Emily Ratajkowski dice addio a Hollywood. Che il mondo patinato del cinema non sia esattamente tutte rose e fiori non stupisce, ma la modella ha confermato ancora una volta il lato oscuro di Hollywood abbandonando la carriera da attrice.
Pare che a determinare la scelta dell’attrice di Gone Girl sia stato il provino di Triangle of Sadness vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes. Emily Ratajkowski era in lizza per interpretare Yaya, ruolo successivamente affidato a Charlbi Dean Kriek scomparsa prematuramente poco dopo l’uscita del film.
Ma il provino sostenuto da Ratajkowski avrebbe fatto capire alla modella che l’industria la considerava soltanto “un pezzo di carne” come ha detto al Los Angeles Time.
Ma non mi sentivo come, 'Oh, sono un artista che si esibisce e questo è il mio lavoro. Mi sentivo come un pezzo di carne che la gente giudicava, dicendo: 'Hai qualcos'altro oltre al tuo seno?’
Questa riflessione ha portato la modella e attrice a un punto di partenza completamente diverso: l’industria cinematografica conferisce alle donne un peso sbagliato e discriminatorio.
Odio l'idea che, poiché, ad esempio, Sydney Sweeney pubblica foto sexy e ha una linea di bikini che in qualche modo mette a disagio le donne. Possiamo smetterla di incolpare Sydney Sweeney? O la donna che ha avuto una relazione con Adam Levine perchè erano così arrabbiati con lei invece che con lui? Quando la dinamica del potere nel mondo è così distorta, perché diamo tutto questo peso alle donne
Hollywood odia le donne
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Dopo l’interpretazione di Andie Fitzgerald in Gone Girl, Emily Ratajkowski ha cercato di interpretare ruoli sempre più maturi. Anche all’epoca, la modella e attrice ha denunciato il maschilismo intrinseco nell’industria di Hollywood arrivando a licenziare il suo agente affermando che non voleva più rendersi “accondiscendente agli uomini potenti di Hollywood”
Non mi fidavo di loro. Ero tipo, 'Posso gestire le telefonate di lavoro. Prenderò queste decisioni. Nessuno di voi ha a cuore il mio migliore interesse. E voi tutti odiate le donne’
Concetti che l’attrice ha raccontato nel suo romanzo autobiografico My body la propria esplorazione profonda sul femminismo, sul ruolo della donna nelle nostre società, sulla sessualità, sul potere che essa determina, sulla maniera in cui gli uomini trattano le donne e sulle donne vittime dei comportamenti che gli uomini riservano loro.
Questo è un mondo incasinato. Ad esempio, Hollywood è incasinata.
L’addio al jet set hollywoodiano ha giovato all’ormai ex attrice che si mostra serena e consapevole della scelta intrapresa.
È bellissimo, come se mi fossi svegliata. È un po' come l'archetipo di Pigmalione, la classica storia del manichino o della statua che prende vita. C'è qualcosa che è stato creato a perfetta immagine di un uomo, e poi prende vita. Mi sento come se stessi entrando in me stessa, non fossi più musa ma artista.
La denuncia di Emily Ratajkowski potrà smuovere alcune dinamiche fossilizzate a Hollywood?
Emily Ratajkowski - Sul mio corpo Copertina rigida
L'autobiografia sincera di Emily Ratajkowski: la vita da modella e la rivendicazione del proprio corpo.Crediti immagine di copertina: Notorious Pictures
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