"Ma nei libri non è così!" quante volte lo avete detto guardando l'adattamento cinematografico o televisivo di un libro? Probabilmente troppe! Le trasposizioni infatti riprendono il materiale originale dei libri e lo adattano al pubblico, al tempo e al media di riferimento. Per forza di cose qualcosa si perde e qualcosa cambia, qualche personaggio non è mai come lo si immagina e il risultato spesso non riesce ad accontentare tutti. Nemmeno The Witcher si sottrae a queste dure logiche produttive e presenta moltissime differenze tra i libri di Sapkowski e la serie TV di Netflix.
Indice generale
Se non l'avete fatto, prima di iniziare ad approfondire questo discorso è bene dare un'occhiata alla lista delle 7 cose da sapere dei libri per comprendere la serie TV, la guida alla professione di Witcher e la mappa del mondo letterario dello strigo spiegata. Questi articoli vi aiuteranno a familiarizzare con l'universo di Geralt di Rivia, se non lo conoscete, o fungeranno da perfetto ripasso per tutti i retroscena della serie TV.
Differenze tra i protagonisti della serie TV e i libri
Per molti fan il casting di The Witcher è da subito risultato un problema. Attori troppo giovani, troppo diversi, lontani dalle descrizioni dei libri. Un casting coraggioso, quello di Netflix, che nonostante queste premesse si è però dimostrato all'altezza del ruolo facendo storcere un po' il naso solo in qualche situazione.
I personaggi principali della serie TV sono 3: lo strigo Geralt Di Rivia, la maga Yennefer e la piccola Cirilla. I protagonisti del libro invece, nonostante questo venga raccontato dalle numerose voci dei personaggi minori, sono 2: Geralt e Ciri. Yennefer è si presente ma ha un ruolo davvero minoritario rispetto agli altri due personaggi.
Il witcher Geralt Di Rivia
Quello di Henry Cavill è forse il personaggio più fedele dei 3, sia d'aspetto che a livello di interpretazione. Nei libri Geralt è infatti un cacciatore di mostri di poche parole, burbero, posato che ricorre alla spada solo in extremis e perso in una continua ricerca di se stesso e del suo ruolo nel mondo.
Cavill ripropone la stessa fisicità di cui si legge nei libri e lo stesso carattere anche se, al di là dei grugniti e delle battute ad effetto, sembra mancare ancora quella profondità che il personaggio di Sapkowski mostra già nei primi racconti. Ma probabilmente e ancora presto per parlare, vedremo l'evoluzione del personaggio nella prossima stagione già annunciata.
La principessa Cirilla
Come Cavill, anche la giovane Freya Allan risulta perfettamente azzeccata per il ruolo. Le vicende letterarie di Ciri si muovono in maniera abbastanza differente rispetto alla serie (come vedrete nell'ultima sezione di questo articolo) ma a livello di aspetto ci siamo e anche di carattere: la leoncina di Cintra è infatti una piccola ribelle che non si fa fermare dalle barriere del suo ruolo sociale, ma si lascia spesso guidare dal cuore.
La maga Yennefer
Con questo personaggio arriviamo invece ad uno dei punti dolenti della produzione, non perché Anya Chalotra non sia brava, anzi, il suo personaggio è forse uno dei più emozionanti dell'intera serie TV. E anche il suo aspetto risulta perfetto e azzeccato con le poche descrizioni che Sapkowski fa della maga sempre profumata di lillà e uva spina. Il problema è che la ragazza è davvero troppo giovane per essere LA donna capace di incantare lo strigo Geralt e, nelle scene insieme, il dislivello di età tra gli attori (13 anni) è abbastanza evidente.
Anche a livello di storia questo personaggio è quello che presenta più cambiamenti e aggiunte in assoluto perché, come detto in apertura, Yennefer nei libri è più una spalla per i due protagonisti che non un vero e proprio personaggio principale. E lo stesso Sapkowsi parla del suo passato in pochissime pagine, accennandolo appena, mentre nella serie TV si approfondiscono tutti i suoi retroscena.
