestazione. A presentare questa associazione è il tesoriere Massimo Petrosino.
La nascita del Dylan Dog Fans Club
Uno dei fondatori di Dylan Dog Fans Club, Petrosino ci racconta come la nascita del club sia legata alla volontà di dare voce alla passione per l’inquilino di Craven Road, in un periodo in cui questa era ancora priva di una vera identità corale:
IL DYLAN DOG FANS CLUB, nasce nel 2006 quando ad Arezzo Comics, conobbi Alessandro Bertoldi che, in occasione della mostra del fumetto, presentava il suo volume Collezionare Dylan Dog 2006 che fu particolarmente apprezzato dalla Sergio Bonelli Editore poiché elencava per la prima volta proprio tutte le edizioni estere di Dylan Dog, inclusi alcuni prototipi non andati alle stampe (tipo il prototipo russo). Scoprimmo così che avevamo una forte passione in comune per Dylan Dog e che entrambi avevamo realizzato archivi e scritti sul personaggio. In quegli anni non esisteva nessuna vera associazione sul personaggio ma solo gruppi di appassionati, che al massimo gestivano pagine on line solo per catalogare le loro parziali collezioni. Decidemmo quindi di fondare un vero club di appassionati, ed essendo i primi potemmo scegliere il nome più rappresentativo: DYLAN DOG FANS CLUB
Da questa idea, il passo successivo era quello di intercettare un modus operandi che rendesse questa intenzione realtà. Far nascere una community dipende dalla capacità di cogliere i desideri dei fan e dare loro risposta, portandoli a sentirsi parte di un gruppo, aspetto su cui Petrosino pone subito l’attenzione:
Avevamo ben chiaro cosa fare: dare la possibilità a tutti gli iscritti di essere partecipi della passione per l’inquilino di Craven Road. Quindi realizzammo tessere personalizzate nominative a tema Dylan e materiale cartaceo e non. Il collezionista tipo di Dylan Dog, che possedeva più o meno tutto ciò era stato realizzato sul personaggio, che cosa avrebbe desiderato ancora? Materiale numerato e nominativo con curiosità e dietro le quinte del mondo Dylan? O magari un contatto diretto con i disegnatori? Nulla di tutto questo c’era. Nel giro di pochi anni, per la precisione dal 2006 al 2009, maturò lʹdea della nostra formula: due magazine annui, il secondo dedicato agli autori di volta in volta intervistati. Ci sono stati Luca Dell’Uomo, Montanari eGrassani, Giampiero Casertano ‐ autore del nostro logo ufficiale ‐ Marco Nizzoli, Pasquale Ruju, Luigi Simeoni, Giancarlo Marzano, Giuseppe Camuncoli, Bruno Enna, Lola Airaghi, Corrado Mastantuono, Nicola Mari, Fabio Canesi, Michele Ginevra e tanti altri.
Tenere viva la passione
In un momento in cui le community sono diventate una presenza immancabile del mondo del fumetto, anche il Dylan Dog Fans Club ha dovuto continuare la sua opera affrontando sfide e problemi del settore. Tuttavia, la rotta dell’associazione è stata mantenuta rimanendo fedeli a un principio su cui Petrosino è fermo:
In breve, la nostra ricetta è questa: realizzare SOLO ciò che noi per primi, collezionisti da sempre, avremmo desiderato avere in collezione. Abbiamo realizzato magazine pieni zeppi di dietro le quinte, news e corredati da vari gadget suddivisi per tipologie: tessere, adesivi, stampe, sketch realizzati alle varie fiere, fino ai gadget più ambiti dai nostri soci come IL TESSERINO DI SCOTLAND YARD o LA TARGA DYD666 del MAGGIOLONE.
L'esperienza del Dylan Dog Fans Club
Da questa passione, il Dylan Dog Club è riuscito a dare vita a momenti divenuti car ricordi per i membri. Passaggi emotivamente coinvolgenti per i membri, che hanno avuto modo non solo di condividere la propria passione, ma di sentirsi parte della famiglia bonelliana:
E poi ci sono i ricordi. Tra i tanti che ci portiamo nel cuore ne voglio citare due. Innanzitutto lʹincontro con Alfredo CasteIli, purtroppo da poco scomparso, in occasione della bella chiacchierata/intervista che sarà oggetto del nostro speciale che uscirà ad Halloween 2024. In quellʹoccasione ci fece i complimenti per la cover di Nicola Mari, resa in 3D dal nostro socio e amico Paolo Murgia, utilizzata per un nostro magazine. Altro ricordo è stata la bellissima cena a Città di Castello con Sergio Bonelli e i vari autori come Claudio Villa ed Angelo Stano. Fu organizzata in occasione della mostra DYLAN DOG TRA FAVOLA ED INCUBO nell’ottobre 2007.
In quellʹoccasione, guardando gli originali esposti, tra cui la cover del n. 1 di Dylan Dog, mettemmo Sergio al corrente della nostra idea di una associazione su Dylan Dog. “Bravi ragazzi, state facendo la storia di Dylan Dog”, ci disse nel novembre 2010, quando gli portammo i primi due magazine. Fu una grande gioia. Da allora l’entusiasmo e la passione sono sempre stati gli ingredienti principali delle nostre ricette: “di appassionati per appassionati”, come ci piace dire.
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