La Rai propose il ruolo di Don Matteo a Magalli, ma lui rifiutò

In un universo alternativo a sfrecciare per le strade di Gubbio pedalando felice in tonaca nera c'è Gianfranco Magalli, non Terence Hill. Proprio ora che il pubblico di Rai1 deve rassegnarsi al cambio di testimone tra l’amatissimo interprete di Don Matteo e il suo erede Raul Bova, emerge una notizia curiosa: l’attore lanciato dagli spaghetti western infatti non fu la prima scelta dei vertici Rai quando, nel 2000, venne prodotta la prima stagione di Don Matteo.

A rivelarlo è il conduttore Giancarlo Magalli, ospite con la figlia alla trasmissione domenicale Da noi...a ruota libera. Magalli ha appena partecipato in coppia con la figlia a Il cantante mascherato, il varietà di Milly Carlucci. Lo vedremo presto anche in Don Matteo, nei panni del vescovo locale con cui si dovranno confrontare Don Matteo e Don Marco.

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Proprio parlando del suo impegno sul set, Magalli a rivelato che non è la prima volta che la Rai lo contattava in merito, anzi: 20 anni fa gli è stato offerto il ruolo da protagonista della fiction!

Magalli disse no al ruolo di Don Matteo

L’offerta era allettante e Magalli ha rivelato di aver intuito da subito il grande potenziale della serie...eppure ha detto no. A frenarlo è stato l’amore per la figlia. La produzione di Don Matteo è infatti molto intensa e richiede di rimanere in trasferta per ben 8 mesi l’anno. Con una bambina piccola a casa, Giancarlo Magalli non se l’è sentita di stare per così tanto tempo lontano dalla famiglia:

Ma cosa farò per 8 mesi l’anno a Gubbio?

La lunga durata della lavorazione è il motivo per cui Terence Hill ha deciso di lasciare il ruolo, dopo 13 stagioni della fortunatissima fiction Rai. L’attore aveva chiesto di poter girare un numero inferiore di episodi (per un impegno più breve sul set), ma di fronte al diniego della Rai ha deciso di lasciare. A ereditare luogo e tonaca sarà Raoul Bova nei panni di Don Marco.