Differenze tra i personaggi minori della serie TV e i libri
Lo stesso discorso dei protagonisti vale anche per i personaggi secondari: The Witcher è un romanzo corale raccontato da tante voci, spalle e compagni che si susseguono al fianco di Geralt e Ciri. Tra queste voci è utile approfondire quelle di alcuni personaggi ricorrenti sia nei libri che nella serie (o almeno in questa prima stagione):
Il bardo Ranuncolo
Logorroico, fastidioso, pedante eppure quando suona e canta non si può non star dietro alle sue note. Joey Batey mette in scena un Ranuncolo televisivo perfetto, forse troppo giovane proprio come Yennefer, ma perfetto. Sapkowski usa spesso la figura di questo bardo dai colori sgargianti per raccontare le vicende di Geralt o del mondo circostante. Ranuncolo è un ottimo personaggio di raccordo tra le vicende e che anche se in questa prima stagione compare poco vedremo sempre più spesso in futuro (almeno nei libri è così).
Il druido Saccoditopo
Saccoditopo è un druido dai poteri mistici che nei libri funge anch'esso da personaggio di raccordo, soprattutto per quanto riguarda le vicende di Geralt e Ciri. Appare in pochissimi racconti e la sua figura e quasi di contorno, ma sembra conoscere Geralt da molto tempo. Nella serie l'immagine del druido con la tunica viene svecchiata e resa più affascinante dall'attore Adam Levy. Inoltre viene data molta più centralità al personaggio che prende delle vie inaspettate non previste dai libri.
La regina Calanthe
Interpretata magistralmente dalla britannica Jodhi May che, anche se dalla prima puntata può non sembrare, col tempo rende perfettamente giustizia al personaggio di regina forte e saggia delineato da Sapkowski. Nella serie TV hanno spinto perché fosse anche una guerriera, una svolta interessante e che arricchisce le sfumature caratteriali del personaggio.
Differenze tra ogni puntata della serie TV e i libri
Prima di procedere va fatta una premessa importante: le avventure letterarie dello strigo Geralt, a differenza di molte altre saghe fantasy, non iniziano subito con una grande epopea. Il personaggio e il suo girovagare viene raccontato in maniera molto frammentaria nelle 2 raccolte di racconti che fungono da grande intro al ciclo di 5 romanzi (che si avvia con Il Sangue degli Elfi.)
La prima stagione della serie TV non adatta i romanzi principali della saga, ma appunto queste raccolte di racconti prendendo solo qualche avvenimento dai libri successivi. Anche se può non sembrare una scelta adatta perché crea - almeno inizialmente - confusione nello spettatore, passare attraverso i racconti dello strigo è il metodo migliore per raggiungere poi le vicende centrali.
Di seguito un' analisi puntata per puntata che vi porterà alla scoperta delle differenze tra serie TV e libri comparando le puntate della serie con ogni racconto da cui sono tratte:
Indice episodi
- L'inizio della fine
- Quattro marchi
- Luna traditrice
- Banchetti, bastardi e sepolture
- Desideri incontenibili
- Specie rara
- Prima di una sconfitta
- Molto di più
Episodio 1 - L'inizio della fine
TRATTO DA:
Il primo episodio adatta (almeno per quanto riguarda Geralt) il racconto Il Male Minore contenuto nella raccolta Il Guardiano degli Innocenti. Mentre le vicende di Ciri riprendono la storia della bambina raccontata a più riprese nel corso dei libri.
RIASSUNTO RACCONTO:
La storia del libro vede Geralt raggiungere un villaggio dopo aver sconfitto una mostruosa Kikimora. Nel villaggio Geralt s'imbatte in una vecchia conoscenza, il mago Stregobor. Questi vuole usufruire dei suoi servigi di witcher per far fronte a quello che lui considera un abominio: Renfri, una ragazza infettata sin dalla nascita dalla cosiddetta Maledizione del Sole Nero. Geralt avrà modo di conoscere questa giovane arrabbiata e accompagnata da un gruppo di nani fuorilegge, con i quali vuole vendicarsi di Stregobor. Il witcher si troverà quindi a dover scegliere il male minore tra la richiesta del mago e la vendetta della ragazza.
DIFFERENZE:
La puntata della serie riprende in maniera quasi identica il racconto, tranne per i nani che non sono presenti nell'episodio ma sostituiti da un gruppo di scagnozzi umani.
SIMBOLO PUNTATA:
La serie di The Witcher non ha una sigla iniziale ma al posto di questa viene mostrato per qualche secondo un simbolo. In questa puntata si vede il simbolo dell'eclisse nominata nella Maledizione del Sole Nero.
