"Quello che state per vedere è ispirato a fatti realmente accaduti. Secondo le stime dell'FBI, in America si commettono circa un milione e 400mila crimini efferati ogni anno". È il preoccupante cartello che apre The Strangers, il film d'esordio del regista e sceneggiatore Bryan Bertino.
Distribuito nei cinema nella primavera del 2008, l'horror è un'efficace variazione del sottogenere "home invasion", già rilanciato da Michael Haneke con #Funny Games e alimentato da un paio di slasher usciti un anno prima, che hanno "giocato" con fatti di cronaca e storie (più o meno) vere.
Them (Ils in originale) dei francesi David Moreau e Xavier Palud è ispirato ad una leggenda metropolitana raccontata ai registi da un tassista di Praga: l'omicidio immotivato di una coppia austriaca, in viaggio nella Repubblica Ceca, ad opera di tre ragazzini. #Vacancy di Nimród Antal è invece basato su un altro torbido fenomeno, ovvero quello degli snuff movie, i film dove le persone vengono realmente uccise e che un vero "pubblico", tramite un mercato nero per questo genere di materiale, paga profumatamente per vedere.
Ma quali sono i "fatti realmente accaduti" dietro The Strangers?
Cielo Drive
La storia di #The Strangers è molto semplice. La notte dell'11 febbraio 2005, Kristen (Liv Tyler) e James (Scott Speedman) lasciano la festa di nozze di un amico e raggiungono la residenza estiva della famiglia di lui, una baita isolata in una zona boschiva.
La coppia sta vivendo un periodo di crisi profonda: Kristen ha infatti rifiutato la proposta di matrimonio di James. Proprio quando sembra che i due stiano per riconciliarsi, alle quattro del mattino, una misteriosa ragazza bionda bussa alla porta chiedendo di una certa Tamara.
È l'inizio di un incubo: tre inquietanti e silenziosi assalitori – gli stranieri mascherati del titolo – prendono d'assedio la coppia. Il motivo? Semplicemente "perché eravate a casa".
Bertino ha spiegato più volte che la sua principale ispirazione è stata l'eccidio di Cielo Drive, uno dei più efferati omicidi della storia degli Stati Uniti: l'assassinio di Sharon Tate (l'attrice moglie di Roman Polanski e incinta di otto mesi), dell'hairstylist Jay Sebring e di due amici del regista, l'aspirante scrittore Wojciech Frykowski e la sua fidanzata Abigail Folger.
Gli esecutori sono Leslie "Lulu" Van Houten, Patricia "Big Patty" Krenwinkel, Charles "Tex" Watson e Susan "Sadie" Atkins. I quattro sono seguaci della Family di Charles Manson, la comune hippy che nella California del 1969 si "sottomette" all'ego del "diabolico" musicista. Tra droghe psichedeliche e amore libero, i "discepoli" trovano nella comunità un riparo sicuro dall'imminente "helter skelter", la guerra razziale che (nella testa di Manson) sta per scatenarsi tra bianchi e neri e che decimerà la popolazione mondiale.
Il 25 gennaio del 1971 Manson e i suoi ragazzi sono riconosciuti colpevoli del massacro di Cielo Drive e della morte di altre sei persone. La condanna a morte viene poi commutata in ergastolo. Dall'horror cult Snuff, scritto e diretto "a caldo" nel 1971 dai coniugi Michael e Roberta Findlay, a #C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino, i delitti della Famiglia hanno influenzato la cultura di massa in maniera significativa e permanente.
Nel caso di Bertino, la sceneggiatura di The Strangers fa riferimento a Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson, il libro di true crime "più celebre e venduto di tutti i tempi" scritto da Vincent Bugliosi e Curt Gentry. Bugliosi è il viceprocuratore distrettuale che è stato il pubblico ministero durante il processo per gli omicidi seriali della Family.
In un'intervista concessa a Shock Till You Drop, Bertino rivela che il copione del film è nato visualizzando la scena del crimine degli omicidi Tate.
Le descrizioni dettagliate hanno dipinto la storia di com'era la casa con le vittime. Ma nessuna vittima sapeva della Famiglia Manson o del perché stava succedendo proprio a loro. Così, mi ha affascinato davvero molto raccontare la storia delle vittime. E non riempirla con un profilo dell'FBI o con lo scoprire che la nonna di qualcuno dei carnefici li ha picchiati da piccoli e ora vogliono uccidere tutti. Ogni giorno si leggono necrologi in cui qualcuno viene ucciso per un motivo casuale. Sì, forse alla fine si scopre il perché, ma a volte non è così.
Il regista aggiunge di aver letto da adolescente (su consiglio del padre) Helter Skelter, un libro "abbastanza complesso" che però l'ha subito allontanato dalle "dinamiche interne alla Manson Family".
Nessuno tra le vittime di Cielo Drive conosceva il motivo di quello che stava accadendo né perché stesse accadendo proprio a loro. Mi interessava questo: restituire l'idea della casualità della morte e l'esperienza delle vittime.
