No Curves: ogni bozza, frase o pezzo di nastro è solo un tesoro in attesa di essere riscoperto [INTERVISTA]

Intervista esclusiva a No Curves per Lucca Comics & Games 2024: il processo creativo dietro Neon Runners e il suo stile unico nella tape art.

Autore: Mauro Monti ,

In occasione di Lucca Comics & Games 2024, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare in anteprima No Curves, uno dei più celebri tape artist internazionali. Con il suo ritorno al festival dopo cinque anni di assenza, No Curves presenterà la mostra Neon Runners, una celebrazione dell'estetica cyberpunk e del suo particolare linguaggio artistico, che combina tecnologia e geometria. Durante l'intervista, No Curves ci ha raccontato del suo processo creativo, delle sue influenze e del legame profondo tra le sue opere e il mondo della cultura cyberpunk, offrendo uno sguardo unico su come l'arte possa interagire con lo spazio urbano.

No Curves  sarà ospite di Lucca Comics & Games 2024 il 30 ed il 31 ottobre, con vari panel ed una sessione di firmacopie per l'edizione speciale edita da Mondadori del NEUROMANTE con copertina realizzata proprio da No curves. Per tutti i dettagli e gli orari visitate la pagina ufficiale del sito della manifestazione. 

Chi è No Curves

No Curves, nato in Italia, è un pioniere della tape art, una forma d'arte contemporanea che utilizza il nastro adesivo come unico strumento per creare opere caratterizzate da linee rette e spigolose. Il suo pseudonimo riflette il principio alla base della sua arte: l'assenza totale di curve nelle sue creazioni, che si distinguono per un'estrema precisione geometrica e una forte impronta futuristica. La tape art, solitamente associata a installazioni urbane e design d'interni, nelle mani di No Curves si trasforma in un mezzo espressivo altamente concettuale, capace di esplorare temi come la tecnologia, il dinamismo urbano e la cultura cyberpunk.

Cresciuto a contatto con la cultura underground degli anni '80 e '90, No Curves ha assorbito influenze provenienti dai graffiti, dallo skateboarding e dal mondo della moda, trasportando queste energie nella sua arte. La sua carriera è esplosa con le prime applicazioni della tape art su poster pubblicitari nelle grandi città come Barcellona, Londra e Milano, dove reinterpretava le immagini delle modelle con linee minimaliste e taglienti. Col tempo, la sua tecnica si è evoluta da semplici linee a opere sempre più complesse, composte da migliaia di pezzi di nastro adesivo, mantenendo sempre un perfetto equilibrio tra immediatezza e riflessione concettuale.

No Curves ha collaborato con numerosi marchi internazionali di prestigio come Nike, Swatch e Red Bull, realizzando opere su commissione per eventi di moda, mostre e progetti di arte urbana in tutto il mondo. La sua arte è stata esposta in musei italiani e gallerie internazionali, rendendolo uno degli artisti più riconosciuti nel panorama contemporaneo. Nel 2024, No Curves torna a Lucca Comics & Games con il progetto Neon Runners, un omaggio all'estetica cyberpunk che celebra i 40 anni dalla pubblicazione del capolavoro di William Gibson Neuromante, consolidando ulteriormente il suo ruolo come uno degli artisti più innovativi della tape art​.

Mauro Monti
Il progetto Neon Runners segna il tuo ritorno a Lucca Comics & Games dopo alcuni anni. Qual è stato il processo creativo dietro questo nuovo lavoro e come si collega all’estetica del cyberpunk?


 
Mauro Monti
No Curves
La mostra Neon Runners segna un traguardo molto importante, infatti sarà l’occasione per celebrare quasi un milione di pezzi di nastro adesivo utilizzati nelle mie opere. Sono due anni infatti che non sto organizzando o partecipando a mostre ufficiali, dalla mia ultima esposizione antologica a Milano del 2022. Ho preferito chiudermi in studio e lavorare senza darmi delle scadenze definite, cercando di ritornare a produrre essenzialmente per me stesso e per le cose che amo, in particolare appunto il mondo del cyberpunk e della fantascienza. Questo tempo ha dato i suoi frutti ed è nato il progetto-mostra Neon Runners con le prestigiose collaborazioni con Cook&Becker per Cyberpunk 2077 e la copertina per Mondadori per celebrare il 40° Anniversario del romanzo  cyberpunk per eccellenza : “Neuromante”. 
No Curves
Mauro Monti
Il nastro adesivo è uno strumento generalmente associato al lavoro pratico, ma tu lo trasformi in arte. Come sei arrivato a scegliere questo materiale così non convenzionale? Inoltre te tue opere non presentano curve, ma solo linee rette e angoli. Questo approccio stilistico rappresenta per te una sfida o una limitazione creativa? 
Mauro Monti
No Curves
Partiamo dal motto che da sempre mi accompagna, “WE BELIEVE IN ANGLES AND STRAIGHT LINES” - Angoli, linee rette, rigore e complessità geometrica. Questa affermazione secca e decisa è in contrasto con la natura stessa del nastro adesivo, la sua plasticità, la malleabilità e rotondità. Ma è proprio questo contrasto che crea la miscela esplosiva che mi aiuta a generare le opere...Mi sono trovato un nastro adesivo in mano e ho avuto un crash mentale incredibile : concepire geometrie spigolose con un oggetto curvo e morbido.  Inoltre l’immediatezza d’azione che ritrovo nel nastro è molto similare alla pittura e ai graffiti, l’istinto prevale sulla ragione e c’è una sorta di automatismo nel mettere in un certo modo e posizione un determinato pezzo di nastro adesivo. 
No Curves
Mauro Monti
 Nel mondo della tape art, sei considerato un pioniere. Come vedi l’evoluzione di questo medium e quali sono le sfide che affronti come artista? 
Mauro Monti
No Curves
Sono cresciuto a contatto con la cultura graffiti e skate, e ho assorbito tantissimo dalle sottoculture underground degli anni ‘80-’90. Quindi sono partito cercando di portare la velocità e il dinamismo dei graffiti verso lo strumento “nastro adesivo” ma con risultati iniziali disastrosi.  Parliamo di circa 20 anni fa ed era impossibile parlare di tape-art, non esisteva nulla se non qualche artista d’arte contemporanea che lo utilizzava nelle installazioni concettuali. La svolta è arrivata applicando la linearità del nastro adesivo sui poster di moda che riempivano le città, da Barcellona, Londra, Milano..reinterpretando il linguaggio fotografico e le forme delle modelle stravolgendone il significato.  “Keep it simple” era la regola ma con il tempo sono passato dall’applicare poche linee sino a concepire opere complesse fatte di migliaia di pezzi di nastro. Ho fatto il mio percorso al contrario, invece di semplificare col passare del tempo ho cercato di raggiungere una complessità sempre più estrema. 
No Curves
 