Episodio 2 - Quattro marchi
TRATTO DA:
Il secondo episodio adatta, per Geralt, il racconto Il Confine del Mondo contenuto sempre ne Il Guardiano degli Innocenti. Mentre la storia di Yennefer viene perlopiù ampliata dalle poche informazioni che si hanno del suo passato difficile nei libri. Il personaggio di Istredd viene invece tratto dal racconto Una scheggia di Ghiaccio, contenuto nella seconda raccolta La spada del destino.
RIASSUNTO RACCONTO:
Geralt, in viaggio con Ranuncolo, raggiunge un villaggio sperduto ai confini del mondo, vicino agli ultimi luoghi abitati dagli elfi. Qui accetta un incarico per eliminare dai campi una creatura che la gente del posto definisce "diavolo". La ricerca di questo presunto diavolo porterà però lo strigo a vedersela con la resistenza elfica capitanata da Filavandrel, in un gioco fatto di vendetta e antichi rancori.
DIFFERENZE:
Anche questa puntata è molto simile al racconto tranne che per l'inizio: nella serie Geralt e Ranuncolo si sono appena conosciuti mentre nel libro sono già amici da tempo.
SIMBOLO PUNTATA:
In questa puntata il simbolo mostrato è quello della stella di ossidiana con brillanti, gioiello che Yennefer è solita portare al collo.
Episodio 3 - Luna traditrice
TRATTO DA:
Il terzo episodio adatta Lo Strigo, primo racconto contenuto nel Guardiano degli Innocenti che presenta appieno il personaggio di Geralt. Yennefer continua il suo cammino autonomo dai libri, come abbiamo visto nel precedente episodio. Le maghe Fringilla Vigo, Sabrina Glevissig e Tissaia de Vries invece non sono presenti nei racconti ma arrivano nella saga principale dei libri. Compare anche il personaggio di Triss Merigold che nei racconti è solo accennato e approfondito nei romanzi principali.
RIASSUNTO RACCONTO:
Altra avventura per lo strigo che, giunto in un villaggio della Temeria si troverà suo malgrado ad indagare su una creatura nota come strige. Il mostro, che a quanto sembra non è stato sconfitto nemmeno da un precedente witcher, vive in un castello e pare che l'unico modo per sconfiggerlo sia trattenerlo sino all'alba fuori dal suo sepolcro. In tutto questo però è implicato anche il Re Foltest e qualche discendenza non proprio regale.
DIFFERENZE:
Nella serie TV viene inserito il personaggio di Triss come spalla per Geralt mentre nei racconti non è presente e viene introdotto solo più tardi. Le altre differenze invece riguardano l'origine della strige e lo strigo precedente:
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Sul libro è chiaro a tutti che la strige è figlia di Foltest e per questo viene tenuta a bada nel castello abbandonato. Mentre nella serie questo evento è inizialmente nascosto e viene solo detto che la sorella di Foltest incinta morì in quel castello. Inoltre nel libro il precedente strigo ingaggiato è semplicemente scappato prima di affrontare la strige. Nella serie, invece, tutti lo accusano di essere scappato con i soldi mentre poi si scopre che è stato ucciso dal mostro stesso.SIMBOLO PUNTATA:
Il simbolo di questa puntata rappresenta la creatura che Geralt caccia nell'episodio, una strige.
Episodio 4 - Banchetti, bastardi e sepolture
TRATTO DA:
Con questa puntata si entra nel vivo della serie e mentre per Geralt si adatta il racconto Una Questione di Prezzo sempre de Il Guardiano degli Innocenti, per Ciri viene adattato in parte il racconto La Spada del Destino dalla raccolta omonima.
RIASSUNTO RACCONTO:
In Una Questione di Prezzo, Geralt viene invitato ad una festa a palazzo su richiesta della regina di Cintra, Calanthe. Lo strigo deve fingersi un ambasciatore straniero per svolgere un compito non meglio specificato per la regina. Durante la cena la figlia di Calanthe Pavetta e Istrice, un cavaliere maledetto innamorato della ragazza, confesseranno il loro amore contro il volere della regnante.
Nel racconto La Spada del Destino invece Geralt fa la conoscenza di Ciri nella foresta di Brokilon. Qui dovrà strapparla alle driadi che la vogliono trasformare in una di loro.