I furti di Crowley
Dall'uscita del film circolano sul web parecchie teorie su altri veri crimini che avrebbero ispirato The Strangers. C'è addirittura qualcuno secondo cui il duplice omicidio si sia consumato in una villa situata al 1801 di Clark Road a Havre De Grace, nel Maryland. Tutto falso: il 1801 di Clark Road era l'indirizzo di Crowley, in Texas, dove Bertino abitava da piccolo.
Fan sfegatato di #Non aprite quella porta di Tobe Hooper e del suo aspro e crudo realismo, il regista rivela nelle note di produzione di aver preso spunto da un avvenimento realmente accaduto durante la sua infanzia, quando viveva nella contea di Johnson.
Da bambino abitavo con la mia famiglia in una casa in mezzo al nulla. Una notte, mentre i miei genitori erano fuori, qualcuno bussò alla nostra porta. Mia sorella domandò chi fosse, ma senza ricevere risposta. Allora ci affacciammo alla finestra e vedemmo alcune persone che chiedevano di qualcuno che non viveva lì. In seguito abbiamo scoperto che questi sconosciuti bussavano alle porte della zona e, se nessuno rispondeva, irrompevano nelle case rompendo i vetri.
Nella sua opera prima, Bertino ha quindi sostituito ai ladri d'appartamento di Crowley i sadici assassini che indossano le maschere (il titolo di lavorazione del film era The Faces), diventati "Man in Mask", "Pin-Up Girl" e "Dollface".
Molti, tuttavia, hanno rintracciato altre due storie vere dietro The Strangers, seppure non siano mai state citate apertamente dal regista.
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Gli omicidi di Keddie
Un crimine irrisolto tristemente celebre negli Stati Uniti è il quadruplo omicidio avvenuto nell'aprile del 1981 a Keddie, una località turistica della Sierra Nevada, nel nord della California. Il modus operandi degli assalitori di The Strangers ricorda molto da vicino i fatti di Keddie.
Sue Sharp, una donna del Connecticut appena divorziata dal marito, ha affittato una casa per le vacanze al numero 28 del Keddie Resort. È lì con i figli Tina, John, Rick e Greg e due amici dei ragazzi, Dana Wingate e Justin Smartt. Gli otto (con loro c'è anche Sheila, la figlia 14enne di Sue) vogliono semplicemente trascorrere una settimana in relax.
Sheila decide di passare la notte dai vicini, la famiglia Seabolt. Al rientro dai suoi, la ragazzina trova una scena agghiacciante: qualcuno ha fatto irruzione nel resort, ha legato Sue, John, Dana e Tina alle sedie con nastro adesivo, cavi elettrici e filo metallico e li ha uccisi brutalmente a coltellate e martellate. Sono salvi soltanto Rick, Greg e Justin.
Ad oggi, nonostante i sospetti ricaduti su Martin Smartt (il padre di Justin) e sul suo amico John Boudee, il caso degli omicidi di Keddie è ancora irrisolto. Al massacro di Keddie è ispirato l'horror indipendente Cabin 28 di Andrew Jones.
L'assenza di dialoghi (e di spiegazioni logiche) di The Strangers ricorda molto da vicino quella di un altro sfuggente torturatore: Richard Speck, il "mostro di Chicago" che nella notte tra il 13 e il 14 luglio del 1966 ha stuprato, torturato e ucciso otto studentesse infermiere del South Chicago Community Hospital.
Speck, morto di infarto nel 1991 dopo 25 anni passati in prigione, ha scelto le vittime a caso. Le ha violentate, pugnalate e tagliato loro la gola. Dopo quella mattanza da incubo, si limitò a dire: "Non era proprio la loro notte". Che risuona tremendamente simile al "perché eravate a casa" degli assediatori di The Strangers.
A Richard Speck i giapponesi Church of Misery, band stoner doom di Tokyo che in ogni canzone "omaggia" un serial killer, hanno dedicato il brano Born to Raise Hell, ovvero Nato per scatenare l'inferno, come recitava il tatuaggio sul braccio di Speck.
Sempre in campo musicale, The Strangers ha palesemente ispirato il video di Withorwithout, singolo dell'album d'esordio del gruppo elettro-pop australiano Parcels.
La protagonista, in questo caso, è Milla Jovovich, diretta da Benjamin Howdeshell.
A dieci anni dall'originale, Bertino è tornato sui terrificanti eventi che si sono svolti nella casa della famiglia Hoyt con il sequel/remake #The Strangers: Prey at Night, sceneggiato dal regista con Ben Ketai e diretto da Johannes Roberts.
Ma quella dell'ennesima famiglia disfunzionale innocente (i genitori Cindy e Mike, la figlia ribelle Kinsey e il maggiore Luke) assediata dagli aggressori mascherati, è già un'altra storia.
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