Unwanted - Ostaggi del mare: il nostro incontro con cast, regista e produttori

Durante la conferenza stampa di Unwanted - Ostaggi del mare abbiamo avuto modo di approfondire qualche aspetto in più della nuova serie di Sky.

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Autore: Nicholas Massa ,

In uscita il 3 novembre 2023, Unwanted - Ostaggi del mare è la nuova serie esclusiva Sky (in streaming solamente su NOW). Liberamente ispirato al libro inchiesta "Bilal", del giornalista sotto copertura Fabrizio Gatti, e prodotta da Sky Studios con Pantaleon Films e Indiana Production, questo racconto per immagini si fonda sull’incontro scontro fra due realtà distinte, due mondi che esistono nella stessa sfera temporale senza incontrarsi mai sul serio. Tutto cambia quando una crociera si ritrova a soccorrere un gruppo di naufraghi africani, offerendo loro una salvezza che non durerà moltissimo, data la sua reale destinazione. Il dolore di queste persone, di questi immigrati si scontrerà direttamente con la pochezza borghese di un contesto occidentale impreparato a gestire un dolore del genere, strettamente connesso con alcune esperienze personali che farebbero di tutto pur di non tornare indietro. 

Il 30 ottobre 2023 Unwanted - Ostaggi del mare è stato presentato alla stampa di Roma, insieme a una conferenza successiva cui ha partecipato sia il team creativo che lo stesso cast, sul posto per parlare e introdurre il nuovo lavoro episodico firmato da Sky, con l’obiettivo di approfondirne anche alcuni aspetti produttivi, tecnici e artistico-sociali. Diretta da Oliver Hirschbiegel, e scritta da Stefano Bises, la serie può vantare un cast nazionale e internazionale di tutto rispetto che comprende, fra i vari nomi: Marco Bocci, Jessica Schwartz, Dada Bozela, Hassan Najib, Jonathan Berlin, Francesco Acquaroli, Denise Capezza, Scot Williams e molti altri.

Unwanted - Ostaggi del mare, il lavoro produttivo dietro la serie Sky 

Riflettendo un secondo sull’importanza di Unwanted - Ostaggi del mare sia fuori che dentro il piccolo schermo, la prima domanda è stata posta a Nils Hartmann (produttore esecutivo per Sky Studios), il quale ha riferito di essere “emozionato e orgoglioso” di quanto realizzato: “Ha un posto particolare nel mio cuore”. Sembra che la serie abbia avuto una gestazione lunga di circa 10 anni, partendo proprio dal libro di Fabrizio Gatti. Neils ha spiegato che l’idea di tirare fuori qualcosa da quelle pagine si è realmente concretizzata a seguito di una chiacchierata con Stefano Bises, seguendo un’ispirazione particolare che ha trasformato l’identità documentaristica iniziale nel thriller in uscita. Successivamente ha paragonato Unwanted a Io capitano di Matteo Garrone: 

C’è una naturale congiunzione con Matteo Garrone e Io capitano. Dove finisce il suo inizia il nostro, anche se sono diverse. Speriamo che la serie smuova il più possibile come avvenuto anche con la pellicola cinematografica.

Parlando di Unwanted - Ostaggi del mare con Sascha Rosemann, anche lui produttore della serie, riguardo a ciò che lo ha colpito della storia originale ha così risposto: 

Ho letto il libro nel 2011. Si tratta di un testo così devastante, toccante, pungente che non puoi smettere di leggerlo o dimenticarlo.

Successivamente ha sottolineato quanto, in realtà, la società contemporanea tenda a trasformare la vita dei naufraghi in notizie lampo e statistiche lontane, e come tutto può cambiare all’improvviso quando ci si interfaccia con le loro storie: 

Il viaggio è stato lungo. Si tratta di una storia che dovevo raccontare e sono stato fortunato nel coinvolgere tanti talent nel progetto. 