Lucca Comics & Games
No Curves
 
Mauro Monti
 In che modo il mondo della cultura cyberpunk, che celebri quest’anno con l’omaggio a Neuromante, ha influenzato il tuo stile artistico? 
Mauro Monti
No Curves
 Direi che l’influenza è stata del 100%. Uno dei miei primissimi lavori è stato fare le copertine per i romanzi cyberpunk pubblicati in italia dalla Shake Edizioni Underground, era il 1996/1997, ero giovanissimo, ma già da qualche anno avevo potuto conoscere molti personaggi del movimento cyberpunk italiano in primis Raf Valvola Scelsi. Mi sono ritrovato a sfogliare libri, riviste e video/documentari che normalmente non erano accessibili ai miei coetanei.  Ho dovuto aspettare quasi 30 anni per fare finalmente la cover di Neuromante! 
No Curves
Mauro Monti
 Le tue installazioni spesso interagiscono con lo spazio urbano. Come riesci a integrare l’arte nel contesto delle città e degli eventi come Lucca Comics & Games? 
Mauro Monti
No Curves
Mi piace molto lavorare sul territorio, vedo il nastro come una sorta di circuito in grado di contaminare gli spazi e  le architetture. La progettazione negli ultimi anni è diventata fondamentale per poter inserire le mie  opere in contesti storici; è importante che tra opere e spazio ci sia una connessione concettuale molto forte anche se con un constrato estetico. Un esempio è il ritratto di Dante Alighieri a Ravenna posizionato nella piccola piazza di fronte alla sua tomba, o l’installazione di  Dampyr  in piazza San Martino a Lucca realizzata nel 2018, come se fosse un guardiano notturno nella città. 
No Curves
Mauro Monti
 Negli ultimi anni, la tape art ha guadagnato sempre più visibilità. Come pensi che questo movimento continuerà a svilupparsi nel futuro? 
Mauro Monti
No Curves
Preferisco inserire la tape-art in un contesto d’arte urbana, ma questo discorso vale per pochissimi artisti che fanno dei lavori incredibili.  Non esiste un vero e proprio movimento e ora putroppo l’approccio alla tape-art è di tipo puramente decorativo: vedo moltissime immagini di muri fatti esclusivamente per “riempire lo spazio”, non c’è molta differenza dal fare il decoratore per uffici o spazi commerciali...non c’è nessun valore reale e troppo spesso la “tape-art “ nei social è veicolata come forma d’arte dozzinale. Un peccato e uno spreco. Vedo un valore quando è utilizzata invece per mettere insieme le persone come nei workshop per ragazzi o nelle installazioni partecipate. 
No Curves
Mauro Monti
 Lavori spesso su commissioni per grandi marchi internazionali. Qual è la differenza nel processo creativo tra un progetto personale e uno commerciale? 
Mauro Monti
No Curves
 Per me non c’è alcuna differenza. Il mio processo creativo è il medesimo, perché è l’approccio concettuale ed estetico del mio lavoro che prevale. Una differenza esiste invece nei processi produttivi, perché ci si confronta con dinamiche economiche e di comunicazione dettate da regole aziendali molto rigide e complesse. 
No Curves
Mauro Monti
 Guardando al futuro, hai qualche progetto personale o sogno nel cassetto che vorresti realizzare nei prossimi anni? 
Mauro Monti
No Curves
 Il progetto di Neon Runners di quest’anno è già un traguardo personale a cui tenevo molto. Normalmente tendo a parlare molto poco dei progetti futuri.  Questo perché ho una produzione progettuale vasta e molto ricca di ricerca ed è mia abitudine lasciare molti progetti a sedimentare per mesi o anni per poi riprenderli in mano e completarli in pochi giorni.  Ogni bozza, frase o pezzo di nastro che sembra abbandonato è solo un tesoro in attesa di essere riscoperto al momento giusto, d’altra parte le cose migliori sono quelle che arrivano senza farsi annunciare. 
No Curves
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