The Witcher: regista racconta dietro le quinte dalla battaglia finale (e iniziale)

Marc Jobst, regista dell'ultimo episodio di The Witcher – oltre che degli scontri di Blaviken nel primo – ha risposto ad alcune curiosità dei fan dello strigo, portandoli dietro le quinte della serie Netflix.

Autore: Stefania Sperandio ,

Mentre i lavori sul set per la seconda stagione di The Witcher stanno per cominciare, il regista Marc Jobst ha deciso di concedersi a una sessione di domande e risposte su Reddit, dove ha svelato ai fan di Geralt di Rivia alcuni interessanti retroscena dal dietro le quinte.

Tra gli argomenti discussi dal regista ci sono soprattutto i combattimenti e le scene di battaglia visti nel primo e nell'ultimo episodio.

A tu per tu con The Witcher

Jobst è noto per aver lavorato, in precedenza, anche alla direzione di un episodio di The Punisher, oltre che di alcuni in Daredevil. In The Witcher, invece, si è seduto in cabina di regia per l'ultimo episodio, oltre che per le sequenze a Blaviken del primo e per le scene legate a Ciri nel settimo.

Come chi ha visto la serie sa, significa che è stato alla guida di diversi momenti con al centro combattimenti e magie. Ma come si è avvicinato Jobst all'idea di dover lavorare all'adattamento televisivo della saga letteraria di Andrzej Sapkowski?

Il regista ha rivelato di non aver approfondito troppo la conoscenza con le opere già esistenti dedicate a The Witcher, perché la direzione della produzione era già chiara: si voleva fare in modo che la serie TV potesse piacere a tutti i fan del fantasy, non solo a quelli di Geralt.

Jobst ha spiegato:

Avevamo già chiaro in mente che volevamo fare in modo che la serie potesse piacere a tutti i fan del genere fantasy, non solo a chi era già fan della saga The Witcher. Il mio approccio con le serie drammatiche è sempre lo stesso: qual è la storia? Quali i rischi? Perché mi interessano questi personaggi? È lo stesso che ho fatto anche per The Witcher: volevo scoprire in che modo la lore influenzasse i personaggi e le loro relazioni.

Ad aiutare Jobst a orientarsi nell'universo di The Witcher, non avendo una conoscenza pregressa, c'era il produttore esecutivo Tomek Baginski, che in precedenza ha collaborato anche alla realizzazione dei videogiochi dedicati: "facevo riferimento a lui, se ne sentivo il bisogno", ha raccontato il regista.

Netflix
Henry Cavill in The Witcher
Henry Cavill è Geralt di Rivia in The Witcher

Le difficoltà della battaglia di Sodden

Uno dei momenti più difficili da realizzare, racconta il regista, è stata la battaglia di Sodden, nell'episodio finale della prima stagione. A rendere le cose particolarmente complicate sono stati due fattori: la pioggia torrenziale e le location scelte.

In merito al clima, Jobst racconta che per rendere realtà "una delle battaglie più complesse ed entusiasmanti che abbia mai girato", il cast tecnico e quello artistico hanno dovuto vedersela con gli effetti che la pioggia ha negli scenari boschivi come quelli scelti per girare:

C'è stata una pioggia torrenziale fuori stagione per la maggior parte del tempo, il che significava che il cast e tutti gli addetti ai lavori stavano vagando in mezzo a quasi tredici centimetri di fango. Avevo in mente diverse sequenze, che semplicemente non ho potuto girare perché il terreno era troppo bagnato.

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Anya Chalotra nell'episodio finale di The Witcher
Yennefer (Anya Chalotra) durante la battaglia di Sodden

Oltretutto, sebbene con il montaggio finale gli spettatori abbiano avuto l'idea che tutti gli eventi si siano verificati presso le colline di Sodden, la realtà è che le sequenze sono state girate in parte in Polonia e in parte in Ungheria. Fare in modo che avessero una coerenza geografica, oltre che una continuità dal punto di vista della fotografia, ha richiesto molto impegno:

Una delle cose più complicate è stata creare un senso coerente per la geografia dell'ambientazione, perché abbiamo girato diverse sequenze in molte location differenti.

Show hidden content C'è anche un'altra curiosità discussa dal regista: uno spettatore, infatti, ha notato che la postura di Yennefer, quando viene ferita durante la battaglia, è quella che aveva all'inizio della serie, quando era ancora una gobba e non aveva ancora cambiato aspetto. Quando gli è stato domandato se questa sia stata una scelta intenzionale, o puramente un caso, Jobst ha rivelato che è un po' entrambe le cose:

Ecco cos'è successo: quando stavamo facendo le prove, lo abbiamo notato anche noi. Sono cose che succedono quando lavori con grandi attori come Anya (Chalotra, che interpreta Yennefer, n. d. r.): questi attori incarnano letteralmente il ruolo e dopo, con il subconscio, momenti d'impatto come questi diventano fortuiti.

Renfri contro Geralt

Quando la stampa poté confrontarsi con i primi episodi di The Witcher in anteprima, molti giornalisti rimasero positivamente colpiti dal combattimento tra Geralt e Renfri, nel primo episodio. Anche questa sequenza è stata diretta da Jobst, che ha discusso con il direttore per le coreografie dei combattimenti, Wolfgang Stegemann, per fare in modo che il combattimento riflettesse il rapporto tra i due personaggi.

Secondo Jobst:

Wolfgang Stegemann, direttore dei combattimenti per la scena tra Geralt e Renfri, ha discusso con me l'idea di realizzare non solo una grandiosa sfida all'arma bianca, ma anche una che fosse un guadagnato sviluppo nella relazione tra Geralt e Renfri, che avevamo visto crescere nel corso dell'episodio. Doveva necessariamente dire qualcosa sui due personaggi e sulla loro relazione.

Netflix
Emma Appleton e Henry Cavill in The Witcher 1x01
Renfri (Emma Appleton) e Geralt (Henry Cavill) nella loro sfida in The Witcher

Ecco perché la coreografia ha dei tempi particolari e ragionati, risultando ritmata: per consentire ai due personaggi di guardarsi a vicenda – e, allo stesso tempo, di dare il tempo di farsi guardare. Come ha dichiarato il regista:

Volevo poter guardare negli occhi dei personaggi, volevo che loro due si guardassero l'un l'altra. Volevo che il pubblico fosse con loro durante il combattimento, non che si limitasse a osservarli.

A rendere il tutto possibile, sottolinea il regista, è stata anche la professionalità di Henry Cavill: secondo il regista, l'artista britannico "è stato di grandissimo aiuto, ha provato come un pazzo e ha dato una performance perfetta al momento delle riprese".

Netflix
Henry Cavill nei panni di Geralt di Rivia in The Witcher
Geralt è uno strigo, un mutante specializzato nell'uccisione di mostri che minacciano gli esseri umani

Il futuro di The Witcher

La prima stagione di The Witcher è disponibile su Netflix dal 20 dicembre 2019. A febbraio inizieranno le riprese della seconda che, assicura la showrunner, sarà più lineare e non proporrà una timeline circolare come quella originale.

Siete già impazienti di vedere le prossime avventure di Geralt, Ciri e Yennefer?

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