A Fabrizio Donvito (produttore per Indiana) è stato invece chiesto di raccontare le dinamiche strutturali nel costruire la serie, soprattutto dal punto di vista della scenografia impiegata, dato che si è trattato di una nave vera: 

In questo racconto avevamo bisogno di essere reali, si tratta di finzione che narra la realtà. Avevamo bisogno di una nave vera, e ce ne hanno data una appena uscita dal cantiere per girare. E’ stata un’esperienza tosta anche per via del covid. La scena del naufragio è stata girata nel mare, avevamo necessità di costruire un senso di realtà che fosse tangibile. 

Il dettaglio della nave, e del fatto che tutta la troupe ci ha trascorso sopra dei giorni interi è stato sottolineato più volte durante la conferenza stampa di Unwanted - Ostaggi del mare. Si tratta di un aspetto fondamentale a sottolineare un ulteriore attenzione tecnica connessa con il materiale narrativo in gioco. La credibilità dell’ambientazione acuisce ancora di più il dualismo del racconto stesso, sia tangibile che concettuale. Parlando di tutto ciò con il regista Oliver Hirschbiegel ha sottolineato che: 

C’è un detto di un regista francese, Jean Renoir, che recita: la cosa tremenda della vita è che tutti hanno una ragione. E questa è stata sempre l’obiettivo principale nel mio lavoro cinematografico. In questo caso lo è ancor di più. Volevamo essere equi e non esprimere giudizi ed essere autentici al massimo con ciascun personaggio. La cosa bella del fare cinema e che noi artisti siamo tutti membri di una tribù universale globale, e soffriamo tutti nella stessa maniera e ci sforziamo di fare le cose nel modo giusto. In questo caso siamo diventati come una famiglia.

Nel concepire l'idea della nave da crociera in Unwanted - Ostaggi del mare è stato interrogato anche Stefano Bises, rivelando che è nata semplicemente dalle statistiche che ha letto sui giornali: “Mi è sembrata subito un’opportunità narrativa sensazionale”. In seguito ha parlato della voce inevitabilmente politica che un lavoro del genere può assumere. 

Anche lo scrittore/giornalista Fabrizio Gatti è intervenuto durante la conferenza stampa, rivelando di essersi parecchio emozionato nel vedere la storia sulle pagine trasposta da questo cast e professionisti. Quando sul set sembra che la sua esperienza personale sia riaffiorata nel vedere le riprese di una scena nello specifico.

I protagonisti di Unwanted - Ostaggi del mare

Nel raccontare, un minimo, i protagonisti di Unwanted - Ostaggi del mare Marco Bocci ha spiegato che costruire il suo personaggio (il capitano Arrigo Benedetto Valentini) non è stato semplice: 

Quando mi hanno comunicato che ero stato preso, scelto per fare questa serie, mi sono sentito uno degli attori più fortunati in Italia. È una serie scritta veramente in maniera eccezionale, che tratta quello di cui parliamo in maniera, a mio parere, totalmente rivoluzionaria ed alternativa. Affronta lo stesso tema che tutti conosciamo, ma totalmente da un altro punto di vista, facendolo vivere, più che raccontarlo. Oliver aveva delle idee chiarissime su come mettere in scena il mio personaggio. È stato complicato perché, in maniera spontanea, ti fa porre le stesse domande che ogni giorno si pongono tutti, facendotele vivere attraverso delle responsabilità.

Pure Dada Bozela ha avuto modo di raccontare la sua esperienza in quanto attore e personaggio selezionato per il progetto: 

Quando sono stato scelto non sapevo molto della storia, poi ho incontrato Oliver su Zoom e ne abbiamo parlato per ore. Questo è stato il mio secondo lavoro come attore, una grande opportunità e responsabilità. Voglio ringraziare Oliver perché è riuscito a tirare fuori da me il meglio sul set. Sono stati tutti umili sul lavoro, tutti uguali e c’è stata una grande energia utile. Il personaggio e la responsabilità è molto grande, io ho colto la sfida. Questa storia potrebbe spingere le persone a cominciare a pensare. 

Vi ricordiamo che Unwanted - Ostaggi del mare andrà in onda su Sky Atlantic ogni venerdì dal 3 novembre 2023 con due episodi a settimana. 

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