DIFFERENZE:
Durante il banchetto della regina il cambiamento sostanziale sta nel fatto che nella serie Geralt viene portato a palazzo come accompagnatore di Ranuncolo.
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Invece La Spada del Destino, uno dei racconti più belli per il rapporto tra Geralt e Ciri, viene totalmente stravolto dalla mancanza dello strigo. Ciri vive questa avventura in solitaria accompagnata da un ragazzino chiamato Dara che non esiste nei libri. Inoltre nella serie l'acqua delle driadi ha proprietà curative mentre nel libro viene usata sulle bambine per farle diventare driadi.SIMBOLO PUNTATA:
Il simbolo di questa puntata è l'albero della foresta d Brokilon.
Episodio 5 - Desideri incontenibili
TRATTO DA:
Il quinto episodio è quasi interamente tratto dal racconto L'ultimo desiderio, per Geralt e Yennefer, sempre da Il Guardiano degli innocenti. Mentre per quanto riguarda un altro personaggio (di cui non è possibile dire molto per embargo) ci sono dei rimandi al racconto Il Fuoco Eterno contenuto invece nella Spada del Destino.
RIASSUNTO RACCONTO:
Nell'ultimo desiderio Geralt e Ranuncolo si ritrovano alle prese con un djinn, una specie di genio della lampada, che sembra scagliare maledizioni su chiunque. Il bardo, infatti, rimane ferito dallo scontro e Geralt si rivolge quindi ad una maga presente nel villaggio vicino: Yennefer. Lo strigo però scoprirà a suo spese che i desideri sono pericolosi e ogni cosa ha un prezzo.
DIFFERENZE:
Forse l'episodio più fedele ai libri. La parte che riprende alla lontana la serie è quella di Ciri che continua ad adattare La Spada del Destino:
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Nei libri è Geralt che porta fuori dalla foresta di Brokilon Ciri, per poi lasciarla alle cure di Saccoditopo. Mentre nella serie è quest'ultimo che si inoltra nel territorio delle driadi per riprendere la bambina. Gli altri personaggi che si vedono invece sono quasi tutte aggiunte della serie. Anche la storia del cavaliere in nero che insegue Ciri dalla prima puntata, Cahir, è raccontata concretamente solo negli ultimi romanzi.SIMBOLO PUNTATA:
Il simbolo rappresenta una delle creature che appaiono nella puntata.
Episodio 6 - L'inizio della fine
TRATTO DA:
Il sesto episodio della serie adatta il racconto Il limite del possibile contenuto nella raccolta La Spada del Destino.
RIASSUNTO RACCONTO:
La storia del libro vede Geralt ingaggiato da Borch Tre Taccole per sconfiggere il misterioso drago a cui diverse fazioni danno la caccia. Geralt si metterà quindi in viaggio con Borch e Ranuncolo incontrando poi Yennefer e altri personaggi sulla strada verso il drago e i suoi segreti.
DIFFERENZE:
Questa è forse una delle puntate più vicina al racconto letterario tranne che per piccole differenze come il mostro che Geralt sta eliminando all’inizio: nel racconto è un basilisco, una creatura dall’aspetto di serpente, mentre nell’episodio sembra più simile ad una bestia con il becco. Anche nel gruppo incontrato da Geralt durante il viaggio ci sono piccole di carattere e di scopi in alcuni personaggi e poi c’è la totale mancanza del mago ecologista Dorregaray. Infine, anche il combattimento finale con il Drago è differente perché al contrario della serie nel libro Villentretenmerth, il drago d’oro, sfida uno per uno i cavalieri che erano andati ad ucciderlo.
Per quanto riguarda Ciri invece la trama della serie è totalmente inventata con solo un adattamento di alcuni punti chiave del romanzo come la fuga dalla foresta di Brokilon. Il cavaliere Cahir è un personaggio che arriverà solo nelle fasi finali del romanzo, mentre Saccoditopo viene solo menzionato in qualche racconto e ha un destino tutto diverso rispetto alla serie.
SIMBOLO PUNTATA:
In questa puntata è possibile vedere l’effige di un drago che è la creatura che Geralt e compagni dovranno cercare all’interno dell’episodio.
Episodio 7 – Prima di una sconfitta
TRATTO DA:
Il settimo episodio, almeno la parte di Geralt, adatta il racconto Qualcosa di più contenuto nella Spada del Destino. La trama di Yennefer racconta invece del consiglio dei maghi e dell’inizio della battaglia di Sodden, eventi che sono stati quasi sempre solo raccontati da altri personaggi nel libro e mai vissuti in prima persona.
