L'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nel mondo degli anime e dei manga continua a generare dibattiti accesi e polarizzati. Da una parte, c'è chi considera l'IA una minaccia per gli artisti, poiché elimina l'elemento umano che rende unica ogni opera. Dall'altra, i sostenitori della tecnologia evidenziano come l'IA possa abbattere tempi e costi di produzione, dando opportunità a creatori indipendenti o emergenti di realizzare progetti che altrimenti sarebbero irrealizzabili.
Tuttavia, recenti eventi in Giappone hanno messo in evidenza un altro aspetto controverso: l'uso dell'IA per creare e vendere illegalmente materiale (spesso pornografico) basato su personaggi protetti da copyright.
- Vendevano immagini porno di personaggi coperti da copyright: due arresti
- Il Giappone in lotta per contrastare le violazioni del copyright legate all'IA
Vendevano immagini porno di personaggi coperti da copyright: due arresti
Due uomini giapponesi, un impiegato di 36 anni di Yokohama e un lavoratore autonomo di 40 anni di Hikone, sono stati accusati di violazione del copyright per aver generato e venduto poster di personaggi famosi anime come Asuka Langley Shikinami di Evangelion, personaggi di Yu-Gi-Oh e altre serie iconiche degli anni 90 come Nadia - Il mistero della pietra azzurra. I poster, spesso raffiguranti i personaggi in versioni sessualizzate, sono stati venduti online attraverso siti di aste, generando profitti considerevoli: circa 10 milioni di yen (oltre 60.000 euro) per il primo uomo e 5,7 milioni di yen (oltre 35.000 euro) per il secondo.
La polizia della prefettura di Kanagawa ha scoperto l'attività illegale durante una cyber pattuglia, una strategia adottata per monitorare le attività sospette online. Entrambi gli accusati hanno ammesso le loro colpe, evidenziando come le loro azioni fossero motivate dalla necessità di integrare il reddito. Questo caso ha riacceso il dibattito sulla protezione del copyright in un’epoca in cui l’IA facilita la creazione di contenuti derivati.
Il Giappone in lotta per contrastare le violazioni del copyright legate all'IA
In Giappone, l'Agenzia per gli affari culturali ha recentemente intensificato gli sforzi per contrastare le violazioni del copyright legate all'IA. Tra le iniziative annunciate, c'è la creazione di un sistema di IA capace di individuare contenuti piratati e di agevolare la rimozione di materiale non autorizzato. Inoltre, l'Agenzia ha dichiarato che sosterrà le spese legali per i creatori che desiderano difendere i propri diritti.
Questo episodio mette in luce le difficoltà nel bilanciare l’innovazione tecnologica con la tutela dei diritti creativi. Mentre il governo giapponese è stato criticato per le sue politiche permissive nei confronti dell'IA, associazioni come la Nippon Anime Film Culture Association (NAFCA) continuano a chiedere maggiore chiarezza e garanzie per gli artisti.
La questione non riguarda solo la violazione del copyright, ma anche il rischio che l’IA possa svalutare l’arte e privare i creatori del giusto riconoscimento per il loro lavoro.
Il caso solleva domande più ampie sull’etica e il futuro dell’industria creativa, suggerendo che la regolamentazione dell’IA sarà un tema cruciale negli anni a venire.
immagine in evidenza via amazon.it
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!