RIASSUNTO RACCONTO:
Un racconto particolare e molto frammentario in cui conosciamo nuovi personaggi e il destino di tanti altri. Farne un riassunto è particolarmente complesso per via dei diversi intrecci narrativi che volgono al termine proprio con questo racconto. Mi limiterò quindi a riassumere la parte utile a questo episodio anche perché buona parte di questo racconto è stata adattata anche per l’episodio successivo.
Geralt si ricorda di quando è tornato a Cintra dopo anni a reclamare la sua bambina per via della legge della sorpresa. La regina Calanthe però lo sfida a riconoscere quale tra le bambine del cortile è la sua bambina promessa. Geralt capisce l’inganno dicendo che nessuna di quelle bambine è Ciri. Così Calanthe si convince che non può sottrarsi al destino a Geralt decide di lasciare lì Ciri è andarsene.
DIFFERENZE:
Geralt va a Cintra per reclamare Ciri ma, a differenza del libro, l’inganno di Calanthe è diverso e affida a Geralt una bambina del regno dicendogli che si tratta di Ciri senza farlo scegliere. Inoltre la storia dello strigo che viene intrappolato a Cintra durante la notte dell’assedio di Nilfgaard è totalmente inventata. Infatti, Geralt quella notte non si trovava a Cintra e la caduta della città gli viene raccontata da Ranuncolo e da altri personaggi nel corso dei racconti e dei suoi viaggi.
Per quanto riguarda Yennefer e Ciri la trama continua ad essere basata lontanamente sul romanza e prende vie differenti per arrivare però al punto finale dei libri di racconti.
SIMBOLO PUNTATA:
All’inizio di questa puntata è possibile vedere il leone, simbolo della città di Cintra, frantumato in più parti per simboleggiare la sconfitta della città da parte dell’esercito di Nilfgaard.
Episodio 8 – Molto di più
TRATTO DA:
Anche l’ottavo episodio, sempre per quanto riguarda Geralt, adatta il racconto Qualcosa di più contenuto nella Spada del Destino. Mentre la trama di Yennefer si sposta in pieno dentro la battaglia dei maghi di Sodden, raccontata in varie parti del libro e quella di Ciri si riallinea al percorso di Geralt.
RIASSUNTO RACCONTO:
Come dicevo anche nell’episodio precedente, Qualcosa di più è un racconto di natura frammentaria che vedo uno strigo inerme e ferito in preda alle allucinazioni del passato trasportato su un carro da un mercante di nome Yurga. Lo strigo infatti, dopo aver difeso l’uomo da alcuni Nekker e aver preteso come pagamento la legge della sorpresa, viene ferito e mentre viene trasportato a casa dall’uomo rivive vari avvenimenti della sua vita: un sogno di vita con Yennefer, l’incontro con la madre Visenna e la ricerca di Ciri a Cintra raccontata nell’episodio precedente.
DIFFERENZE:
Tolte le parti della battaglia di Sodden di Yennefer che danno vita ai poche retroscena forniti da Sapkowsi nel libro, questo episodio adatta perfettamente tutto l’arco narrativo di Geralt fatta eccezione per l’incontro finale con Ciri: nel libro infatti il mercante Yurga chiama i figli e insieme a loro c’è anche una piccola dai capelli biondo cenere sfuggita alla guerra. Si tratta di Ciri che lo strigo riconosce e che per la seconda volta, senza saperlo, ha chiesto come pagamento della legge della sorpresa. I due personaggi si abbracciano in una delle scene più commoventi del racconto. Ciri è contenta di aver finalmente trovato Geralt e lo strigo le rivela che dopo una vita dura come la sua aveva finalmente trovato quel qualcosa di più che stava cercando.
Un vero peccato che nella serie TV questo momento sia stato smorzato e ridotto ai due dialoghi inventati, Ciri infatti conoscerà Yennefer solo più avanti nella storia.
SIMBOLO PUNTATA:
La puntata finale è anche quella di congiunzione, dei personaggi e delle linee narrative, per questo i simboli di ogni episodio si uniscono creando l’effige del lupo bianco (Geralt), della rondine (Ciri) e della stella (Yennefer).
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